bottiglia
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lunedì 18 dicembre 2017
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star what?
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Non è un caso che stando agli ultimi dati: fra i nove episodi di star wars, comprendendo anche Rogue One, questo sia in assoluto l'episodio che stia piacendo meno al pubblico.
Come mai? Ovviamente non è per nulla semplice saper isolare quello che funziona da quello che infastidisce in una episodio che continua una grande saga, tuttavia provo a fare una breve sintesi attingendo anche alle varie riflessioni delle 37 persone con cui sono andato al cinema.
La trama è assolutamente lenta all'inizio e poco coinvolgente anche nel momento in cui comincia a svilupparsi, gran parte della storia è praticamente inutile, perchè dal punto di vista canonico e grafico aggiunge davvero poco e quel poco che viene aggiunto va pure di traverso a molti dei fun più sfegatati.
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Non è un caso che stando agli ultimi dati: fra i nove episodi di star wars, comprendendo anche Rogue One, questo sia in assoluto l'episodio che stia piacendo meno al pubblico.
Come mai? Ovviamente non è per nulla semplice saper isolare quello che funziona da quello che infastidisce in una episodio che continua una grande saga, tuttavia provo a fare una breve sintesi attingendo anche alle varie riflessioni delle 37 persone con cui sono andato al cinema.
La trama è assolutamente lenta all'inizio e poco coinvolgente anche nel momento in cui comincia a svilupparsi, gran parte della storia è praticamente inutile, perchè dal punto di vista canonico e grafico aggiunge davvero poco e quel poco che viene aggiunto va pure di traverso a molti dei fun più sfegatati.
Effetti speciali hanno svolto un discreto lavoro ma purtroppo oramai non è per nulla sufficiente a creare un buon prodotto.
Musiche assolutamente bocciate, ovviamente i vecchi cavalli di battaglia deliziano le orecchie come sempre,ma tutto ciò che c'è di nuovo non riesce per niente a fare breccia.
Errori bellici e controsensi meglio non parlarne perchè non ne vale neanche la pena.
Lo sviluppo dei personaggi c'è stato ma al limite della sufficienza.
Il commento più diffuso al termine della visione è stato: "PECCATO" ed è forse il termine che definisce meglio questo episodio. Con gli "Ultimi jedi" sembra che non si sia fatto tesoro di ciò che non è piacuto nell'episodio VII e di ciò che invece è piaciuto parecchio in "Rogue One". Forse la Disney farebbe meglio a fare meno e la LucasArt a fare di più.
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paolp78
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lunedì 18 dicembre 2017
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buon film nel solco della tradizione di star wars
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Da fan della saga di Star Wars mi dichiaro soddisfatto di questo film
Innanzitutto è un film coraggioso, che osa e delinea una storia molto nuova.
Ci sono vari elementi che meritano di essere segnalati in quanto molto positivi ed appaganti.
In primo luogo la ricerca di quel senso etico/metafisico che ha caratterizzato da sempre questa saga e segnatamente la trilogia iniziale.
Collegato al primo punto, aggiungo il ritorno in scena di Mark Hamill, la cui presenza sullo schermo mi ha emozionato davvero molto. Da pelle d'oca!
Poi ancora le scene epiche e grandiose, con inquadrature ricercatamente suggestive.
La presenza di molti personaggi degni di attenzione e capaci di suscitare interesse, che arricchiscono sicuramente la pellicola.
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Da fan della saga di Star Wars mi dichiaro soddisfatto di questo film
Innanzitutto è un film coraggioso, che osa e delinea una storia molto nuova.
Ci sono vari elementi che meritano di essere segnalati in quanto molto positivi ed appaganti.
In primo luogo la ricerca di quel senso etico/metafisico che ha caratterizzato da sempre questa saga e segnatamente la trilogia iniziale.
Collegato al primo punto, aggiungo il ritorno in scena di Mark Hamill, la cui presenza sullo schermo mi ha emozionato davvero molto. Da pelle d'oca!
Poi ancora le scene epiche e grandiose, con inquadrature ricercatamente suggestive.
La presenza di molti personaggi degni di attenzione e capaci di suscitare interesse, che arricchiscono sicuramente la pellicola.
