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schaty
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mercoledì 24 marzo 2010
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un messaggio incompleto
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Devo dire che mi è piaciuto molto, pensavo il solito dramma deprimente di Ozpetek ed invece sono rimasto contento per la messa in scena di una commedia genuina con attori che, vuoi per la parte che interpretano, vuoi per l'accento dei vari dialetti, strappano più di una risata durante la visione del film. (assolutamente fantastica Paola Minaccioni)
L'unica critica che mi porta a concordare con la recensione è l'effettivo valore (a questo punto incomprensibile) che il regista vuole donare al contesto. Da una parte lo esalta è vero non portandolo comunque ad estremizzarlo - visto e considerato che realtà del genere sono sempre all'ordine del giorno - dall'altra però fa si che il tutto, resti ancorato ai luoghi comuni, ergendo nella figura della nonna il giusto messaggio che la società dovrebbe leggere, carpire e accettare.
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Devo dire che mi è piaciuto molto, pensavo il solito dramma deprimente di Ozpetek ed invece sono rimasto contento per la messa in scena di una commedia genuina con attori che, vuoi per la parte che interpretano, vuoi per l'accento dei vari dialetti, strappano più di una risata durante la visione del film. (assolutamente fantastica Paola Minaccioni)
L'unica critica che mi porta a concordare con la recensione è l'effettivo valore (a questo punto incomprensibile) che il regista vuole donare al contesto. Da una parte lo esalta è vero non portandolo comunque ad estremizzarlo - visto e considerato che realtà del genere sono sempre all'ordine del giorno - dall'altra però fa si che il tutto, resti ancorato ai luoghi comuni, ergendo nella figura della nonna il giusto messaggio che la società dovrebbe leggere, carpire e accettare.
Qual è stato dunque l'obiettivo del regista? Criticare la società odierna e la realtà italiana o profetizzare un messaggio che faccia capire che nel 2010 molte cose dovrebbero finalmente cambiare?
Forse tutte e due, questo non ci è dato saperlo, la critica spetta a noi in questo caso in modo del tutto soggettivo, a me personalmente concludendo avrebbe fatto piacere che non solo la nonna fosse il "messaggero" ma ugualmente un altro personaggio principale enfatizzando magari nel finale un padre che vuole farsi perdonare (alla fine Scamarcio nemmeno si dichiara ai genitori, lasciando quello che dovrebbe essere il nocciolo attorno al quale ruota la pellicola, un elemento incompiuto), ciò ripeto è una preferenza del tutto soggettiva che non intacca minimamente quello che è comunque un film di qualità con i sempre presenti pro e contro.
In tutti i casi consigliatissimo, assolutamente da vedere.
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marezia
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mercoledì 24 marzo 2010
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p.s.
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Se invochi il rispetto delle regole possiamo essere d'accordo perché la redazione non dovrebbe accettare valutazioni su film non visti ma se il tuo problema è che compaiano valutazioni positive perché sei d'accordo con le altre allora NO, mi dispiace caro mio. Per me 1 stella vale quanto 5 in assenza di visione. Hai capito?
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ralf89
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mercoledì 24 marzo 2010
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marezia, perchè ti accanisci tanto?
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Vorrei ricordarti che nel mio commento non ho giudicato le persone che hanno visto questo film e non ho insultato nessuno...Ho solo espresso il mio parere!Perciò mi aspetto un simile comportamento da tutti coloro che non la pensano come me...Tu come ti permetti di dire certe cose su di una persona che nemmeno conosci?!Mi hai giudicato sulla base di un post e mi hai anche classificato!E poi sarei io il superficiale...Dov'è finita la mentalità aperta di cui parlavi se nemmeno riesci ad accettare delle opinioni diverse dalle tue?!Comunque ho avanzato la mia critica(anche se a questo punto non penso che ti interessi) al trailer di questo film(che, ripeto, mi riservo di vedere) anche in base alla tendenza del cinema italiano di occuparsi di temi non troppo impegnati ai quali vengono preferiti dei temi che sono di moda…L’omosessualità ad esempio è una tematica molto seria ma, è inutile negarlo, ultimamente ha avuto una grande crescita e, a mio parere, in questo film è trattata con troppa banalità e troppi luoghi comuni…Al di là di questo credo che il cinema italiano abbia un po’ perso quei tratti caratteristici che lo distinguevano…Negli ultimi anni secondo me non sono stati prodotti film made in Italy con tematiche sociali degni di nota…La mia paura è che si arrivi ad un cinema di massa svuotato, il cui unico scopo diventi quello dell’intrattenimento.
