Il racconto della strage di Alcamo Marina in un film di impegno civile che risarcisce l'onorabilità di chi fu ingiustamente accusato. Drammatico, Italia2019. Durata 86 Minuti.
La "strage di Alcamo Marina", in cui furono assassinati due giovani carabinieri. Espandi ▽
Nella notte del 27 gennaio 1976 l’appuntato Salvatore Falcetta e il carabiniere Carmine Apuzzo venivano uccisi a sangue freddo nella caserma di Alcamo Marina in cui stavano dormendo. Per l’omicidio vennero condannati cinque uomini, tutti assolti in appello per non aver commesso il fatto. Sull’accaduto l’ombra di Gladio e l’utilizzo della tortura. Giovanni Calvaruso non fa opera di fiction quando mostra l’uso sistematico di waterboarding e di scariche elettriche nei confronti di coloro che dovevano confessare azioni mai commesse. Si limita a ricostruire quanto ormai accertato come realmente accaduto. L’aver deciso di porre in rilievo quanto accadde quasi cinquant’anni fa non è solo un encomiabile e doveroso atto di risarcimento dell’onorabilità degli imputati ma anche un esempio del fatto che il cinema di impegno civile continua ad avere un senso e una funzione. Recensione ❯
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Un live show interamente creato dai Justice. Espandi ▽
Attivi dal 2003 nella scena elettronica francese, col loro quinto album, Woman Worldwide, i Justice (Gaspard Augé e Xavier de Rosnay) hanno ottenuto nel 2019 il Grammy per miglior album di dance/elettronica. Il film da loro concepito, Iris: A Space Opera by Justice vuole esserne la rappresentazione sul palco. Non si tratta propriamente di un film concerto perché è un live show senza pubblico, sul modello dello storico Live In Pompei dei Pink Floyd, affermano i due musicisti. Uno spettacolo pensato per essere messo in scena in uno studio costruito ad hoc, con la regia di alcuni collaboratori di sempre: André Chemetoff (già direttore della fotografia del video di Stress di Romain-Gavras, figlio di Costa) e Armand Beraud. Recensione ❯
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Un prezioso documento sui migranti italiani in Quebec, per ricordarci che le barriere non sono mai una soluzione. Documentario, Italia, Canada2019. Durata 80 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La vicenda dei migranti italiani in Canada, nel Quebec, una delle mete più 'invase' da nostri concittadini dalla seconda metà del secolo scorso. Espandi ▽
Il film, seguendo il cammino della famiglia Stea, da Sannicandro di Bari, prima minatori in Belgio nell'immediato dopoguerra, poi lavoratori occasionali a Toronto e a Montreal, infine lavoratori nelle miniere di ferro di Schefferville, nel Grande Nord canadese, offre i ritratti di nove "migranti economici" e dei loro figli che hanno saputo adattarsi a una nuova vita, attivando nuove radici, senza perdere il legame con la loro "italianità".