Rispetto al precedente (il numero 7), questo ha il pregio di meglio sviluppare il personaggio del cattivo principale (Kylo Ren), che nel primo film non mi era molto piaciuto e che invece stavolta mi ha assolutamente convinto.
Ottimi i colpi di scena, che non svelerò di certo, ma che confesso mi hanno veramente stupito (in particolare uno).
Tra gli aspetti che mi sono piaciuti meno, invece, indico il personaggio della ragazza asiatica che va in missione con Finn, che mi è parso un personaggio di cui non si sentiva l'esigenza; la scena vegetariana con Chewbecca ed un curioso animaletto; ed anche la città abitata da super ricchi (una sorta di Principato di Monaco galattico), che mi pare ci azzecchi poco nell'universo di Star Wars, ma volendola inserire per forza poteva e doveva essere descritta in modo molto più fantasioso e divertente. Anche la durata poteva essere contenuta di una ventina di minuti, il che non avrebbe guastato.
In ogni caso, nel complesso il giudizio resta più che positivo.
Molti sono gli spunti da approfondire e gli interrogativi con cui si chiude la pellicola ... tutto lascia presagire un prossimo capitolo ancora molto avvincente, che certamente non mi perderò.
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winchester_94
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venerdì 25 gennaio 2019
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errori e sacrifici in una galassia lontana
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E’ caos nella galassia, il leader supremo Snoke diventa sempre più forte ed è determinato a conquistare il controllo su tutti i sistemi. Kylo Ren, insieme al generale Hux concentrano le proprie navi con lo scopo di distruggere quello che rimane della resistenza, unico baluardo che ostacola il raggiungimento del potere. Mentre la fazione della principessa Leia tenta di sfuggire dal primo ordine, Rey si reca nel pianeta Ahch-To da Luke Skywalker con lo scopo di essere addestrata alle arti jedi e convincerlo a fare ritorno per combattere il lato oscuro, aiutando così l’ultima scintilla in grado di sconfiggere le forze nemiche.
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E’ caos nella galassia, il leader supremo Snoke diventa sempre più forte ed è determinato a conquistare il controllo su tutti i sistemi. Kylo Ren, insieme al generale Hux concentrano le proprie navi con lo scopo di distruggere quello che rimane della resistenza, unico baluardo che ostacola il raggiungimento del potere. Mentre la fazione della principessa Leia tenta di sfuggire dal primo ordine, Rey si reca nel pianeta Ahch-To da Luke Skywalker con lo scopo di essere addestrata alle arti jedi e convincerlo a fare ritorno per combattere il lato oscuro, aiutando così l’ultima scintilla in grado di sconfiggere le forze nemiche.
Dopo il rilancio dell’epopea di Star Wars con Il Risveglio della forza diretto da J.J Abrams, il testimone passa a Rian Johnson famoso per Brick- dose mortale e il thriller fantascientifico Looper. In questo ottavo episodio, il regista disarticola la caratterizzazione dei personaggi presentati nel capitolo precedente, per donare freschezza all’opera, eliminando la ripetitività nel quale la saga era ormai rilegata e attuando un’operazione simile a quella compiuta da Gareth Edwards in Rogue One, ovvero puntando sulle caratterizzazioni dei personaggi inserendoli in un contesto drammatico, dando rilevanza ai temi principali su cui poggia la trama.
Lo script infatti pone al centro le figure di Kylo e Rey due facce di una stessa medaglia, in cui abbiamo da una parte, una ragazza con un background ignoto e nebuloso, dall’altra un jedi dalle nobili origini che incarnano rispettivamente la purezza e la corruzione. Il coraggio di Rey (Daisy Ridley) è spinto dalla sua consapevolezza di non conoscere se stessa mentre Ben Solo (Adam Driver) brama il potere e le sue azioni sono legittime poiché giustificate dalla sua discendenza. Ancorando i personaggi attraverso stereotipi classici, il film si ricollega a temi importanti quali il sacrificio e il fallimento.
