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marezia
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sabato 8 maggio 2010
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david di donatello 2010
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Fare il controcanto a Marlen Vazzoler, autrice del pezzo (arido come un elenco telefonico), sarà un piacere anche perché altre volte mi sono cimentata in commenti personali quanto "professionali". L'assegnazione dei premi, GIUSTA questa volta, mette in evidenza a mio parere più che la straordinaria vitalità del cinema italiano di qualità il fatto che la selezione operata dalle commissioni di critici e giornalisti cinematografici in vista delle rassegne internazionali sia MIOPE, SCIOCCA E TALE DA UCCIDERLO fuori dei patri confini. Un prodotto come "Vincere", per esempio, FIORE ALL'OCCHIELLO CINEMA ITALIANO DELL'ANNO 2009, non è stato considerato degno di concorrere per gli Oscar 2009 e mi chiedo perché.
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Fare il controcanto a Marlen Vazzoler, autrice del pezzo (arido come un elenco telefonico), sarà un piacere anche perché altre volte mi sono cimentata in commenti personali quanto "professionali". L'assegnazione dei premi, GIUSTA questa volta, mette in evidenza a mio parere più che la straordinaria vitalità del cinema italiano di qualità il fatto che la selezione operata dalle commissioni di critici e giornalisti cinematografici in vista delle rassegne internazionali sia MIOPE, SCIOCCA E TALE DA UCCIDERLO fuori dei patri confini. Un prodotto come "Vincere", per esempio, FIORE ALL'OCCHIELLO CINEMA ITALIANO DELL'ANNO 2009, non è stato considerato degno di concorrere per gli Oscar 2009 e mi chiedo perché. Solo STUPIDITA' o qualcos'altro? In ogni caso, un vero peccato! Con buona pace del successo riportato da "Mine vaganti", PASTROCCHIO premiato sì con due statuette ma assegnate a SINGOLE PERSONE, più che a ruoli minori, hai capito Vazzoler?
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(di marezia)
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il conformista
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giovedì 6 maggio 2010
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dettagli, ma il film?
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Di questo film, non ci si ricorda di Scamarcio, ma delle sue camicie fighette, le mani nelle tasche dei jeans, biancheria intima aderente, gli stessi stacchetti musicali noiosi ad ogni inquadratura, Ilaria Occhini, la buona fotografia calda, Nicole Grimaudo, statuaria e inutile come la sua stupida macchina, la voce e il corpo di Alessandro Preziosi, la casa, qualche inquadrarura di Lecce, tanti dialoghi, l'arrivo degli "amici" come cavoli a merenda, le tette di Elena Sofia Ricci, le occhiaie di Carolina Crescentini, muta. Il film però non me lo ricordo.
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marezia
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giovedì 6 maggio 2010
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mah...
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Nonostante il successo riportato al Tribeca Film Festival suggellato dal premio speciale della giuria per me resta un film buono ma non ottimo. Evidentemente, un successo italiano all'estero ci voleva ed è stato scelto questo cavallo ma ce n'erano di migliori e sicuramente ce ne saranno per il prossimo. Ahi, MARKETING...
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loredana bastanza
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lunedì 19 aprile 2010
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l'indispensabile autenticità
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I film di Ozpetek hanno qualcosa di particolare,che rimane dentro a lungo.Per giorni,dopo la visione,tornano in mente frasi,immagini, nuovi spunti di riflessione.Quest'ultimo film, in particolare, riesce a smuovere zone sopite della mente e del cuore, come solo le opere "autentiche" riescono a fare.
Nonostante una certa ironia e il tentativo di leggerezza, il racconto di scelte dolorose e amori impossibili è spesso intriso di malinconia.Ma la poesia delle immagini, della musica,delle parole,esprime con intensità la bellezza struggente della vita.
