fabian t.
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lunedì 24 maggio 2010
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accattivante ma non abbastanza
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Partendo dal mio disaccordo verso definizioni come "O si ama o si odia", visto che per vedere un film di Tarantino bisogna almeno apprezzare il regista, posso senz'altro dire che "A prova di morte", pur con alcuni indiscutibili meriti, non lascia alcun segno e non affascina nemmeno dopo averlo rivisto. Sicuramente buona le messinscena, la recitazione, le scenografie, la regia e, soprattutto, l'originale montaggio stile primi anni settanta. Sarà forse una sceneggiatura troppo esile e banale, o i dialoghi spesso logorroici e noiosetti oppure un cast alquanto anonimo e poco empatico (a eccezione ovviamente del grande Kurt Russell), ma per i miei gusti posso solo dire che Tarantino ha fatto di meglio e lo considero tra i meno buoni della sua produzione.
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Partendo dal mio disaccordo verso definizioni come "O si ama o si odia", visto che per vedere un film di Tarantino bisogna almeno apprezzare il regista, posso senz'altro dire che "A prova di morte", pur con alcuni indiscutibili meriti, non lascia alcun segno e non affascina nemmeno dopo averlo rivisto. Sicuramente buona le messinscena, la recitazione, le scenografie, la regia e, soprattutto, l'originale montaggio stile primi anni settanta. Sarà forse una sceneggiatura troppo esile e banale, o i dialoghi spesso logorroici e noiosetti oppure un cast alquanto anonimo e poco empatico (a eccezione ovviamente del grande Kurt Russell), ma per i miei gusti posso solo dire che Tarantino ha fatto di meglio e lo considero tra i meno buoni della sua produzione. Pare più un gioco di stile e un'autocitazione registica che un film con un'idea interessante dietro. Parlare addirittura di film geniale, mi sembra oggettivamente del tutto fuorviante e inadatto. Di certo è da vedere, non lo nego, sebbene però sia lecito aspettarsi di meglio da un talentato come il buon Quentin.
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francescol82
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lunedì 17 maggio 2010
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inconfondibile marcho tarantiniano
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Dovrebbero coniare un nuovo termine per definire il genere di questi film: "Tarantiniani" sarebbe il termine giusto, non è un vero e proprio horror, è una creazione del genio di Tarantino e basta! Proprio per questo motivo o lo si ama o lo si odia, io personalmente adoro ogni suo film ma al tempo stesso riconosco che sono tutti talmente particolari che non lasciano vie di mezzo per i gusti dello spettatore.
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joker91
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domenica 18 aprile 2010
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il meno bello
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un film che non ho adorato come il resto dei film tarantiniani,un lavoro bello in alcune parti ma scarso in altre con un finale evitabile.
un ottimo kurt russel ma il film a mio parere non decolla e lo trovato piuttosto noioso in alcune parti,tarantino a fatto di meglio
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bellosguardo
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mercoledì 17 marzo 2010
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mah
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Nonostante gli sforzi barocchi molto graditi per farti restare attaccato allo schermo, mi duole dirlo, Tarantino ha fallito. A sua discolpa un qualunque altro regista sulla faccia della terra non avrebbe neppeno potuto pensarlo un film del genere.
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alex41
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venerdì 19 febbraio 2010
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bello, ma non il migliore.
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Io sono un appassionato dei film di Tarantino, li amo tutti, uno dopo l'altro. Quando ho visto Grindhouse sono rimasto impressionato da alcune cose: 1) è un road-movie stile anni '70 incredibile dove per una volta il regista usa stavolte attrici per i suoi dialoghi memorabili e mai noiosi. 2) fa molta paura in molte scene, inquieta un attimino e la seconda parte è la polpa di tutto il film. La scena finale è violentissima anche se spettacolare; 3) la figura di Kurt Russell torna a sorprendere dopo la sua storica interpretazione di Jena in "1997: Fuga Da New York". Un film spettacolare e maestoso, un tributo ai vecchi film anni '70, ottima sceneggiatura e musiche come sempre grandiose, ma stavolta il succo di tutta la storia non mi ha impressionato come invece in Pulp Fiction o Kill Bill.
