Titolo originale | Berlin Station |
Anno | 2016 |
Genere | Thriller |
Produzione | Germania, USA |
Durata | 60 minuti |
Regia di | Giuseppe Capotondi, John David Coles, Joshua Marston, Michaël R. Roskam, Christoph Schrewe |
Attori | Richard Armitage, Rhys Ifans, Leland Orser, Michelle Forbes, Tamlyn Tomita Richard Jenkins, Roger Ringrose, John Vaughan, Caroline Goodall, Bernhard Schütz, Ismael Cruz Cordova. |
MYmonetro |
Condividi
|
Ultimo aggiornamento venerdì 29 giugno 2018
Daniel Miller, un agente della CIA viene inviato nella sede estera di Berlino per scoprire la fonte di una persona che ha fornito delle informazioni su un noto criminale conosciuto con il nome di "Thomas Shaw".
CONSIGLIATO N.D.
|
"Come ha fatto la CIA a trovare Bin Laden? Chi l'ha individuato? Davvero pensate che sia stata una persona sola?". Secondo Olen Steinhauer, autore di The Tourist e The Cairo Affair, la rappresentazione del lavoro di intelligence sul piccolo schermo è a dir poco fantasiosa: si sopravvaluta l'impresa del singolo (ogni riferimento alla Carrie Mathison di Homeland non è casuale) e si dimentica il lavoro di squadra. Nell'intelligence, spiega Steinhauer, non è l'eroe ma il team a contare.
Date queste premesse era dunque inevitabile che fosse proprio una prospettiva "di gruppo" a guidarlo nella scrittura di Berlin Station, suo primo lavoro televisivo, prodotto da Paramount e Anonymous Content e girato dal belga Michael R. Roskam.
Ambientata all'interno di una base CIA in Germania, e vagamente ispirata al caso di Edward Snowden, la storia di Berlin Station prende le mosse da una fuga di notizie informatica che rischia di far saltare coperture, segreti e strategie dell'intelligence USA in Europa. Progetto dichiaratamente corale per volontà del suo autore, la serie mette al centro dell'intreccio non solo il protagonista Richard Armitage (Lo Hobbit) nei panni dell'agente Daniel Miller, ma tanti altri personaggi (Richard Jenkins nel ruolo del capo sezione Steven Frost, l'ottimo Rhys Ifans in quelli di un agente cinico e smaliziato) le cui scelte, decisioni e azioni occuperanno un peso decisivo nella storia - e un tempo televisivo considerevole.
Amante dei romanzi di John Le Carré e a sua volta scrittore, Steinhauer in Berlin Station calibra azione e riflessione con una spiccata predilezione per la seconda: quel che conta nelle dieci puntate della serie (già riconfermata per una seconda stagione) non sono i colpi di scena o i ribaltamenti di campo, ma le questioni professionali, etiche, morali di un gruppo di uomini alle prese con un lavoro che incide ferocemente nelle loro vite. Steinhauer, insomma, non spiegherà mai come gli uomini dell'intelligence siano riusciti a trovare Bin Laden. Quel che gli interessa, e quel che racconta al pubblico di Berlin Station, è un'altra cosa: come quegli uomini, cercando Bin Laden, siano potuti nel frattempo sopravvivere a se stessi.