Il primo di questi è spinto dal conflitto interiore dei personaggi, indecisi sulle loro intenzioni portandoli molto spesso a mettere in discussione le loro posizioni, sacrificando in qualche occasione i loro principi o i loro sentimenti. Infine abbiamo il fallimento, incarnato da tutti i personaggi in particolar modo da Luke che mette in evidenza l’importanza dell’errore nella vita e quanto questo possa essere rilevante per la maturazione interiore dell’individuo. Oltre a questi temi cardine, ritroviamo anche una leggera critica politica che mette a fuoco una realtà sempre più attuale in cui le guerre non guardano in faccia ne vincitori ne vinti ma solo il tornaconto personale di chi finanzia tali conflitti. Gli ultimi jedi, dimostra di essere uno dei film di intrattenimento più interessanti degli ultimi anni, distaccandosi dai canoni della saga e meditando sulle complessità dell’essere umano sottolineandone i difetti ma anche i cambiamenti e i sacrifici.
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lunedì 25 dicembre 2017
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effetti speciali, pathos e... il nulla cosmico...
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Voglia di tagliare con il pesante fardello del glorioso passato? L’idea potrebbe avere un senso, anche se farlo significa perdere lo zoccolo duro degli appassionati, quella parte di spettatori che hanno creato, fatto crescere e far diventare ciò che è ora il mito di Star Wars. E forse un minimo di riconoscenza e di considerazione avrebbe potuto esserci. Ma se l’idea fosse stata quella, a questo punto verrebbe da chiedersi perché infarcire il film di un’accozzaglia di deja vu come portare il giovane buono davanti al maestro cattivo per traviarlo o scimmiottare il sacrificio di Ben Kenobi davanti al suo apprendista passato al lato oscuro. Quello che però non è giustificabile in nessun senso è mettere in ridicolo il mito.
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Voglia di tagliare con il pesante fardello del glorioso passato? L’idea potrebbe avere un senso, anche se farlo significa perdere lo zoccolo duro degli appassionati, quella parte di spettatori che hanno creato, fatto crescere e far diventare ciò che è ora il mito di Star Wars. E forse un minimo di riconoscenza e di considerazione avrebbe potuto esserci. Ma se l’idea fosse stata quella, a questo punto verrebbe da chiedersi perché infarcire il film di un’accozzaglia di deja vu come portare il giovane buono davanti al maestro cattivo per traviarlo o scimmiottare il sacrificio di Ben Kenobi davanti al suo apprendista passato al lato oscuro. Quello che però non è giustificabile in nessun senso è mettere in ridicolo il mito. E il risultato finale della trama (oddio, trama è una parola grossa in questo caso) di questa pellicola, è esattamente questo. Certo, parliamo di un film di fantascienza che sconfina nel fantasy, ma c’è differenza tra le libertà che con molta licenza poetica ci si può prendere in un contesto di fantasia e la sequenza di baggianate degne di un cinepanettone proposte senza alcuna logica, con una sceneggiatura improponibile neanche fosse una fiaba per poppanti. Alcuni esempi? Tralasciando Mary Poppins/Leia Organa che dal nulla cosmico rientra stile Superman sulla nave, vogliamo parlare del perfido e onnisciente Snoke? Riesce a mettere in contatto le menti di Kylo Ren e Rey, percepisce debolezze e intenzioni come un fine segugio della mente e non si accorge che Kylo Ren sta cercando di ucciderlo? Ma dai... Qualcuno ha capito come ha fatto Rey a riunirsi a Chewbecca dopo che la spada laser si è spezzata al culmine del duello di forza con Kylo Ren? Ah sì, Kylo/Ben al risveglio dallo svenimento ha “percepito” che Rey “dopo avere” ucciso Snoke è scappata con una navetta del primo ordine... Ridicolo. E la scena finale? Il potentissimo cannone fatto sbarcare in prossimità della base ribelle (in realtà a chilometri e chilometri di distanza per dare modo ai ribelli di contraccare, Kylo Ren è un buono, si sa...) Scopo: sciogliere lo spessissimo “portone” di metallo della base. Ora, bombardare la roccia circostante o soprastante per fare crollare la vecchia miniera sembrava troppo facile? E che dire di Fin che arriva a 10 metri dalla bocca del cannone con il flusso incandescente senza nemmeno una scottatura? E quando Rose la sperona