matilde
|
sabato 1 marzo 2008
|
grandi emozioni e un dubbio.
|
|
|
|
L'ho visto ieri sera, a Bari, in un piccolo cinema di quartiere. Dopo la proiezione, c' è stata la felice presenza del regista, del produttore (che giocava in casa) e di Nanni Moretti. Avrei voluto dire ieri sera quello che sto scrivendo qui, ma non sono stata in grado di cogliere l'attimo e, purtroppo, la serata si è poi conclusa. Avrei voluto cogliere l'occasione per dire BRAVI, bravi tutti, bellissimo film, straordinaria l'interpretazione di Nanni Moretti, densa di emotività, di sentimento, di sguardi, di movenze, di tutto quello che mi ha fatto seguire il film con un nodo alla gola, con gli occhi lucidi, ma anche col sorriso. La domanda che avrei voluto porre riguardava Claudia, la figlia di Pietro.
[+]
L'ho visto ieri sera, a Bari, in un piccolo cinema di quartiere. Dopo la proiezione, c' è stata la felice presenza del regista, del produttore (che giocava in casa) e di Nanni Moretti. Avrei voluto dire ieri sera quello che sto scrivendo qui, ma non sono stata in grado di cogliere l'attimo e, purtroppo, la serata si è poi conclusa. Avrei voluto cogliere l'occasione per dire BRAVI, bravi tutti, bellissimo film, straordinaria l'interpretazione di Nanni Moretti, densa di emotività, di sentimento, di sguardi, di movenze, di tutto quello che mi ha fatto seguire il film con un nodo alla gola, con gli occhi lucidi, ma anche col sorriso. La domanda che avrei voluto porre riguardava Claudia, la figlia di Pietro.Non traspare mai , nel film, un minimo segno di dolore, di sconcerto, di vuoto, di incertezza: Claudia non sembra aver perso la MAMMA. Io sono una mamma, mi sono chiesta se questo sia realmente possibile e se vi sia la risposta nello stesso film, quando si dice che forse la bambina non prova dolore perchè il padre non prova dolore. Non leggerò il libro, non per ora (non ho voglia di leggere di luttie di loro elaborazione), il film mi ha incantata e voglio rimanere in quell'atmosfera. MI piacerebbe però che qualcuno mi desse una risposta, data la mia imperdonabile colpa di non aver posto la questione nella bellissima serata di ieri sera al cinema Piccolo di Santo Spirito, BAri.
[-]
[+] salve,
(di claudia)
[ - ] salve,
[+] i bambini creature complesse
(di sassolino)
[ - ] i bambini creature complesse
[+] p.s.
(di claudia)
[ - ] p.s.
[+] ok allora invito a cena
(di sassolino)
[ - ] ok allora invito a cena
[+] veramente
(di claudia)
[ - ] veramente
[+] ho letto la tua
(di claudia)
[ - ] ho letto la tua
[+] numero
(di sassolino)
[ - ] numero
[+] apprezzo
(di claudia)
[ - ] apprezzo
[+] p.s.
(di claudia)
[ - ] p.s.
[+] epilogo
(di sassolino)
[ - ] epilogo
[+] pubblico "epitaffio"
(di claudia)
[ - ] pubblico "epitaffio"
[+] claudia l'intorcinata
(di sassolino)
[ - ] claudia l'intorcinata
|
|
[+] lascia un commento a matilde »
[ - ] lascia un commento a matilde »
|
|
d'accordo? |
|
lemillebolleblu
|
sabato 1 marzo 2008
|
caos intorno al film di moretti
|
|
|
|
Di Marianna Sansone
Pietro Paladini rincasa dopo una giornata al mare con il fratello, durante la quale hanno salvano due donne dalle onde, e trova la moglie riversa sul pavimento del giardino. Arriva giusto in tempo per vedere che la coprono con un telo bianco e per calmare la figlia Claudia che continua a ripetergli “Dov’eri papà?”.
Inizia così “Caos Calmo” film drammatico e discusso, tratto dall’omonimo libro di Sandro Veronesi vincitore del Premio Strega 2006.
Il protagonista della trasposizione cinematografica diretta da Antonello Grimaldi, è Nanni Moretti. In questa sua interpretazione, dai più definita “monocorde”, Moretti tira fuori l’essenza del suo personaggio: un uomo con un buon lavoro e una buona posizione, che si ritrova nel lutto apparentemente a non soffrire.
