antonello villani
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venerdì 15 giugno 2007
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virtuosismo stilistico di un regista pulp
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Tarantino/Rodriguez: prima accoppiati e poi divisi. All’inizio doveva essere un solo film, ma la bocciatura al box office americano ha fatto optare per due lungometraggi. Disfatta che ha spinto il regista più cattivo di Hollywood a presentare il suo episodio -una nuova versione di quasi due ore- rimpolpato dai tagli in fase di montaggio. Operazione riuscita? Beh, pensare di recuperare gli “scarti” è stato sicuramente azzardato, ma Tarantino tiene le fila di questa storia senza capo né coda che vuole essere un omaggio ai b-movie degli anni ’70. D’altra parte già nel titolo “Grindhouse” –sta ad indicare i filmetti usa e getta che venivano proiettati uno dopo l’altro nelle sale- si nasconde un genere che non sarà certo ricordato negli annali cinematografici.
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Tarantino/Rodriguez: prima accoppiati e poi divisi. All’inizio doveva essere un solo film, ma la bocciatura al box office americano ha fatto optare per due lungometraggi. Disfatta che ha spinto il regista più cattivo di Hollywood a presentare il suo episodio -una nuova versione di quasi due ore- rimpolpato dai tagli in fase di montaggio. Operazione riuscita? Beh, pensare di recuperare gli “scarti” è stato sicuramente azzardato, ma Tarantino tiene le fila di questa storia senza capo né coda che vuole essere un omaggio ai b-movie degli anni ’70. D’altra parte già nel titolo “Grindhouse” –sta ad indicare i filmetti usa e getta che venivano proiettati uno dopo l’altro nelle sale- si nasconde un genere che non sarà certo ricordato negli annali cinematografici. Fotografia retrò firmata dallo stesso Tarantino e pellicola “anticata” per l’occasione contribuiscono a portare in vita un periodo a cui da sempre s’ispira il regista di “Kill Bill”: dalle donne pettorute di Russ Meyer -si è preso solo la violenza ed i sederi opulenti-, ai film come “Punto zero” sino alle mitiche Mustang o Dodge che sfrecciavano sulle strade polverose della route 666, qui è tutto un citare; la colonna sonora riprende i successi dell’epoca, mentre i personaggi sembrano usciti da uno di quei fumetti che circolavano negli anni ‘70. Omaggio ad un epoca, dunque, eppure Tarantino sa metterci il suo genio ad ogni ripresa: battute fulminanti, dialoghi non sense, piedi in bella mostra quasi a testimoniare la sua passione per nulla velata per le estremità femminili. Ma stavolta non c’è Uma Thurman sul letto di un ospedale o John Travolta con le sue disquisizioni filosofiche sulla maionese, il gruppo di cattive ragazze fuma spinelli, tracanna whisky e si esprime senza andare per il sottile. Prime fra tutte le bellissime Rosario Dawson e Vanessa Ferlito che devono vedersela con un Kurt Russell a bordo di un’auto da stuntman con il teschio disegnato sul cofano; tra inseguimenti e chiacchiere al bar –un classico per uno che si diverte ad immortalare con la telecamera discorsi strampalati- l’organo riproduttivo maschile è citato un numero infinito di volte sino alla scazzottata con le eroine dominatrici. Virtuosismo stilistico fine a se stesso o spazzatura riportata in auge da un genio visionario? Di certo il regista più pulp del momento non supera se stesso, ma conferma comunque il suo innegabile talento.
Antonello Villani
(Salerno)
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ubambese
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giovedì 14 giugno 2007
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mi è piaciuto alla grande!
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Dopo aver letto molti commenti negativi avevo iniziato a dubitare se andare o no a vederlo! Ma grazie al mio amico SID ci sono andato!
Il film è ottimo, un perfetto mix tra una "Tarantinata" ed un road movie, ed è proprio l'equilibrio tra i 2 generi che lo rende eccezzionale!
Kurt Russel recita alla grande, i riferimenti a Vanishing Point (punto zero per noi italiani) sono per veri amatori dei road movie anni 70.
Non l'ho trovato affatto noioso ne lento, sicuramente è un film che piace oppure no senza mezze misure.
Grandiose le muscle car usate.. Nova, Charger & Challanger!
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gigi
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giovedì 14 giugno 2007
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insomma
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l ho trovato poco scorrevole,dialoghi lunghi e senza senso ma vabbè anche questo è tarantino però mi sarei aspettato una storia un pò più avvincente!!la prima parte noiosa mentre la seconda mi ha fatto morire dal ridere eheheh bella vendetta
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akamota
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mercoledì 13 giugno 2007
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la serie z è un sogno !
