Jennifer la spia (russa) che danzava
di Maurizio Cabona Il Giornale
La Guerra Fredda non finisce mai, perché è contro la Russia, non contro l'Urss. Lo ammette Red Sparrow di Francis Lawrence, tratto dal buon romanzo omonimo di Jason Matthew (ed. DeA Pianeta), ex agente della Cia. E Matthew definisce nel suo libro Putin «scorpione biondo dai languidi occhi azzurri», senza provare - come farebbe un romanziere britannico uscito dall'MI6 - a fingersi equanime. Lawrence (nessuna parentela con la protagonista) non si sbilancia altrettanto. Memore della lezione del cinema spionistico francese, da Nikita di Luc Besson a Segreto di stato di Philippe Haim, fa del personaggio principale una vittima: è infatti una giovane russa (Jennifer Lawrence, protagonista degli Hunger Games, che proprio ieri ha detto di essere stata molestata agli inizi della carriera), ex prima ballerina del Bolshoi, che, dopo un "incidente", è a rischio povertà. [...]
di Maurizio Cabona, articolo completo (3737 caratteri spazi inclusi) su Il Giornale 1 marzo 2018
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