owlofminerva
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venerdì 17 giugno 2011
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e tu la prenderesti?
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Un farmaco che scatena il potenziale umano riesce a far superare il blocco dello scrittore, e si sa, quello che farebbe qualsiasi 'maschio' medio: guadagnare e rimorchiare. Un miscuglio di generi con inquadrature da mal di mare e zoomate in avanti di tutta Manhattan, quasi nel tentativo di riprodurre l'acuirsi dei sensi. Angolazioni folli e prospettive assurde che però catturano attenzione. Possibile migliorare le proprie capacità percettive senza pillola? (ben consci che non usiamo solo il 20% del nostro cervello).
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Un farmaco che scatena il potenziale umano riesce a far superare il blocco dello scrittore, e si sa, quello che farebbe qualsiasi 'maschio' medio: guadagnare e rimorchiare. Un miscuglio di generi con inquadrature da mal di mare e zoomate in avanti di tutta Manhattan, quasi nel tentativo di riprodurre l'acuirsi dei sensi. Angolazioni folli e prospettive assurde che però catturano attenzione. Possibile migliorare le proprie capacità percettive senza pillola? (ben consci che non usiamo solo il 20% del nostro cervello). E Se davvero ci fosse una pillola che ti rende ricco e potente, tu la prenderesti?
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algernon
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sabato 16 aprile 2011
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eddie morra come charlie gordon
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diventare molto più intelligente, usare tutto il cervello piuttosto che una piccola parte, capire tutto e in subito, salire al secondo livello si direbbe in un videogioco, o anche al terzo e oltre. tutto questo si può con un superfarmaco che il protagonista si trova ad assumere per caso. lo spunto della storia ricorda molto il romanzo Fiori per Algernon di Danel Keyes, dove il protagonista Charlie Gordon, inizialmente poco dotato, diventa superintelligente in quel caso per merito di una operazione chirurgica, ma poi c'è un regresso e Charlie ritorna allo stato iniziale. il parallelo finisce qui, il film attuale narra una storia sufficientemente originale, che, oltre all'aggiornamento del contesto sociale e tecnologico (il libro di Keyes è degli anni '50), si differenzia anche per l'esito, e su questo non dico di più per non rovinare la sorpresa.
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diventare molto più intelligente, usare tutto il cervello piuttosto che una piccola parte, capire tutto e in subito, salire al secondo livello si direbbe in un videogioco, o anche al terzo e oltre. tutto questo si può con un superfarmaco che il protagonista si trova ad assumere per caso. lo spunto della storia ricorda molto il romanzo Fiori per Algernon di Danel Keyes, dove il protagonista Charlie Gordon, inizialmente poco dotato, diventa superintelligente in quel caso per merito di una operazione chirurgica, ma poi c'è un regresso e Charlie ritorna allo stato iniziale. il parallelo finisce qui, il film attuale narra una storia sufficientemente originale, che, oltre all'aggiornamento del contesto sociale e tecnologico (il libro di Keyes è degli anni '50), si differenzia anche per l'esito, e su questo non dico di più per non rovinare la sorpresa. anche da notare, mentre Charlie Gordon dedica tutti i suoi aumentati poteri intellettivi alla ricerca di una cura che renda permanente il risultato dell'operazione, Eddie Morra invece, per la maggior parte del film, si dedica a fare soldi ed avere successo, senza preoccuparsi granché del fatto che la scorta di pillole miracolose prima o poi finirà. E comunque il film è molto godibile e ben costruito, con una regia brillante che riesce a visualizzare le aumentate percezioni del protagonista quando assume il farmaco, e poi con inseguimenti, colpi di scena e ritmo abbastanza tipici del cinema americano e comunque appropriati. ottimo il protagonista Bradley Cooper. interessante il regista, da rivedere il suo precedente film The illusionist.
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protoni
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domenica 12 giugno 2011
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gran bel film
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Gran bel film...l'unico che mi ha inchiodato dall'inizio alla fine negli ultimi tempi.Forse non un capolavoro ma molto godibile!
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zollo
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lunedì 18 luglio 2011
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al di là dei propri limiti
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Film che incarna il sogno di ognuno di noi: poter andare al di là dei nostri limiti. Eddie (Bradley Cooper) conduce una vita disastrata: scrittore fallito e depresso, in piena crisi d'ispirazione, viene lasciato dalla sua ragazza (Abbie Cornish) per la sua incapacità ad ottenere qualcosa dalla sua vita. La sua esistenza tuttavia verrà sconvolta dall'incontro col fratello della sua ex moglie; questi infatti gli proporrà di assumere un nuovo tipo di droga che ha la capacità di elevare al massimo la funzionalità cerebrale e gli consentirà di terminare il suo romanzo in pochi giorni, oltre che di divenire un vero e proprio genio della finanza.
