Il film è un remake del film spagnolo Contratiempo uscito pochi anni fa e che ebbe successo, non avendolo visto non posso fare confronti. Il film appartiene al giallo classico che si svolge in prevalenza in ambienti chiusi, anche se ci sono numerosi scorsi dei paesaggi bellissimi del Trentino. La regia è di Stefano Mordini che sebbene non più giovanissimo ha un curriculum cinematografico abbastanza ridotto ed è anche il cosceneggiatore.
E' un giallo classico forse con qualche venatura di thriller, certamente non è un film d'azione. La trama: Adriano (Riccardo Scamarcio) è un indusriale di successo sposato e con figlio, ha un amante Laura (Miriam Leone) anch'essa sposata, all'inizio del film viene trovato in una stanza di albergo con l'amante morta e lui ferito, ma la stanza è chiusa dall'interno e le finestre chiuse, accusato di omicidio, in attesa del processo è agli arresti domiciliari. In casa riceve la visita di una celebre avvocato: Virginia Ferrara (Maria Paiato) di supporto al suo legale, che gli chiede di raccontargli la realtà dei fatti e qui inizia un lungo flash back alternato ai i dialoghi tra Adriano e l'avvocato.
Tutto cominciò alcuni mesi dopo una notte passata insieme dai due amanti in un albergo del Trentino e al ritorno a causa di un cervo che attraversa la strada investono un auto e il conducente di questo muore, decidono di far scomparire il cadavere, qui comincia la vicenda gialla, ma mi interrompo per non compromettere la visione di coloro che non hanno visto il film. La trama è originale e appassiona discretamente lo spettatore che è avvinto dalla vicenda e vuole sapere come va a finire. Diciamo subito che il film in alcuni tratti è un pò noioso e gli squarci bellissimi del Trentino non lo rendono meno pesante, aggrava la situazione la recitazione che lascia perplessi, perché sia Adriano che Laura recitano impassibili come se il dramma non li coinvolgesse e le loro emozioni sono ben poche. Intendiamoci Miriam Leone è abilissima nel farsi pubblicità come attore (vedesi le serie TV di non uccidere che è stata un flop di audience), ma ha una scarsa espressività, il suo atteggiamento abituale è una faccia seria ed impassibile, ma non è Gary Cooper che in High Noon pure rimanendo impassibile, il suo volto rivelava una quantità di emozioni, avrebbe bisogno di frequentare una buona scuola di recitazione. Mi ha stupito Scamarcio, che è un buon attore, ma sembra che il regista volesse che gli attori trattenessero le emozioni, secondo me questo è un errore, in quanto il film perde di interesse e la storia sarebbe diventa meno avvincente. Quanto al film ci sono alcune incongruenze: ad esempio l'avvocato Ferrara non si comporta come un avvocato, ma come un buon attore che recita una parte e che potrebbe essere un qualsiasi altro personaggio, ovvero non si comprende perché Laura si porti dietro il cellulare del morto che squilla nei momenti meno opportuni, anche il finale a sorpresa è veramente poco credibile. Si tratta quindi di un film che se il regista avesse sviluppato l'aspetto drammatico e non si fosse limitato a dirigere come fosse un documentario (in origine era un documentarista) certamente avrebbe realizzato uno spettacolo ottimo. Buona la recitazione della Maria Paiato e di Fabrizio Bentivoglio che interpreta il padre dell'ucciso.
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stramonio70
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giovedì 20 dicembre 2018
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viva l'originale! abbasso il remake!
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Questo commento non è rivolto solo te ma anche agli utenti precedenti che come te hanno dato lo stesso giudizio positivo al film. Niente di personale quindi. Scusa ma non si possono dare 3, 4 o addirittura 5 stelle a un film come questo che è la fotocopia sputata di un altro (ottimo) film. E' come se io copiassi rigo per rigo un compito in classe da 8 da un mio compagno di banco e prendessi 8 anch'io. Non è la stessa cosa cavolo! Per lui l'8 è meritatissimo, per me invece no, meriterei un 2. Un remake ha senso quando si prende un vecchio film e lo si rielabora aggiornandolo ai tempi e rivedendone magari sceneggiatura e regia. Un po' come fece John Carpenter con "La cosa" (1982) che era il remake (fatto molto meglio) di un film ("La cosa da un altro mondo") del 1951.
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Questo commento non è rivolto solo te ma anche agli utenti precedenti che come te hanno dato lo stesso giudizio positivo al film. Niente di personale quindi. Scusa ma non si possono dare 3, 4 o addirittura 5 stelle a un film come questo che è la fotocopia sputata di un altro (ottimo) film. E' come se io copiassi rigo per rigo un compito in classe da 8 da un mio compagno di banco e prendessi 8 anch'io. Non è la stessa cosa cavolo! Per lui l'8 è meritatissimo, per me invece no, meriterei un 2. Un remake ha senso quando si prende un vecchio film e lo si rielabora aggiornandolo ai tempi e rivedendone magari sceneggiatura e regia. Un po' come fece John Carpenter con "La cosa" (1982) che era il remake (fatto molto meglio) di un film ("La cosa da un altro mondo") del 1951. Un remake come questo invece mi ha fatto venire in mente Psycho (1998) di Gus Van Sant che era la fotocopia (a colori) dell'originale del 1960 (in bianco e nero) di Hitchcock. Stessa sceneggiatura, stessi dialoghi, stesse inquadrature, stesse musiche, ecc... Lì almeno erano passati trent'anni tra un film e l'altro, qui neanche due. Come si fa a dare giudizi positivi a chi si presta ad operazioni del genere? Detto questo concludo esortando a guardare il film originale che vale molto, ma molto di più (anche sotto il profilo recitativo).
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flaw54
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lunedì 24 dicembre 2018
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io sto con samanta
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Sarà anche una copia sputata, ma se è ben fatto , ben recitato ed è il remake di un film che pochissimi hanno potuto vedere non capisco perché non debba essere apprezzato. Mi sembra una posizione aprioristicamente contraria al cinema italiano.
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cicciovictor
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giovedì 27 dicembre 2018
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stramonio mi ha fatto cambiare idea
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è un bel film, una bella sceneggiatura, ottimi attori. Ma non sapevo che fosse un remake di un film uscito solo due anni fa, e per di più copiato paripari. Quindi, sono uscito dalla sala strafelice per aver visto un bel film sotto ogni aspetto, ma mi si strozza in gola l'urlo di gioia sapendo che è una copia a cui non è stato aggiunto o modificato niente. Avete presente lo spot "Ti piace vincere facile?". Ecco, questo è vincere facile
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