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Vorrei ricordarti che nel mio commento non ho giudicato le persone che hanno visto questo film e non ho insultato nessuno...Ho solo espresso il mio parere!Perciò mi aspetto un simile comportamento da tutti coloro che non la pensano come me...Tu come ti permetti di dire certe cose su di una persona che nemmeno conosci?!Mi hai giudicato sulla base di un post e mi hai anche classificato!E poi sarei io il superficiale...Dov'è finita la mentalità aperta di cui parlavi se nemmeno riesci ad accettare delle opinioni diverse dalle tue?!Comunque ho avanzato la mia critica(anche se a questo punto non penso che ti interessi) al trailer di questo film(che, ripeto, mi riservo di vedere) anche in base alla tendenza del cinema italiano di occuparsi di temi non troppo impegnati ai quali vengono preferiti dei temi che sono di moda…L’omosessualità ad esempio è una tematica molto seria ma, è inutile negarlo, ultimamente ha avuto una grande crescita e, a mio parere, in questo film è trattata con troppa banalità e troppi luoghi comuni…Al di là di questo credo che il cinema italiano abbia un po’ perso quei tratti caratteristici che lo distinguevano…Negli ultimi anni secondo me non sono stati prodotti film made in Italy con tematiche sociali degni di nota…La mia paura è che si arrivi ad un cinema di massa svuotato, il cui unico scopo diventi quello dell’intrattenimento.Magari questa tendenza è dovuta alla mancanza dei grandi registi italiani che ci hanno distinto come Fellini e Leone(e ce ne sono tanti…) o alla mancanza di attori VERI che tanto rimpiango…Nonostante ciò non mi rassegno ma, diversamente da quello che pensi, sono di mentalità aperta!Puoi vedere che la mia “vis polemica”, come tu la chiami, deriva da serie considerazioni che le danno fondamento…Ho motivato abbastanza il mio traballante pensiero?!
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senso
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mercoledì 24 marzo 2010
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l'essenzialità del vivere
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Un ritorno da parte del regista ai temi dell'omosessualità iniziato ne "Le fate ignoranti"?. In questo film l'omosessualità è solo un pretesto per classificare il "diverso" come lo può essere l'extracomunitario o l'ebreo. La diversità serve a veicolare un messaggio: la vita è fatta di scelte e decisioni che ci permettono di viverla felicemente oppure no. L'essenzialità del vivere, nel film, viene rappresentata dai personaggi della nonna e di Tommaso. la nonna è l'esperienza che con il suo vissuto consiglia il nipote nel percorrere la propria strada, fatta anche di errori ma certamente non di rimpianti. Rimpianti su scelte di amore non fatte e di vita, quindi, non vissuta felicemente. Tommaso è il futuro, l'esempio da seguire, colui che vuole affermare il proprio destino con caparbietà, fatto di scelte difficili ma, di percorsi in cui si crede.
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Un ritorno da parte del regista ai temi dell'omosessualità iniziato ne "Le fate ignoranti"?. In questo film l'omosessualità è solo un pretesto per classificare il "diverso" come lo può essere l'extracomunitario o l'ebreo. La diversità serve a veicolare un messaggio: la vita è fatta di scelte e decisioni che ci permettono di viverla felicemente oppure no. L'essenzialità del vivere, nel film, viene rappresentata dai personaggi della nonna e di Tommaso. la nonna è l'esperienza che con il suo vissuto consiglia il nipote nel percorrere la propria strada, fatta anche di errori ma certamente non di rimpianti. Rimpianti su scelte di amore non fatte e di vita, quindi, non vissuta felicemente. Tommaso è il futuro, l'esempio da seguire, colui che vuole affermare il proprio destino con caparbietà, fatto di scelte difficili ma, di percorsi in cui si crede.Fatto di decisioni atte ad affermare i propri desideri, le proprie propensioni, le proprie aspirazioni. Cioè essere se stessi o ciò che si vuole essere. L'ambientazione del film segue la strada della Puglia e del salento già percorsa da diversi registi. E come non approfittare di una terra così calda di luce e di sentimento. Il cast è ottimo: si apprezza la saggezza recitativa di Ilaria Occhini e la professionalità di Ennio Fantastichini. Una rivelazione Elena Sofia Ricci nel personaggio della zia e il sentimento, insieme alla freschezza, profuso da Nicole Grimaudo. Brava come al solito Lunetta Savino, catalogata ormai nel personaggio della mamma, ed infine da considerare la maturità artistica di Riccardo Scamarcio, che già in "Colpo d'occhio" aveva iniziato a scrollarsi il personaggio da adolescente. Un film da vedere e da apprezzare per le riflessioni a cui ci induce.