[+]
Di Marianna Sansone
Pietro Paladini rincasa dopo una giornata al mare con il fratello, durante la quale hanno salvano due donne dalle onde, e trova la moglie riversa sul pavimento del giardino. Arriva giusto in tempo per vedere che la coprono con un telo bianco e per calmare la figlia Claudia che continua a ripetergli “Dov’eri papà?”.
Inizia così “Caos Calmo” film drammatico e discusso, tratto dall’omonimo libro di Sandro Veronesi vincitore del Premio Strega 2006.
Il protagonista della trasposizione cinematografica diretta da Antonello Grimaldi, è Nanni Moretti. In questa sua interpretazione, dai più definita “monocorde”, Moretti tira fuori l’essenza del suo personaggio: un uomo con un buon lavoro e una buona posizione, che si ritrova nel lutto apparentemente a non soffrire. Tutto fuori e dentro di lui è un violento vorticare di volti, storie, personaggi, ma lui rimane immobile sulla panchina di fronte alla scuola della figlia e nessuno riesce a toccarlo nel profondo.
Nessuno dei personaggi viene delineato perfettamente, tutto rimane sfuocato sullo sfondo. Con Pietro il protagonista ci sono: il fratello Carlo interpretato da un convincente Alessandro Gassman, Valeria Golino è la poco equilibrata cognata Marta, mentre Isabella Ferrari è Eleonora Simioncini. Eleonora è la donna che Pietro salva mentre la moglie muore senza di lui ed è la donna dei tanto discussi 4 minuti di sesso con il protagonista. La Ferrari ha affermato che per girare quelle scene ha dovuto prima bere vodka e birra. Dal nostro punto di vista - malgrado le 16 pagine del romanzo da cui è tratto dedicate all’incontro intimo fra Pietro ed Eleonora - nella versione per il grande schermo tutto poteva essere ridimensionato senza toccare la storia e il senso di essa o la trama.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a lemillebolleblu »
[ - ] lascia un commento a lemillebolleblu »
|
|
d'accordo? |
|
ludwig
|
venerdì 29 febbraio 2008
|
la maturità attraverso il dolore
|
|
|
|
Un'emozione continua grazie ad una tessitura sapiente e alla bravura di tutti gli attori.
Moretti non è più verboso e appare maturo attraverso il dolore che non gli consente di essere "morettiano".
Silvio Orlando diventa morettiano.
La Golino risplende quasi come in "respiro";
Gassmann spezza con la sua semplice e non gestita personalità la pesantezza della tematica del film,una chicca l'interpretazione di Polanski.
Grimaldi molto bravo, in alcuni momenti mi è sembrato di rivedere Kieslowski.
Mi sono emozionato e ho ammirato bravi attori con una diversa forza recitativa.
[+] la stupidità non ha limiti
(di pastorale5)
[ - ] la stupidità non ha limiti
|
|
[+] lascia un commento a ludwig »
[ - ] lascia un commento a ludwig »
|
|
d'accordo? |
|
willy
|
venerdì 29 febbraio 2008
|
orribile e penoso
|
|
|
|
Moretti si è superato...... nessun voto ed una grande c.....appata.
|
|
[+] lascia un commento a willy »
[ - ] lascia un commento a willy »
|
|
d'accordo? |
|
robmamba
|
venerdì 29 febbraio 2008
|
caos grimaldi
|
|
|
|
Premetto che non ho letto il libro,ma la storia è davvero interessante:Il ritmo mai spezzettato anzi fluido,ottimi gli attori spalla,sopratutto Gassman e la Golino,e il buon caro Nanni che si presenta inedito rispetto al solito.Non è il moretti spocchioso che tutti conosciamo,qui è stranamente simpatico e dolce(anche se forse perchè gentilman non è proprio bravo a recitare scene di sesso forte).Il film dunque presenta una buona sceneggiatura,ottimi personaggi,ma girato e fotografato a Fiction italiana,forse una deformazione professionale per Grimaldi.Peccato chissà come sarebbe andata se ci fosse stata una regia più stilizzata.cmq da vedere!
|
|
[+] lascia un commento a robmamba »
[ - ] lascia un commento a robmamba »
|
|
d'accordo? |
|
pastorale5
|
venerdì 29 febbraio 2008
|
abbiamo toccato il fondo
|
|
|
|
Ignobile il film, più ignobile la scena di sesso, Moretti attore da sala parocchiale o peggio.