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Io sono un appassionato dei film di Tarantino, li amo tutti, uno dopo l'altro. Quando ho visto Grindhouse sono rimasto impressionato da alcune cose: 1) è un road-movie stile anni '70 incredibile dove per una volta il regista usa stavolte attrici per i suoi dialoghi memorabili e mai noiosi. 2) fa molta paura in molte scene, inquieta un attimino e la seconda parte è la polpa di tutto il film. La scena finale è violentissima anche se spettacolare; 3) la figura di Kurt Russell torna a sorprendere dopo la sua storica interpretazione di Jena in "1997: Fuga Da New York". Un film spettacolare e maestoso, un tributo ai vecchi film anni '70, ottima sceneggiatura e musiche come sempre grandiose, ma stavolta il succo di tutta la storia non mi ha impressionato come invece in Pulp Fiction o Kill Bill. A parte questo, devo dire che è un ottimo film con qualche ritocco alla "Leone". Tarantino, continua così.
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il paziente
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lunedì 15 febbraio 2010
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un'auto come arma del delitto
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Non che io sia chissà quale esperto cinematografico, ma devo ammettere che "A prova di morte" mi è piaciuto un sacco. Forse per quel retrogusto di retrò ,che non guasta mai, e, soprattutto, per l'originalità dell'arma: una macchina modificata con cui si lancia e uccide ragazze per eccitarsi. Il killer di turno, stuntman Mike, vecchio ma con l'animo ribelle(uno strepitoso Kurt Russel che ho visto da bambino in: 1997 fuga da New York) non ti annoia mai e con la sua cicatrice sembra proprio uscito da un film horror anni '60-70. La sua follia non ha origine e allo spettatore poco importa, tutto guarnito con gli splendidi scenari del deserto texano. Tarantino ci offre finalmente, dopo gangtern movie e soldati della seconda guerra mondiale, un'approccio della sua violenza, in alcuni casi sperflua ma mai fuori luogo, su un personaggio che deve fare violenza, e per questo privo di freni o inibizioni.
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Non che io sia chissà quale esperto cinematografico, ma devo ammettere che "A prova di morte" mi è piaciuto un sacco. Forse per quel retrogusto di retrò ,che non guasta mai, e, soprattutto, per l'originalità dell'arma: una macchina modificata con cui si lancia e uccide ragazze per eccitarsi. Il killer di turno, stuntman Mike, vecchio ma con l'animo ribelle(uno strepitoso Kurt Russel che ho visto da bambino in: 1997 fuga da New York) non ti annoia mai e con la sua cicatrice sembra proprio uscito da un film horror anni '60-70. La sua follia non ha origine e allo spettatore poco importa, tutto guarnito con gli splendidi scenari del deserto texano. Tarantino ci offre finalmente, dopo gangtern movie e soldati della seconda guerra mondiale, un'approccio della sua violenza, in alcuni casi sperflua ma mai fuori luogo, su un personaggio che deve fare violenza, e per questo privo di freni o inibizioni. Forse ci si perde nei dialoghi contorti, ormai marchio di fabbrica del regista, e si rimane delusi per la misera morte di Mike, massacrato di botte da alcune stuntwoman. Nonostante tutto è un film godibile e ho già inserito stuntman Mike tra i miei psicotici cinematografici preferiti, assieme a John Doe di "Se7en" e Anton Chigurh di "Non è un paese per vecchi".
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[+] kurt è sempre kurt
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edocle81
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lunedì 16 novembre 2009
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grindhouse un oasi in un deserto di banalita'
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Ammetto che mi ha molto sorpreso questo film dal momento che e' stato un tale flop al botteghino e che ne' critica ne'pubblico, ne' nessuno che conosco e con cui sono solito parlare di film abbia speso una parola positiva su Grindhouse. Io l'ho trovato un film splendido, ha tenuto i dialoghi all'inizio e l'azzione alla fine cosa opposta a Pulp Fiction o a Kill Bill e per me e' stata una scelta vincente. I dialoghi che hanno tanto disturbato critica e pubblico li ho trovati godibilissimi, un piccolo r4iferimento al cinema di Almodovar in chiave western, e i protagonisti tutti azzeccati, in particolare Zoe, la matta che si mette sul cofano della macchina, stuntwoman in Kill Bill ed in Xeena.Kurt Russel perfetto nella parte che sembra stata scritta apposta per lui, per la prima volta l'ho trovato espressivo e qesto e' una vittoria di per se per il buon Tarantino.
