flatout
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giovedì 3 maggio 2012
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grindhouse - a prova di morte
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"Stuntman" Mike incrocia in un bar le tre amiche "jungle" Julia, Arlene e Shanna, dacise a passare una vacanza da sole. Dopo aver raccolto in macchina l'autostoppista Pam, si lancia sulle traccie delle tre ragazze, deciso a verificare la loro resistenza agli incidenti automobilistici frontali. Qualche tempo dopo prova a ripetersi con Abernathy, Zoe e Kim che girano allegre in auto per la campagna. Ma avrà più di una sorpresa.
Uscito come film autonomo e con una sequenza in più, è il secondo episodio dell'originale Gringhouse, distribuito nella versione di 191' solo negli Usa e in Francia.
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"Stuntman" Mike incrocia in un bar le tre amiche "jungle" Julia, Arlene e Shanna, dacise a passare una vacanza da sole. Dopo aver raccolto in macchina l'autostoppista Pam, si lancia sulle traccie delle tre ragazze, deciso a verificare la loro resistenza agli incidenti automobilistici frontali. Qualche tempo dopo prova a ripetersi con Abernathy, Zoe e Kim che girano allegre in auto per la campagna. Ma avrà più di una sorpresa.
Uscito come film autonomo e con una sequenza in più, è il secondo episodio dell'originale Gringhouse, distribuito nella versione di 191' solo negli Usa e in Francia. Il titolo indica il termine gergale per i locali di ultima visione dove negli anni settanta si vedevano due film, spesso di serie Z, con un biglietto solo. Tarantino ricrea con interventi digitali il look delle pellicole in condizioni tecniche inpresentabili che circolavano in quelle sale: graffi, sfocature, salti di quadro, tagli ecc. Ma il film è solo l'ennesima dimostrazione di una radicalità cinematografica che non riesce più a diventare spettacolo appassionante e coinvolgente: il rifiuto delle tradizionali regole marrative e la gratuità degli interventi sulla pellicola portano a una perdita totale di tensione; il gioco di citazioni e di rimandi perde qualsiasi significato per trasformarsi in una inutile prova di bulimia cinefila; l'ambizione di fare "cinema popolare" annega in interminabili dialoghi fumosi e squilibrati. Resta la testimonianza del vicolo cieco in cui rischia di finire certo cinema postmoderno. Rose McGowan è coprotagonista anche in Planet Terror, dove la Shelton, Parks e la Romeo interpretano invece i medesimi ruoli. Il regista Eli Roth è Dov. Colonna sonora al solito ricchissima con, tra gli altri, brani di The Coasters, Eddie Floyd, Willy DeVille e la riscoperta di Hold Tight, di Dave Dee, Dozy, Beaky, Mick & Tich. I film annunciati dai falsi trailer fra un'episodio e l'altro dell'edizione originale sono: 'Warewolf', 'Women of the SS', 'Don't' e 'Machete'. Negli Usa un sonoro flop, in Italia un successo moderato.
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killbillvol2
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giovedì 29 marzo 2012
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il peggior film di tarantino
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Il film, fondamentalmente non ha una trama, e senza i lunghissimi dialoghi(che non parlano di niente), sarebbe un cortometraggio di appena venti minuti. Inoltre si accenna soltanto in una scena al futile motivo della pazzia di Stuntman Mike(Kurt Russell), non convincendo per niente. Se non fosse un film di Tarantino, sarebbe passato del tutto inosservato, come, in parte è accaduto negli Stati Uniti. La prima ora è concentrata su un gruppo di ragazze, che vengono pedinate da un uomo misterioso, che finirà per ucciderle tutte, senza apparente motivo, usando la sua macchina "a prova di morte". Mesi dopo succede praticamente la stessa cosa ad un'altro gruppo di ragazze, che però, questa volta reagiscono, e riusciranno, dopo un lunghissimo inseguimento in macchina, a liberarsi dallo psicopatico.