e lui va a soccorrerla, ovviamente gli “elefanti” del primo ordine non sparano più... E come Fin e Rose riescono a rientrare dal buco fatto sul portone mentre infuria la battaglia tra Kylo Ren e l’ologramma di Luke? A proposito, ma se era un ologramma, come ha fatto a baciare la sorella senza che lei si accorgesse che Luke non era lì? Ah ecco, labbra molto delicate... E Yoda? Vederlo rimbecillire dopo la morte, vederlo saltellare e ridere come un vecchio scemo mentre Luke soffre nel non rendersi conto di cosa deve fare e di cosa sta accadendo, vederlo distruggere il fondamento delle millenarie radici dei Jedi è veramente un insulto per chi ha conosciuto il vero Yoda. E si potrebbe andare avanti per pagine e pagine. In realtà l’intero film appare quasi come un insulto all’intelligenza degli spettatori, come se chi avesse scritto la sceneggiatura ritenesse che tanto lo spettatore medio quando vede effetti speciali e momenti di pathos, allora è inebetito a tal punto da bersi anche che le navette da trasporto non possono essere captate dal radar della mega nave del primo ordine (a proposito con gli scudi alzati a proteggersi dai colpi del nemico, come hanno fatto le navette a lasciare la nave ammiraglia...? Forse Luke ha creato l’ologramma di un buco nello scudo protettivo. Del resto, dopo questo film con la Forza si può fare tutto, perché sorprendersi, perché farsi domande, perché cercare una logica...). Che profonda tristezza. Star Wars è definitivamente finito dopo La vendetta dei Sith, il suggestivo e drammatico anello mancante dell’originale storia di Lucas. Continuare a usare il nome del mito per fare soldi è realmente un’operazione squallida quanto questa sceneggiatura.
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andrea1974
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giovedì 14 dicembre 2017
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la meraviglia del disincanto senza più eroi
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(Spoiler alert) Film che destruttura e ristruttura, perfettamente in dialogo con la nostra società che non è quella di quarant'anni fa della prima trilogia; il bene e il male non sono così distanti, ma i contorni si sfumano, le ragioni del cattivo abbattono le intenzioni del buono. Film disincantato, in cui per la prima volta si spiega che le armi del nemico sono vendute dallo stesso fornitore dell'amico: film sporcato dal denaro e dai meccanismi attuali. Film ecologico: salvano gli animali, salva la forza esistente tra tutte le creature, e riaccende una coscienza. Film che fa l'encomio del fallimento: è uno scacco matto all'archetipo dell'eroe americano, eppure solo fallendo si vince.
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(Spoiler alert) Film che destruttura e ristruttura, perfettamente in dialogo con la nostra società che non è quella di quarant'anni fa della prima trilogia; il bene e il male non sono così distanti, ma i contorni si sfumano, le ragioni del cattivo abbattono le intenzioni del buono. Film disincantato, in cui per la prima volta si spiega che le armi del nemico sono vendute dallo stesso fornitore dell'amico: film sporcato dal denaro e dai meccanismi attuali. Film ecologico: salvano gli animali, salva la forza esistente tra tutte le creature, e riaccende una coscienza. Film che fa l'encomio del fallimento: è uno scacco matto all'archetipo dell'eroe americano, eppure solo fallendo si vince. Film in cui tutti sbagliano: l'eroe è un codardo, il cattivo è un mammone, la testa calda rimane una testa calda; e allora i veri eroi sono quelli dietro le quinte, gli invisibili, quelli che nessuno considera, del lavoro silenzioso. Finalmente una buona dose d'ironia che rende tutto più leggero, e così profondo. Film che ti offre tante risposte alle domande de "Il Risveglio della forza", ma poi te le toglie, chiedendo a te spettatore se davvero fossero così importanti. Film che fa i conti sul passato e sul presente, e ti chiede di decidere. Assomiglia tanto a "L'impero colpisce ancora", ma al contempo se ne distanzia. Bel film, perfettamente integrato nell'universo espanso di questi quarant'anni, eppure così dissacratore e disincantato: Hai ancora bisogno di una stupida maschera? Gli ultimi Jedi? Sono loro, i bambini, la speranza che possano trovare un mondo migliore: Charles Dickens e Star Wars si incontrano.