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annelise
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martedì 23 marzo 2010
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gli amori impossibili, svelare nel 2010
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Che dire di un padre del Sud colpito da infarto di fronte alla rivelazione dell'omossessualità del figlio? si potrebbe dire,probabilmente, che risponde alla normalità in un contesto in cui la diversità espressa non è prevista.
La famiglia Cantone racchiude tutte le simbologie e le ipocrisie delle famiglie italiane in cui tutto ciò che è segretamente trasgressivo si può tollerare purchè non sia svelato e purchè non sia reso noto agli altri.
Nell'amata coralità di Ozpetek i personaggi sono tutti mine vaganti che controllano l'eslosione per evitare i danni che potrebbero recare ad un sistema familiare, apparentemente tranquillo e senza macchia.
Si nascondono,invece, i vissuti e gli amori non leciti: l'amante del padre, il sesso e l'alcoolismo della zia,il tentato suicidio della nonna( innamorata del cognato) il giorno delle nozze.
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Che dire di un padre del Sud colpito da infarto di fronte alla rivelazione dell'omossessualità del figlio? si potrebbe dire,probabilmente, che risponde alla normalità in un contesto in cui la diversità espressa non è prevista.
La famiglia Cantone racchiude tutte le simbologie e le ipocrisie delle famiglie italiane in cui tutto ciò che è segretamente trasgressivo si può tollerare purchè non sia svelato e purchè non sia reso noto agli altri.
Nell'amata coralità di Ozpetek i personaggi sono tutti mine vaganti che controllano l'eslosione per evitare i danni che potrebbero recare ad un sistema familiare, apparentemente tranquillo e senza macchia.
Si nascondono,invece, i vissuti e gli amori non leciti: l'amante del padre, il sesso e l'alcoolismo della zia,il tentato suicidio della nonna( innamorata del cognato) il giorno delle nozze.Tra queste donne sognatrici e trasgressive si differenzia la madre normalizzatrice che riesce a non vedere quello che è più evidente, che riesce a non sentire l'infelicità dei figli prigionieri dei ruoli assegnati( figlia femmina compresa alla quale è assegnato solo il ruolo materno) pur di mantenere l'equilibrio familiare e l'obbedienza simbolica al pater familias.Eppure,nonostante ciò, Ozpetek finisce per farceli piacere tutti con i loro limiti i loro difetti e le loro paure !Si percepisce un 'affettività che va crescendo di scena in scena e che viene confermata da espressioni, sguardi e gesti di tenerezza e di amore.
Gli amori" omossessuali" dei figli maschi vengono raccontati dai protagonisti con commozione e pudore e con la naturalezza che li rende amori e basta. Vi è un altro amore , quello della bellissima Alba (Nicole Grimaudo)per Tommaso. E' un amore che convive con la scelta di Tommaso, che partecipa alla sua vita"diversa", che vuol essere presente perchè le fa vivere momenti di affetto e di tenerezza che non devono essere necessariamente definiti nè etichettati( Bellissima è ,infatti la scena in cui il compagno di Tommaso e Alba guardano ,all'unisono, con amore Tommaso)
Un film bello,quindi, che non teme il confronto con i precedenti famosi del regista ma che rappresenta una continuità . Il tema dell'omosessualità è meno dirompente e rivoluzionario che in altri film.Siamo nel 2010, ricorda un personaggio,e per contrastare pregiudizi e fobie forse bisogna fare un lavoro più sottile, più profondo e più intimo.Bisogna far riflettere le persone,bisogna catturare l'attenzione ormai lontana dall'affermazione e dal rispetto dei diritti civili.
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metacritic
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martedì 23 marzo 2010
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il miglior ozpetek
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Non senza qualche pecca o parte poco comprensibile, ma nel complesso una pellicola che disegna magistralmente lo scenario del sud-italia "bene",
contagiando lo spettatore con tutta la voglia di "vivere" dei personaggi.
