mirial
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domenica 4 febbraio 2018
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quando fisica e coerenza narrativa diventano opinabili
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Il vuoto questo sconosciuto. Se per motivi visivi possiamo passare sopra al fatto che ci siano esplosioni nello spazio, non dovremmo farlo (o almeno no dovrebbero gli sceneggiatori) sulla gravità. Fin dall'inizio vediamo bombe sganciate su astronavi, bombe. Ovviamente dopo di ciò si rende possibile anche un inseguimento che, in barba al fatto che siamo nel vuoto, navi più leggere (???) e con poco carburante (???) cerchino di sfuggire a navi più pesanti (???) con più carburante (???) in barba al fatto che la spinta sia data dai motori e forse ci si dovrebbe chiedere solo chi li ha più potenti. Per lo stesso motivo Leia non muore di embolia esplodendo nel vuoto ma è solo un po' infreddolita quando si trascina all'interno con la Forza.
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Il vuoto questo sconosciuto. Se per motivi visivi possiamo passare sopra al fatto che ci siano esplosioni nello spazio, non dovremmo farlo (o almeno no dovrebbero gli sceneggiatori) sulla gravità. Fin dall'inizio vediamo bombe sganciate su astronavi, bombe. Ovviamente dopo di ciò si rende possibile anche un inseguimento che, in barba al fatto che siamo nel vuoto, navi più leggere (???) e con poco carburante (???) cerchino di sfuggire a navi più pesanti (???) con più carburante (???) in barba al fatto che la spinta sia data dai motori e forse ci si dovrebbe chiedere solo chi li ha più potenti. Per lo stesso motivo Leia non muore di embolia esplodendo nel vuoto ma è solo un po' infreddolita quando si trascina all'interno con la Forza. Consiglio una breve visione di cosa realmente accade nel vuoto e un ripasso di fisica.
Il pianeta impossibile. Forse in pochi lo avranno notato ma il pianeta sconosciuto (non si sa neanche il nome) nei cui pressi avviene l'inseguimento stellare è un pianeta verde ... sconfinatamente verde. Vorrei far fare un giro nella nostra ben più piccola Pangea, chissà che non ci si renda conto di quanto deserto possa esserci così lontani dal mare.
Neanche le fiabe. Tralascio diverse cose ma alcune rendono la visione veramente noiosa e mettono alla prova la resistenza dello spettatore a continuare la visione. Tempistica puntualmente in ritardo per il Primo Ordine che se fa dei "cattivi" degli inetti, di certo rende i Ribelli dei mentecatti a non riuscire ad avere la meglio su di loro, continuamente. Ci si muove con disinvoltura da e per le navi Imperiali che non riescono a controllare né le proprie capsule né tanto meno quelle degli altri ...a portata di vista, figurarsi con una strumentazione che già portavano le navi negli anni '80. Lo spirito di Yoda riesce a scagliare fulmini? Il training di Rey non è necessario, lei sa (e può) già tutto? Ma poi chi è Snoke? Infine, se fosse bastato un salto nell'iperspazio per tagliare a metà un incrociatore, perché avete sacrificato decine di navi quando bastava farne fuori 1 sola? Ok, mi fermo qui. Davvero, se si pensava che il precedente capitolo fosse brutto, questo è osceno.
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muttley72
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martedì 19 dicembre 2017
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se la forza diventa un'app, l'impero un ordine...
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Continua l'inesorabile declino della serie "Star Wars", sotto la gestione Disney...si campa di rendita su tutto ciò che è stato costruito in passato, quando questi film erano innovativi (come grafica) e almeno più creativi quanto a trama, soggetto, ambientazioni. Di queste cose la nuova serie fa una gestione "parissitaria", sfruttando le belle macchine (volanti o meno) inventate in passato, e ugualmentnte avviene per le armature e le armi (si segnala che l'Ordine che quando si chiamava Impero ha sempre avuto uniformi derivate dal III Reich, ora le ha rimodellate in stile "Krizia").
