Albakiara

Film 2008 | Commedia, V.M. 14 93 min.

Regia di Stefano Salvati. Un film con Laura Gigante, Davide Rossi, Raz Degan, Alessandro Haber, Ivano Marescotti, Dario Bandiera. Cast completo Genere Commedia, - Italia, 2008, durata 93 minuti. Uscita cinema venerdì 24 ottobre 2008 distribuito da Mikado Film. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 - MYmonetro 1,48 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 11 novembre 2016

Il film è tratto dalla celebre omonima canzone di Vasco Rossi. La "K" del titolo allude alla cosiddetta "generazione K" raccontata dal film, e svela il lato oscuro dei diciottenni di oggi. In Italia al Box Office Albakiara ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 811 mila euro e 450 mila euro nel primo weekend.

Consigliato assolutamente no!
1,48/5
MYMOVIES 1,00
CRITICA 1,29
PUBBLICO 2,61
CONSIGLIATO NO
Un ritratto generazionale decisamente parziale.
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 22 ottobre 2008
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 22 ottobre 2008

Chiara frequenta il Liceo, ha una sorella persa nel proprio dolore che continua a dipingere in silenzio favolosi aironi e una madre che deve lavorare per garantire loro un'esistenza normale. La normalità però, per Chiara e le sue amiche, è fatta sì di amori appassionati come quello di lei per il dj Nico ma anche di gare di fellatio, di "notti gangster" in cui i rapporti sessuali plurimi sono di casa, di pasticche, canne e cocaina. Il bidello della scuola, Tony, non è certamente privo di competenze in materia perché è lui che procura spinelli a chi glieli chiede. Quando duecento chili di cocaina rubati (operazione in cui è coinvolto un ispettore di polizia) finiscono nella cantina dello zio deceduto della ragazza si presenta per lei, Nico e Tony la possibilità di diventare davvero ricchi.
Leggiamo nelle note di regia "Il film mescola i generi, esattamente come fa la vita, soprattutto quella dei nostri giorni: commedia, thriller, erotismo.." . E' vero: la vita mescola i generi però, per vie del tutto ignote a noi mortali, spesso lo sa fare. Considerazione che invece non vale per Stefano Salvati il quale, esperto sembra ombra di dubbio nella realizzazione di videoclip, non riesce a fondere le diverse anime del suo film. Ecco allora che a strausurate battute su ET e a una citazione, che vorrebbe essere ironica, de La finestra di fronte incolla una madre dall'accento pugliese, due rapinatori meridionali da teatro dialettale (con tutto il rispetto di quella forma di teatro) che indossano per la rapina tute della ditta Kubrica (dovremmo ridere o pensare ad Arancia meccanica?), un negoziante, un bidello e un commissario emiliani e via percorrendo le strade della commedia anni Settanta.
Ogni tanto però ci consente visioni fantasy in cui la sorella di Chiara si immagina fata dell'arte in un mondo immaginario per poi rituffarci nella squallida ma patinata quotidianità della protagonista da alternarsi (così prescrivono le dosi della sceneggiatura) con le apparizioni del 'cattivissimo' poliziotto interpretato da Raz Degan che ci offrirà anche una tortura in stile Saw.
Da tutto questo andirivieni emergono due elementi che fanno pensare che è un bene che ormai il cinema non sia più in grado di influenzare i comportamenti come qualche decennio fa ancora era possibile. Perché se così fosse ci sarebbe di che riflettere su una descrizione dell'adolescenza come quella che il film ci propone. Salvati, Lucarelli e Bernardini (sceneggiatori) generalizzano presentando non solo l'amoralità come un dato di fatto pervasivo e ineluttabile ma aderendovi (al di là delle dichiarazioni ufficiali) con uno sguardo che non giudica mai ma si fa invece partecipe del 'gioco' (di qualsiasi gioco si tratti). Solo la 'romantica prof inglese' legata a macchine per scrivere e cineprese superotto (ma pronta anche lei per lo spinello rilassante) può ancora pensare a un mondo diverso.
Ecco allora che un film che si avvale delle musiche e parole di un cantante trasgressivo vero come Vasco diviene, temiamo inconsapevolmente, strumento di quella che un tempo si chiamava visione reazionaria. Perché, verrebbe da dire, se tutti i giovani sono così altro che voto di condotta ci vuole! Fortunatamente prendere una parte per il tutto è e resta un errore seppur grave che distorce la realtà. Anche se poi all'errore si vuole porre rimedio con un finale (non perdetevi i titoli di coda) tanto moralistico quanto in linea con la struttura del film. Appiccicato.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
giovedì 15 luglio 2010
Gaidurachi