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[+] ottima analisi
(di icutino)
[ - ] ottima analisi
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giancarlo
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lunedì 18 dicembre 2017
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mi aspettavo qualcosa di meglio
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Da fan appassionato di Star Wars fin dalla 1a trilogia(ho 54 anni e qundi ho avuto il privilegio di vederli al cinema a parte il 1o)sono rimasto deluso! Va bene la svolta disneyana e qundi meno violenza e più sfumature tra il bene e il male..ma mi aspettavo una "iniziazione" di Daisy alla filosofia Jedi tipo Obi One Kenobi con il padre di Luke e Joda con lo stesso Luke o quantomeno alla conoscenza della " forza" da parte di Luke! Invece il grande assente del film è propio lui...l'eroe della 1a trilogia non solo è invecchiato ma ha perso la voglia di combattere e persino di insegnare! Persino la fiducia nella "forza".. Daisy fa tutto da se.
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Da fan appassionato di Star Wars fin dalla 1a trilogia(ho 54 anni e qundi ho avuto il privilegio di vederli al cinema a parte il 1o)sono rimasto deluso! Va bene la svolta disneyana e qundi meno violenza e più sfumature tra il bene e il male..ma mi aspettavo una "iniziazione" di Daisy alla filosofia Jedi tipo Obi One Kenobi con il padre di Luke e Joda con lo stesso Luke o quantomeno alla conoscenza della " forza" da parte di Luke! Invece il grande assente del film è propio lui...l'eroe della 1a trilogia non solo è invecchiato ma ha perso la voglia di combattere e persino di insegnare! Persino la fiducia nella "forza".. Daisy fa tutto da se..apprende sempre più la consocenza della "forza" e si confronta con il lato oscuro cioè Kylo Ren che a sua volta a tratti sembra attratto dal lato "chiaro" e a tratti diventa più malvagio di Darth Vader e di Palpatyne messi insieme! E poi dove sono finiti i duelli con spada laser della 2a trilogia? Qui si si vede solo quello tra le guardie del leader supremo contro Daisy e Kylo(tra l'altro in una scena molto simile a quella del ep. 6 con Luke, l'imperatore e Darth Vader) Inoltre mi aspettavo rivelazioni sul passato di Daisy che a mio parere nel episodio precedente aveva lasciato intravedere una possibile parentela con Luke(figlia?)..ma in questo film nessun accenno! Inoltre nella 1a trilogia le battute di homor erano riservate ad Han Solo e Chubecca..qui è un continuo suseguirsi di battute semi umoristiche alternate poi a continui "sacrifici" da parte di "resistenti" con personaggi che si fa appena in tempo a conoscere che subito si sacrificano in nome della resistenza! Insomma.. a mio parere un pò di confusione regna in questo film e disorienta gli spettatori "anziani" come me..
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loland10
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domenica 7 gennaio 2018
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piccolo vintage...
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“Star Wars. Gli ultimi Jedi” (Star Wars: The Last Jedi, 2017) è il quarto lungometraggio del regista del Maryland Rian Johnson.
All'ottavo capitolo dopo quattro decadi dal primo (poi IV) la Forza ritorna un po' stantia, desueta, vecchia e anche plastificata. Per carità si vede molto e anche troppo senza però una vera emozione è un qualcosa che rinnovi il franchising, anche se va da se senza bisogno di film nuovi per rinnovarlo.
Un'epopea che struggerà i fan più accaniti ma che non aggiunge nulla al già detto e tutto quanto, anche se confezionato bene e spettacolarmente ineccepibile, appare un deja-vu previsto è alquanto ripetitivo.
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“Star Wars. Gli ultimi Jedi” (Star Wars: The Last Jedi, 2017) è il quarto lungometraggio del regista del Maryland Rian Johnson.
All'ottavo capitolo dopo quattro decadi dal primo (poi IV) la Forza ritorna un po' stantia, desueta, vecchia e anche plastificata. Per carità si vede molto e anche troppo senza però una vera emozione è un qualcosa che rinnovi il franchising, anche se va da se senza bisogno di film nuovi per rinnovarlo.
Un'epopea che struggerà i fan più accaniti ma che non aggiunge nulla al già detto e tutto quanto, anche se confezionato bene e spettacolarmente ineccepibile, appare un deja-vu previsto è alquanto ripetitivo. Il vecchio e il presunto nuovo si incontrano non molto allegramente e l'ironia presente nel film sa di compiacimento e di gusto corretto per lo spettatore che scranocchia i pop corn e vuole svagarsi ed estraniarsi.