Quando prima serviva un percoso di vita e impegno per affinare le doti da jedi, ora (chi nasce immeritatamente) con quel "dono" scarica l'APP (bel commento udito da un arguto spettatore in sala) si munisce di spada laser e sta a già a livello dei Maestri o può addirittura uccidere (stessa cosa avviene nel lato oscuro) facilmente il Capo dell'Ordine (un potentissimo, che però si fa ingannare come un fesso).
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Continua l'inesorabile declino della serie "Star Wars", sotto la gestione Disney...si campa di rendita su tutto ciò che è stato costruito in passato, quando questi film erano innovativi (come grafica) e almeno più creativi quanto a trama, soggetto, ambientazioni. Di queste cose la nuova serie fa una gestione "parissitaria", sfruttando le belle macchine (volanti o meno) inventate in passato, e ugualmentnte avviene per le armature e le armi (si segnala che l'Ordine che quando si chiamava Impero ha sempre avuto uniformi derivate dal III Reich, ora le ha rimodellate in stile "Krizia").
Quando prima serviva un percoso di vita e impegno per affinare le doti da jedi, ora (chi nasce immeritatamente) con quel "dono" scarica l'APP (bel commento udito da un arguto spettatore in sala) si munisce di spada laser e sta a già a livello dei Maestri o può addirittura uccidere (stessa cosa avviene nel lato oscuro) facilmente il Capo dell'Ordine (un potentissimo, che però si fa ingannare come un fesso).
Trama molto banale, alcune cose discutibili (come la morte de LUKe, morto per lo sforzo mentale? chi lo sa...). Alcuni spunti "moralistici" ed "edificanti" (decisamente fuori luogo in Star Wars) contro il traffico di armi (a beneficio dei due schieramenti). C'è anche l'elemneto donna al comando, che non va mai criticata...perchè alla fine (come il Duce) la donna capo ha sempre ragione.
E' Peggiore dei due precedenti (nel nuovo corso). Si può rimediare...in futuro
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grahf86
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mercoledì 20 dicembre 2017
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tanto tempo fa, in una saga lontana, lontana...
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E' nella scena iniziale che si precepisce una strana vibrazione nella Forza, quel misto di cafonaggine, spavalderia e humor fuori luogo in una situazione a dir poco in bilico.
Si presenta così il nuovo capitolo di Star Wars, dopo il sequel/reboot di Abrams che poco aveva aggiunto e poco aveva tolto. Questo era il capitolo che avrebbe potuto dare una svolta alla saga, quello in cui si poteva osare.
Ora, dopo la visione del film sono sicuro che osare si sia osato, ma nel modo sbagliato.
Il cambiamento è sempre un processo lungo, e non sempre si ottengono i risultati sperati. Di una persona si dice che quando cambia personalità probabilmente è bipolare o schizofrenico ed è proprio quello che ho percepito durante la visione.
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E' nella scena iniziale che si precepisce una strana vibrazione nella Forza, quel misto di cafonaggine, spavalderia e humor fuori luogo in una situazione a dir poco in bilico.
Si presenta così il nuovo capitolo di Star Wars, dopo il sequel/reboot di Abrams che poco aveva aggiunto e poco aveva tolto. Questo era il capitolo che avrebbe potuto dare una svolta alla saga, quello in cui si poteva osare.
Ora, dopo la visione del film sono sicuro che osare si sia osato, ma nel modo sbagliato.
Il cambiamento è sempre un processo lungo, e non sempre si ottengono i risultati sperati. Di una persona si dice che quando cambia personalità probabilmente è bipolare o schizofrenico ed è proprio quello che ho percepito durante la visione. Questo non è Star wars, questo è cinema d'intrattenimento.