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Ammetto che mi ha molto sorpreso questo film dal momento che e' stato un tale flop al botteghino e che ne' critica ne'pubblico, ne' nessuno che conosco e con cui sono solito parlare di film abbia speso una parola positiva su Grindhouse. Io l'ho trovato un film splendido, ha tenuto i dialoghi all'inizio e l'azzione alla fine cosa opposta a Pulp Fiction o a Kill Bill e per me e' stata una scelta vincente. I dialoghi che hanno tanto disturbato critica e pubblico li ho trovati godibilissimi, un piccolo r4iferimento al cinema di Almodovar in chiave western, e i protagonisti tutti azzeccati, in particolare Zoe, la matta che si mette sul cofano della macchina, stuntwoman in Kill Bill ed in Xeena.Kurt Russel perfetto nella parte che sembra stata scritta apposta per lui, per la prima volta l'ho trovato espressivo e qesto e' una vittoria di per se per il buon Tarantino. L' inseguimento finale e' stato veramente emozionante, piu' di ogni scena di Kill Bil. Il finale perfetto, inaspettato e molto stilistico, Tarantino e' spesso criticato per fare troppi riferimenti al cinema del passato, i deirettori di oggi non considerano minimamente lo stile dei vecchi film di genere e hanno rimpiazzato i loro film con una totale mancanza di stile.Nonostante cio' capisco che a qualcuno il film possa avere deluso, ma in un panorama cosi' arido di idee e sopratutto di stile cinematografico e dico questo intendendo che i film di oggi sono di un piatto e di un banale non si da' importanza alla colonna sonora al tipo di immagin e che si vuole rendere ad un eventuale messaggio anche se non credo che qust'ultimo sia la cosa piu' importante ma in mancanza di altro mi accontent5o anche di questo,, aco sa si da' omportanza nel cimena d'oggi boo' ditemelo voi e se non vi piace sto film che cazzo vi piace guardare al cinema le banalita' alla Harry Potter o i ritmi lenti di Clint Eastwood che non ha imparato una mazza dal grande e inarrivabile Se4rgio Leone?
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cappellaio matt.o
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sabato 10 ottobre 2009
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ma non scherziamo..
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ma non scherziamo, questo è uno dei film più brutti della storia..tarantino sta vivendo di rendita dopo quei gran film che ha fatto anni fa..adesso sta producendo solo boiate..
[+] pulp fiction e' sopravalutato!
(di edocle81)
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pryscilla
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venerdì 3 luglio 2009
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in love with tarantino
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Come non essere d'accordo con Zappoli? Rimando le sue citazioni: "volete l'azione? Volete lo splatter? Aspettate, aspettate. I tarantiniani doc sono pronti a tutto e quindi apprezzeranno. Per gli altri l'attesa è… mortale." Effettivamente, gli appassionati di Tarantino, quelli che lo amano visceralmente dal profondo del cuore, che apprezzano anche i dialoghi da taglio di vene, come me, ameranno e adoreranno questo B-movie. E sinceramente, non so nemmeno io il motivo per cui riesca a piacermi tanto. Saranno le sue schizofrenie di ripresa: dal bianco e nero al colore in uno scatto repentino, saranno i dialoghi e il suo feticismo malato per i piedi femminili. Sarà il suo amore spassionato per le donne (tanto che il finale sorprenderà tutti); sarà che i suoi film riescono a farti ridere anche nella tragicità della storia.
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Come non essere d'accordo con Zappoli? Rimando le sue citazioni: "volete l'azione? Volete lo splatter? Aspettate, aspettate. I tarantiniani doc sono pronti a tutto e quindi apprezzeranno. Per gli altri l'attesa è… mortale." Effettivamente, gli appassionati di Tarantino, quelli che lo amano visceralmente dal profondo del cuore, che apprezzano anche i dialoghi da taglio di vene, come me, ameranno e adoreranno questo B-movie. E sinceramente, non so nemmeno io il motivo per cui riesca a piacermi tanto. Saranno le sue schizofrenie di ripresa: dal bianco e nero al colore in uno scatto repentino, saranno i dialoghi e il suo feticismo malato per i piedi femminili. Sarà il suo amore spassionato per le donne (tanto che il finale sorprenderà tutti); sarà che i suoi film riescono a farti ridere anche nella tragicità della storia. Sarà la sua pazzia, il suo modo di essere che lascia il segno su ogni lavoro fatto. Per me uno dei più interessanti e geniali registi degli ultimi anni.
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