tiamaster
|
martedì 2 agosto 2011
|
ma la macchina da presa????
|
|
|
|
si muove??chi ha il coraggio di dire che in questo film la macchina da presa si muove?!è ferma solo a far vedere immagini!film di una scontatezza rovinosa e alla fine il commento e uno solo "gia visto e rivisto".tarantino a posta di far favoritismi vota qualche film decente a venezia.
|
|
[+] lascia un commento a tiamaster »
[ - ] lascia un commento a tiamaster »
|
|
d'accordo? |
|
astryd
|
domenica 31 luglio 2011
|
a tratti sterile
|
|
|
|
Nella bravura di saper girare una pellicola che esprime la desolazione del protagonista e la noia di una vita ovattata, c'è molta sterilità in questo film che lascia dei vuoti pesanti. In alcuni momenti riesce perfino ad annoiare. Decisamente svilente ma molto efficace il cameo di televisione italiana che conosciamo fin troppo bene. Di certo non uno dei migliori film della Coppola pensando a "Il giardino delle vergini suicide" e sopratutto a "Marie Antoinette"
|
|
[+] lascia un commento a astryd »
[ - ] lascia un commento a astryd »
|
|
d'accordo? |
|
levo95
|
domenica 12 giugno 2011
|
il cinema fisico della coppola
|
|
|
|
Johnny Marco (Stehen Dorff) è un divo di Hollywood, che trascorre le giornate quando non deve lavorare allo Chateau Marmont. Tutto scorre lentamente come sotto tranquillanti, tra uno streaptease e una corsa in Ferrari, fino all'arrivo di Cleo (Elle Fanning), la figlia nata da un rapporto finito male. La degradante routine di Johnny viene quindi rotta da questo angelo salvatore dai lineamenti dolci della sorella di Dakota Fanning. Cleo spingerà in modo inconsapevole suo padre sulla retta via.
Sofia Coppola ha un talento indiscutibile e con Somewhere ci trasporta in un'altra esperienza che ha dell'onirico e del musicale. La recitazione in casi come questo, quando è molto fisica, è una prova dura per gli attori, ma Stephen Dorff (praticamente omnipresente) regge sempre perfettamente la scena senza particolari cali di pathos.
[+]
Johnny Marco (Stehen Dorff) è un divo di Hollywood, che trascorre le giornate quando non deve lavorare allo Chateau Marmont. Tutto scorre lentamente come sotto tranquillanti, tra uno streaptease e una corsa in Ferrari, fino all'arrivo di Cleo (Elle Fanning), la figlia nata da un rapporto finito male. La degradante routine di Johnny viene quindi rotta da questo angelo salvatore dai lineamenti dolci della sorella di Dakota Fanning. Cleo spingerà in modo inconsapevole suo padre sulla retta via.
Sofia Coppola ha un talento indiscutibile e con Somewhere ci trasporta in un'altra esperienza che ha dell'onirico e del musicale. La recitazione in casi come questo, quando è molto fisica, è una prova dura per gli attori, ma Stephen Dorff (praticamente omnipresente) regge sempre perfettamente la scena senza particolari cali di pathos. Ma ora arriviamo alla rivelazione del film. Elle Fanning sorella di quattro anni più piccola della ben più famosa Dakota, da prova di avere del talento da vendere. Ricorda un po' una certa Natalie Portman quando nel lontano 1994 interpretava Mathilda in Leon, più per l'aspetto angelico e stranamente proporzionato per la sua età, ma anche per i modi di fare estremamente femminili e adulti.
Per quanto riguarda i premi, questo piccolo-grande film almeno un riconoscimento se lo meritava, e un riconoscimento se lo meritava Sofia Coppola e, per quanto al festival di Venezia vi fosse in concorso anche un film più importante come Il Cigno Nero, non è stato certo strana la scelta di premiare un film che altri premi non li avrebbe certo vinti, laddove Il Cigno Nero soprattutto in occasione di manifestazioni indipendenti ha spopolato. La maggior parte dell'accanimento della critica deriva da questo, un Leone D'Oro effettivamente immeritato, ma non vi preoccupate Somewhere rimane comunque un bel film, non un capolavoro, ma speciale nel suo piccolo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a levo95 »
[ - ] lascia un commento a levo95 »
|
|
d'accordo? |
|
filippo catani
|
giovedì 26 maggio 2011
|
a pensar male a volte ci si azzecca...
|
|
|
|
La storia: un attore in crisi di identità e assolutamente annoiato dalla vita che conduce riesce a trovare un briciolo di serenità grazie alla visita della figlia che non vede praticamente mai.