La saga che ricordo io era cosmopolita, retorica ma carismatica, a voltre fredda ma coerente e rispettosa di sé stessa, il prodotto confezionato Disney è ironico, ammiccante, luccicante, subdolo e scontato. Ti ammaglia con le luci e i colori, ha un trucco pesantissimo che non riesce ad andare pari passo con la durata del film. All'intervallo si notano già le prime crepe sul viso della creatura di Johnson. Il mondo che ricordavo popolato da alieni fantasiosi e non ora è diventata una dittatura umana. I visi familiari vengono via via cancellati per fare spazio al nuovo che avanza. La figura del Jedi ora è quella di Rey, che in due film è a malapena abbozzata a livello caratteriale. La figura del malvagio ora è quella di Ren, debole, pavido, iracondo e perennemente con la faccia da cane bastonato (forse era meglio tenere la maschera). Il tutto condito da una retorica scontata sulle zone grigie, il bene e il male due facce della stessa medaglia, il lasciarsi il passato alle spalle perchè il futuro è adesso. Il futuro già, quello della saga è affidato a due ragazzini, che sapendo usare un pò di Forza, ora sono il cardine della Galassia intera. Alla faccia di Luke, Yoda, i Sith, Obi Wan e chiunque avesse un briciolo di personalità.
Forse alla Disney avranno pensato che il contentino ai fan lo abbiano già detto col ''Risveglio della Forza'', forse quello che pensano ora è: ''Come possiamo toglierci il fardello di Lucas, e assoggettare al Lato Oscuro miloni di spettatori?''. La risposta è in questo film. Con un colpo netto sono riusciti ad ferire il mio cuore da fan, che ora, sanguinante, è volato alla ricerca di una Galassia lontana lontana...
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thebesthumphrey
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lunedì 1 gennaio 2018
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il lato oscuro della disney....
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Sinceramente do un voto cosi basso per la delusione (un 2 forse sarebbe stato piu corretto)
Cominciamo dalle battute e scene stile cinepanettone:
Penose, forse faranno ridere il pubblico americano, ma demenziali, Luke Skywalker che fa il solletico a Rey, che fa il segno di scrollarsi di dosso la polvere dopo essere stato bersagliato da una marea di colpi laser, Yoda che ride como un pollo e che sbatte le zampe, Leia Mary Superman Poppins che fa delle battute in situazioni non credibili, e la scena iniziali di Fynn che gira con delle specie di tubi vagando per l incrociatore.... e tante altre..
Han solo era un personaggio con humor, ma lo humor era suo, e appunto ne caratterizzava il personaggio
Personaggi non credibili:
Luke skywalker che getta la spada laser dietro di se é una scena al limite del ridicolo, per chi é luke skywalker , che viene trasformato in questa ottava puntata come un eremita quasi ebete.
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Sinceramente do un voto cosi basso per la delusione (un 2 forse sarebbe stato piu corretto)
Cominciamo dalle battute e scene stile cinepanettone:
Penose, forse faranno ridere il pubblico americano, ma demenziali, Luke Skywalker che fa il solletico a Rey, che fa il segno di scrollarsi di dosso la polvere dopo essere stato bersagliato da una marea di colpi laser, Yoda che ride como un pollo e che sbatte le zampe, Leia Mary Superman Poppins che fa delle battute in situazioni non credibili, e la scena iniziali di Fynn che gira con delle specie di tubi vagando per l incrociatore.... e tante altre..
Han solo era un personaggio con humor, ma lo humor era suo, e appunto ne caratterizzava il personaggio
Personaggi non credibili:
Luke skywalker che getta la spada laser dietro di se é una scena al limite del ridicolo, per chi é luke skywalker , che viene trasformato in questa ottava puntata come un eremita quasi ebete. E Leia che non si accorge che Luke é un ologramma
Snoke che riesce a fare incontrare il figlio di Han solo e Rey, con una mossa super astuta, per poi morire in maniera ridicola (e non credibile)
Il figlio di Han solo, che ci starebbe anche nella parte di cattivo, ma non evolve nel film, anzi non si rende conto di fare la battaglia contro un ologramma
Poe: ribelle, insubordinante, ricorda un po han solo, e che gli fanno? Nulla.....
