Lucy |
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Un film di Luc Besson.
Con Scarlett Johansson, Morgan Freeman, Amr Waked, Choi Min-sik.
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Azione,
Ratings: Kids+16,
durata 90 min.
- USA, Francia 2014.
- Universal Pictures
uscita giovedì 25 settembre 2014.
MYMONETRO
Lucy
valutazione media:
2,70
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Arriva Scarlett-Lucy una sorellina di Nikita all'ennesima potenza
di Roberto Nepoti La Repubblica
Prima che gli irresistibili Guardiani della Galassia arrivassero a spodestarla, Lucy era la trionfatrice dell'estate americana e aveva impartito una sonora lezione al povero Hercules. Non è usuale che, nel periodo più lucroso per i botteghini Usa, sia il film di un francese a fare bingo; ma la cosa pare meno strana se il francese si chiama Luc Besson, lo smaliziato produttore, regista e sceneggiatore che è andato a lezione di cinema dagli americani prima di affrontarli sul loro terreno. Aggiungiamoci che Luc si è potuto permettere il lusso di Scarlett Johansson, attrice tra le più redditizie al botteghino; e poi stiamo a vedere se il suo film sedurrà anche il pubblico italiano. Il soggetto è più ambizioso rispetto ai soliti di Besson. Lucy, ragazza sui vent'anni un po' persa e non particolarmente intelligente, studia a Taipei e non sa che fare di se stessa. Sta anche con un giovanotto sbandato, che subito la mette in un pasticcio con la mafia coreana. Lo spietato capobanda Mr. Jang (la star Choi Min-sik, protagonista di Old Boy) pretende di farne il corriere di un nuovissimo farmaco dalle facoltà portentose; Lucy lo assume per caso e diventa una superwoman, riuscendo a usare al massimo delle potenzialità quel cervello che noialtri poveri umani utilizzeremmo appena al 10%. Dotata di poteri straordinari, Lucy diventa una macchina da guerra, una Nikita all'ennesima potenza, e stermina una legione di sicari orientali che neanche la Sposa di Kill Bill Uma Thurman. Dalla sua parte ci sono il poliziotto francese Del Rio e lo scienziato Samuel Norman, cui presta la faccia Morgan Freeman. Sarà anche vero che, nell'immaginario del pubblico, Scarlett si posiziona come una delle attrici più sexy del momento; però poi - è bizzarro - i registi fanno a gara per renderla qualcosa di diverso da un essere umano. In Lei di Spike Jonze era la voce di un software; in Under the skin di Jonathan Glazer, un'entità aliena incarnata in un corpo di donna; qui una biondina che prima diventa sovrumana, poi si trasforma in computer. Vero è che in questo caso (contrariamente agli altri due, dove è notevole) il film non le dà molto da fare quanto a recitazione: un po' nella prima parte, dopodiché Scarlett si limita ad agitare le braccia e, da un certo punto in avanti, se ne sta seduta immobile. Glissiamo sul presupposto "scientifico" della storia, piuttosto tarocco e tuttavia efficiente come innesco per un film di fantascienza. Il fatto nuovo è che questa volta Besson non si contenta di una sci-fi ludica e dalla forza visiva di un fastoso videogioco (in Il quinto elemento si avvalse del talento di Moebius e Gaultier): pare invece intenzionato a fare un discorso serio; del tipo che da lui non ci aspetteremmo. Regredisce agli albori del mondo (Lucy è anche il nome dato dagli scienziati all'australopiteco antenato dell'homo sapiens) mostrandoti immagini dell'universo primordiale, con ominidi tipo 2-001: Odissea nello spazio, immensità galattiche e animali selvatici; un po' come in The tree of life di Terrence Malick. Però poi, a un certo punto, mette da parte l'intero strumentario (para)scientifico e si lancia in un action- thriller nel suo stile solito, con tanti bangbang, un acrobatico inseguimento d'auto per rue de Rivoli e tutti gli altri ingredienti del repertorio. Che peraltro - perché negarlo? - sa usare a dovere.
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