robyyy
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lunedì 25 giugno 2007
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quentin style!
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L'old school style di Tarantino continua a sbalordire e coinvolgere. Il richiamo a Pulp fiction è sincero e immediato:
- 2 storie, l'una inquitante, l'altra tragico ironica.
- la focalizzazione sui dialoghi
- l'amore quasi feticista per le inquadrature a pie nudo
- il sadico gusto per il sangue e l'omicidio
- una travolgente verve al femminile sprigionata dalle protagoniste
- ed un grande Kurt Russel nel ruolo dello spitato e spaventato serial killer
Ecco gli elementi chiave di questo episodio della saga Tarantino. Un film che lascia gli spettatori fermi sulla poltrona. Capace di trasportare l'atmosfera dalla paura, al sensuale all'ironico. Il culto per l'old school ed i piedi è sensazionale.
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L'old school style di Tarantino continua a sbalordire e coinvolgere. Il richiamo a Pulp fiction è sincero e immediato:
- 2 storie, l'una inquitante, l'altra tragico ironica.
- la focalizzazione sui dialoghi
- l'amore quasi feticista per le inquadrature a pie nudo
- il sadico gusto per il sangue e l'omicidio
- una travolgente verve al femminile sprigionata dalle protagoniste
- ed un grande Kurt Russel nel ruolo dello spitato e spaventato serial killer
Ecco gli elementi chiave di questo episodio della saga Tarantino. Un film che lascia gli spettatori fermi sulla poltrona. Capace di trasportare l'atmosfera dalla paura, al sensuale all'ironico. Il culto per l'old school ed i piedi è sensazionale. Non so se riesco a trovare un lato oscuro di questo film tanto criticato dalla critica, ma amato dal pubblico, di sicuro la sua particolarità non è adatta alle menti più tradizionaliste e conservatrici, ma il Genio di Tarantino, ormai diventato un marchio non delude, sia richiamando alla memoria le sue vecchie glorie, sia sbalordendo con un nuovo mix di fugaci ed impalpabili emozioni. Ci si può identificare in tutti i personaggi. Dal killer psicotico di StuntMan Mike, alla sensualità di Butterfly, alla sfrontataggine di Zoe.
Come accadde nelle Iene anche qui Tarantino fa la sua parte in un paesano e "viziato" gestore di un bar, dove avverà il primo incontro con la vittima di Stuntman Mike.
Che dire, a me ha letteralmente elettrizzato i nervi e caricato di energia. Un consiglio, andatevelo a vedere con gli amici, non ne rimarrete delusi!
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matteo saudino
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domenica 24 giugno 2007
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116 minuti di cinema
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Grindhouse- death Proof: ovvero 116' minuti di cinema. Un tarantino minore che ci regale un film-divertissement che solo lui sapeva e poteva fare. Un godimento audio-visivo imperbibile per tutti gli amanti del genere e per chi è stufo di family-movie all'italiana, di preti, avvocati, carabinieri e trentenni in crisi che popolano il piccolo e grande schermo con tnto di benedizione vaticana: Kurt Russel monumentalmente canuto, bolso e misogino, omaggio appassionato al cinema di serie b anni 70, dialoghi ironici e geniali, critica al cinema industriale degli effetti speciali, citazione splendida dell'uccello dalle piume di cristallo dl Dario il grande, giusto e tardivo riconoscimento agli stuntman (gli antieroi del cinema che finalmente escono dalla zona oscura dell'anonimato), inseguimento in auto di oltre 15 minuti che entra di diritto nella storia del cinema, e poi donne, tante e stupende donne che da vittime di un violento macismo automobilistico, dialetticamnente rovescino i rapporti di forza, riusciendo così ad autodeterminarsi.
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Grindhouse- death Proof: ovvero 116' minuti di cinema. Un tarantino minore che ci regale un film-divertissement che solo lui sapeva e poteva fare. Un godimento audio-visivo imperbibile per tutti gli amanti del genere e per chi è stufo di family-movie all'italiana, di preti, avvocati, carabinieri e trentenni in crisi che popolano il piccolo e grande schermo con tnto di benedizione vaticana: Kurt Russel monumentalmente canuto, bolso e misogino, omaggio appassionato al cinema di serie b anni 70, dialoghi ironici e geniali, critica al cinema industriale degli effetti speciali, citazione splendida dell'uccello dalle piume di cristallo dl Dario il grande, giusto e tardivo riconoscimento agli stuntman (gli antieroi del cinema che finalmente escono dalla zona oscura dell'anonimato), inseguimento in auto di oltre 15 minuti che entra di diritto nella storia del cinema, e poi donne, tante e stupende donne che da vittime di un violento macismo automobilistico, dialetticamnente rovescino i rapporti di forza, riusciendo così ad autodeterminarsi. Libertà femminile on the road.