Yoda: giá detto sopra, non conicide con il personaggio che conosciamo
La trama e sceneggiatura
si perde mezzora di film, per questo benedetto apricodici, che poi risulta inutile, ma probabilmente perché Fynn é messo li per politically correct, visto che nero deve avere un ruolo da semiprotagonista. Abbiamo anche gli animali salvati e i bambini della resistenza....
Lo scudo dell incrociatore che resiste in eterno, ma dall altra parte le navicelle della reisstenza riescono a scappare (come avranno fatto con lo scudo acceso?)
Per non parlare del cannone messo lontanissimo dalla miniera, (per permettere ai ribelli di avere piu tempo per organizzarsi..?) e Fynn che finisce quasi dentro al cannone senza neanche bruciarsi un po, salvato da una cinese appena conosciuta che a sua volta salva, e in quella scena tutti smettono di sparare,( per permettere al nero di riportarla in miniera?)
L addestramento di Rey praticamente non c é, non esiste, non impara nulla, da un luke skywalker che decide di intervenire e (muore per lo sforzo??? Boh)...
A favore del film? Le musiche, l interpretazione di Rey , molto brava come il capitolo precedente, la battaglia con il sale rosso e i paesaggi.
Ma del resto, buio totale, il lato oscuro della Disney appunto.... un disatro caro Lucas
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neldot
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mercoledì 9 maggio 2018
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un punto di non ritorno per la saga...
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Ho trovato il film pessimo, e da vecchio appassionato di fantascienza, e di questa saga, sin dagli anni dell'uscita del primo episodio, ho trovato incredibile che il film fosse così malamente confezionato e sceneggiato da riuscire a rovinare persino la mia sospensione dell'incredulità, che è naturalmente requisito essenziale per assistere ad un buon film di fantascienza. Ho compassione per chi giustifica il regista parlando di innovazione e taglio con il passato. Questo film non innova in nulla, non crea nessuna nuova storia interessante, nemmeno uno spunto originale, anzi ripresenta esattamente la stessa idea, ormai sorpassata, di trent'anni prima, la battaglia risolutiva o quasi tra una sparuta flotta ribelle e le potenti armate imperiali, come se la storia fosse rimasta congelata, senza un apparente motivo logico, e come se non fosse possibile costruire nuovi interessanti sviluppi.
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Ho trovato il film pessimo, e da vecchio appassionato di fantascienza, e di questa saga, sin dagli anni dell'uscita del primo episodio, ho trovato incredibile che il film fosse così malamente confezionato e sceneggiato da riuscire a rovinare persino la mia sospensione dell'incredulità, che è naturalmente requisito essenziale per assistere ad un buon film di fantascienza. Ho compassione per chi giustifica il regista parlando di innovazione e taglio con il passato. Questo film non innova in nulla, non crea nessuna nuova storia interessante, nemmeno uno spunto originale, anzi ripresenta esattamente la stessa idea, ormai sorpassata, di trent'anni prima, la battaglia risolutiva o quasi tra una sparuta flotta ribelle e le potenti armate imperiali, come se la storia fosse rimasta congelata, senza un apparente motivo logico, e come se non fosse possibile costruire nuovi interessanti sviluppi. Una rottura con il passato? Si, ma al prezzo di buttare nel cestino ciò che funzionava bene, compresi personaggi consolidati ed amati, e sostituirli con nuovi protagonisti insipidi, poco credibili, e vergognosamente bidimensionali. In poche parole, si distrugge una seria saga fantascientifica e la si traforma in un cartone animato DIsney, indirizzato ad un pubblico di bambini, e di bambini neanche troppo svegli per non accorgersi delle incongruenze. E ce ne sarebbero tante altre da dire, ma è inutile ripeterle qui, basta leggersi una (o più) delle tante approfondite disamine dei fan della saga, complete di interminabili elenchi delle incongruenze logiche e narrative, dei buchi nel plot e delle troppe situazioni risolte solo con il classico "Deus ex machina", per mancanza di una seria pianificazione della sceneggiatura. Sinceramente, tutto questo è davvero troppo per non decretare che, a meno di rivoluzioni davvero sorprendenti, questo film ha toccato il punto più basso della serie, e probabilmente il futuro di questa storica saga è ormai negativamente segnato.