Ho trovato il film mediamente godere bile, ripetitivo e, forse, alquanto lungo. Per quale motivo sfruttare fino all'osso e spremere lo spettatore in sequenze (certe anche godibili) che non aggiungono assolutamente nulla a tutto il trascorso della 'Forza'?!?!
Domanda naturalmente senza chiara risposta. Si ha la sensazione che l'abbandono di una certa regia è di certi tipi tipi di registi danneggino tutto lo score decennale. E le riprese di J.J. Abrams come le sue angolazioni ci mancano un po'...per risvegliare la forza degli ultimo. Jedi. Certo è che neanche l'ultima Forza aveva dato il sentore di qualcosa di veramente rutilante. Dopo l'excursus di tutti i vecchi personaggi ecco che negli ultimi Jedi arrivano oscurità maligne tra Resistenza e Repubblica, tra inseguimenti e fuochi vivi e pianeta per nascondersi. Il Figlio Oscuro è mascherato si fa vedere e combatte oltre ogni scarica di fuoco il vigore assoluto di un padre che siede come 'l'eremita in meditazione di fronte al vuoto emisfero di un universo galattico oltre un orizzonte imperscrutabile. È l'isola dei misteri chiusi dove è in ritiro senza un perché Skywalker che aspetta quasi la domanda fatidica per svegliarsi, risvegliarsi e non a fare addormentare lo spettatore.
'È un colpo basso' dice quando rivede la carne propria di Leila Organa (ultima volta di Carrie Fisher) in ‘miniatura-digitale’ con il volto era privo di ogni ruga e il film appariva palpitante e quasi glorioso.Il colpo basso fugace rattrista Luke Skywalker(Mark Hamill) che si ripresenta nella doma battaglia finale...incappucciato al modo di un frate medievale stile Guglielmo da Baskerville ('Il nome della Rosa' docet tra Eco e Annaud). Un colpo senza fraintendimenti e Skywalker ridiventa il segugio, il volto, la sagoma e la nuova enfasi di uno star Wars ancora da rifondare contro il nemico figlio è la forza oscura.
Vecchio e nuovo, padre e figlio, Forza e forza, virtù e veemenza, silenzio e tracotanza.Il genio ammaliante di John Williams, con uno score rutilante e corroborante, riesce a mascherare (nei limiti) vuoti di benzina, schermaglie lineari e tempi non sempre lineari. In tali frangenti le sceneggiature (per i fan più sfegatati) vanno a farsi benedire (come si suole dire) e riescono a piacere oltre misura : i voti al di fuori delle 4 stelline (da 8 in su) non concepiscono o quasi nessun difetto. Ci si chiede se al primo star Wars del 1977 i voti avevano un senso e quindi le stelline oggi si sono gonfiate. Le stellari sono soltanto non di video ma anche di pompaggio della scrittura nuova e assecondata verso un film che rasenta la goduria di immagini e la moderata ricerca di vere novità.
‘Vecchio mio. Mancasti...’, ‘Che la Forza....puoi dirlo tu ora’; quello che aspetti arriva con i luoghi comuni e le frasi di un ricordo (vano e poco lacerante). Della schiera del cast, la parte femminile fa faville ma oramai il dado è tratto. A onor del vero Laura Dern (Amilyn) ci crede fin troppo … Chi sa cosa (non) inventeranno nel prossimo (e ultimo) episodio. Spade laser e raggi penetranti: Re Artù è domato, il mito molto meno.
Regia di routine senza veri e propri cambi di marcia.
Voto: 6-/10 (**½): stelline non corrispondono, sufficenza risicata.
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felicity
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lunedì 30 marzo 2020
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meglio del precedente episodio, non delude
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Il modello di riferimento qui è L’Impero Colpisce Ancora, ma se The Force Awakens copiava A New Hope con la carta carbone, qui si procede in maniera differente.
Ci sono certamente aspettative frustrate o negate, colpi di scena, svolte inattese, ma siamo in territori conosciuti, navighiamo a vista in acque pericolose.
Ci sono almeno due set straordinari – la stanza di Snoke e il deserto di sale – e la voglia di creare delle sequenze che risultino nuove, mai viste.
