Mine Vaganti

Rimango anch'io sinceramnete sbalordito dai commenti di persone che gridano al miracolo e al capolavoro. Le intrpretazioni sublimi? UN'ACCOZZAGLIA, UNA GIUSTAPPOSIZIONE DI MACCHIETTE, esagerate, caricaturali da far girare la testa. Scamarcio ha una varietà espressiva paragonabile a quella di una salma. Un esercizio di stile, una volontà di far ridere dipingendo un mondo omossessuale, che Cristo è veramente ben altro. La Puglia saudita è lontana anni luce. I colori le musiche. I VUOLE ALTRO, BEN ALTRO PER FARE UN ALMODOVAR. Concedo due stelle, per PIETAS.

In una Puglia stupendamente fotografata si accendono le luci sulle ombre, si chiudono i sipari perchè si possa vedere quello che c'è fuori, oltre la rappresentazione di se stessi. Questo non è un film sull'omosessualità ma un film sulla libertà in cui i sentimenti devono poter vivere, un film che ci invita a lasciarsi andare nel vivere le emozioni perche' si possa dire che abbiamo davvero vissuto. Anche per un solo momento, come capita alla Nonna Ilaria Occhini che, ritorna al cinema  per interpretare magistralmente questo ruolo.
Il finale onrico ci ricorda che il sogno deve accompagnare ogni sentimento, dopo aver avuto il coraggio di esprimerlo fino in fondo. [+]

In una Puglia stupendamente fotografata si accendono le luci sulle ombre, si chiudono i sipari perchè si possa vedere quello che c'è fuori, oltre la rappresentazione di se stessi. Questo non è un film sull'omosessualità ma un film sulla libertà in cui i sentimenti devono poter vivere, un film che ci invita a lasciarsi andare nel vivere le emozioni perche' si possa dire che abbiamo davvero vissuto. Anche per un solo momento, come capita alla Nonna Ilaria Occhini che, ritorna al cinema  per interpretare magistralmente questo ruolo.
Il finale onrico ci ricorda che il sogno deve accompagnare ogni sentimento, dopo aver avuto il coraggio di esprimerlo fino in fondo.
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film commovente ottima scrittura fotografia e ottimi gli attori non a caso applaudito a Berlino e già in concordo a new York è vero che ognuno ha i suoi gusti ma dare una stella a questo film mi sembra veramente scandaloso.

Il film è fatto molto bene. è divertente,leggero e sopratutto recitato molto bene da tutti gli attori(le migliori sono La savino e elena sofia ricci). Vi consiglio di andarlo a vedere.

Penso che un film così lasci senza parole per un pò. Andrò a rivederlo di nuovo. Il film è la storia della famiglia Cantone e del suo pastificio, e di due fratelli che dovrebbero ereditare l'azienda. E' la storia di una nonna che ha vissuto un amore impossibile per tutta una vita, di una zia reclusa in casa che non ha avuto il coraggio di rifarsi una vita per il timore dei pettegolezzi, è un film sull'unica soluzione possibile.La verità. Dove non c'è verità non c'è pace.

Va ben che siamo froci, ma mica per questo dobbiamo applaudire a tutti i film che propongono un minimo di tematica gay. Si applaude solo ai film fatti bene. Questo non è certo pessimo, ma neanche è un capolavoro. Avrei messo tre stelline (discreto) se non mi avessero unpo' indisposto tutti questi commenti che lo definiscono (inopinatamente) un "capolavoro".
Ragazzi, siamo obiettivi, possiamo definirlo un film decente, qualcuno lo può anche definire un bel film, ma... capolavoro... insomma, ce ne passa... non vi pare?

Siamo nel 2010, come nel film viene detto, non siamo pìù nel 2000. Purtroppo. La realtà gay è maggiormente discriminata. Una ventata omofoba strisciante, sottile si è abbattuta sul nostro paese. Questo non è assolutamente un film fuori tempo, ma un film che rispecchia la realtà italiana. Bisogna ancora che l'omosessualità venga nascosta e per farsi accettare bisogna lottare duro. Ma il coraggio viene premiato ed anche Tommaso ed Antonio, i due fratelli protagonisti del film, ce la faranno. La forza della verità romperà tutti gli schemi. Un grande film di sentimenti che non muoiono, che hanno radici e ali per volare. Grandissimi tutti gli interpreti. Ottima la regia. Superlativo Ozpetek. Grazie Ferzan.

L'ultimo di Almodovar non mi è piaciuto molto, ma se questa è la risposta italiana ad Almodovar, allora viva la Spagna! Ma senza scomodare Almodovar, metterei questo film di Ozpetek un po' più in basso del film "Reinas": con la stessa regia approssimativa, ma con tematica sociale e politica decisamente più scadente, anzi... diciamo pure inesistente. :-) E chi vuol capire capisca.

E' un film che mi ha profondamente commosso. Ho ripensato alla mia vita e ho deciso di viverla per quello che sono. Il film è stata la mia mina vagante. Attori ottimi, su tutti Ilaria Occhini e Daniele Pecci, incredibilmente gay. Un film che sa essere leggero senza mai essere volgare, un film di grandi sentimenti, un film assolutamente da non perdere, dopo "La finestra di fronte" il miglior film di Ferzan.

All'omosessualità mia ci penso io, e me la vivo meglio di come me la racconta Ozpetek.
Ma che cojooooni!  Essiamo nel 2010 cari! Diamoci una mossa!
Il cinema, quello italiano, quello vero, me lo fa godere chi lo sa fare. Per esempio, Fellini, anche se è morto, mi fa godere di più. Baci cari.