biso 93
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martedì 7 giugno 2016
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godibile ma....
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Limitless ha il merito di lasciarsi guardare con piacere riuscendo nell'unico obbiettivo che i realizzatori di questo film si sono prefissati, intrattenere. Questo avviene grazie a due ottimi interpreti ed una regia molto frizzante, quasi da videoclip. Per il resto questo film brucia tremendamente le grandi possibilita' di riflessione che la trama interessante faceva presagire poiche' il finale del film e' a dir poco imbarazzante per me, toglie tutti i dubbi e le possibili suggestioni che lo svolgimento del film potevano creare. Credo che una trama di questo film nelle mani di un autore in gamba avrebbe donato a questa pellicola una fase riflessiva che non avrebbe sicuramente guastato.
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Limitless ha il merito di lasciarsi guardare con piacere riuscendo nell'unico obbiettivo che i realizzatori di questo film si sono prefissati, intrattenere. Questo avviene grazie a due ottimi interpreti ed una regia molto frizzante, quasi da videoclip. Per il resto questo film brucia tremendamente le grandi possibilita' di riflessione che la trama interessante faceva presagire poiche' il finale del film e' a dir poco imbarazzante per me, toglie tutti i dubbi e le possibili suggestioni che lo svolgimento del film potevano creare. Credo che una trama di questo film nelle mani di un autore in gamba avrebbe donato a questa pellicola una fase riflessiva che non avrebbe sicuramente guastato. Una sufficienza scarsa.
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shiningeyes
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martedì 5 marzo 2013
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evitate l'ultima mezz'ora di film!
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Trama molto avvincente, la quale fa molto riflettere: saremo disposti a prendere una droga per aumentare le nostre facoltà mentali?
Non c'è una risposta vera e propria. Nella prima mezz'ora di film diremo di si, ma nel prosieguo, non credo. Anche perché agli inizi le vicende sono sempre tutto rose e fiori, siamo in grado di compiere qualsiasi impresa con il minimo sforzo, ma dopo, si va incontro a problemi molto più grandi di noi che ci metterebbero in serio pericolo.
“Limitless” ha la capacità di stuzzicarti la fantasia, di farti volare nei sogni di una mente potente e ingegnosa, senza scordarti di avvertirti che tutto ha un prezzo, ma che poi, in fin dei conti ti potrebbe andare bene (sbagliato).
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Trama molto avvincente, la quale fa molto riflettere: saremo disposti a prendere una droga per aumentare le nostre facoltà mentali?
Non c'è una risposta vera e propria. Nella prima mezz'ora di film diremo di si, ma nel prosieguo, non credo. Anche perché agli inizi le vicende sono sempre tutto rose e fiori, siamo in grado di compiere qualsiasi impresa con il minimo sforzo, ma dopo, si va incontro a problemi molto più grandi di noi che ci metterebbero in serio pericolo.
“Limitless” ha la capacità di stuzzicarti la fantasia, di farti volare nei sogni di una mente potente e ingegnosa, senza scordarti di avvertirti che tutto ha un prezzo, ma che poi, in fin dei conti ti potrebbe andare bene (sbagliato).
Nella prima ora il film ti stupisce e ti mette una bella suspence, peccato che nell'ultima mezz'ora tutto vada in malora, mettendo in mostra la sagra delle boiate cinematografiche e concludendo peggio che mai, con un finale fin troppo irrealistico. E' un peccato, perché questo film aveva un potenziale enorme e poteva entrare in una lista ristretta di thriller psicologici di ottima fattura.
Non migliorano certo le cose poi, un sufficiente Bradley Cooper e un mal sfruttato Robert De Niro, senza contare una regia fin troppo artificiosa.
Comunque, non è da buttare, al massimo consiglio di vedervi un'ora, ed evitare la visione dell'ultima mezz'ora; delusione garantita.
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filippo catani
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mercoledì 2 maggio 2012
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buona idea ma svolgimento sotto le attese
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Un giovane scrittore frustrato riceve miracolosamente in aiuto dall'ex cognato una pillola in grado di utilizzare il cervello al 100% delle sue possibilità. Questo darà una svolta inaspettata alla sua vita ma darà anche dei problemi fisici e con la criminalità.
Senza dubbio l'idea di questo film è azzeccata e originale. Peccato che lo svolgimento lasci molto a desiderare tanto che questa pillola finisce per diventare una sorta di barattolo degli spinaci di Braccio di Ferro con cui è possibile trarsi fuori da ogni guaio (scena della fidanzata del protagonista inseguita docet). Nemmeno la presenza di De Niro nei panni dell'avido speculatore riesce a dare smalto a una pellicola che finisce per sfociare con la solita sparatoria tra il "buono" di turno e il cattivo che vuole impossessarsi delle pillole.
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Un giovane scrittore frustrato riceve miracolosamente in aiuto dall'ex cognato una pillola in grado di utilizzare il cervello al 100% delle sue possibilità. Questo darà una svolta inaspettata alla sua vita ma darà anche dei problemi fisici e con la criminalità.
Senza dubbio l'idea di questo film è azzeccata e originale. Peccato che lo svolgimento lasci molto a desiderare tanto che questa pillola finisce per diventare una sorta di barattolo degli spinaci di Braccio di Ferro con cui è possibile trarsi fuori da ogni guaio (scena della fidanzata del protagonista inseguita docet). Nemmeno la presenza di De Niro nei panni dell'avido speculatore riesce a dare smalto a una pellicola che finisce per sfociare con la solita sparatoria tra il "buono" di turno e il cattivo che vuole impossessarsi delle pillole. Infatti sia i problemi legati al fisico, sia quelli legati alla criminalità e al successo senza solide basi sono gli sviluppi più prevedibili che ci si possa aspettare. Tanto rumore per poco o nulla.