Allineandomi alla sensazione che un errore cinematografico di tale portata potrebbe scatenare in uno spettatore, non privo di senso critico ordinario, farei corrispondere il vocabolo OBNUBILANTE. Chi probabilmente non è riuscito ad arrivare alla fine, come il sottoscritto, immagino si sia congedato con un senso di nausea e disorientamento. Colui che sia riuscito ad arrivare alla fine della proiezione [...] Vai alla recensione »

mercoledì 17 giugno 2009
Mignon

Già prima di vedere questo film avevo il sospetto che si trattasse di un´"italianata", con le caratteristiche peggiori del termine. Dopo averlo visto devo dire che non solo ha confermato ma anche superato le mie aspettative in questo senso. Infatti non ho trovato un solo elemento che lo riscattasse: è un film confuso, sconclusionato, e per di più volgare e violento.

giovedì 4 giugno 2009
gioxd

Ho appena finito di vedere "Albakiara". All'inizio ero incuriosito da un film potenzialmente icona di una generazione e per giunta di un giovane regista. Son partito senza pregiudizi, ma sono stati sufficienti 4 minuti per distogliere lo sguardo come quando ci si trova in una situazione noiosa, in un deja vu. Bene, mi son detto, continuiamo. Peccato che il deja vu ha continuato a balenarmi nella mente. [...] Vai alla recensione »

domenica 27 febbraio 2011
Atreyu83

Orribile, inguardabile, irritante. Il cinema italiano è davvero caduto così in basso? In questo film è difficile trovare qualcosa di positivo, a incominciare dalla protagonista, Chiara, che è stupida, ignorante (lo si capisce dall'interrogazione di inglese, in cui Shakespeare diventa "Shesper") e decisamente di facili costumi.

mercoledì 16 gennaio 2013
Adoro adoro

 Il problema principale di AlbaKiara è nella scelta di linguaggio, nel mischiare troppi stili e generi: si passa dalle teen comedies al fantasy, dal thriller (Lucarelli firma la sceneggiatura) all’horror, inserendo qua e là venature pulp. E strizzando l’occhio un po’ a tutti. Forse con un dosaggio diverso, eliminando qualcuno di questi riferimenti (come il fantasy, [...] Vai alla recensione »

lunedì 23 dicembre 2013
EvilDevin87

Uno dei capitoli più bui della storia del cinema italiano. Talmente basso il livello che risulta difficile anche apprezzare lo sforzo di osare da parte del regista. Morali sbagliatissime, generi messi insieme alla rinfusa e parti decisamente confusionarie che si mescolano insieme per offrirci questo: un prodotto di scarsissimo livello nonchè un'offesa al mondo giovanile odierno.

sabato 28 marzo 2009
Mikelangelo

Dopo i numerosissimi musical adolescenziali made in USA impregnati di saccarosio (i vari High School Musical e Camp Rock) e le commediole italiane frivole e melense (Tre Metri Sopra il Cielo, Ho voglia di te, Scusa ma ti chiamo Amore) ecco un film che vorrebbe rispecchiare tutta la nuova gioventù bruciata che con James Dean non c'entra assolutamente nulla.

giovedì 21 maggio 2015
NadieLoSabe

Spiegare un film come AlbaKiara non è semplice. Cooperano al risultato una sceneggiatura incoerente, scadente sino al ridicolo, personaggi che sembrano costruiti ad hoc per essere fastidiosi, intrecci che non hanno sviluppo né vengono giustificati (che ca...volo di problemi ha la sorella della protagonista? Che senso ha il suo personaggio?), regia che lascia molto a desiderare e soprattutto [...] Vai alla recensione »

domenica 12 aprile 2015
MatteoBenassi

Il mio punto di vista si distacca da tutte le recensioni che ho letto. Ritengo che sia un ottimo film perché a differenza di quasi tutte le persone che hanno avuto la fortuna/sfortuna (io ovviamente la considero fortuna) di aver visto Albakiara interpreto la naturalità con la quale i personaggi si approcciano ai comportamenti deplorevoli trattati non come denuncia di comportamenti dominanti nelle nuove [...] Vai alla recensione »

lunedì 23 marzo 2009
paride86

Credevo che "Troppo Belli" fosse il fondo ma, come dice il proverbio, al peggio non c'è mai fine. Ma insomma, cos'è questo film? Uno strampalato poliziesco che si interseca con storie pseudogenerazionali? Un racconto di ragazzini cretini a senso unico, dediti solo al sesso promiscuo, alla coca e a Vasco Rossi? Anche il montaggio e la regia sono piuttosto scadenti, pieni di ritmi isterici e vidioti. Per [...] Vai alla recensione »

mercoledì 13 marzo 2013
SuperKilobaid

Questo film è G-G-G-GIOVANE! 

