Ed ecco che torna il regista vincitore della palma d'oro Cannes 1994.
Il film è la versione rimontata ed ampliata di uno dei due episodi che componevano il film Grindhouse, insieme all'episodio Planet Terror di Robert Rodriguez, che aveva già fatto compagnia sulla poltroncina a Quentin in Four rooms e in Sin City. Il titolo richiamava ed omaggiava quelle sale cinematografiche, famose negli anni 70 negli USA (alcune sopravvivono ancora oggi), le grindhouses appunto, dove pagando il prezzo di un solo biglietto, ci si godeva due film rigorosamente volgari e cruenti, ad alto contenuto di sangue, sesso e violenza. Ma se quindi il titolo Grindhouse era azzeccato per la versione americana del film (composto di due episodi), ecco che perde la ragione di esistere, per le versioni europee dei due film, usciti separatamente, a causa del flop che il pubblico americano ha riservato alla pellicola unica. O almeno questa è la versione ufficiale. Strade divise, quindi, niente grindhouse (almeno nella prossemica) ma tanta grindhouse (nei contenuti) per il brand new quentin.
Ma brand new nemmeno poi tanto, in effetti.
Lo stile è il solito: estenuanti dialoghi nonsense (stavolta forse eccessivi, ma probabilmente a causa dell'ampliamento rispetto alla versione di 75 minuti che componeva l'opera unica insieme a Planet Terror) conditi di argomenti futili e volgari (non si contano le parolacce nella sceneggiatura) che servono solo a preparare il clima per le (poche) scene d'azione della pellicola che dura circa due ore piene. due ore piene, divise a loro volta in due episodi dello stesso telefilm. Stuntman Mike, uno stuntman psicopatico e dannatamente cool, col volto sfregiato, va in giro con "la macchina della mamma" (un bolide a prova di morte, quelle macchine che venivano usate nei telefilm per simulare gli scontri che oggi invece vengono affidati ai computer) per rimorchiare e poi uccidere candidamente fanciulle ben selezionate in base al loro aspetto. la trama è tutta qui. a godere sono gli occhi, che si vedono sfrecciare davanti inquadrature audaci, automobili con sospensioni da fantascienza, schizzi di sangue, inseguimenti al cardiopalma, movimenti di macchina tipici degli anni sessanta, omaggi continui ai b-movies, tagli di pellicola fatti col trinciapollo, montaggi audio da laboratorio di terzo livello.
Insomma c'è tanto da vedere e poco da ascoltare, a parte le musiche come al solito scelte alla perfezione. Ciò che resta è qualche risata sotto i baffi, una soddisfazione visiva non di poco conto, ma ben lontana dai livelli di pulp fiction, le iene o kill bill, almeno per quanto riguarda le percentuali rispetto alla composizione della pellicola, e una lieve amarezza per un film che forse, o certamente, alla faccia delle scelte di marketing, avrebbe reso molto di piu, se accoppiato insieme al capitolo di rodriguez, in un unico film di nome grindhouse. sarebbero state due ore e mezza e più in cui lo spettatore sarebbe stato letteralmente bombardato, è vero, ma innanzitutto il film avrebbe avuto un senso a chiamarsi così. senza contare il fattore non secondario che il cineamatore avrebbe gradito l'esperimento, l'omaggio, il paragone di due stili registici diversi e simili allo stesso tempo, ma soprattutto la onestà di presentare un film esattamente per come era stato concepito.
confidiamo nel dvd.
Perchè si sa, hollywood al botteghino non sente ragioni.
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dr . sardonicus
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martedì 5 giugno 2007
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per qualche euro in più
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forse è il caso di rivedersi tutti i Sergio Leone , da cui QT ha tanto da imparare , sopratutto in ironia ,
e giustificare il prezzo del biglietto per un film del genere che è vergognoso
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giux
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mercoledì 6 giugno 2007
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forse, ma dimentichi....
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..che questo film non ha le pretese di un Sergio Leone. questo film nasce come oaggio al cinema di serie B che andava in voga nelle grinhouses. Se tu, appassionato di cinema colto (Sergio Leone), lo trovi vergognoso, l'obiettivo è raggiunto. ciao!
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raul casadei
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mercoledì 6 giugno 2007
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per carità
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sergio leone non è cinema colto , l aura che avvolge i fans di QT però lo vorrebbe per sè , qui sta il male ,
poi se si ragiona così allora evviva le vanzinate a natale
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dada
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giovedì 7 giugno 2007
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wow
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lola
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giovedì 5 luglio 2007
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boh?!...
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...non ti commento perchè ho paura che mi mangi a parole!!!
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