A cavallo fra due epoche distanti molti secoli, il melodramma di due donne si consuma attorno ad una tela di Caravaggio. Espandi ▽
La Giuditta e Oloferne di Caravaggio, quadro amatissimo dall'irrequieta Rosalina e dalla sua antenata
Emilia de Sousa, è la chiave interpretativa offerta dal regista per penetrare il sulfureo e colorato
melodramma tratto dal romanzo della scrittrice lusitana Agustina Bessa Luis, i cui libri hanno spesso
ispirato Manoel de Oliveira a cominciare dal suo capolavoro Francisca. Autentico monumento alla libertà
femminile, frustrata dalla rigida società maschile, il film intreccia i piani temporali, segue il dramma di
Rosalina, quello di Emilia, ma anche della sfortunata Principessa Sissi, tutte avvinte da un destino comune
sulle scogliere della Corte do Norte, il cupo maniero che si specchia nel mare dell'isola di Madeira. Il
capolavoro di uno dei maggiori cineasti europei.