sabato 30 gennaio 2010
filippomazz

quando vidi questo film stentavo a credere a cio' a cui avevo appena assistito. le opzioni sono due: 1)  il mercato cinematografico italiano ci vuole solo fregare soldi e pensa che mettendo in un film delle ragazze che si comportano da perfette puttanelle basti a fargli avere successo. 2) questo film e' in realta' il piu' grande pesce d'aprile mai realizzato in italia e nei [...] Vai alla recensione »

venerdì 10 aprile 2009
cassandra85

Di films "generazione K" se ne sono visti tanti e tanto squallidi da lasciar di stucco gli stessi adolescenti, ma questo li batte davvero tutti...tre teste per scrivere questa roba...ma è vergognoso! Uno dei tre almeno poteva rinsavire e dire:" un Pinguino,abbiamo proprio bisogno di una pausa" e invece che fa? dice..."mettiamoci un gabbiano fantasy"; si perchè ai raga incollati alla playstation la [...] Vai alla recensione »

venerdì 11 gennaio 2013
critichetti

Premessa:Vasco Rossi non è il mio cantante preferito,ma comunque mi piace.Questo per dire una cosa:le sue musiche sono l'unica cosa positiva del film.Questo film è quanto di più stupido sia mai stato girato.Tralasciando il fatto che è pieno di riempitivi,con anche degli effetti speciali infilati a caso(o meglio:il regista solitamente fa clip per i concerti,dove ci stanno [...] Vai alla recensione »

domenica 16 ottobre 2011
lacice

Tutto ciò che è l'Italia. Tutto ciò che è sbagliato. Dai giochetti photoshoppati del rosso sangue, alla sorella matta, al figlio di Vasco che tergiversa nelle battute perchè non sa quando tocca a lui(vedi scena al bar col bidello e la ragazza che non sa se dire la battuta prima o dopo aver acceso la sigaretta).

martedì 2 febbraio 2010
Palestrione

Solo i "film" mocciani battono questa "perla" in quanto a bassezza. E' il film più brutto che abbia mai visto. Irritante fino alla nausea. Assurdo e devastante. La morte di Chiara è una liberazione.

mercoledì 23 dicembre 2009
cinètopo

Difficile trovarlo tra gli home video a noleggio. Un film che pensavo non meritasse il grande schermo, ma che, evidentemente, non merita nemmeno l'home. Si era detto che il regista aveva voluto "denunciare" lo sbando di una gioventù per enfatizzare la pericolosità di questa deriva. Evidentemente l'unico obiettivo reale era sfruttare un mix di musiche di successo, un tour musicale di imponenti dimensioni [...] Vai alla recensione »

lunedì 10 giugno 2013
Paolo Salvaro

Nessun commento da fare riguardo al film .....  l'unica cosa sulla quale vorrei fare riflettere gli altri utenti e la redazione è che è stato permesso ad una decina di persone (fan di Vasco Rossi che hanno fatto le comparse nel film)  di valutare il film prima ancora che esso fosse uscito, facendolo sembrare alla luce del pubblico più bello di quanto effettivamente [...] Vai alla recensione »

martedì 17 dicembre 2013
Kayako

Albakiara, un film partito con l'intenzione di riflettere tutto ciò che riguarda la vita dei giovani di oggi e costruito con atteggiamento immorale e inopportuno proponendo una versione degli adolescenti come ragazzi indecenti addirittura trasformandoli in attori porno ninfomani e tossicodipendenti. L'idea di voler riflettere il mondo giovanile verrebbe apprezzata se il film potesse [...] Vai alla recensione »

sabato 12 febbraio 2011
ValentinaMì

Se avete voglia di vedere un "film" brutto ma davvero brutto allora AlbaKiara fa per voi. Salvati con questo aborto cinematografico non innalza di certo il suo curriculum registico. Attori al limite della credibilità,se poi cos' possiamo definirli. Stupisce come abbiano potuto superare provini e ottenere il ruolo,Raz Degan Davide Rossi e Laura Gigante.

