levo95
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lunedì 13 giugno 2011
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nolan fai spazio a vaughn!!!
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Come tutto ebbe inizio, le vite Xavier ed Erik si incrociano e viene costituita la squadra degli X-Men e di Mageto. Tutto sullo sfondo della crisi dei missili di Cuba del '62. Il film racconta le scelte a cui furono sottoposti i protagonisti mutanti e il rapporto di amore e odio, uguaglianza e diversità tra i futuri Magneto e Dottor. X. Ormai si sa, dai una favola di Neil Gaiman a Matthew Vaughn e ne tirerà fuori un film appassionante ed emozionante. Dagli un fumetto di Mark Millar e lui lo trasformerà in un cult. Ora ci dimostra che gli basta anche il più semplice fumetto della Marvel per dare vita ad un capolavoro.
Citando e rubando idee qua e la Vaughn racconta una storia di emarginazione e riscatto.
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Come tutto ebbe inizio, le vite Xavier ed Erik si incrociano e viene costituita la squadra degli X-Men e di Mageto. Tutto sullo sfondo della crisi dei missili di Cuba del '62. Il film racconta le scelte a cui furono sottoposti i protagonisti mutanti e il rapporto di amore e odio, uguaglianza e diversità tra i futuri Magneto e Dottor. X. Ormai si sa, dai una favola di Neil Gaiman a Matthew Vaughn e ne tirerà fuori un film appassionante ed emozionante. Dagli un fumetto di Mark Millar e lui lo trasformerà in un cult. Ora ci dimostra che gli basta anche il più semplice fumetto della Marvel per dare vita ad un capolavoro.
Citando e rubando idee qua e la Vaughn racconta una storia di emarginazione e riscatto. Ma non è così semplice farsi accettare. Alcuni dei protagonisti seguiranno la via più semplice, quella dell'odio, altri diventeranno gli X-Men. Nessuno più di lui conosce i supereroi, li sa adattare ai diversi contesti perfettamente. La sceneggiatura non è mai banale, i dialoghi sempre perfetti. Il regista londinese dimostra anche la sua abilità con la videocamera e nella scelta delle musiche con cui da vita a scene di forte impatto sonoro, visivo ed emotivo.
L'antagonista è un'ispirato Kevin Becon. James McAvoy da Oscar. Il più grande film di Vaughn sarà sempre Kick-Ass, ma questo è un altro capolavoro.
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fabrizio cardarella
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domenica 12 giugno 2011
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non solo un film di fantascienza
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E' inevitabile che questo film attiri in sala soprattutto gli adepti della saga di X-Men, e gli appassionati di fantascienza in genere. Ed è un peccato, perchè il prodotto realizzato merita una platea più vasta grazie ad una solida sceneggiatura che - oltre a chiarire le idee a chi ha già visto i precedenti film della serie - fa molto riflettere sulle reali possibilità di integrazione dei c.detti "diversi" nella società civile. Ognuno ci vedrà riferimenti a questa o quella "diversità" (ipocrito termine ormai largamente utilizzato); ma la bellezza del film risiede proprio nella capacità di far pensare che oggi come ieri (uno ieri che nel film rimanda agli orrori dell'olocausto) il "diverso" fa paura sempre e comunque e ben pochi passi sono stati compiuti su questa strada (anzi, si ha la sensazione che dagli anni '90 in poi questi passi siano stati percorsi al contrario.
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E' inevitabile che questo film attiri in sala soprattutto gli adepti della saga di X-Men, e gli appassionati di fantascienza in genere. Ed è un peccato, perchè il prodotto realizzato merita una platea più vasta grazie ad una solida sceneggiatura che - oltre a chiarire le idee a chi ha già visto i precedenti film della serie - fa molto riflettere sulle reali possibilità di integrazione dei c.detti "diversi" nella società civile. Ognuno ci vedrà riferimenti a questa o quella "diversità" (ipocrito termine ormai largamente utilizzato); ma la bellezza del film risiede proprio nella capacità di far pensare che oggi come ieri (uno ieri che nel film rimanda agli orrori dell'olocausto) il "diverso" fa paura sempre e comunque e ben pochi passi sono stati compiuti su questa strada (anzi, si ha la sensazione che dagli anni '90 in poi questi passi siano stati percorsi al contrario....).
Il film conta su ottime interpretazioni di Fassbender (il futuro Magneto) e Kevin Bacon (il cattivissimo Dr Shaw); utile e accattivante l'idea di collocare il corso degli eventi nel pieno della guerra fredda e nei reali accadimenti della crisi di Cuba. Gli effetti speciali sono ottimi anche senza la schiavitù ormai imperante del 3D, e vengono ancor più esaltati dall'ambientazione collocata negli anni '60. Per taluni aspetti, soprattutto nella cura con cui cerca di entrare nella psicologia dei personaggi, mi ha ricordato il primo Spiderman o taluni Batman.
Una realizzazione Marvel decisamente superiore allo sbandierato Thor, che perde decisamente il confronto con questo film nonostante la regìa di Branagh e il cast più blasonato. Da vedere, per 2 ore da passare gustando un buon prodotto valido per una platea di spettatori decisamente eterogenea.