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Un road movie USA,
l'immaginazione è storia
donne e motori.
Commento:
L'occasione, la trama e tutto diventa narrazione ed emozione, anche il nulla.
L'elegia può essere composta anche con sangue e lamiere e contorte
Durata :
Alcuni sognavano il west e la "Frontiera" e vivevano in Italia, altri vivevano nel West, non più selvaggio ed hanno vissuto i sogni degli altri, di tutti gli altri.
Lo spettatore esigente:
Terminator e Final destination si reggono su patti con lo spettatore, qui data la credibilità dell'impossibile si può assistere alle dinamiche di ogni trama pensabile.
Come non pensare a Crash di Cronemberg (1996) ? Russ Meyer e Dario Argento sono invece evocati più che citati
Il critico preoccupato: A consigliare certi film si rischia la fine di Roberto Silvestri, critico de Il Manifesto, entusiasta estimatore di "Harry, pioggia di sangue"che in Caro Diario di Nanni Moretti viene inseguito e sbeffeggiato a male parole e forse, una parte piccolissima di ragione c'è.
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Un road movie USA,
l'immaginazione è storia
donne e motori.
Commento:
L'occasione, la trama e tutto diventa narrazione ed emozione, anche il nulla.
L'elegia può essere composta anche con sangue e lamiere e contorte
Durata :
Alcuni sognavano il west e la "Frontiera" e vivevano in Italia, altri vivevano nel West, non più selvaggio ed hanno vissuto i sogni degli altri, di tutti gli altri.
Lo spettatore esigente:
Terminator e Final destination si reggono su patti con lo spettatore, qui data la credibilità dell'impossibile si può assistere alle dinamiche di ogni trama pensabile.
Come non pensare a Crash di Cronemberg (1996) ? Russ Meyer e Dario Argento sono invece evocati più che citati
Il critico preoccupato: A consigliare certi film si rischia la fine di Roberto Silvestri, critico de Il Manifesto, entusiasta estimatore di "Harry, pioggia di sangue"che in Caro Diario di Nanni Moretti viene inseguito e sbeffeggiato a male parole e forse, una parte piccolissima di ragione c'è....però a me è piaciuto
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mr peemp
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mercoledì 13 giugno 2007
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cagata
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è una grandissima cag..ta.....e continuano a idolatrare sto regista!tra un po' rifara' anche i film di Franco e Ciccio.....e tutti lo acclameranno come geniale.........
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dave
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martedì 12 giugno 2007
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stavolta hai toppato, quentin.
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Resti un grande ma questa volta sei riuscito a farmi dormire.
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massimo
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martedì 12 giugno 2007
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prendere o lasciare
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Ho visto ieri sera "Grindhouse". Beh, che dire? Prendere o lasciare ! Al nostro Quentin interessa farti entrare nel suo mondo, fatto di citazioni, violenza, ironia, deliri verbali...io prendo, per me è stupendo, è davvero cinema-cinema . Qualcuno dice che i dialoghi dei due quartetti di sgallettate (adorabili e bellissime) sono troppo lunghi, che è un film esile.. Per me invece è bellissimo, perchè il suo stile è davvero unico. Io prendo, anche se qualcuno, con le stesse motivazioni, potrebbe benissimo lasciare. Le immagini più belle? Le inquadrature del juke-box. Ma visivamente è tutto bellissimo .. una specie di sogno ad occhi aperti, come i vecchi musical.
Meriterebbe 5 stelle, però l'edizione italiana, anche se con un doppiaggio che definire eroico è poco, perde inevitabilmente il gusto dei micidiali doppi sensi e dello slang acrobatico di Tarantino.
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Ho visto ieri sera "Grindhouse". Beh, che dire? Prendere o lasciare ! Al nostro Quentin interessa farti entrare nel suo mondo, fatto di citazioni, violenza, ironia, deliri verbali...io prendo, per me è stupendo, è davvero cinema-cinema . Qualcuno dice che i dialoghi dei due quartetti di sgallettate (adorabili e bellissime) sono troppo lunghi, che è un film esile.. Per me invece è bellissimo, perchè il suo stile è davvero unico. Io prendo, anche se qualcuno, con le stesse motivazioni, potrebbe benissimo lasciare. Le immagini più belle? Le inquadrature del juke-box. Ma visivamente è tutto bellissimo .. una specie di sogno ad occhi aperti, come i vecchi musical.
Meriterebbe 5 stelle, però l'edizione italiana, anche se con un doppiaggio che definire eroico è poco, perde inevitabilmente il gusto dei micidiali doppi sensi e dello slang acrobatico di Tarantino.Attori ed attrici perfetti, colonna sonora spassosa.