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Il film, fondamentalmente non ha una trama, e senza i lunghissimi dialoghi(che non parlano di niente), sarebbe un cortometraggio di appena venti minuti. Inoltre si accenna soltanto in una scena al futile motivo della pazzia di Stuntman Mike(Kurt Russell), non convincendo per niente. Se non fosse un film di Tarantino, sarebbe passato del tutto inosservato, come, in parte è accaduto negli Stati Uniti. La prima ora è concentrata su un gruppo di ragazze, che vengono pedinate da un uomo misterioso, che finirà per ucciderle tutte, senza apparente motivo, usando la sua macchina "a prova di morte". Mesi dopo succede praticamente la stessa cosa ad un'altro gruppo di ragazze, che però, questa volta reagiscono, e riusciranno, dopo un lunghissimo inseguimento in macchina, a liberarsi dallo psicopatico. Si sa da sempre che Tarantino aveva un debole per i B-Movie anni 70, e infine ne ha realizzato un film con l'amico/compare Rodriguez(con il nome "grindhouse" si intendeva le sale dove si proiettavano due film per spettacolo), ma, il film di Rodriguez, Planet Terror, una molto splatter farsa sugli zombie, risulta più godibile, nonostante raccapriccianti particolari, di questo contorto film, sicuramente il più brutto del regista, molto lontano dal capolavoro che è stato "Kill Bill", e cercando di fare un film di serie B, lo fa di serie Z. Nonostante tutto, la regia viene colpita da piccoli colpi di genio, e omaggia anche i capolavori precedenti dello stesso Tarantino, con musiche (la suoneria di Abbey è una musica sentita in Kill Bill), inquadrature (quando le ragazze parlano al tavolo, è la stessa inquadratura della scena iniziale de "Le Iene) e altri, che per chi non è un fan di Tarantino, non può cogliere...ma dubito fortemente che dei non-fan di Tarantino siano andati a vedere questo film, fine a sé stesso, a tratti violento, e soprattutto senza un filo logico a legare gli eventi. L'unica consolazione, è sapere che due anni dopo, Quentin si sarebbe riscattato scrivendo e dirigendo il suo capolavoro: "Bastardi Senza Gloria".
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girfalco
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domenica 19 febbraio 2012
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death proof
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"Stuntman" Mike incrocia in un bar le tre amiche "jungle" Julia, Arlene e Shanna, dacise a passare una vacanza da sole. Dopo aver raccolto in macchina l'autostoppista Pam, si lancia sulle traccie delle tre ragazze, deciso a verificare la loro resistenza agli incidenti automobilistici frontali. Qualche tempo dopo prova a ripetersi con Abernathy, Zoe e Kim che girano allegre in auto per la campagna. Ma avrà più di ina sorpresa.
Uscito come film autonomo e con una sequenza in più, è il secondo episodio dell'originale Gringhouse, distribuito nella versione di 191' solo negli Usa e in Francia. Il titolo indica il termine gergale per i locali di ultima visione dove negli anni settanta si vedevano due film, spesso di serie Z, con un biglietto solo.
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"Stuntman" Mike incrocia in un bar le tre amiche "jungle" Julia, Arlene e Shanna, dacise a passare una vacanza da sole. Dopo aver raccolto in macchina l'autostoppista Pam, si lancia sulle traccie delle tre ragazze, deciso a verificare la loro resistenza agli incidenti automobilistici frontali. Qualche tempo dopo prova a ripetersi con Abernathy, Zoe e Kim che girano allegre in auto per la campagna. Ma avrà più di ina sorpresa.
Uscito come film autonomo e con una sequenza in più, è il secondo episodio dell'originale Gringhouse, distribuito nella versione di 191' solo negli Usa e in Francia. Il titolo indica il termine gergale per i locali di ultima visione dove negli anni settanta si vedevano due film, spesso di serie Z, con un biglietto solo. Tarantino ricrea con interventi digitali il look delle pellicole in condizioni tecniche inpresentabili che circolavano in quelle sale: graffi, sfocature, salti di quadro, tagli ecc. Ma il film è solo l'ennesima dimostrazione di una radicalità cinematografica che non riesce più a diventare spettacolo appassionante e coinvolgente: il rifiuto delle tradizionali regole marrative e la gratuità degli interventi sulla pellicola portano a una perdita totale di tensione; il gioco di citazioni e di rimandi perde qualsiasi significato per trasformarsi in una inutile prova di bulimia cinefila; l'ambizione di fare "cinema popolare" annega in interminabili dialoghi fumosi e squilibrati. Resta la testimonianza del vicolo cieco in cui rischia di finire certo cinema postmoderno. Rose McGowan è coprotagonista anche in Planet Terror, dove la Shelton, Parks e la Romeo interpretano invece i medesimi ruoli. Il regista Eli Roth è Dov. Colonna sonora al solito ricchissima con, tra gli altri, brani di The Coasters, Eddie Floyd, Willy DeVille e la riscoperta di Hold Tight, di Dave Dee, Dozy, Beaky, Mick & Tich. I film annunciati dai falsi trailer fra un'episodio e l'altro dell'edizione originale sono: Warewolf Women of the SS, Don't e Machete. Negli Usa un sonoro flop, in Italia un successo moderato.