Hanno preso una decisione radicale. Hanno scelto di lasciare la loro "amara terra", come hanno fatto negli ultimi 100 anni poco meno di 30 milioni di italiani. Hanno fatto valigie e fagotti, attraversato frontiere, varcato l'oceano. Recensione ❯
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Vinicio Marchioni trasforma la sua passione per Cechov in un atto d'amore, verso il teatro, la letteratura e gli esseri umani che resistono. Espandi ▽
Il terremoto di Vanja parte dal capolavoro di Cechov per indagare l'immobilità italiana post-terremoto attraverso il suo sguardo tragicomico, mostrando al pubblico la straordinaria forza umana dello scrittore e riportando l'attenzione sulle persone che ancora oggi combattono contro i danni subiti da quei tragici eventi. Recensione ❯
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Che il cinema sia una malattia, una magnifica ossessione, lo dimostra la storia del pioniere italiano del cinema, Filoteo Alberini. Espandi ▽
Filoteo Alberini, nato ad Orte, è colui che potrebbe avere 'inventato' il cinema un anno prima dei fratelli Lumière. Ma non è stato solo questo. E' stato produttore, regista, proprietario di un cinema a Roma. Tutte queste cose in pole position nella storia della cinematografia nazionale. Suo è il primo effettivo lungometraggio italiano: La presa di Roma. Questo documentario ne racconta la vita costellata da invenzioni e fallimenti ma sempre motivata dalla passione per la neonata Settima Arte. Recensione ❯
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Cucendo insieme come una rete da tonnara le immagini di repertorio, Zoppeddu racconta dettagli di grande poesia. Documentario, Italia2018. Durata 70 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Lo spunto per descrivere la Sicilia del mare, quella ancorata alla tradizione, fatta di valori primordiali e nobili dei quali, ancora, si sente l'eco in tutta l'Isola ed oltre. Espandi ▽
Il documentario prende ispirazione dall'omonimo libro "Diario di Tonnara" dello scrittore Ninni Ravazza. La storia racconta i borghi, le comunità e le avventure che hanno scandito la vita quotidiana dei pescatori del tonno. Una comunità che si sviluppa sul mare e che dal mare mutua le leggende, i riti magici e la sacralità. Diario di Tonnara è un documento che dipinge a tinte oniriche ma fortemente realistiche un mondo destinato ad essere relegato nel cantuccio della tradizione. Un universo fatto di racconti, di storie tramandate di generazione in generazione e di una ritualità che oggi fatica ad essere ricordata. Recensione ❯
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Una celebrazione affettuosa e nostalgica nel senso più sincero all'irripetibilità dell'era analogica. Documentario, USA2019. Durata 92 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il fotografo Jim Marshall cattura i momenti più importanti della storia del rock and roll, dai Beatles e Jimi Hendrix, ai movimenti per i diritti civili e ad alcuni dei momenti più iconici degli anni '60. Espandi ▽
New York, 2010. Solo, in una camera d'albergo, moriva James "Jim" Joseph Marshall. Fotogiornalista indipendente e irrequieto, classe 1936, dal carattere e dalla fisicità alla John Belushi, come lui figlio di immigrati e nato a Chicago. Un accreditato insider, per circa mezzo secolo, dell'ambiente musicale, tra tour e concerti epici, una strenua dipendenza dalle droghe e un momento di inattività per possesso e uso di coltelli e pistole e una pena scontata in carcere ("the lost years", gli anni perduti, si legge sul suo sito ufficiale). Nel '98 aveva incontrato e nominato sua assistente Amelia Davis, che in mancanza di eredi, dopo la sua morte ne gestirà e deterrà l'ingente collezione di stampe e negativi. Recensione ❯
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Una docu-fiction ben gestita sulla storia di sette 'magnifici' che ricordano di non voltare la testa. Documentario, Italia, Paesi Bassi2019. Durata 75 Minuti.
