Un film decisamente mediocre. Il protagonista ricorda molto quello di lost in traslation, l’attore di Holliwood, ricco e annoiato (uno stereotipo che gli USA adorano), che passa la sua vita tra pasticche, alcool, amplessi al volo, corse con la sua Ferrari, fino a quando arriva la sua figlioletta di 11 anni, (altro stereotipo di ragazzina matura e pulita) che, più o meno inconsapevolmente, cerca di migliorare (non che ci voglia molto) la sua inutile vita.
Mi piacciono molto i films fatti molto di immagini, con meno dialoghi, ma le immagini devono avere la forza e l’emozione delle parole non dette!
Ci sono invece scene lunghissime e noiose, come i balletti erotici delle 2 ragazze nella stanza d’hotel del protagonista, della durata di 5 minuti l’una!! Ma era proprio necessario che lo spettatore guardasse tutta l’esibizione? Poi c’è la scena della maschera di gesso che viene costruita sul viso dell’attore, durata forse 10 minuti: praticamente abbiamo assistito ad ogni passaggio, fino al momento dell’asciugatura della maschera, e lì ho avuto paura che ci facessero stare per tutti i 40 minuti che richiedeva l’asciugatura a guardare il volto coperto dal gesso. Anche se il significato era abbastanza ovvio, è stata davvero una scena noiosa.
Che dire della esibizione sul ghiaccio della dolcissima figlia? Lunghissimaaa; mi è sembrato di rivivere i saggi di danza dei figli degli amici a cui non avresti voluto mai essere invitata!
D’accordissimo con giugy3000: Italia presa a pesci in faccia. Per i 10 minuti di film ambientati in Italia, mi sono vergognata e avrei voluto lasciare la sala. Nel 2010 gli USA ci vedono ancora come cafoni trogloditi: il manager che riceve l’attore assomiglia ai personaggi dei cartoni (i Simpson): il boss italiano panzone, con giacca in velluto nero e revers rossi, cravatta a fiori rosa e celeste, e bonazza meridionale accanto. E stiamo parlando di Milano, la capitale della moda!!! Senza parlare del telegatto e delle penosissime Ventura e Marini, o di Frassica, visto come il presentatore goffo e rozzo (ci mancava solo che facesse un rutto o qualcosa di peggio durante la sua presentazione!)
Meno male che non era un film in 3D: noia a 3 dimensioni.
Un aspetto positivo? A un certo punto il film è finito
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