[+] pessimo
(di anonimo189276)
[ - ] pessimo
[+] già
(di ettore)
[ - ] già
|
|
[+] lascia un commento a pastorale5 »
[ - ] lascia un commento a pastorale5 »
|
|
d'accordo? |
|
gibi
|
venerdì 29 febbraio 2008
|
crisi alta borghesia
|
|
|
|
La morte improvvisa della moglie getta il protagonista in una crisi esistenziale di cui evidentemente ne erano presenti in nuce gli elementi.Con la "palinodia".artificio letterario(irreale come oggetto di una lezione in una classe elementare)viene anticipato il percorso interiore del protagonista.Tale percorso è privo di vero dolore,di pathos e non coinvolgente tanto banali sono le situazioni e i personaggi con i loro problemi personali,che non toccano il personaggio ed i suoi comprtamenti;per citarne alcuni:il conteggio ed i nomi delle compagnie aeree con cui ha viaggiato,delle abitazioni che ha cambiato e poi,all'improvviso e senza alcun raccordo col contesto,la scena del sesso che per la meccanica e la frettolosità non è, ma credo non dovrebbe essere,nemmeno erotismo.
[+]
La morte improvvisa della moglie getta il protagonista in una crisi esistenziale di cui evidentemente ne erano presenti in nuce gli elementi.Con la "palinodia".artificio letterario(irreale come oggetto di una lezione in una classe elementare)viene anticipato il percorso interiore del protagonista.Tale percorso è privo di vero dolore,di pathos e non coinvolgente tanto banali sono le situazioni e i personaggi con i loro problemi personali,che non toccano il personaggio ed i suoi comprtamenti;per citarne alcuni:il conteggio ed i nomi delle compagnie aeree con cui ha viaggiato,delle abitazioni che ha cambiato e poi,all'improvviso e senza alcun raccordo col contesto,la scena del sesso che per la meccanica e la frettolosità non è, ma credo non dovrebbe essere,nemmeno erotismo.Purtuttavia ,il Moretti,nella dissociatezza della sua fissita mimica ed enfasi,esprime al meglio tale processo interiorei cui momneti cruciali si può dire siano scanditi dalla figlia quando,valutando con il buon senso infantile i vantaggi prospettati dal padre per il nuovo lavoro offertofli,lo consiglia ad accettare ma sopratutto quando ,per una sua esigenza personale(far cessare gli scherni dei compagni)non lo consiglia ma gli chiede di non aspettarlo più nel giardino della scuola.Poi il finale scontato.Come spettatore e non come critico,il film,al dilà di qualche sprazzo,mi sembra mediocre e,non avendo letto il libreo,credo che la sua trasposizione cinematografica non sia riuscita.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gibi »
[ - ] lascia un commento a gibi »
|
|
d'accordo? |
|
fanculo
|
mercoledì 27 febbraio 2008
|
pessimo
|
|
|
|
un film pessimo, simbolo del decadimento di un ex bravo regista che con voce sgraziata e snobismo da quattro soldi, vorrebbe rappresentare quello che il suo viso non riesce a mostrare. Va meglio con il deretano, in una delle scene più comiche del film. Peccato per alessandro gassman, sopra la media, e per i bravi Smutniak e Orlando, ridotti dall'egocentrismo del barbuto girotondino a poco più che ologrammi.
La pur brava Golino stavolta è ridicola, la Ferrari appena discreta.
Che desolazione!
|
|
[+] lascia un commento a fanculo »
[ - ] lascia un commento a fanculo »
|
|
d'accordo? |
|
roby
|
mercoledì 27 febbraio 2008
|
mah
|
|
|
|
ottima la storia perche' tratta da un ottimo libro. Il film mi e' piaciuto per questi motivi, ma poteva venir fuori un capolavoro
|
|
[+] lascia un commento a roby »
[ - ] lascia un commento a roby »
|
|
d'accordo? |
|
alfio pelleriti
|
martedì 26 febbraio 2008
|
caos calmo o calma piatta?
|
|
|
|
Si può recensire un film non visto? No! Sicuramente non sarebbe un’operazione corretta, anche se, a leggere i resoconti di alcuni critici militanti, sembrerebbe proprio che sia un comportamento usuale di chi, lette solo alcune pagine salterellando di capitolo in capitolo, tesse dipoi elogi sperticati dei libri da segnalare ai lettori. Altri visionano le sequenze montate nei trailers di film che poi stroncano con drastici e impietosi giudizi.
Vorrei, tuttavia, tentare questa operazione impossibile, di sapore marinettiano, con il film “Caos Calmo”, diretto da Antonello Grimaldi, con Nanni Moretti, attore protagonista, Silvio Orlando, buona spalla e con Alessandro Gasmann e Isabella Ferrari, in concorso al Festival del cinema di Berlino a rappresentare l’Italia.