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monicelliano
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mercoledì 11 gennaio 2012
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un universo di forti passioni in un film
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Il film inizia come se fosse una bozza, una pellicola di serie B, un collage di scene tagliate, ma ben presto nascono i personaggi, i dialoghi, la trama, il tutto ben miscelato per creare un universo di passioni che il regista ci sbatte quasi in faccia, come per ricordarci delle cose belle della vita.
Primo fra tutti emerge l'universo femminile che racchiude la sua psicologia ( i lunghi e mai noiosi dialoghi delle ragazze sono talmente realistici da sembrare "rubati" da possibili intime chiacchierate tra amiche ),
il dualismo tra bellezza e aggressività ( Tarantino ci ricorda che le donne possono essere tanto belle quanto pericolose ),
la sensualità emanata dalle ragazze attraverso tutte le parti del loro corpo, partendo dai piedi, per passare alle gambe, ai glutei, al ventre, al seno, alle labbra, agli occhi fino ai capelli,
le "sane" ( anche se un pò eccessive ) bevute al bar con gli amici ( tra cui compare il Tarantino attore ) in contrapposizione con le "analcoliche" paranoie di Stuntman Mike che soffre di evidenti complessi di inferiorità.
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Il film inizia come se fosse una bozza, una pellicola di serie B, un collage di scene tagliate, ma ben presto nascono i personaggi, i dialoghi, la trama, il tutto ben miscelato per creare un universo di passioni che il regista ci sbatte quasi in faccia, come per ricordarci delle cose belle della vita.
Primo fra tutti emerge l'universo femminile che racchiude la sua psicologia ( i lunghi e mai noiosi dialoghi delle ragazze sono talmente realistici da sembrare "rubati" da possibili intime chiacchierate tra amiche ),
il dualismo tra bellezza e aggressività ( Tarantino ci ricorda che le donne possono essere tanto belle quanto pericolose ),
la sensualità emanata dalle ragazze attraverso tutte le parti del loro corpo, partendo dai piedi, per passare alle gambe, ai glutei, al ventre, al seno, alle labbra, agli occhi fino ai capelli,
le "sane" ( anche se un pò eccessive ) bevute al bar con gli amici ( tra cui compare il Tarantino attore ) in contrapposizione con le "analcoliche" paranoie di Stuntman Mike che soffre di evidenti complessi di inferiorità.
Ma le passioni che Tarantino condivide con il pubblico davanti allo schermo si estendono ai motori, alle macchine d'epoca e ai paesaggi che si perdono a vista d'occhio, al mondo del cinema e ai personaggi che vi lavorano: stuntman, attrici, truccatrici, ecc.
Per non parlare poi della ricca colonna sonora: musiche azzeccatissime incollate quasi una sull'altra per formare un insieme adrenalico ed esplosivo con gli scenari, come lo si può apprezzare in "Arancia Meccanica" di Kubrick.
Degno di nota è anche l'omaggio ai film ed alle sonorità italiane degli anni settanta ( non "anni 80" come qualcuno ha scritto ), quando il nostro cinema, le nostre canzoni, le nostre auto erano merce preziosa da esportare in tutto il mondo.
Per finire c'è tanta violenza, sangue e scene spettacolari, ma questo ovviamente non poteva mancare ( e non delude mai ) in un film firmato Tarantino/Rodriguez.
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tiamaster
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venerdì 25 novembre 2011
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grindhouse:a prova di ciabatta.