Il nuovo Luke Skywalker è una delle cose migliori del film, capace di gesti imprevedibili come di momenti in cui ci prende per mano e ci riporta a casa con estrema tenerezza. Il Luke del 2017, dopo essere stato messo in ombra per una vita intera da Han Solo, si riprende una piccola rivincita dando molto spessore a un personaggio che fino ad oggi sembrava condannato a rimanere stritolato o inespresso.
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Il modello di riferimento qui è L’Impero Colpisce Ancora, ma se The Force Awakens copiava A New Hope con la carta carbone, qui si procede in maniera differente.
Ci sono certamente aspettative frustrate o negate, colpi di scena, svolte inattese, ma siamo in territori conosciuti, navighiamo a vista in acque pericolose.
Ci sono almeno due set straordinari – la stanza di Snoke e il deserto di sale – e la voglia di creare delle sequenze che risultino nuove, mai viste.
Il nuovo Luke Skywalker è una delle cose migliori del film, capace di gesti imprevedibili come di momenti in cui ci prende per mano e ci riporta a casa con estrema tenerezza. Il Luke del 2017, dopo essere stato messo in ombra per una vita intera da Han Solo, si riprende una piccola rivincita dando molto spessore a un personaggio che fino ad oggi sembrava condannato a rimanere stritolato o inespresso.
Nessuna linea narrativa sembra fuori posto in questo film, in due ore e mezza non ci si annoia mai e anche le scene meno interessanti sono compensate da una colonna sonora sopra la media o dalla fotografia, o dalla scenografia, e da tutta una serie di cose tecniche che funzionano eccome.
Va considerato che ogni film è un prodotto del suo tempo, e va accettato che un film di due ore e mezza possa contenere delle scene che funzionano meno di altre, anche se le battute, come nei film dei supereroi, sono un pugno in faccia: parliamo di gag che sgonfiano repentinamente il tono del film, sospendendo la finzione narrativa tipica della fantascienza.
In sintesi per accontentare tutti pare che la saga abbia perso alcuni elementi che la rendevano in un certo senso unica, come la gravitas dei primi film e l’alchimia fra i protagonisti originali.
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ilcinefilo
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giovedì 14 dicembre 2017
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l'unico lato oscuro è quello della walt disney...
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Proprio oggi, alla fine della visione di questo scempio, vengo a scoprire che la Walt Disney Company ha comprato la 21st Century Fox per qualcosa come 50 miliardi e passa di dollari...prima la Pixar, poi la Marvel e adesso pure uno dei principali conglomerati mediatici del pianeta...quando finirà tutto questo? quando si arresterà la loro sete di dominio economico/politico? probabilmente mai, almeno fino a quando gli stendardi di Topolino non sventoleranno anche sul tetto della Casa Bianca, sostituendo definitivamente anche la bandiera a stelle e strisce. Presto, probabilmente, non ci sarà più Donald Trump presidente ma, bensì, un qualche deputato-fantoccio(apparentemente estraneo alla multinazionale dei cartoni animati ma, in realtà, pilotato proprio da loro)incaricato di insediarsi all'interno del partito Repubblicano e smantellarlo dall'interno e, al tempo stesso, un altro deputato-marionetta troverà il modo di guadagnarsi, con l'inganno, un seggio tra i Democratici.