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giorgio47
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lunedì 22 marzo 2010
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un film senza sbavature
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Dopo Un giorno perfetto, Saturno Contro e soprattutto Cuore Sacro, cominciavo ha pensare che Ozpetek non sarebbe più riuscito a riportarmi al cinema con un suo film. Poi qualche amico mi ha detto che Mine Vaganti era “carino”, altri che era “godibile” ad allora ho vinto il mio scetticismo e sono andato a vederlo. Confesso che mi è piaciuto! Un buon film con attori eccezionali (Fantastichini, Occhini e Ricci) e altri buoni interpreti, che affronta un problema molto spinoso con estrema delicatezza, tanto da sembrare uno di quei film made in USA, che non sono capolavori, ma in cui tutto funziona alla perfezione: la trama, gli attori, le battute, il finale. Insomma esci dal cinema dopo esserti divertito per circa due ore e con la convinzione di aver visto un ottimo prodotto per niente banale.
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Dopo Un giorno perfetto, Saturno Contro e soprattutto Cuore Sacro, cominciavo ha pensare che Ozpetek non sarebbe più riuscito a riportarmi al cinema con un suo film. Poi qualche amico mi ha detto che Mine Vaganti era “carino”, altri che era “godibile” ad allora ho vinto il mio scetticismo e sono andato a vederlo. Confesso che mi è piaciuto! Un buon film con attori eccezionali (Fantastichini, Occhini e Ricci) e altri buoni interpreti, che affronta un problema molto spinoso con estrema delicatezza, tanto da sembrare uno di quei film made in USA, che non sono capolavori, ma in cui tutto funziona alla perfezione: la trama, gli attori, le battute, il finale. Insomma esci dal cinema dopo esserti divertito per circa due ore e con la convinzione di aver visto un ottimo prodotto per niente banale.
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filmicus
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lunedì 22 marzo 2010
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la bellezza e autenticità del barocco leccese
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Mine vaganti potrebbe sembrare un film sulla libertà dell'individuo,sulla spinta ineludibile che anima ciascuno di noi ad essere se stesso, a perseguire i propri ideali. Spinta che quando svanisce genera un ripiegamento , un'amarezza che segna la vita in una resa, cruda ma inevitabile, alla realtà.Mine vaganti al di là delle apparenze non parla della libertà e della parellela ricerca della felicità.Al contrario:gli equilibri di tutti i protagonisti si ricreano in un non-rapporto con se stessi e con gli altri.Non c'è resa di sconfitti-che avrebbe qualcosa di drammatico e di umanamente ricco- ma accomodamento sulla staticità della propria esistenza che comunque continua a produrre agi e certezza nel futuro.
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Mine vaganti potrebbe sembrare un film sulla libertà dell'individuo,sulla spinta ineludibile che anima ciascuno di noi ad essere se stesso, a perseguire i propri ideali. Spinta che quando svanisce genera un ripiegamento , un'amarezza che segna la vita in una resa, cruda ma inevitabile, alla realtà.Mine vaganti al di là delle apparenze non parla della libertà e della parellela ricerca della felicità.Al contrario:gli equilibri di tutti i protagonisti si ricreano in un non-rapporto con se stessi e con gli altri.Non c'è resa di sconfitti-che avrebbe qualcosa di drammatico e di umanamente ricco- ma accomodamento sulla staticità della propria esistenza che comunque continua a produrre agi e certezza nel futuro.La nonna, che ci viene presentata come una eroina della libertà, è tutt'altro che una donna uscita dalla penna di Ibsen o di Strindberg.Si è semplicemente "adattata" ad amare "per tutta la vita" il cognato ed a conservarsi il marito: il divorzio è legge dal 1970.
Quanti decenni ha avuto a disposizione questa donna per decidere e decidersi?