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Anche quentin tarantino (tra i miei registi preferiti),haimè,sbaglia.Per tutta la durata di grindhouse si ha l'impressione di vedere un prodotto,di certo non pessimo,ma privo di idee geniali che hanno caratterizzato capolavori come le iene,bastardi senza gloria,kill bill,pulp fiction.Sopratutto mi sembra strano ce il maniaco "a prova di morte" si faccia uccidere a botte da alcune ragazze (con tutto il rispetto per l'altro sesso,non sono un maschilista).Insomma..tutta la genialità di tarantino si riduce a una pellicola in nessun punto eccezzionale,noiosetta e per nulla "a prova di morte".
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tuco bpjmr
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venerdì 18 novembre 2011
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ultimo
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sicuramente il suo film più inutile
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kronos
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domenica 9 ottobre 2011
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letale
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Noioso, senza trama, affogato in una massa interminabile di cazzeggi tra zoccolette da caricatura ... decisamente il peggior film di Tarantino.
I 'tifosi' che fingono di sbavare per questa boiata, meriterebbero lo stesso trattamento riservato nel finale a stuntman Mike.
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viola96
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martedì 20 settembre 2011
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tarantino rules.
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"Il bosco è magnifico,profondo all'imbrunire,e io ho promesse da mantenere e miglia da percorrere prima di dormire.Mi ha sentita Butterfly,miglia da percorrere prima di dormire.E se loro ti dicono così,allora tu...gli devi fare una lap dance!
(Jungle Julia)
Stuntman Mike corre a 200 km/h sulle assolate strade del Texas.Lui è un serial killer,ma poco importa.Probabilmente è destinato a diventare di culto.Tarantino trasporta sullo schermo le sue ossessioni maggiori(Donne,Pulp,Macchine) e le fonde creando un concentrato di passione,emozione,adrenalina e puro divertimento."A prova di morte",secondo sigillo dello scanzonato progetto Grindhouse ideato dalla scanzonata coppia Tarantino&Rodriguez,è un'ode al b-movies,al pulp,alle Grindhouse(sale di serie b),pieno zeppo di citazioni e ammiccamenti all'era di "Zozza Mary,Pazzo Gary"(da Carpenter a Coppola,allo stesso Tarantino).
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"Il bosco è magnifico,profondo all'imbrunire,e io ho promesse da mantenere e miglia da percorrere prima di dormire.Mi ha sentita Butterfly,miglia da percorrere prima di dormire.E se loro ti dicono così,allora tu...gli devi fare una lap dance!
(Jungle Julia)
Stuntman Mike corre a 200 km/h sulle assolate strade del Texas.Lui è un serial killer,ma poco importa.Probabilmente è destinato a diventare di culto.Tarantino trasporta sullo schermo le sue ossessioni maggiori(Donne,Pulp,Macchine) e le fonde creando un concentrato di passione,emozione,adrenalina e puro divertimento."A prova di morte",secondo sigillo dello scanzonato progetto Grindhouse ideato dalla scanzonata coppia Tarantino&Rodriguez,è un'ode al b-movies,al pulp,alle Grindhouse(sale di serie b),pieno zeppo di citazioni e ammiccamenti all'era di "Zozza Mary,Pazzo Gary"(da Carpenter a Coppola,allo stesso Tarantino).L'inizio del film ci mostra tre avvenenti fanciulle che guidano una macchina e scelgono come trascorrere la serata.L'idea di punta di questo meraviglioso film è il mostrare il potere femminile al di là degli schemi e dei luoghi comuni.Scelgono come divertimento trasgressivo il "Texas Chilli Parlor",locale in stile anni 80'(ancora),gestito da un uomo interpretato