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mauri92
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domenica 12 giugno 2011
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film non eccezionale
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Il film è passabile, ma non eccezionale; ottimo il prologo iniziale, con l'infanzia di Magneto contestualizzata nella perseguzione nazista degli ebrei. Pessima invece la rielaborazione storica della guerra fredda, in particolare dell'invio dei missili dell'Unione Sovietica a Cuba nel 1962: inutile speculazione che non convince e non sta né in cielo né in terra. Se potete, andate a vedere un altro film
[+] senza offesa....
(di fabrizio cardarella)
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(di the joker)
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gene92
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domenica 12 giugno 2011
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un inizio completo
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Il quarto film del regista inglese Matthew Vaughn raggiunge a pieno tutte le aspettative.
Film godibile sia per i più appassionati che per i debuttanti in fatto di avventure targate Marvel; anche se i "fanboy" si godranno certamente in maniera maggiore i due cameo presenti nel film (per chi non lo sapesse il cameo indica una breve apparizione di un personaggio o persona che non influirà sulla trama principale), cioè le apparizioni di Wolverine (Hugh Jackman) e di Mystica (Rebecca Romijn).
Non vengono certo a mancare spettacolari combattimenti curati con efficaci effetti speciali (in particolar modo lo scontro finale).
La scelta degli attori è stata soggetto di scetticismi ma tutti hanno superato ampiamente le aspettative, in particolare James McAvoy e Michael Fassbender (rispettivamente interpreti del Professor X e di Magneto), senza ovviamente sminuire l'ottimo lavoro svolto da tutti gli altri.
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Il quarto film del regista inglese Matthew Vaughn raggiunge a pieno tutte le aspettative.
Film godibile sia per i più appassionati che per i debuttanti in fatto di avventure targate Marvel; anche se i "fanboy" si godranno certamente in maniera maggiore i due cameo presenti nel film (per chi non lo sapesse il cameo indica una breve apparizione di un personaggio o persona che non influirà sulla trama principale), cioè le apparizioni di Wolverine (Hugh Jackman) e di Mystica (Rebecca Romijn).
Non vengono certo a mancare spettacolari combattimenti curati con efficaci effetti speciali (in particolar modo lo scontro finale).
La scelta degli attori è stata soggetto di scetticismi ma tutti hanno superato ampiamente le aspettative, in particolare James McAvoy e Michael Fassbender (rispettivamente interpreti del Professor X e di Magneto), senza ovviamente sminuire l'ottimo lavoro svolto da tutti gli altri.
Ma perché, nonostante sino ad ora sembri tutto perfetto, il film non riesce a raggiungere valutazioni di altissima fascia? Purtroppo manca la sorpresa, manca l'avvenimento imprevedibile e fuori dagli schemi di ogni altro film, in altre parole manca di unicità; per questo motivo il film può essere consigliato solamente come efficace intrattenimento e nulla più, il pubblico moderno è fin troppo abituato a combattimenti grafici e trame simili, chissà se qualcuno avrà il coraggio di provare qualcosa di nuovo, di unico, di sorprendente, di spiazzante... Nel frattempo diamo fiducia al buon Vaughn (sceneggiatore/regista come citato in precedenza) aspettando un film che gli possa garantire un ulteriore salto di qualità.
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scorpione73
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venerdì 10 giugno 2011
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da vedere
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Oggi sono andata a vedere questo film.... Bellissimo ...mi è piaciuto e lo consiglio
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nicolas bilchi
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venerdì 10 giugno 2011
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x-men: l'inizio.
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Con questo spin-off sulla trilogia dei famosi X-Men, Matthew Vaughn riesce a realizzare un film che si inserisce agilmente nelle significative produzioni di cinema "d'intrattenimento" contemporaneo. Nonostante il rischio di scadere nel banale o nel già visto, il regista organizza il film con razionalità ed ordine, creando un film che nella prima parte sembra quasi una biografia, partendo dalle origini dei due protagonisti assoluti, Xavier e Magneto (che però prevale nettamente sul primo per via della sua maggiore imponenza come personaggio),e poi sviluppandosi su una situazione più "statica" come il tentativo degli X-Men di fermare lo scoppio della guerra nucleare, progettato da Sebastian Shaw, cui dà corpo uno straordinario Kevin Bacon.