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pensionoman
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mercoledì 27 aprile 2011
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da dimenticare...
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film visionario, pseudo futuristico, assolutamente mediocre, nella sceneggiatura e nella storia. non sono certamente sufficienti le inquadrature high tech, gli effetti visivi e un'ottima fotografia per recuperare un'opera che si pone come crocevia tra strange days, wall street e matrix, passando per heroes e la promessa dell'assassino, senza essere all'altezza di nessuno di questi grandi canovacci ispiratori. la storia e la narrazione sono veloci, molto veloci, forse troppo, al punto che il senso del racconto a un certo punto si smarrisce per restare imbrigliato in una giostra senza fine, un po' allucinata, che si esaurisce in una incessante girandola di colpi di scena e sequenze mozzafiato, più da livelli di un videogioco che da opera cinematografica tanto ambiziosa quanto pretenziosa, saltando dalla mafia russa alle speculazioni e complotti dell'alta finanza, dalla droga ai supereroi, dall'intrigo al poliziesco futuribile! intrappolato in questo nevrotico feuilleton, lo spettatore perde per strada alcuni pezzi importanti, come pure il gusto della storia, indispensabili per capire veramente cosa stia accadendo al protagonista, in una escalation di trovate sempre più rocambolesche e inverosimili (come bere il sangue del killer per carpirne la divina essenza drogante)! Tanto per citare qualche dettaglio, non si tanto capisce xchè il protagonista, che dapprima fa di tutto per liberarsi della smart drug per non soccombere al suo effetto letale da assunzione prolungata, poi senza sapere come non abbia più problemi (ma non uccideva chiunque la prendeva dopo un certo tempo?! non è per questo che la sorella del pusher, sua ex moglie, aveva smesso per tempo di assumerla preferendo ridursi una specie di rottame umano piuttosto che morire?!); o ancora se nel finale abbia smesso di assumerla o ne sia rimasto schiavo per sempre, o infine se l'omicidio della giovane donna con cui aveva avuto una notte di sesso, sia stato veramente commesso da lui, e usato contro di lui dai suoi avversari, o se invece fosse tutta una montatura di questi ultimi, i suoi inseguitori, x carpirgli le ultime pillole rimaste.
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film visionario, pseudo futuristico, assolutamente mediocre, nella sceneggiatura e nella storia. non sono certamente sufficienti le inquadrature high tech, gli effetti visivi e un'ottima fotografia per recuperare un'opera che si pone come crocevia tra strange days, wall street e matrix, passando per heroes e la promessa dell'assassino, senza essere all'altezza di nessuno di questi grandi canovacci ispiratori. la storia e la narrazione sono veloci, molto veloci, forse troppo, al punto che il senso del racconto a un certo punto si smarrisce per restare imbrigliato in una giostra senza fine, un po' allucinata, che si esaurisce in una incessante girandola di colpi di scena e sequenze mozzafiato, più da livelli di un videogioco che da opera cinematografica tanto ambiziosa quanto pretenziosa, saltando dalla mafia russa alle speculazioni e complotti dell'alta finanza, dalla droga ai supereroi, dall'intrigo al poliziesco futuribile! intrappolato in questo nevrotico feuilleton, lo spettatore perde per strada alcuni pezzi importanti, come pure il gusto della storia, indispensabili per capire veramente cosa stia accadendo al protagonista, in una escalation di trovate sempre più rocambolesche e inverosimili (come bere il sangue del killer per carpirne la divina essenza drogante)! Tanto per citare qualche dettaglio, non si tanto capisce xchè il protagonista, che dapprima fa di tutto per liberarsi della smart drug per non soccombere al suo effetto letale da assunzione prolungata, poi senza sapere come non abbia più problemi (ma non uccideva chiunque la prendeva dopo un certo tempo?! non è per questo che la sorella del pusher, sua ex moglie, aveva smesso per tempo di assumerla preferendo ridursi una specie di rottame umano piuttosto che morire?!); o ancora se nel finale abbia smesso di assumerla o ne sia rimasto schiavo per sempre, o infine se l'omicidio della giovane donna con cui aveva avuto una notte di sesso, sia stato veramente commesso da lui, e usato contro di lui dai suoi avversari, o se invece fosse tutta una montatura di questi ultimi, i suoi inseguitori, x carpirgli le ultime pillole rimaste... misteri ardui da risolvere per lo spettatore impotente dinanzi ad una corsa allucinata che si parla addosso, senza sapere dove stia andando e senza approfondire troppo il significato di quello che vuole raccontare. Alla fine, resta solo un grande senso di stordimento o di non-sense, che lascia presto spazio alla delusione e all'insoddisfazione, per un film che tocca tantissimi generi, dall'action alla sci-fi, dal thriller al psicodramma, passando per le mafia story e i giochi dell'alta finanza, senza sposarne nè approfondirne nessuno. un pout pourri assemblato in tutta fretta, come un video cilp, che peraltro, e non è poco, lascia anche un messaggio veramente poco edificante, per chi è attento al significato trasmesso o sotteso alle opere che vogliano esprimere un'idea. ma forse definirlo opera è già un'estremismo, per un giocattolo che stanca prima ancora di aver finito di vedere come va a finire. da archiviare in fretta. per cose migliori.
un saluto e sempre buona visione
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[+] bella recensione
(di fabian t.)
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