E se scoprissi che il tuo capo è corrotto? 7 persone ci raccontano quello che hanno scoperto in ufficio. Espandi ▽
Secondo le stime, ogni anno cento miliardi di fondi pubblici finiscono nelle tasche di dipendenti e dirigenti corrotti. Chiunque provi a fermare questo fiume di soldi e` in grave pericolo. Recensione ❯
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Il film documentario nasce con l'idea di raccontare fatti realmente accaduti nella storia della famosa artista cilena Carmengloria Morales attraverso la sua arte e la sua relazione con la musica. Espandi ▽
La vita e l'arte della pittrice cilena, ma in diversi periodi residente in Italia, Carmengloria Morales narrati dalla nipote regista Maura Morales Bergmann in un documentario che rinasce letteralmente dalle ceneri di uno precedente andato in gran parte perduto in seguito ad un incendio che nel 2016 ha devastato lo studio dell'artista distruggendo gran parte delle sue opere. Recensione ❯
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La crisi economica affrontata dalle maggiori aziende di prodotti per la casa. Espandi ▽
Omegna, cittadina di poco più di 15.000 abitanti, nel ‘900 è stata il centro di produzione di diversi prodotti nel settore del casalingo. Nomi come Bialetti, Alessi, Piazza, Lagostina hanno fatto il giro del mondo con prodotti di qualità. Le crisi economiche e la globalizzazione hanno creato effetti devastanti in questo microcosmo industriale lasciando dietro di sé stabilimenti abbandonati o acquisizioni da parte di holding straniere. Recensione ❯
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Uno sguardo attento e puntiglioso su uno dei fenomeni meno celebrati del post punk: l'hardcore straight edge di New York. Documentario, Italia2019. Durata 85 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Alla scoperta della cultura punk di New York. Espandi ▽
L'hardcore è uno stile di vita. È un mondo fatto di sudore, lividi e verità sputate in faccia. Giangiacomo De Stefano intervista i maggiori esponenti della scena punk newyorkese, attraversando i teatri in cui negli anni Ottanta si consumava la storia di questa musica ribelle. La sottocultura del punk con le sue atmosfere sonore, percussioni schizofreniche e chitarre stonate... Il regista getta uno sguardo a posteriori su un fenomeno dalla portata rivoluzionaria, fino al momento della disfatta, quando, alla gentrificazione dei quartieri underground, si accompagnano gli scontri con le autorità e le risse. Calando così il buio sul palcoscenico. Recensione ❯
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Due ragazzi diversissimi tra loro decidono di lavorare insieme per un progetto scolastico. Espandi ▽
Frida è diversa. Marius, d'altra parte, è il ragazzo più perfetto della classe e gli piace mettersi in mostra. Quando devono lavorare insieme a scuola, è l'inizio di una relazione turbolenta e stimolante. Recensione ❯
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Tre donne afgane si trovano di fronte a dei problemi da risolvere legati alla loro condizione femminile. Espandi ▽
Sahraa Karimi, prima donna a presiedere l’Afghan Film, conosce bene la storia della condizione femminile in Afghanistan e sa come focalizzarne le problematiche più inquietanti. Ad uno sguardo superficiale si potrebbe ritenere di trovarsi di fronte a tre cortometraggi che avrebbero potuto tranquillamente seguire un loro percorso separato. Lo spettatore avrà modo di comprendere che non è così. Perché ciò che la regista vuole portare alla luce è che non sono le differenze di condizione sociale (anche se hanno una loro incidenza) a creare uno stato di sudditanza per le donne afgane ma una consuetudine atavica che, anche in assenza dell’oppressione talebana, fa sì che gli uomini si ritengano detentori di diritti indiscutibili. Grazie a tre attrici assolutamente efficaci nel calarsi nei loro ruoli Karimi ci offre l’occasione per riflettere ed interrogarci. Perché sarebbe comodo concludere che si tratta di accadimenti che riguardano ‘loro’ e la ‘loro’ cultura. Se si estrapolano le situazioni dal contesto ci si può rendere conto che gli elementi di base permangono anche nelle ‘nostre’ culture solo apparentemente emancipate e libere. Recensione ❯
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Cinque ragazzi vengono condannati per uno stupro che non hanno mai commesso. Espandi ▽
Ispirata a una storia vera, la serie esamina il famigerato caso dei cinque adolescenti di colore, noti come i cinque di Central Park, condannati per uno stupro mai commesso. Questa miniserie in quattro parti è incentrata sui cinque adolescenti di Harlem: Antron McCray, Kevin Richardson, Yusef Salaam, Raymond Santana e Korey Wise. A partire dall'estate del 1989, quando i teenager vengono inizialmente interrogati a proposito dell'incidente, la serie ripercorre un periodo di 25 anni, evidenziando il momento in cui i cinque vengono scagionati nel 2002 e il risarcimento concesso dalla città di New York nel 2014. Recensione ❯
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