La misura è decisamente colma. Ormai non se ne può più di film del genere. Abbiamo capito benissimo che la vita che tanti di noi sognano (attori,attrici,belle donne, piscina, champagne ecc.) diventa noiosa e priva di senso per molti che ci sono dentro. Una macchina che gira e rigira nel deserto, ballerine di lap dance che non suscitano nessuna eccitazione; abbiamo capito. Insomma un film che veramente non dice nulla di quanto venga detto scritto e filmato da anni e anni.
[+]
La storia: un attore in crisi di identità e assolutamente annoiato dalla vita che conduce riesce a trovare un briciolo di serenità grazie alla visita della figlia che non vede praticamente mai.
La misura è decisamente colma. Ormai non se ne può più di film del genere. Abbiamo capito benissimo che la vita che tanti di noi sognano (attori,attrici,belle donne, piscina, champagne ecc.) diventa noiosa e priva di senso per molti che ci sono dentro. Una macchina che gira e rigira nel deserto, ballerine di lap dance che non suscitano nessuna eccitazione; abbiamo capito. Insomma un film che veramente non dice nulla di quanto venga detto scritto e filmato da anni e anni. Qualcuno (maliziosamente) ha detto che il leone d'oro sarebbe una sorta di "risarcimento" per la storia d'amore finita male tra Tarantino e la Coppola. Beh vedendo il film ci sono tre possibilità: o la giuria ha preso un abbaglio, o io ho preso un abbaglio oppure come si dice a volte a pensar male...
Scherzi a parte somewhere è un film assolutamente noioso di cui sentivamo il bisogno come di una febbre a 40.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a filippo catani »
[ - ] lascia un commento a filippo catani »
|
|
d'accordo? |
|
dandy
|
sabato 9 aprile 2011
|
non completamente mediocre,ma sopravvalutatissimo.
|
|
|
|
La Coppola ropropone gli stessi temi già esplorati in "Lost in translation"(a cominciare dalle solitudini a confronto)accentuandone in questo caso la componente autobiografica(il rapporto padre- famoso-assente e la figlia trascurata)con indubbio coraggio,ma con poca incisività.L'albergo celeberrimo è abilmente trasformato in un luogo quasi alieno,dove le caratteristiche più assurde(le lap-dances delle gemelle Shannon)sottolineano lo spaesamento del protagonista con sagacia.Ma le situazioni tendono a ripetersi,e i bersagli(la ricchezza,la svogliatezza degli attori viziati)sono fin troppo facili.Il finale fa gridare vendetta al cielo.Le musiche sono dei Phoenix.
[+]
La Coppola ropropone gli stessi temi già esplorati in "Lost in translation"(a cominciare dalle solitudini a confronto)accentuandone in questo caso la componente autobiografica(il rapporto padre- famoso-assente e la figlia trascurata)con indubbio coraggio,ma con poca incisività.L'albergo celeberrimo è abilmente trasformato in un luogo quasi alieno,dove le caratteristiche più assurde(le lap-dances delle gemelle Shannon)sottolineano lo spaesamento del protagonista con sagacia.Ma le situazioni tendono a ripetersi,e i bersagli(la ricchezza,la svogliatezza degli attori viziati)sono fin troppo facili.Il finale fa gridare vendetta al cielo.Le musiche sono dei Phoenix.Benicio Del Toro,appare fulmineo nel ruolo di se stesso,e in ascensore ricorda a al protagonista l'incontro con gli U-2 avvenuto nella sua camera,la 59.Nella scena della cerimonia dei Telegatti appaiono sempre nel ruolo di loro stessi Simona Ventura,Nino Frassica,Maurizio Nichetti e Valeria Marini.Giustamente mostrati in tutto il loro squallore.L'ormai onnipresente Laura Chiatti,è una ex italiana di Marco.Fortunatamente si vede poco.Sfortunatamente si doppia da sè.Ingiusto leone d'oro a Venezia.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a dandy »
[ - ] lascia un commento a dandy »
|
|
d'accordo? |
|
michipruzzo
|
venerdì 1 aprile 2011
|
quando i soldi non danno la felicita
|
|
|
|
Questo film parla di una star di hollywood,jonny marco che vive come tutte le persone famose, con lusso donne e tanti divertimenti.Ma come si dice ma i soldi e la popolarita portano la felicita? non sempre e cosi e questo film, molto bello a mio parere, riassiume quanto una star prova dei veri sentimenti.Ritrovando sua figlia cleo jonny capisce che l unica cosa che conta veramente e la vicinanza della figlia
|
|
[+] lascia un commento a michipruzzo »
[ - ] lascia un commento a michipruzzo »
|
|
d'accordo? |
|
africanbambata
|
domenica 27 marzo 2011
|
mi prendono per il culo?