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neldot
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venerdì 11 maggio 2018
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la forza se n'è andata...
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...e sembra fosse anch'ella inorridita dalla piega che ha preso questa storica saga nell'attuale gestione Disney. L'episodio precedente non aveva entusiasmato, ma aveva almeno lasciato intravedere sviluppi interessanti. Purtroppo l'ingiustificato cambio del regista per questo 8° capitolo, scelta purtroppo già spesso abusata in passato dalla Disney/Lucasfilms, ha prodotto danni ancora maggiori. Tutti i possibili sviluppi lasciati aperti dal regista del precedente episodio, hanno trovato una brusca ed ingiustificata interruzione in questo pasticciato film. Le origini di Rey, la jedi più potente di tutti i tempi, la prima jedi nella storia che non ha bisogno di alcun addestramento per usare i suoi sovrumani poteri, diventano improvvisamente secondarie e non importanti.
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...e sembra fosse anch'ella inorridita dalla piega che ha preso questa storica saga nell'attuale gestione Disney. L'episodio precedente non aveva entusiasmato, ma aveva almeno lasciato intravedere sviluppi interessanti. Purtroppo l'ingiustificato cambio del regista per questo 8° capitolo, scelta purtroppo già spesso abusata in passato dalla Disney/Lucasfilms, ha prodotto danni ancora maggiori. Tutti i possibili sviluppi lasciati aperti dal regista del precedente episodio, hanno trovato una brusca ed ingiustificata interruzione in questo pasticciato film. Le origini di Rey, la jedi più potente di tutti i tempi, la prima jedi nella storia che non ha bisogno di alcun addestramento per usare i suoi sovrumani poteri, diventano improvvisamente secondarie e non importanti. Scelta poco logica, perchè svilisce ancor di più un personaggio già carente di un adeguato background e di un profilo psicologico convincente. Tutti gli altri nuovi personaggi agiscono come macchiette pasticcione, sia dal lato dell'Impero, ehm voglio dire del Primo Ordine, ma chi si accorge della differenza, che da quello dei ribelli. Pasticci a non finire sia sul piano logico e narrativo che su quello della credibilità delle scene e dei personaggi, una trama farcita di riempitivi inutili, ed una carneficina dei personaggi storici della saga, spesso uccisi in modo inglorioso, come l'ammiraglio Akbar e lo stesso Luke Skywalker. Se si legge la posizione politica chiaramente espressa tanto dal regista che dall'attuale direttrice della Lucas, non si fatica a capire che purtroppo questo è peggio di un film sbagliato, è la totale distruzione di ciò che c'era di buono nella Saga, per sostituirlo non si sa bene con cosa, ma l'importante è che sia "politically correct". Si salvano gli effetti speciali, spesso sprecati nella confusa trama, ma non è certo solo per vedere quelli che un appassionato di Star Wars, o di fantascienza in generale, dovrebbe sorbirsi questo pasticciato film.
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mikbassani
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giovedì 4 gennaio 2018
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il tramonto della forza
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La storia in un film dovrebbe essere tutto. La storia intesa come trama, come intreccio di avvenimenti. Se manca una Storia, con la S maiuscola, manca un po' l'essenza delle cose. E la storia in Guerre Stellari è tutto... immaginate cosa sarebbe successo se nell'episodio V Il malvagio Darth Vader non avesse detto quella frase, quel "io sono tuo padre" che ha fatto la storia del cinema e appassionato intere generazioni. Probabilmente episodio VI sarebbe stato un surplus, una cosa di cui non si sarebbe sentito il bisogno. Il problema di Star Wars, episodio VIII (come di tutta la trilogia, o almeno gli ultimi due episodi, targati Disney) è un po' questo: manca una storia in grado di appassionare.