Il fratello più giovane-Scamarcio meglio del solito- che non fa a tempo a rivelare la propria omosessualità alla famiglia in quanto anticipato in analoga rivelazione dal fratello maggiore insegue un sogno:diventare scrittore.Non lo diventerà per il sempice fatto che non sa scrivere.Questo si evince non già dal rifiuto di un testo da parte della casa editrice ma dal suo atteggiamento complessivo:raccontare una storia significa partire dal presente ma sempre per riassumerlo e superarlo in uno slancio fantastico.Il nostro invece non supera mai-neanche come cruccio o come inquietudine interiore- il quotidiano.Fallito come scrittore diventerà certo un buon imprenditore seguendo la tradizione familiare.Farà soldi.Anche il tema della omosessualità è trattato in modo ambiguo.Bene l'autoironia:ma per quale motivo il gruppo di amici gay,ospiti inaspettati,debbono atteggiarsi a tali e così muovere al riso un pubblico che non è più quello degli anni cinquanta ma ne conserva, sotto pelle, prevenzioni e rifiuti?Vi è poi un personaggio enigmatico, interpretato da Nicole Grimaudo.L'attrice e la sua figura sono immagini affascinanti.Ma soltanto immagini.Quale sia il suo personaggio,quali conflitti vorrebbe esprimere in un volto ed in occhi, belli di per se e non per le cose che dicono, non è dato sapere.Di certo sappiamo che va in giro a graffiare macchine con punteruoli e rompere specchietti retrovisori,che corre come una pazza(definizione quasi tecnica)nei vicoli della città rischiando di uccidere qualche innocente. E pensare che si discute se sia doloso l'omicidio compiuto dai pirati della strada.Oltre a questo-che è un po'poco e preoccupante-sappiamo solo che è brava in azienda.Farà soldi anche lei oltre a quelli che gia ha.La rassegna potrebbe continuare ma non serve.Per chiudere solo un interrogativo: perche tanti validi autori sono divulgatori di falsa coscienza cioè propongono forme a cui non corrispondono contenuti coerenti?Perchè si adopera la parola libertà quando vi è solo rassegnazione,quieto vivere,conservazione del proprio status che schiacciano libertà proprie ed altrui?Sia chiaro:l'incoerenza,la contraddizione, la resa sono condizioni della vita umana:ma quando programmaticamente non producono una tensione, un dramma, che si imprime nella coscienza e nel cuore dello spettatore, vuol dire che si è messa un'altra pietra nella costruzione di non-verità,di artifici nei sentimenti e nelle coscienze.
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marezia
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lunedì 22 marzo 2010
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sarò scema ma...
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nel trailer vedo solo tanta autoironia, un modo leggero, TIPICO della commedia, di prendere in giro chi vede nell'omosessualità un dramma. La scena di Fantastichini in lacrime in poltrona con sulle gambe l'album di fotografie aperto è STRAORDINARIA E INDICATIVA dello spirito di tutto il film ed è la giusta vendetta, a mio parere, ai danni di quei padri (o madri, o nonne o zie, non ha importanza) OTTUSI E CATTIVI. Non ci vuole molto a ridicolizzare chi è già ridicolo e non se ne rende conto, basta mostrarlo e la commedia è servita.
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ralf89
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lunedì 22 marzo 2010
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mi basta il trailer...
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Non esprimo un voto solo per rispetto delle regole ma lascio comunque un post perchè, dopo aver visto il trailer e i voti per questo film, trovo vergognoso che ci sia qualcuno che dia 5 o 4 stelle per questo film...A meno che il trailer non c'entri nulla con il film, io non definirei questo film un capolavoro ma bensì un' ammucchiata di luoghi comuni e di battute tutt'altro che ironiche sull'omosessualità, topos che è ormai diventato comune per i film di oggi...Credo sia giusto ricordare che i capolavori sono film che lasciano un messaggio indelebile dentro ognuno di noi, sono quei film che sono studiati, perfezionati e che in un certo senso sono anche sudati dal regista.
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Non esprimo un voto solo per rispetto delle regole ma lascio comunque un post perchè, dopo aver visto il trailer e i voti per questo film, trovo vergognoso che ci sia qualcuno che dia 5 o 4 stelle per questo film...A meno che il trailer non c'entri nulla con il film, io non definirei questo film un capolavoro ma bensì un' ammucchiata di luoghi comuni e di battute tutt'altro che ironiche sull'omosessualità, topos che è ormai diventato comune per i film di oggi...Credo sia giusto ricordare che i capolavori sono film che lasciano un messaggio indelebile dentro ognuno di noi, sono quei film che sono studiati, perfezionati e che in un certo senso sono anche sudati dal regista...Bhè questo film mi sembra, almeno dal trailer, che sia tutt'altro che sudato...comunque sono di mentalità aperta e credo di andare a vedere questo film...magari senza spendere i 7 euro del biglietto...così potrò commentare in pieno i "pregi" di qesto film!!!!!
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