|
|
|
|
In 30 minuti di film: 5 minuti vedete un auto che gira in tondo, 10 minuti uno spettalo di lap dance, 5 minuti una bambina che va sui pattini, 10 minuti il protagonista che fuma una sigaretta o beve, i dialoghi inesistenti e i pochi che ci sono hanno meno contenuto di quelli che faccio col mio cane. Ci fosse almeno un contorno...manco quello. Ma mi prendete per il culo? Fate pure le vostre critiche filosofico speculative cercando di far profumare la merda..ma sempre merda rimane.
|
|
[+] lascia un commento a africanbambata »
[ - ] lascia un commento a africanbambata »
|
|
d'accordo? |
|
africanbambata
|
domenica 27 marzo 2011
|
una schifezza
|
|
|
|
Se questo è un film intellettuale, io sarei capace di farne una marea di film intellettuali. Sprecati 1,90 pe affittarlo, tolto dopo 20 minuti.
ORRIBILE
|
|
[+] lascia un commento a africanbambata »
[ - ] lascia un commento a africanbambata »
|
|
d'accordo? |
|
blancherodriguezcalderara
|
lunedì 14 marzo 2011
|
los angeles: grandi ricordi grazie a somewhere
|
|
|
|
Sofia Coppola descrive veramente come é la vita a Los Angeles e specialmente quella delle star. <br>Los Angeles é un miscuglio di doppie, triple e quadruple vite, l'una intrecciata con l'altra come i vari sobborghi della metropoli. Ottime le scene della città, gli interni del hotel Chateau Marmont e del principe di Savoia.<br>Grande spazi al silenzio, dialoghi brevi e tanto spazio alle riflessioni e ai rumori della città.<br>Non é facile descrivere questa città, ma la regista la interpreta molto bene.<br>Pochi personaggi, ma molto bravi.<br>Il rapporto padre-figlia commovente.<br>Ottime le riprese nella macchina e la scena introduttiva con la Ferrari, introduce al mondo Los Angelino.
[+]
Sofia Coppola descrive veramente come é la vita a Los Angeles e specialmente quella delle star. <br>Los Angeles é un miscuglio di doppie, triple e quadruple vite, l'una intrecciata con l'altra come i vari sobborghi della metropoli. Ottime le scene della città, gli interni del hotel Chateau Marmont e del principe di Savoia.<br>Grande spazi al silenzio, dialoghi brevi e tanto spazio alle riflessioni e ai rumori della città.<br>Non é facile descrivere questa città, ma la regista la interpreta molto bene.<br>Pochi personaggi, ma molto bravi.<br>Il rapporto padre-figlia commovente.<br>Ottime le riprese nella macchina e la scena introduttiva con la Ferrari, introduce al mondo Los Angelino.<br>Descrizione del popolo italiano specialmente quello delle soubrette,perfetto!<br>Ottima la fotografia e la colonna sonora!<br><br>
[-]
|
|
[+] lascia un commento a blancherodriguezcalderara »
[ - ] lascia un commento a blancherodriguezcalderara »
|
|
d'accordo? |
|
.michi
|
martedì 1 marzo 2011
|
non granché davvero
|
|
|
|
sono rimasta parecchio delusa
|
|
[+] lascia un commento a .michi »
[ - ] lascia un commento a .michi »
|
|
d'accordo? |
|
|