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alexander 1986
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giovedì 8 gennaio 2015
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tanto cervello per niente
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Una vecchia leggenda metropolitana vuole che gli uomini utilizzino solo il 10% delle loro facoltà cerebrali. Che succederebbe se ci fosse la possibilità di raggiungere il 100%? E' quello che scoprirà poco a poco Lucy (Scarlett Johansson), 25enne svampita costretta da circostanze malaugurate a una metamorfosi inaspettata. E per certi versi mostruosa.
Luc Besson rispolvera alcuni dei suoi vecchi amori: le supereroine forti all'esterno ma internamente fragili, l'azione concitata e il gusto per un certo umorismo surreale. Avrebbe dovuto però completare l'operazione-nostalgia con una trama più impegnativa rispetto alla linearissima sequela di azione decerebrata. Considerando che il tema della pellicola sarebbe il potenziale dell'intelligenza, viene da chiedersi perché non si sia fatto di meglio.
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Una vecchia leggenda metropolitana vuole che gli uomini utilizzino solo il 10% delle loro facoltà cerebrali. Che succederebbe se ci fosse la possibilità di raggiungere il 100%? E' quello che scoprirà poco a poco Lucy (Scarlett Johansson), 25enne svampita costretta da circostanze malaugurate a una metamorfosi inaspettata. E per certi versi mostruosa.
Luc Besson rispolvera alcuni dei suoi vecchi amori: le supereroine forti all'esterno ma internamente fragili, l'azione concitata e il gusto per un certo umorismo surreale. Avrebbe dovuto però completare l'operazione-nostalgia con una trama più impegnativa rispetto alla linearissima sequela di azione decerebrata. Considerando che il tema della pellicola sarebbe il potenziale dell'intelligenza, viene da chiedersi perché non si sia fatto di meglio. 'Lucy' si riduce infine a un crescendo di meraviglie visive tese verso una scontatissima conclusione orgasmatica. La cui sostanza peraltro non ha nulla di originale rispetto a quanto visto anche solo recentemente (vedi 'Trascendence' con Johnny Depp). La ragione migliore per vedere questo film rimane la bellezza, a tratti conturbante, della Johansson.
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pier delmonte
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mercoledì 15 ottobre 2014
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un po' di fantasy nel cervello
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Luc Besson ci regala (ops, biglietto cinema a parte!) la sua visione delle cellule cerebrali, le afferra ad una ad una e le compone e scompone, sfruttando il viso d’angelo di Scarlett Johansson. Questo film e’ un viaggio parascientifico (molto para e poco scientifico) dentro e fuori la materia, non so se valido, comunque divertente, via!! alcune scene potevano essere evitate, inseguimento a Parigi privo di senso, i personaggi tipo triade cinese goffi, un po’ di fantasy qua e la’, dubbi effetti speciali. Non so, non un capolavoro ma, considerando il tema, il regista non ne esce cosi male.
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hollyver07
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mercoledì 25 febbraio 2015
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discovery... lucy
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Ciao. Troppa carne al fuoco, troppo insaporita, troppa superficialilità, troppa presunzione. Il "caro" Luc si sforza di omaggiare se stesso ed alcune sue note pellicole facendo di una interessante storia fantasy un trafelato (poco convincente) action sulla freccia del tempo e pseudoipotesi da ABC del neurologo fai da te. Non a caso... nel film troviamo un sempreverde Morgan Freeman, il quale è frequentemente latore d'immagine e narrazione in noti format a carattere scentifico. E' un peccato che il regista si sia lasciato prendere la mano dal desiderio di rendere movimentata ed appetibile la storia (chiaramente orientandosi ad un pubblico decisamente incline al gasamento.
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Ciao. Troppa carne al fuoco, troppo insaporita, troppa superficialilità, troppa presunzione. Il "caro" Luc si sforza di omaggiare se stesso ed alcune sue note pellicole facendo di una interessante storia fantasy un trafelato (poco convincente) action sulla freccia del tempo e pseudoipotesi da ABC del neurologo fai da te. Non a caso... nel film troviamo un sempreverde Morgan Freeman, il quale è frequentemente latore d'immagine e narrazione in noti format a carattere scentifico. E' un peccato che il regista si sia lasciato prendere la mano dal desiderio di rendere movimentata ed appetibile la storia (chiaramente orientandosi ad un pubblico decisamente incline al gasamento...) usando caratterizzazioni e personaggi che fortemente richiamano altre e remote regìe - da "Il quinto elemento" passando, anzi... calpestando, "Leon" ecc. ecc.. E' un peccato perchè il ritmo narativo è adeguatamente sostenuto ed alcune "trovate", in alcune scene ed in pochi dialoghi, riescono quasi ad esser divertenti. Escludendo dal giudizio l'ennesima presenza (...oppure gettone, marchetta o quello che preferite) della più che sopravalutata Scarlet J., mi limito a considerare il film come discretamente divertente ed estremamente imperfetto e ben lontano dalle presunte intenzioni di Besson. In sostanza, obbiettivo fallito ma l'intrattenimento è accettabile. Saluti e buona visione
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pisiran
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venerdì 26 settembre 2014
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bessonandoci il gulliver....
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Il tema del film di Luc Besson (la nostra massa cerebrale)è avvincente e non di facile confezione. Diceva lo zoologo Inglese J.Z. Young " Tutta la conoscenza è il prodotto di cervelli, quindi in linea di principio, lo studio del cervello dovrebbe essere la scienza fondamentale dell'uomo". In realtà come sottolinea il film, l'essere umano adopera le capacità cerebrali al 8/10% già al 12% ci si può definire geniali, pensiamo cosa potrebbe produrre il restante 88%, visto che tutto quanto ci circonda è frutto del nostro "Organo".
Luc Besson ha affrontato un tema così difficile con la solita scaltrezza che lo distingue, dando alla pellicola velocità ed azione che difficilmente lo spettatore si accorge dei 90 minuti della durata del film.
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Il tema del film di Luc Besson (la nostra massa cerebrale)è avvincente e non di facile confezione. Diceva lo zoologo Inglese J.Z. Young " Tutta la conoscenza è il prodotto di cervelli, quindi in linea di principio, lo studio del cervello dovrebbe essere la scienza fondamentale dell'uomo". In realtà come sottolinea il film, l'essere umano adopera le capacità cerebrali al 8/10% già al 12% ci si può definire geniali, pensiamo cosa potrebbe produrre il restante 88%, visto che tutto quanto ci circonda è frutto del nostro "Organo".
Luc Besson ha affrontato un tema così difficile con la solita scaltrezza che lo distingue, dando alla pellicola velocità ed azione che difficilmente lo spettatore si accorge dei 90 minuti della durata del film. Scarlett Johansson e Morgan Freeman sono Attori di primissimo piano interpretando i loro ruoli al meglio. La colonna sonora è buona e a tratti piacevole, anche se, troppo spesso, il suono delle armi prevale, come quasi sempre accade nei film del regista francese, vedi Nikita e Leon. La scena che apre il film potrebbe far ricordare Kubrick in 2001 Odissea nello spazio, e se Besson ha pensato a questo è da onorare per il ricordo al più grande regista del recente passato. Film da vedere anche se, secondo me, Luc Besson ha fatto meglio con altre pellicole. Buona visione al cinema. Pisiran-Vr.
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