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La storia in un film dovrebbe essere tutto. La storia intesa come trama, come intreccio di avvenimenti. Se manca una Storia, con la S maiuscola, manca un po' l'essenza delle cose. E la storia in Guerre Stellari è tutto... immaginate cosa sarebbe successo se nell'episodio V Il malvagio Darth Vader non avesse detto quella frase, quel "io sono tuo padre" che ha fatto la storia del cinema e appassionato intere generazioni. Probabilmente episodio VI sarebbe stato un surplus, una cosa di cui non si sarebbe sentito il bisogno. Il problema di Star Wars, episodio VIII (come di tutta la trilogia, o almeno gli ultimi due episodi, targati Disney) è un po' questo: manca una storia in grado di appassionare. Lo avevamo già intuito ne Il risveglio della forza, lo vediamo in maniera nitida ne Gli ultimi Jedi. In questo episodio, in particolare, continua la caccia alla resistenza da parte del malvagio Primo Ordine e del suo leader Snoke, convinto a stroncare la ribellione una volta per tutte, ma continua anche la ricerca di Rey delle proprie origini, del proprio posto nella galassia. Il problema di questo film è che tutto ciò che non viene copiato (in maniera subdola ed anche un po' infantile) dalle trilogie precedenti risulta inutile e addirittura noioso: il film è piatto, senza colpi di scena e senza una vera storia che appassioni dall'inizio alla fine. I personaggi sembrano cartoni Disney più che veri e propri alieni di un universo sconosciuto, gli attori improvvisano battute (anche abbastanza tristi) e gli stoormtroper inciampano su quei piccoli affarini neri che viaggiano sugli incrociatori del primo ordine. Il cattivo di turno, Kilo Ren, è una sorta di adolescente in crisi: non ha esitato ad uccidere il padre nello scorso episodio, esita a sbarazzarsi della madre in questo. Mira al potere, ma viene sbeffeggiato da Snoke per indossare una maschera "ridicola". Vuole conquistare la galassia, ma non esita a farsi mettere i piedi in testa da un generale un po' impacciato e che sembra quasi una caricatura (lo scambio di battute all 'inizio del film sembra un episodio di candid camera). Insomma è un film "schizofrenico" come i suoi personaggi: una storia che vorrebbe rivoluzionare ma cerca aiuto nel passato, cerca di sopravvivere con il brand. Insomma, se tra lepri cristalline e cavalli mastodontici si cerca di sfuggire al malvagio primo ordine, ci si ritrova immersi sempre nelle stesse identiche situazioni: si è in salvo un minuto prima, si è sotto tiro un minuto dopo. Non solo manca la sostanza, ma anche la forma: non si capisce a cosa alluda Luke quando parla della necessità "che i cavalieri Jedi scompaiano" perché è ora di cambiare, certo, ma con che cosa, quali sono i motivi e quali gli obbiettivi che impongono di superare il cavalierato ? Ora, è certo che un appassionato e nostalgico come me odi la novità, ma Guerre Stellari ha una tradizione,ha delle regole, e se non c è dubbio che la Disney voglia far conoscere il brand ai più "giovani", anche attraverso un panorama di merchandising non indifferente, il rischio è quello di far abbandonare il mondo di star wars a coloro che amano quel "io sono tuo padre" che la grande trilogia originale ci ha regalato. Insomma, a questo punto è proprio il caso di dirlo, una nuova speranza, forse, verrà dagli spin-off, ma per la nuova trilogia, questo è davvero, il tramonto (se non la notte) della forza.
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