Anno | 2019 |
Genere | Documentario |
Produzione | Francia |
Durata | 66 minuti |
Regia di | Louise Narboni |
Tag | Da vedere 2019 |
MYmonetro | Valutazione: 4,00 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 28 novembre 2019
Una cantante lirica diventa la tutor di un rifugiato afgano.
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Elodie Fonnard è una cantante lirica impegnata nell'aiuto ai rifugiati in Francia. Conosce così un giovane afgano, Ahmad fuggito dalla cattura da parte dei talebani e di cui si occupa per aiutarlo ad ottenere asilo. Il film mette in scena alcune fasi del loro rapporto e le riflessioni di Elodie su di esso.
Louise Narboni ha realizzato una docufiction a cuore che potremmo definire 'aperto'.
Di docufiction si tratta perché ai soggetti della storia viene chiesto di 'recitare' se stessi e di farlo a volte senza infingimenti cioè mostrando chiaramente la messa in scena. Di cuore aperto si può parlare perché Elodie mette in comune con lo spettatore il suo vissuto nella complessità del rapporto con Ahmad giungendo fino ad un'autoanalisi da cui emergono le ragioni profonde della sua attenzione nei confronti di chi si trova in difficoltà. Tra i due vediamo nascere una relazione complessa che mette in gioco senza dubbio la diversità tra le culture di provenienza ma anche una sotterranea tensione sentimentale che tenta di sublimarsi grazie al canto e alla musica. Se Ahmad conserva un forte legame a distanza con la famiglia d'origine decimata dalla persecuzione e con una fede vissuta così intimamente da aver deciso di conservarsi vergine sino al matrimonio anche la sua ospitante vive una sorta di conflitto interiore: se ne sente protettrice in forma quasi materna ma al contempo avverte un intreccio di sensazioni contrastanti. Narboni si rivela in grado di indagarle con il giusto mix di delicatezza e indagine dei sentimenti.