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Con questo spin-off sulla trilogia dei famosi X-Men, Matthew Vaughn riesce a realizzare un film che si inserisce agilmente nelle significative produzioni di cinema "d'intrattenimento" contemporaneo. Nonostante il rischio di scadere nel banale o nel già visto, il regista organizza il film con razionalità ed ordine, creando un film che nella prima parte sembra quasi una biografia, partendo dalle origini dei due protagonisti assoluti, Xavier e Magneto (che però prevale nettamente sul primo per via della sua maggiore imponenza come personaggio),e poi sviluppandosi su una situazione più "statica" come il tentativo degli X-Men di fermare lo scoppio della guerra nucleare, progettato da Sebastian Shaw, cui dà corpo uno straordinario Kevin Bacon. Lo stile è rapido, mai frivolo, anzi ricco di momenti intensi, più lenti ma sicuramente coinvolgenti sul piano emotivo e riflessivo: ancora una volta Vaughn si serve di un topos della saga sui mutanti, cioè appunto la riflessione sulla loro diversità e sull'incapacità umana di accettare tutto ciò che non è in grado di comprendere e controllare. Al di là della narrazione in senso stretto, dei grandi scontri e dei magnifici effetti speciali (da sottolineare in particolare la scena in cui Magneto fa emergere dall'acqua il sommergibile di Shaw), che avranno sicuramente fatto felici i patiti del fumetto, il vero nucleo dell'opera risiede proprio in questo doloroso assunto di base sul destino di emarginazione e pregiudizio che tutti i "diversi" del mondo, emblematicamente incarnati dagli X-Men, sono costretti a subire; partendo da questo concetto, Vaughn si sofferma sul mostrare le differenti reazioni dei due leaders del gruppo, Erik e Charles, amici e rispettosi l'uno dell'altro seppur così diversi nel loro modo di agire e di pensare. Xavier vuole che gli X-Men vengano accettati dalla società e possano vivere in sintonia con i "normali", perciò ritiene che compito dei mutanti sia proprio quello di difendere gli umani, in virtù di una paventata intregrazione futura, invece Magneto, profondamente turbato dagli eventi che sconvolsero la sua fanciullezza e per questo reso crudele e spietato nei confronti degli altri, ritiene invece, secondo un principio darwiniano per il quale la razza più forte prevale e quindi sopravvive alla più debole, che i mutanti siano destinati ad una guerra con gli uomini, e quindi alla distruzione o alla riduzione in schiavitù di quello che lo stesso Erik definisce "homo erectus", a differenza dei mutanti che sono "l'homo sapiens". Riflettendoci sopra, la scelta di Vaughn è correttissima: d'altronde X-Men: L'inizio è un film su come sono nati non solo gli X-Men ma anche (e forse soprattutto) Magneto e i mutanti ribelli unitisi a lui; perciò quale modo migliore per spiegare ciò che non strutturando l'intera opera come un continuo, ma sotteso confronto/scontro tra la mentalità di Charles Xavier e quella di Magneto, fino al collasso finale, che ha inizio quando Erik si imadronisce del celeberrimo casco e nel quale l'equilibrio ideologico che aveva fatto conservare una condizione di relativa armonia viene infranto dal prevale degli impulsi irrazionali di vendetta e violenza di Erik? Bisogna riconoscere alla Marvel di aver soddisfacentemente salvato la faccia nel ciclo sugli X-Men dopo il mediocre spin-off relativo a Wolverine.
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tiamaster
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venerdì 10 giugno 2011
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il migliore della saga!
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davvero molto bello!!il regista di kick ass e stardust fabbrica il miglior capitolo della saga "x men",ail film e bello,eperchè inserisce un film d'azione in fatti realmente accaduti (i missili a cuba) gli attori sono molto bravi come james mcavoy e micheal fassbender,gli effetti speciali sono carini,bellissima la scena in cui magneto solleva il sottomarino,lo consiglio e ricco di azione!!
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renato volpone
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venerdì 10 giugno 2011
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fantascienza e storia
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La sceneggiatura del film pone la storia nel periodo della guerra fredda tra Unione Sovietica e Stati Uniti durante la crisi dei missili a Cuba. La lotta tra i mutanti si trasformerà in lòotta tra le forze armate e i mutanti stessi. Idea decisamente pessima, tanto più che le forze armate dei due paesi vengono presentate in maniera decisamente ridicola. Il film è pieno di luoghi comuni, le scene sono troppo lunghe e annoiano, gli attori decisamente mediocri: non bastano gli effetti speciali a salvare il film
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stanliok
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venerdì 10 giugno 2011
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per gli amanti del genere imperdibile!!!
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Grande film. Grande sceneggiatura, complessa e perfettamente incastrata all'interno della crisi missilistica di Cuba, tantissimi personaggi veramente tosti e delineati benissimo, bellissima colonna sonora che da un ritmo incalzante e moderno ad una storia invece ambientata negli anni sessanta, ottima regia (anche se poteva essere più sensibile e dare più spessore ai momenti drammatici ..). Grandi attori e soprattutto grande Fassbender!! Tra Tarantino, Centurion e questo X Men è uno dei miei nuovi idoli!!!! Per chi ama questo genere di film imperdibile!!! Uno dei migliori di sempre. Tra gli X Men credo il migliore della serie, forse anche meglio del secondo (è molto più fedele ai comics), di certo meno tamarro di Wolverine:Origins!
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manu60
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giovedì 9 giugno 2011
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x-men forever
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assolutamente il miglior film della saga (pari al secondo),ed una delle migliori trasposizioni cinematografiche tratte dai fumetti insieme al primo iron man ed al secondo spiderman.DA VEDERE E GIOIRE.
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