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Film che incarna il sogno di ognuno di noi: poter andare al di là dei nostri limiti. Eddie (Bradley Cooper) conduce una vita disastrata: scrittore fallito e depresso, in piena crisi d'ispirazione, viene lasciato dalla sua ragazza (Abbie Cornish) per la sua incapacità ad ottenere qualcosa dalla sua vita. La sua esistenza tuttavia verrà sconvolta dall'incontro col fratello della sua ex moglie; questi infatti gli proporrà di assumere un nuovo tipo di droga che ha la capacità di elevare al massimo la funzionalità cerebrale e gli consentirà di terminare il suo romanzo in pochi giorni, oltre che di divenire un vero e proprio genio della finanza. Neil Burger è sicuramente riuscito a creare un incalzante thriller, dalla sceneggiatura originale e dalla regia dinamica, che merita sicuramente di essere visto.
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ettoregna
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giovedì 30 giugno 2011
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da vedere
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Finalmente un film che cattura la tua attenzione dall'inizio alla fine, che ti a esclamare "mannaggiare prorio ora!" quando compare l'intervallo. Limitless è un film con una trama sicuramente originale un bel thriller per alcuni aspetti umoristico e non proprio fantascientifico: l'idea che una pillola posso aprire la tua mente e far funzionare il prorpio cervello al 100% è ancora lontana dalla realtà ma forse non poi cosi tanto. Molto originale anche la regia e la sceneggiatura che fa ben immedesimare lo spettatore nei panni di Eddy, il protagonista. Ottimi anche gli attori. Sicuramente da vedere.
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aragorn82
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domenica 17 luglio 2011
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delirio di onnipotenza
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New York, Eddie Morra è uno scrittore in crisi di ispirazione, appena lasciato dalla compagna, in procinto di essere buttato fuori casa perchè non paga l'affitto.... un fallito. Finchè si imbatte nel suo ex- cognato Vernon che gli fa provare una nuova droga capace di attivare al 100% le capacità del suo cervello, per Eddie sarà la svolta! Originale, con ritmi serrati che coinvolgono lo spettatore e lo catapultano nel delirio di onnipotenza del protagonista che una volta assunta la droga è capace di fare di tutto.
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marzaghetti
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giovedì 3 gennaio 2013
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fanta-thriller interessante e movimentato
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Se si è disposti a tollerare qualche sconfinamento nell'inverosimile, e qualche banalità di troppo, ci si trova davanti ad un Fanta-thriller interessante, movimentato, sorretto da una bella idea di base e da un finale tutt'altro che scontato. Le invenzioni visive che accompagnano l'uso della droga sono affascinanti ed efficaci. Cooper convince nella doppia versione scrittore fallito/ genio rampante e ben duella con DeNiro. Valutazione: 3,5.
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heisenberg
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mercoledì 20 aprile 2011
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gran bel film,mi è piaciuto molto
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Un avvio fulminante, folgorante, quasi entusiasmante. Grazie ad una regia sorprendente, adrenalinica, a tratti visionaria, estremamente originale e mai banale, con un montaggio incalzante ed un ritmo che ricorda il Guy Ritchie delle origini, Limitless conquista immediatamente l’attenzione dello spettatore. Il lavoro fatto in cabina di sceneggiatura è ottimo, il personaggio interpretato da Bradley Cooper sfaccettato ma non troppo, così come limitati sono gli intrecci narrativi, mai particolarmente complessi. La scelta vincente di Neil Burger è puramente visiva. Coraggiose e maledettamente riuscite le sue idee ‘allucinate’, tra angolazioni folli e prospettive assurde, chiamate a dover giustificare e rendere credibile un perdente ‘tipo’ diventato improvvisamente ‘Re del mondo’ grazie ad una droga.
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Un avvio fulminante, folgorante, quasi entusiasmante. Grazie ad una regia sorprendente, adrenalinica, a tratti visionaria, estremamente originale e mai banale, con un montaggio incalzante ed un ritmo che ricorda il Guy Ritchie delle origini, Limitless conquista immediatamente l’attenzione dello spettatore. Il lavoro fatto in cabina di sceneggiatura è ottimo, il personaggio interpretato da Bradley Cooper sfaccettato ma non troppo, così come limitati sono gli intrecci narrativi, mai particolarmente complessi. La scelta vincente di Neil Burger è puramente visiva. Coraggiose e maledettamente riuscite le sue idee ‘allucinate’, tra angolazioni folli e prospettive assurde, chiamate a dover giustificare e rendere credibile un perdente ‘tipo’ diventato improvvisamente ‘Re del mondo’ grazie ad una droga. Una droga capace di soddisfare l’ambizione dell’uomo comune, probabilmente pronto a tutto pur di arrivare all’agognato successo. Per riuscire nell’impresa Burger si è aperto all’Universo dei ‘fractal’, disegni auto-replicanti, per poi affidarsi al direttore della fotografia, Jo Willems, chiamato a dividere i ‘due mondi’ di Eddie, in modo da poter interpretare lo stato d’animo del suo cervello. La macchina da presa è ciondolante e i colori sono grigi, cupi, sgradevoli e squallidi quando Cooper non si fa di NZT, per prendere luce, vita, forza, ed energia nel momento stesso in cui il protagonista si ‘droga’, con colori più patinati e sgargianti, e un punto di vista in soggettiva, con obbiettivi più larghi ed ordinati. Due stili ben amalgamati, per una regia di grande ‘personalità’.