Riuscire ad esprimere sè stessi e a non soffocare la propria natura è sempre frutto di percorsi difficili (non solo per gli omosessuali), e tuttavia indispensabili, perchè l'autenticità e la fedeltà a sè stessi (come dice la saggia nonna del film)sono passaggi obbligati per chiunque voglia provare ad essere felice.
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I film di Ozpetek hanno qualcosa di particolare,che rimane dentro a lungo.Per giorni,dopo la visione,tornano in mente frasi,immagini, nuovi spunti di riflessione.Quest'ultimo film, in particolare, riesce a smuovere zone sopite della mente e del cuore, come solo le opere "autentiche" riescono a fare.
Nonostante una certa ironia e il tentativo di leggerezza, il racconto di scelte dolorose e amori impossibili è spesso intriso di malinconia.Ma la poesia delle immagini, della musica,delle parole,esprime con intensità la bellezza struggente della vita.
Riuscire ad esprimere sè stessi e a non soffocare la propria natura è sempre frutto di percorsi difficili (non solo per gli omosessuali), e tuttavia indispensabili, perchè l'autenticità e la fedeltà a sè stessi (come dice la saggia nonna del film)sono passaggi obbligati per chiunque voglia provare ad essere felice.
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francyy
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lunedì 19 aprile 2010
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mine vaganti
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BELLO ....!!!! ... EMOZIONANTE ..... IO ADORO I REGISTI CHE FILMANO I SILENZI ..... E OZPETEK E' TRA I MIEI PREFERITI ........ BELLA ANCHE LA COLONNA SONORA .... PER NON PARLARE POI DI LECCE ... MERAVIGLIOSA ..... LUMINOSISSIMA .... GLI ATTORI TUTTI BRAVI ...
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gionicbet
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venerdì 16 aprile 2010
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uno spaccato di verita '. . . . . .
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MINE VAGANTI......Un film molto bello.......che alterena momenti di leggerezza a momenti drammatici ...per una situazione difficile da dichiarare in quel contesto sia familiare che contemporaneo.....In un paese chiuso alle diversità.....Eccellente l'interpretazione......complimenti ad Ennio Fantastichini ma anche agli altri attori.....
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angelo umana
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mercoledì 14 aprile 2010
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le mine scoppiano per creare un nuovo ordine
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E' Ozpetek, cosa vuoi dire di più? (per parafrasare la famosa pubblicità con Philippe Leroy e i cioccolatini). Il tema dell'omosessualità che piomba nella tranquilla provincia italiana, forse fuori tempo massimo. L'attrice protagonista e Scamarcio che imbellettano il prodotto, belle statuine in fondo, bei soprammobili. Tant'é, un dal cinque al sei di stima, nelle cose positive non và dimenticata la fantasia che il regista sempre mette per condimento o per sostanza (più la seconda).
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marezia
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domenica 11 aprile 2010
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ultima battuta
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"Mine vaganti" secondo me è una miscela SQUILIBRATA di ingredienti che alla fine non danno vita a qualcosa di "mangiabile" e Ozpetek in fondo al suo cuore lo sa perché è una persona intelligente. Io penso che il film abbia dei momenti molto interessanti e sicuramente personali ma rovinati da un che di parodistico che non gli appartiene e che difatti non sa gestire. La commedia non è per lui. P.S. Vuoi scommettere che "Angela" (STREPITOSA) vincerà il David per la migliore canzone originale?
[+] non ci posso credere
(di alessandruccio83)
[ - ] non ci posso credere
[+] credici, credici!
(di marezia)
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[+] già
(di alessandruccio83)
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[+] s', sì,
(di marezia)
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marezia
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sabato 10 aprile 2010
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caro alessandruccio83...