proprio da Tarantino stesso.Alle loro figure da belle donne si incrocia quella di uno spietato serial killer,uno stuntman,un uomo che viaggia verso non si sa dove,con una cicatrice sulla faccia e la voglia di uccidere.Dice di chiamarsi Stuntman Mike("E chi cazzo è Stuntman Mike?",urla una soave Rose McGowan,autostoppista seviziata).Proprio nella cornice del locale si svolge una serata indimenticabile.Mike trova una vittima nell'auto-stoppista che gli chiede un passaggio;Le ragazze organizzano una serata coi fiocchi;Una di loro,per sfida,fa una lap-dance molto erotica a Mike,che divertito la osserva.Quindi,per i primi 30 minuti tutto appare normale.Poi,non appena Mike sale sulla sua scintillante Chevy Nova,scoppia l'inferno.Dopo aver ucciso l'auto-stoppista va alla ricerca sfrenata delle ragazze,e quando le trova,gli fa fare una brutta,brutta fine.Le ragazze sono ridotte come se "fossero state masticate e poi sputate da un fottutissimo gigante".Già nell'autentica figura del killer,vediamo le ossessioni di Tarantino,sempre alla ricerca di nuove esperienze,tra segnali di stile e voglia di strafare,sopra le righe.La figura spettacolarizzata del killer,fra tanto rumore di macchine che si toccano,si sfiorano,come se stessero facendo l'amore,appare luminescente,e si viene attratti da una figura tanto carismatica.Ritroviamo perfino i due sceriffi di "Kill Bill",che ci giurano che Mike non ricolpirà in Texas.Infatti,tredici mesi dopo torna a colpire lontano dallo Stato,a borda stavolta di una Dodge Charger truccata.Ancora un'altra serie di ragazze,ancora una vogli inconsulta di uccidere,ancora una battaglia senza esclusione di colpi."A prova di morte" si costruisce da solo la sua aria da cult d'altri tempi:Un manipolo di ragazze pronte all'azione,Luoghi sperduti in cui un uomo gira su di un auto veloce e truccata senza dare nell'occhio,Un Killer che riesce a comprimere tutte le paure in una sola,Due storie uguali e contrarie,che fanno tanto b-movies anni 80'.Tarantino si lascia andare più del solito e ci regala un incredibile gioiellino,uno dei veri prodotti di intrattenimento intelligente della moderna cultura americana.Attaccatissimo per l'efferata volgarità,per le scene troppo imprevedibili,perchè Tarantino o lo ami,o lo odii.Non ci sono vie di mezzo.E "A prova di morte" è il manifesto di un autore che si conquista lo schermo con ogni minima movenza della macchina da presa,con un montaggio veloce e articolato,con vari scherzetti di genere,che fanno tanto un tipo di regia brutta,sporca e cattiva che piace tanto ai nostalgici.Come al solito,Tarantino ci parla di donne,ormai,si sa.Che siano esse abili fattucchiere della realtà,o semplici ragazzine desiderose di affetto e amore.Tarantino le ama e noi con lui.Il cinema di Tarantino è una violenta ossessione,lungimirante verso il relativo significato delle cose.Per questo,è un cinema che sa tanto di cult assoluto.
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oblivion7is
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sabato 17 settembre 2011
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da grande fan di tarantino, sono rimasto deluso...
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Noioso, ripetitivo, ma ben girato. Stereotipato, poco creativo, ma ben interpretato. Trito, ritrito... ma non posso dire altro. Se non che Tarantino, regista degno di questo appellativo, le cui idee stilistiche sono geniali e uniche, qui dirige, seppur bene, un lavoro quasi sperimentale con una struttura narrativa che potrebbe addirittura ricordare quei film che sono noti, nell'ambito dell'horror soprattutto estremo, come R&R, ovvero Rape & Revenge, Stupro & Vendetta, film in cui una vergina viene stuprata (e spesso anche uccisa) e poi si vendica lei stessa o chi al suo posto, uccidendo lo stupratore. Film banali ma dai quali si può ricavare qualcosa, tipo cult quali "Non Violentate Jennifer!".
