Titolo originale | El Principe |
Anno | 2019 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Cile, Argentina, Belgio |
Durata | 96 minuti |
Regia di | Sebastián Muñoz |
Attori | Alfredo Castro, Gastón Pauls, Lucas Balmaceda, Catalina Martin, Sebastián Ayala Juan Carlos Maldonado, Paola Volpato, Nicolás Zárate, Jaime Leiva, Paula Zúñiga, Cesare Serra, José Antonio Raffo, Andrés Pozo, Andrés Sánchez (III), Carlos Corales, Claudio Rodríguez, Juan Ruiz, Oscar Hernández, Franco Toledo, Daniel Antivilo, Casandra Day, Francisco Dañobeitía, Pancho González (II), Francisco Hermosilla, Pablo Pinochet, Oscar Schwarzenberg. |
MYmonetro | 3,60 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 12 settembre 2019
Un ragazzo finisce in galera ed inizia una strana amicizia con un uomo più adulto.
CONSIGLIATO SÌ
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Cile, 1970. Nel corso di una notte alcolica Jaime, ventenne solitario, accoltella il suo miglior amico in quello che sembra un omicidio passionale. Condannato al carcere, il ragazzo incontra "lo stallone", un uomo maturo e rispettato, nel quale trova protezione e grazie al quale conosce l'amore e la lealtà. Dietro le sbarre Jaime diventa "il principe". Ma mentre il rapporto fra i due uomini si solidifica, "lo stallone" deve affrontare le violente lotte di potere all'interno del carcere.
El Principe è un film capace di trasmettere ritmo e sensazioni molto forti a chi guarda. La storia si svolge in un carcere cileno, tra spazi angusti, sporchi e rumore di inferriate; si alternano flashback e due narrazioni, quella del prima le sbarre e quella del dopo. Come Muñoz ha dichiarato, la storia racconta l'amore (in generale, non solo quello omosessuale) e l'amicizia, [...] Vai alla recensione »
Nel Cile degli anni 70, all'alba del governo Allende, il giovane Jaime finisce in carcere, dopo aver commesso un omicidio. Lì dentro conosce "El potro", che gli darà la sua protezione. E, prima di diventare "El principe", sarà testimone delle lotte di potere all'interno del penitenziario. L'esordiente Sebastián Muñoz fa esplodere il desiderio dei corpi e la lotta per il loro dominio in una soffocante [...] Vai alla recensione »
Entrato in ballo il Cile, anche letteralmente, tra melò e regaetton (sciorinato, spiegato semanticamente da Bernal in una scena di Ema, che da sola può giustificare l'esistenza di un festival), a Venezia ha preso corpo la vitalità, la libertà della messa in scena, l'estro che hanno accomunato un regista esperto come Larrain, pure sorprendente con il suo Spring Breakers in salsa cilena (ecco un altro [...] Vai alla recensione »
1970. Siamo alla vigilia dell'elezione di Salvador Allende, il ventenne Jaime (Juan Carlos Maldonado) viene portato in carcere per aver ucciso, in seguito a un raptus di gelosia, l'amico di cui era innamorato. Finisce nella cella di Riccardo, detto "El Potro" (Alfredo Castro), un uomo di mezza età, che presto diventa il suo mentore educandolo nelle leggi della prigione e nella vita sessuale.
Cile 1970: nel pieno delle controversie sulle ultime elezioni che vedevano Allende in testa con una maggioranza relativa del 36,3% (Jorge Alessandri Rodríguez era secondo con la differenza di meno di un punto percentuale) ci ritroviamo in un carcere maschile. Vi è appena entrato Jaime, un ventenne piuttosto introverso, colpevole di aver ucciso, lacerandogli la gola con un coccio di bottiglia, un ragazzo [...] Vai alla recensione »
Cile, 1970. Nel corso di una notte alcolica Jaime, ventenne solitario, accoltella il suo miglior amico in quello che sembra un omicidio passionale. Condannato al carcere, il ragazzo incontra "lo stallone", un uomo maturo e rispettato, nel quale trova protezione e grazie al quale conosce l'amore e la lealtà. Dietro le sbarre Jaime diventa "il principe".