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nico.fidenco
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martedì 12 giugno 2007
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quel diavolo di quentin...
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Ecco uno dei migliori film in assoluto che ho visto in questa stagione!!! Dialoghi frizzanti e ben congeniati, regia da paura, personaggi strabilianti, colonna sonora da pelle d'oca!!! Sono nato nel sessantotto e questo tipo di cinematografia non l'ho proprio vissuta, ma devo dire che le cose che sono state prese da quell'epoca vengono usate a meraviglia...Grandioso Kurt Russell e tutto il cast!!!
Cento di questi film Quentin!!!
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bunker
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lunedì 11 giugno 2007
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una mattanza aglio olio e peperoncino....
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.....Con una spruzzata di cannella e un retrogusto di chartreuse e noce moscata.
Apparentemente semplice (odio e schizofrenia, omicidio, vendetta, vetero-femminismo, propensione al dialogo logorroico, realistico e sboccatamente veritiero che caratterizza le conversazioni comuni, specie tra briachi la sera al pub) si rivela, a mio avviso, un complesso giocattolino di rimandi allucinanti e allucinati, dai B-movies americani a Dario Argento (!!!!: vedi scena delle girls nel secondo episodio sul set del film) con un continuo (e a tratti estenuante, perchè uno ad ogni scena si vede davanti roba nuova e si chiede: vai, e ora? Che mi ricorda?) gioco alla citazione e al meta-cinema.
E' una firma, con l'osso la polpa e i tendini, di Q.
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.....Con una spruzzata di cannella e un retrogusto di chartreuse e noce moscata.
Apparentemente semplice (odio e schizofrenia, omicidio, vendetta, vetero-femminismo, propensione al dialogo logorroico, realistico e sboccatamente veritiero che caratterizza le conversazioni comuni, specie tra briachi la sera al pub) si rivela, a mio avviso, un complesso giocattolino di rimandi allucinanti e allucinati, dai B-movies americani a Dario Argento (!!!!: vedi scena delle girls nel secondo episodio sul set del film) con un continuo (e a tratti estenuante, perchè uno ad ogni scena si vede davanti roba nuova e si chiede: vai, e ora? Che mi ricorda?) gioco alla citazione e al meta-cinema.
E' una firma, con l'osso la polpa e i tendini, di Q.T. che impregna il film della sua presenza (e non me la sento di dire che non sia mai ingombrante, anzi) dal primo all'ultimo fotogramma.
Il film contiene i tratti di un manifesto della poetica di un artista che dà vita davvero al cinema, almeno per come lo intendo io: l'amore per il cinema francese e l'omaggio alla novelle (la foto della Bardot alla prima scena, la chartreuse); l'improvvisazione e il realismo (una sceneggiata senza sceneggiatura, i dialoghi da brivido che penso assomiglino così tanto al vero proprio perchè non pensati e scritti, ma solo "detti") l'ecclettico concentrarsi su manifestazioni culturali diverse e multi-localizzate (cinema americano e italiano di serie B, cinema western, cinema cinese e giapponese, cinema francese alla Vague) per ricucirle insieme in un quadro dinamico e assolutamente appetibile.
La pseudo-filosofia da strada (che è vita?), la storia del cinema e momenti di dramma e tensione intensi (lo sguardo di Arlene a Stuntman Mike quando lui le chiede se le fa paura e il primo piano sul volto di lei, per 10 secondi di puro brivido) alternati a tratti di comicità esplosiva (la storia del "fatto" e la relazione platonica tra Rosario Dawson e un regista raccontata e commentata in macchina dalle amiche) fino al grand guignol finale.
E allora: se la violenza, l'odio, la comicità, il grottesco, sono la vita, e tutto questo viene rappresentato in modo "davvero" vicino al vero, e diviene immagine plausibile di ciò che è realtà, il cinema raggiunge a mio avviso il suo scopo principale. Quello per cui è stato inventato. E di registi che oggi riescono a sfuttare così questo mezzo ce ne sono pochi. Tarantino secondo me è uno di loro; credo sia un film talmente "suo" (come penso debba essere) che a chi non piace (de gustibus...) non potrà apprezzarlo. Punto e pace. Io non riesco a vedere un film di Antonioni intero senza addormentarmi, ma tant'è...era un maestro.
E Tarantino lo è, pure. Vorrei riconoscerlo una volta di più su questo spazio.
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magliana78
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lunedì 11 giugno 2007
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più tarantino e meno muccino!
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Una bellissima e ricercata colonna sonora,dialoghi veloci e diretti,sequenze rapide,colpi di genialità fanno da ingredienti ad un film che segue regole cinematografiche anticonformiste con una sceneggiatura leggera e lineare. Da vedere!
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