Anno | 2019 |
Genere | Animazione |
Produzione | India, Francia, Gran Bretagna |
Durata | 93 minuti |
Regia di | Gitanjali Rao |
Attori | Cyli Khare (II), Amit Deondi, Gargi Shitole, Makrand Deshpande, Amardeep Jha Veerendra Saxena, Shishir Sharma, Rajeev Raj, Anurag Kashyap, Geetanjali Kulkarni, Chhaya Kadam, Kalyanee Mulay, Avinash Walzade, Ashwath Bhatt, Viswanathan Sridhar, Vallabh Bhingarde, Nandkishore Pandey. |
MYmonetro | 3,33 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 27 settembre 2019
Una storia d'amore fragile e piena di speranze, sullo sfondo degli stereotipi maschilisti di Bollywood.
CONSIGLIATO SÌ
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Nella grande città si lotta per la sopravvivenza e una rosa rossa unisce tre storie di amori impossibili. L'amore fra una ragazza irraggiungibile e un ragazzo. L'amore fra due donne. L'amore di un'intera città per le sue star di Bollywood.
Che bello questo film... Un cartone che tocca tantissime tematiche.. Consigliato
Dopo essere stato presentato a Venezia, in apertura della Settimana internazionale della critica 2019, è da poco disponibile su Netflix Bombay Rose, film di animazione diretto dall'esordiente Gitanjali Rao. Nel ginepraio di Mumbai, s'intrecciano le vite di numerosi personaggi, tra amori (im)possibili, divergenze religiose, losche bande criminali e un'irresistibile passione per lo spettacolo.
Nella moderna Mumbai, la giovane Kamala, in fuga da sempre da un destino di sposa-bambina, vive con il nonno e la sorellina Tara, vende fiori agli angoli delle strade, si esibisce per necessità e all'insaputa dei famigliari in un locale notturno e s'innamora del giovane musulmano Salim mentre un losco trafficante vorrebbe venderla a misteriosi acquirenti a Dubai.
Qualche volta, tra i film d'animazione prodotti al di fuori si Stati Uniti e Giappone, e in qualche modo distribuiti alle nostre latitudini, capita di trovare qualcosa di originale. È capitato, nell'ultimo decennio, coi francesi Un gatto a Parigi (2010) e Phantom Boy (2015) di Jean-Loup Felicioli e Alain Gagnol, e col franco/danese Sasha e il Polo Nord (2015) di Rémi Chayé; ed è capitato - e questo [...] Vai alla recensione »
Nella grande città si lotta per la sopravvivenza e una rosa rossa unisce tre storie di amori impossibili. L'amore fra una ragazza irraggiungibile e un ragazzo. L'amore fra due donne. L'amore di un'intera città per le sue star di Bollywood... È significativa l'apertura della Settimana Internazionale della Critica 2019. Non è solo un buon film Bombay Rose, è soprattutto un'opera prima in grado di smussare [...] Vai alla recensione »
La regista e attrice indiana Gitanjali Rao apre la Settimana della Critica della 76° edizione della Mostra del Cinema con il suo primo lungometraggio; un film di di animazione ambientato nelle caotiche strade di Bombay, dove la bella Kamala vive col nonno e con la sorellina Tara, pur essendo sposata con un uomo che è stato scelto per lei. Ogni mattina si reca dalla fioraia, compra dei petali e li arrangia [...] Vai alla recensione »
Pennellate di colore, denso e materico, e la città progressivamente si forma: sin dai titoli di testa, Bombay Rose descrive un mondo assolutamente impressionista, che però è anche un viaggio nel quotidiano dell'India. Il pretesto è fornito da una rosa, appunto, elemento comune di varie storie: c'è Kamala, la donna scampata alla minaccia di un matrimonio combinato, che di giorno vende ghirlande e di [...] Vai alla recensione »
Ha richiesto sei anni di lavoro realizzare Bombay Rose, piccolo capolavoro di poesia animata sull'India composto da singoli fotogrammi. Film di apertura della 34° Settimana della Critica, è il lungometraggio d'esordio della regista indiana Gitanjali Rao, da lei anche sceneggiato, montato e disegnato. Un vortice bollywodiano di musiche e colori che racconta una storia d'amore, ovviamente, ma anche [...] Vai alla recensione »