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""Mine Vaganti" ha i tempi comici di "Cado dalle nubi". Sfido e offro una birra a chi dimostra il contrario." l'hai detto tu e io te l'ho dimostrato! "Mine vaganti" non ha tempi comici se non dall'arrivo dell'allegra brigata che sinceramente mi è sembrata più che altro un gruppo di persone esibizioniste, edoniste e unite dalla goliardia più che da una condizione esistenziale che li escludesse dalla società. Nell'altro invece, la recitazione della coppia clandestina Troiano-Abbrescia era MOLTO più credibile e ispirava più buona fede. Non lo so, io penso che Ozpetek abbia fatto un gran buco nell'acqua presentando sostanzialmente una gamma troppo varia di omosessuali (il represso deciso, l'insicuro e gli altri, checche in privato e irreprensibili a fatica di fronte a terzi) senza saper che cosa farne esattamente mentre Nunziante ha fatto il resto: presentare la vita tra un sorriso e una risata.
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""Mine Vaganti" ha i tempi comici di "Cado dalle nubi". Sfido e offro una birra a chi dimostra il contrario." l'hai detto tu e io te l'ho dimostrato! "Mine vaganti" non ha tempi comici se non dall'arrivo dell'allegra brigata che sinceramente mi è sembrata più che altro un gruppo di persone esibizioniste, edoniste e unite dalla goliardia più che da una condizione esistenziale che li escludesse dalla società. Nell'altro invece, la recitazione della coppia clandestina Troiano-Abbrescia era MOLTO più credibile e ispirava più buona fede. Non lo so, io penso che Ozpetek abbia fatto un gran buco nell'acqua presentando sostanzialmente una gamma troppo varia di omosessuali (il represso deciso, l'insicuro e gli altri, checche in privato e irreprensibili a fatica di fronte a terzi) senza saper che cosa farne esattamente mentre Nunziante ha fatto il resto: presentare la vita tra un sorriso e una risata.
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marezia
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giovedì 8 aprile 2010
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zalone forever
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alessandruccio83, tu m'hai provocata e io "ti mangio" come diceva il compianto Sordi. Davvero "Mine vaganti" e "Cado dalle nubi" ti sembra che abbiano gli stessi tempi comici? Io lo ricordo benissimo e posso dire CON CERTEZZA che i due differiscono per un "piccolo" particolare e cioè LA COERENZA dei propositi di chi li ha girati; TECNICAMENTE poi, "Cado dalle nubi" è UNA COMMEDIA alla stato puro DALL'INIZIO ALLA FINE, che attraverso la figura del sempliciotto meridionale che a contatto con una società evoluta, multietnica e soprattutto libera da pregiudizi si evolve INSEGNA dei valori e cioè IL RISPETTO mentre "Mine vaganti" è un esercizio di stile nato forse da questo benedetto aneddoto che Ozpetek si diverte a raccontare in tutte le sedi di promozione del film ma diventato però, nei fatti, poco più che uno spot per il Salento.
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alessandruccio83, tu m'hai provocata e io "ti mangio" come diceva il compianto Sordi. Davvero "Mine vaganti" e "Cado dalle nubi" ti sembra che abbiano gli stessi tempi comici? Io lo ricordo benissimo e posso dire CON CERTEZZA che i due differiscono per un "piccolo" particolare e cioè LA COERENZA dei propositi di chi li ha girati; TECNICAMENTE poi, "Cado dalle nubi" è UNA COMMEDIA alla stato puro DALL'INIZIO ALLA FINE, che attraverso la figura del sempliciotto meridionale che a contatto con una società evoluta, multietnica e soprattutto libera da pregiudizi si evolve INSEGNA dei valori e cioè IL RISPETTO mentre "Mine vaganti" è un esercizio di stile nato forse da questo benedetto aneddoto che Ozpetek si diverte a raccontare in tutte le sedi di promozione del film ma diventato però, nei fatti, poco più che uno spot per il Salento. La birra non la voglio, prosit.
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[+] cara marezia....
(di alessandruccio83)
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[+] caro alessandruccio83,
(di marezia)
[ - ] caro alessandruccio83,
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