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matteo saudino
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sabato 23 giugno 2007
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116 minuti di cinema
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Grindhouse- death proof: 116 minuti di cinema. Un godimento visivo, musicale e intelletuale; un film-divertissement che solo Tarantino sa e può fare. Imperdibile: un Kurt Russel bolso e monumentale, dialoghi ironici e geniali, iperbolico omaggio ai b-movie anni '70, citazione superlativa dell'uccello dalle piume di cristallo di Dario Argento, critica agli effeti speciali e all'industrializzazione del cinema, onore e spazio agli stuntman (il lato oscusoo di ogni pellicola, gli antieroi finalmente protagonisti) e infine donne, tantissime e stupende donne che da vittime del machismo automobilistico dialetticamente decidono di autodeterminarsi, rovesciando i rapporti di dominio. Libertà on the road.
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griso
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sabato 23 giugno 2007
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brutta copia di un b-movie
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Mi sono approcciato al film pensando che fosse uno dei soliti film di tarantino, innovativi pieni d'azione e di idee geniali ma questa volta è stata una grande delusione. Non capisco come possa la critica definirlo un buon film. Secondo me era meno brutto (visto che non si può assolutamente dire "più Bello") l'episodio di Rodriguez, mai uscito in italia.
Uscendo dal cinema non ho potuto fare a meno di ascoltare alcuni commenti degli spettatori che andavano da "dovrebbero rimbolsarci i soldi spesi per il biglietto" a "non andrò mai più a vedere un film di Tarantino".
Se fossi in lui mi sbrigherei a dirigere un film VERO
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scorsese forever
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venerdì 22 giugno 2007
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uccidete tarantino
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Voglio vedere Quentin Tarantino accerchiato da Travis Bickle,Tommy de Vito,Nicky Santoro e Jake la Motta.Voglio vedere proprio come se la caverebbero i suoi depravati stuntman mike del cazzo.Voglio vedere il grande cinema schiacciare le caccole fetenti di una testa malata come quella di Tarantino e dei suoi sciocchi e ignoranti ammiratori.
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psichy82
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giovedì 21 giugno 2007
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pessimo
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A parte le trovate registiche, dialoghi inutili e noiosi, pessima trama.
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kurt
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giovedì 21 giugno 2007
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alta velocita'...
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L'inseguimento finale è puro divertimento...la macchina "a prova di morte" è stupenda. Eccessivamente tarantiniani alcuni dialoghi. W Quentin, sempre!!!
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tara
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giovedì 21 giugno 2007
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tremendo
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il peggior film di tarantino. voto 10 tremendo
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saimiro
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mercoledì 20 giugno 2007
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rettifica
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Veramente, Rosario è un nome completamente femminile, in quanto abbreviazione, poi forma autonoma di "Virgen del Rosario" (Vergine del Rosario), usanza ispanica esattamente come Pilar (Virgen del Pilar) etc. E' in italiano che la forma femminile, terminando in -o è stata snaturata diventando maschile, anche se il senso del nome deriva chiaramente dalla Madonna e non dall'oggetto-rosario. Un nome "strano" per una donna potrebbe essere Andrea (dal greco, anèr=uomo), ad esempio, non certo Rosario. Sembra scontato, ma evidentemente non lo è: il significato e il genere di un nome non si identificano dala sua lettera finale. Suggerisco di astenersi dallo scrivere in prima pagina supposizioni casuali, e concentrarsi eventualmente sulla cinematografia.
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Veramente, Rosario è un nome completamente femminile, in quanto abbreviazione, poi forma autonoma di "Virgen del Rosario" (Vergine del Rosario), usanza ispanica esattamente come Pilar (Virgen del Pilar) etc. E' in italiano che la forma femminile, terminando in -o è stata snaturata diventando maschile, anche se il senso del nome deriva chiaramente dalla Madonna e non dall'oggetto-rosario. Un nome "strano" per una donna potrebbe essere Andrea (dal greco, anèr=uomo), ad esempio, non certo Rosario. Sembra scontato, ma evidentemente non lo è: il significato e il genere di un nome non si identificano dala sua lettera finale. Suggerisco di astenersi dallo scrivere in prima pagina supposizioni casuali, e concentrarsi eventualmente sulla cinematografia. O meglio, documentarsi un microsecondo prima di scrivere un articolo.
Saluti, una studentessa
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bocconotto
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mercoledì 20 giugno 2007
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mi ha divertito molto
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E' sempre unico, i finti tagli, la pellicola rovinata, finto vintage.
Un unico appunto sulla trama, preferivo che Kurt russell, non morisse, se ogni tanto il cattivo trionfa non è mai male.
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