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carmineantonellovillani
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mercoledì 4 maggio 2011
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immagini patinate e regia da videoclip
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Se ci fosse il modo per utilizzare tutti i vostri neuroni, correreste il rischio assumendo una pillola neppure sperimentata? Da questa semplice domanda “Limitless” costruisce una storia che s’interroga sulle possibili conseguenze di una formula capace di sfruttare l’intera corteccia cerebrale. Eddie Morra, scrittore in piena crisi creativa, si ritrova tra i piedi un ex cognato che gli propone la pasticca dal nome impronunciabile. Così la sindrome della pagina bianca diventa un lontano ricordo, inizia a speculare in borsa e ad imparare lingue straniere. Bradley Cooper, sex symbol dal sorriso canagliesco, ci mostra la metamorfosi di uno scrittore fallito che di colpo si ritrova milionario e pure al centro di un omicidio.
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Se ci fosse il modo per utilizzare tutti i vostri neuroni, correreste il rischio assumendo una pillola neppure sperimentata? Da questa semplice domanda “Limitless” costruisce una storia che s’interroga sulle possibili conseguenze di una formula capace di sfruttare l’intera corteccia cerebrale. Eddie Morra, scrittore in piena crisi creativa, si ritrova tra i piedi un ex cognato che gli propone la pasticca dal nome impronunciabile. Così la sindrome della pagina bianca diventa un lontano ricordo, inizia a speculare in borsa e ad imparare lingue straniere. Bradley Cooper, sex symbol dal sorriso canagliesco, ci mostra la metamorfosi di uno scrittore fallito che di colpo si ritrova milionario e pure al centro di un omicidio. Soldi, successo e tanto sesso, la ragazza torna sui propri passi quando il boyfriend riesce a scrivere un libro in appena quattro giorni. Apologia dei paradisi artificiali, “Limitless” può creare confusione nei giovani fin troppo affascinati dalle droghe ma il regista Neil Burger non sembra interessato ai problemi morali e preferisce concentrarsi sulla tecnica da videoclip: moltiplica le immagini creando vertigini in chi le guarda, velocizza le riprese per rappresentare un protagonista che brucia il tempo a forza di trangugiare pillole della felicità. La regia è disinvolta anche se qualche buco nella sceneggiatura rischia di mandare tutto all’aria, ma la storia adrenalinica fa sognare con le immagini patinate perché il mondo dorato conserva sempre il suo fascino quando girano belle donne ed auto di grossa cilindrata. Accanto a Cooper strizzato negli abiti su misura anche Robert De Niro che interpreta uno squalo della finanza che cerca di sfruttare le capacità eccezionali di un ragazzo venuto dal nulla. Regia a parte, il film può davvero divertire: chi non ha mai sognato di sfruttare il proprio cervello oltre l’immaginabile?
Carmine Antonello Villani
(Salerno)
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tolfino
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giovedì 5 maggio 2011
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peccato che non decolli mai
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Eddie Morra (Bradley Cooper) è un uomo che della sua vita non riesce a fare proprio nulla. Ecco però arrivare un vecchio amico Vernon (Johnny Withworth), spacciatore che gli regala una pillola in grado di mettere in funzione l’intera sua mente. Da quel momento Eddie si trasforma i in un uomo di successo.
Il Neil Burger che non ti aspetti mette in scena in Limitless un thriller molto entusiasmante che nella prima parte del film incolla lo aspettatore al video con un inizio storia avvincente,con un montaggio spettacolare e con musiche affascinanti. Ma cosa ha voluto farci vedere il regista? Quelllo che gli americano chiamano "joy ride": una corsa a perdifiato tra stimoli sensoriali, sorprese visive e iniezioni di adrenalina.
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Eddie Morra (Bradley Cooper) è un uomo che della sua vita non riesce a fare proprio nulla. Ecco però arrivare un vecchio amico Vernon (Johnny Withworth), spacciatore che gli regala una pillola in grado di mettere in funzione l’intera sua mente. Da quel momento Eddie si trasforma i in un uomo di successo.
Il Neil Burger che non ti aspetti mette in scena in Limitless un thriller molto entusiasmante che nella prima parte del film incolla lo aspettatore al video con un inizio storia avvincente,con un montaggio spettacolare e con musiche affascinanti. Ma cosa ha voluto farci vedere il regista? Quelllo che gli americano chiamano "joy ride": una corsa a perdifiato tra stimoli sensoriali, sorprese visive e iniezioni di adrenalina. Tutto stupendo insomma e tutto riuscito a partire dalla super prova di Bradley Cooper sempre più in crescita. Peccato che dopo un po' il film perda di attenzione e che non arrivi mai il momento del decollo dello stesso tanto da far parlare di capolavoro. Certo è che chiunque uscendo dalle sale cinematografiche si sarà posto la domanda "Avrei preso anch'io l'NZT per dare una svolta alla mia vita?". Le risposte saranno sicuramente soggettive ma è palesamente oggettivo che la domanda era lo scopo del regista.
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