Titolo originale | Mord ist mein Geschäft, Liebling |
Anno | 2009 |
Genere | Commedia |
Produzione | Germania |
Durata | 109 minuti |
Regia di | Sebastian Niemann |
Attori | Bud Spencer, Franco Nero, Ludger Pistor, Wolf Roth, Axel Stein, Christian Tramitz Rick Kavanian, Gunther Kaufmann, Janek Rieke, Nora Tschirner. |
MYmonetro | 2,25 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 11 giugno 2010
CONSIGLIATO NÌ
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Il sicario Toni Ricardelli è un killer professionista, soddisfatto di un "lavoro" che gli consente di condurre uno stile di vita agiato. Viene assoldato per assassinare lo scrittore Enrico Puzzo (ex mafioso), al fine di impedire la pubblicazione delle sue memorie. La missione ha successo, ma l'arrivo della segretaria della casa editrice, Julia, complica le cose. Ricardelli si spaccia per Puzzo e si invaghisce della donna. Julia, convinta che il killer sia lo scrittore, ha il compito di assicurarsi che l'uomo termini il libro in tempo per la presentazione prevista di lì a breve. Per terminare il libro, il neo scrittore si avvale dell'aiuto del suo amico più caro, Pepe...
Firmato da Sebastian Niemann - che precedentemente ha portato sul grande schermo un audiolibro divenuto ben presto un fenomeno letterario in Germania, Uibù fantasmino fifone -, Tesoro, sono un killer, ad eccezione dei titoli di testa e di coda decisamente ben riusciti, è un esempio piuttosto negativo di black comedy teutonica che scambia umorismo macabro con cattivo gusto e luoghi comuni.
Il film ha anche un buon ritmo, peccato che si disperda in un susseguirsi di gag dove non vi è neppure l'attenzione per la verosimiglianza. Ad un certo punto, infatti, la pellicola si svolge a Portofino, trasformata in una tipica località del Sud; tornano alla mente certe produzioni statunitensi del secolo scorso, che ricostruivano in maniera del tutto arbitraria le ambientazioni di paesi lontani, poteva trattarsi del Giappone, dell'India o ancora della Cina, dove i personaggi erano interpretati da attori statunitensi, "truccati" per l'occasione. Neppure il vecchio Continente è sfuggito alla ricostruzione più o meno fantasiosa della macchina cinema a stelle e strisce, tanto meno un'Italia tutta "pasta, mandolino e mafia".
Ma si trattava, appunto, di una produzione risalente a più di mezzo secolo fa e, tornando a Tesoro, sono un killer e alla vicina Germania, sorprende tanta approssimazione geografica e la costruzione macchiettistica dei personaggi. Forse l'intento era quello di realizzare un gangster movie in chiave parodistica, ma ci sembra che manchi del tutto la verve.
E' un film tedesco che di tedesco ha ben poco se non la location (in parte...). I tedeschi se la tentano con la commedia nera, che tra le tante cose cita apertamente i romanzi "Il padrino" di Mario Puzo e "Gomorra" di Roberto Saviano, parodiandone (si fa per dire...) contenuti e autori. Fa piacere sentire Bud Spencer doppiato da Sergio Fiorentini, che non è Glauco Onorato [...] Vai alla recensione »