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Proprio oggi, alla fine della visione di questo scempio, vengo a scoprire che la Walt Disney Company ha comprato la 21st Century Fox per qualcosa come 50 miliardi e passa di dollari...prima la Pixar, poi la Marvel e adesso pure uno dei principali conglomerati mediatici del pianeta...quando finirà tutto questo? quando si arresterà la loro sete di dominio economico/politico? probabilmente mai, almeno fino a quando gli stendardi di Topolino non sventoleranno anche sul tetto della Casa Bianca, sostituendo definitivamente anche la bandiera a stelle e strisce. Presto, probabilmente, non ci sarà più Donald Trump presidente ma, bensì, un qualche deputato-fantoccio(apparentemente estraneo alla multinazionale dei cartoni animati ma, in realtà, pilotato proprio da loro)incaricato di insediarsi all'interno del partito Repubblicano e smantellarlo dall'interno e, al tempo stesso, un altro deputato-marionetta troverà il modo di guadagnarsi, con l'inganno, un seggio tra i Democratici...questi due non meglio identificati individui fungeranno da cavallo di Troia per l'approdo finale della multinazionale al potere governativo...rivelando così il VERO piano di questa gente: dominare il mondo. Piuttosto, per quanto riguarda Star Wars: gli ultimi Jedi, ecco la mia opinione: storia orribile ed edulcorata da fare schifo...battute idiote che non farebbero ridere neanche un bambino, atmosfera fantascientifica inesistente, la caratterizzazione di Adam Driver/Kylo Ren va di male in peggio(sempre più becero, insopportabile, fasullo e piagnone), quel sottile fascino legato ai dialoghi che parlano della forza che ci circonda e tiene unita tutta la galassia se ne andato, definitivamente, a farsi benedire...un Mark Hamill ormai decrepito appare, ai nostri occhi, esattamente per quello che è: la parodia gigionesca dell'ombra di se stesso e il cui talento recitativo si può, tranquillamente, accostare a quello di un triste e moderno giullare di corte stanco e avvilito il quale, nel pietoso tentativo di racimolare qualche dollaro in più(quanto basta per permettergli di tirare a campare)si ritrova a dover ridare vita a un personaggio che aveva trovato la sua ideale conclusione nel lontano 1983, al tempo de Il Ritorno dello Jedi...esattamente lo stesso discorso che si potrebbe fare, riferendomi alla porcheria precedente a questa, per quanto concerne la parte di Carrie Fisher/principessa Leia. La vasta gamma di espressioni buffe di Daisy Ridley/Rey salva il film dalla presenza depressa e deprimente di Mark Hamill...ma non può nulla contro le evidenti ingerenze del colosso Disney, il quale sembra più che mai deciso ad andare fino in fondo al suo tentativo di disintegrare il ricordo della trilogia originale, copiandolo(male) in ogni suo aspetto e trasformandolo in questa oscena poltiglia multiforme, e che sembra l'equivalente artistico del mostro del film di John Carpenter, che poteva assumere qualsiasi forma("questo non è un film di Star Wars...è un imitazione! e se i progetti di remake e reboot della Disney si diffondono, potrebbero copiare qualunque classico sulla faccia della terra, io non voglio farmi trasformare in chissà che!!!!"senza, però, dare loro alcuna sostanza...e in definitiva: questo film è il nulla riempito col vuoto e che procede, spedito, sui binari del niente.
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liuk!
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domenica 17 dicembre 2017
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buono per essere disney
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3 stellette e mezza per questo nuovo capitolo della saga di Star Wars, il migliore del nuovo ciclo. Ok oramai abbiamo capito che la saga Disney non può in nessun modo essere paragonata alle due precedenti, quindi non stiamo a fare inutili confronti. Qui ci troviamo dinnanzi al blockbuster natalizio, adatto ad un pubblico giovane, pieno di battute divertenti e simpatici animaletti ammiccanti che sicuramente strapperanno una risata. Il tutto "liberamente tratto" dalla storia di Lucas, ma non di più. Non domandiamoci quindi perchè Luke sparisce nel nulla, perchè la nuova Jedi è subito fortissima e a cosa serve la scena degli specchi... la pellicola fa dell'azione e della scenicità il suo forte, il contenuto, veramente scarso, lascia il tempo che trova.
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3 stellette e mezza per questo nuovo capitolo della saga di Star Wars, il migliore del nuovo ciclo. Ok oramai abbiamo capito che la saga Disney non può in nessun modo essere paragonata alle due precedenti, quindi non stiamo a fare inutili confronti. Qui ci troviamo dinnanzi al blockbuster natalizio, adatto ad un pubblico giovane, pieno di battute divertenti e simpatici animaletti ammiccanti che sicuramente strapperanno una risata. Il tutto "liberamente tratto" dalla storia di Lucas, ma non di più. Non domandiamoci quindi perchè Luke sparisce nel nulla, perchè la nuova Jedi è subito fortissima e a cosa serve la scena degli specchi... la pellicola fa dell'azione e della scenicità il suo forte, il contenuto, veramente scarso, lascia il tempo che trova.
Concludendo una pellicola divertente, certamente non adatta ai puristi di Star Wars, ma che non mancherà di intrattenervi.
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