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Noioso, ripetitivo, ma ben girato. Stereotipato, poco creativo, ma ben interpretato. Trito, ritrito... ma non posso dire altro. Se non che Tarantino, regista degno di questo appellativo, le cui idee stilistiche sono geniali e uniche, qui dirige, seppur bene, un lavoro quasi sperimentale con una struttura narrativa che potrebbe addirittura ricordare quei film che sono noti, nell'ambito dell'horror soprattutto estremo, come R&R, ovvero Rape & Revenge, Stupro & Vendetta, film in cui una vergina viene stuprata (e spesso anche uccisa) e poi si vendica lei stessa o chi al suo posto, uccidendo lo stupratore. Film banali ma dai quali si può ricavare qualcosa, tipo cult quali "Non Violentate Jennifer!". Ma qui la storia non è così simile. 45 minuti di cazzeggio tra donne, 10 minuti di pura violenza, altri 40 minuti di cazzeggio tra ALTRE donne, e poi 20 minuti di violenza ancora più forte, o qualcosa del genere. I primi 45 minuti vedono come protagoniste Jungle Julia e le sue amiche che passano la serata in un bar in periferia ascoltando musica. C'è qualcosa di strano? Poco poco, sembra. I loro amici ci provano con loro, Julia non riesce a contattare quello che dovrebbe essere il suo ragazzo e quasi per spregiarlo bacia un altro, uno stuntman si offre di dare un passaggio ad una ragazza bionda (interpretata da Rose McGowan che cambierà colore dei capelli per dominare il cast di Planet Terror) vecchia rivale di Julia, il barista (interpretato bene da Tarantino) chiacchiera con tutti... 45 minuti noiosi e senza alcun cavolo di scopo, benché sia deliziosa la lap dance intermedia. Lo stuntman però è il brutale Mike che con la sua macchina "a prova di morte" (da cui il titolo), che è tale solo per l'autista, uccide la bionda che voleva un passaggio e ha uno scontro muso contro muso con la macchina di Jungle Julia & co. Volano gambe, delle facce vengono trapassate dalle ruote, e Mike si fa molto molto male. In compenso ha avuto un orgasmo! E questa scena di minuti ne dura 5 che passano veloci come un rumore organico. Altri 5 minuti in ospedale, dove sceriffo e figlio interrogano sulla situazione di Mike una dottoressa che, come si scoprirà in Planet Terror, è anche figlia dello sceriffo (interpretato da un attore stra-abusato da Tarantino e Rodriguez, nei cui film appare sempre nello stesso ruolo, benché in "Dal Tramonto all'Alba" muoia, quasi per creare una continuità del personaggio la cui fine è certa). Dopo dei mesi, stuntman Mike ha delle nuove vittime, ancora più carine e simpatiche. Sono 4, e 2 di loro sono stuntman come lui, ma lui non lo sa, mentre l'altra è attrice. Altri 40 minuti di dialoghi inconsistenti tra queste 4 ragazze, e poi il caos. In macchina, una delle quattro fa un gioco pericoloso sulla macchina, e c'è un inseguimento di quasi dieci minuti con Mike che vuole far casino. Il casino lo fanno, ma tutti sono vivi e vegeti... anzi, una delle stuntman spara a Mike, e poi lo inseguono per infine picchiarlo e ucciderlo con un tacco nell'occhio. In questo film del 2007, che mi ha fatto sbadigliare e mi ha fatto chiedere davvero "perché?", posso notare che, oltre a molti tributi al cinema più anziano a cui Rodriguez e Tarantino sono molto affezionati, c'è uno zampino dell'influenza di due film più recenti, ma solo per piccole idee, ovvero "Crash" di Cronenberg (tratto dal libro di Ballard) e "Elephant" di Van Sant (tratto dal vero evento), il primo per il concetto della persona che si attizza con un incidente d'auto, dal secondo l'idea di mostrare 40 minuti di vuoto per poi passare alla carneficina. Ma mentre "Elephant" usa quest'idea con uno stile unico e lasciando altissima la tensione, "A Prova di Morte" no! Gli unici pregi sono l'inseguimento finale (quasi divertente), la regia e il cast (ricco, non banale, e soprattutto ottimamente recitato - sia donne che uomini). Il piano sequenza della merenda tra amiche è il massimo della noia e soprattutto della banalità possibile... film da guardare quando non si deve far nulla. Comunque è un film con dei pregi, benché sia il peggiore mai girato da Tarantino, e consiglio molto ma molto di più "Planet Terror" di Rodriguez: il paragone sorge spontaneo dato il collegamento tra i due film (personaggi o almeno attori in comune, collegamenti piccoli di trama tra l'uno e l'altro... ovviamente apposta), però sono proprio due cose diverse.
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martirs
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venerdì 9 settembre 2011
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a prova di donne
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Il film è sicuramente interessante e ben strutturato "alla Tarantino" ma lo stampo "femminista" fà perdere quel pò di realismo che poteva essere rimasto............in quel frangente le tre donne non reagirebbero in quel modo non diventerebbero giustiziere...........Quentin...
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