sabato 30 gennaio 2010
filippomazz

quando vidi questo film stentavo a credere a cio' a cui avevo appena assistito. le opzioni sono due: 1)  il mercato cinematografico italiano ci vuole solo fregare soldi e pensa che mettendo in un film delle ragazze che si comportano da perfette puttanelle basti a fargli avere successo. 2) questo film e' in realta' il piu' grande pesce d'aprile mai realizzato in italia e nei [...] Vai alla recensione »

lunedì 19 novembre 2018
marco.vittorio.defilippis@gmail.com

Un film impressionante, efficace, a mio parere abbastanza ben fatto. La protagonista, Chiara, brava, ma migliorabile. La macchina per scrivere scandisce i momenti della storia e i suoi meccanismi indicano una certa meccanicità delle conseguenze delle azioni dei protagonisti. La droga porta solo morte. Una parte dei giovani (che nel film viene assolutizzata, come esistessero solo quelli sbandati [...] Vai alla recensione »

martedì 29 giugno 2010
Enzo Fucchio

Qualcuno conosce Gianni Pinoli? Telecronista di Iss Pro evolution Soccer? Comunque come film mi è sembrato molto urno! Ita...cesima partita!

Frasi
Il tempo delle mele è finito puttana
Una frase di Ispettore Castri (Raz Degan)
dal film Albakiara
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Paolo D'Agostini
La Repubblica

Poco prima della proiezione qualcuno che già sa avverte (riferendosi ad altro titolo della stessa scuderia Mikado ma di tutt' altra statura): non aspettarti di vedere "La classe". Avvertenza non così ovvia. Albakiara è la dimostrazione che al peggio non c' è mai limite. Fondato sul pubblicitario riferimento alla (quasi) omonima canzone di Vasco Rossi - infatti il tambureggiamento vorrebbe imporre il [...] Vai alla recensione »

Alberto Castellano
Il Mattino

Stefano Salvati (una ventennale esperienza di videoclip alle spalle) prova a fare l'anti-Moccia e traspone sullo schermo il suo romanzo «Albakiara» ispirato alla famosa canzone di Vasco Rossi, per raccontare la deriva di una generazione. Qui non ci sono romantiche storie d'amore, girotondi sentimentali, corteggiamenti ma un gruppo di ragazze spregiudicate e ciniche guidate da Albakiara, nickname di [...] Vai alla recensione »

Lietta Tornabuoni
La Stampa

La canzone di Vasco Rossi c'entra con il titolo soltanto perché il cantautore è produttore del film e padre del protagonista Davide Rossi: è una moda, sono già pronti Amore che vieni, amore che vai e Questo piccolo grande amore, titoli da canzoni di De André e di Baglioni. Questa è una storia d'amore maledetta raccontata con un mix di vari generi cinematografici, dalla commedia al thriller.

Cristina Borsatti
Film TV

È finito Il tempo delle mele, e i mocciosi di Stefano Salvati non hanno nulla a che vedere con quelli di Brizzi e Moccia. Sono cattivi, dannati, persi. La peggio gioventù di questo inizio Millennio si fa tutto quello che trova, organizza orge davanti alle webcam, disputa gare di sesso orale. Così Chiara, alter-ego senza scopi né valori della ragazzina descritta da Vasco Rossi nella sua Albachiara. Vai alla recensione »

Cristina Piccino
Il Manifesto

Il titolo ammicca a Vasco Rossi però col «k» che fa più giovane. Peccato che del cantautore di notti vagabonde e «vite spericolate» ci sono solo le canzoni ridotte a motivetto per clipponi melensi e il figlio Davide Rossi, ma drogasessorock non sono come per lui piaceri esistenziali, servono piuttosto come pretesto per colpire i ragazzi fantasiosi e torturarli meglio.

Boris Sollazzo
DNews

Un lungometraggio videoclipparo ero-horror-trash. Puzzle coraggioso o papocchio, ecco il dilemma. Più il secondo del primo, ma di sicuro in questo film sporco e glam del regista di Vasco Rossi (e del top della musica più o meno leggera italiana) c'è un linguaggio irrisolto che rappresenta un'assoluta innovazione nel cinema italiano, che il mondo degli adolescenti non lo conosce e di cui rifiuta la [...] Vai alla recensione »

Massimo Bertarelli
Il Giornale

Ha fiuto papà Vasco: avrebbe voluto un futuro da avvocato per il ventiduenne figlio Davide. Che invece ha scelto la via del cinema. Tuffandosi, come interprete, in film sempre più brutti, come l’inguardabile Albakiara, diretto da tale Stefano Salvati, autore in società con Carlo Lucarelli di una sceneggiatura da camicia di forza. Dove convivono faticosamente poliziesco e commedia.

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mercoledì 10 settembre 2008
Chiara Renda

Gli attesissimi A fine settembre, quando la stagione cinematografica sarà ormai entrata in pieno regime, tanti saranno i titoli di richiamo che riempiranno le sale. A partire da Sfida senza regole, opera attesissima di Jon Avnet che è riuscito a riunire [...]

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