[+]
Si può recensire un film non visto? No! Sicuramente non sarebbe un’operazione corretta, anche se, a leggere i resoconti di alcuni critici militanti, sembrerebbe proprio che sia un comportamento usuale di chi, lette solo alcune pagine salterellando di capitolo in capitolo, tesse dipoi elogi sperticati dei libri da segnalare ai lettori. Altri visionano le sequenze montate nei trailers di film che poi stroncano con drastici e impietosi giudizi.
Vorrei, tuttavia, tentare questa operazione impossibile, di sapore marinettiano, con il film “Caos Calmo”, diretto da Antonello Grimaldi, con Nanni Moretti, attore protagonista, Silvio Orlando, buona spalla e con Alessandro Gasmann e Isabella Ferrari, in concorso al Festival del cinema di Berlino a rappresentare l’Italia.
Non vedrò il film per mantener fede finalmente a quanto mi riprometto ogni volta che esco dalla sala dopo aver assistito ad un film di Moretti. Ho detto basta dopo la visione de “La stanza del figlio”, l’ho ripetuto col “Caimano”. Non intendo assistere più alle prove di un “non attore” qual è Moretti.
Il film è la riduzione dell’omonimo romanzo di Sandro Veronesi, che scorre, piacevolmente fluido, nonostante l’autore abbia scelto una tecnica narrativa impegnativa, qual è il flusso di coscienza con focalizzazione interna. Nel romanzo si affronta il tema dell’alienazione dell’uomo moderno che ha assunto il credo materialistico della società consumistica come legge “universale e necessaria”. Il protagonista scopre che per troppo tempo ha perso di vista i valori che dovrebbero stare alla base della vita individuale e di gruppo e di essere stato immerso totalmente nel suo presente alla ricerca di un’edonistica realizzazione personale. Soltanto dopo la morte della compagna, scopre che la vita può essere vissuta con ritmi più lenti, tali da permettere di gustare gli aspetti meravigliosi e unici di essa, fino a quel momento da lui trascurati: la paternità e l’amore. Non può, però, non precipitare nell’abisso profondo di una coscienza che si è resa conto di avere fatto scelte esistenziali sbagliate. Ne consegue, quindi, un’angoscia che lo precipita nell’isolamento.
Tale complessità tematica dovrebbe trasmettere la trasposizione filmica attraverso il primo attore e ciò diventa impossibile con il film in questione, perché Moretti, cui è stato affidato tutto il lavoro interpretativo, non è un attore, se per attore si intende colui che, assumendosi il compito di identificarsi nel personaggio, riesce a presentare al pubblico una realtà che nasce dall’opera letteraria ma diventa diversa e unica con la recitazione. Il grande attore, nonostante sia immagine e non carne come sul palcoscenico, deve essere capace di trasmettere emozioni e sentimenti forti, facendo soffrire, piangere, gioire lo spettatore. Egli, sul set o sulla ribalta, con le sue qualità naturali affinate da un lungo corso nelle scuole d’arte drammatiche, aggiunge valore all’opera.
Nanni Moretti, con la sua voce monocorde, che sa di metallico, distrae continuamente chi assiste allo spettacolo, suscitandogli un’ansia che diventa presto fastidio. Come può Moretti, con un’unica espressione facciale, immutabile, marmorea, pretendere di far valicare confini spazio – temporali allo spettatore che resta invece inchiodato alla sua poltrona, in quel cinema, in quella città, con gli occhi che vanno spesso alle lancette dell’orologio sperando che giunga presto il momento di alzarsi.
Non pretendiamo certo che gli attori adottino il metodo Stanislawskij, che prevede il completo annullamento della loro personalità per entrare totalmente in quella del personaggio, sebbene la recitazione hollywoodiana ci abbia abituati a tali miracoli, con i De Niro, gli Al Pacino, i Nicholson. Non guasterebbe certo a Moretti un po’ d’umiltà che gli permetterebbe di capire che, se proprio vuole soddisfare la voglia e la vanità irrefrenabili di far cinema, stia almeno dietro la macchina da presa. Profondità nello sguardo, espressività del volto, naturalezza nella gestualità, sensibilità alta attengono all’attore. Ci risparmi Moretti le sue prove men che mediocri che distruggono dei soggetti ottimi, meritevoli di ben altre realizzazioni.
[-]
[+] che cosa parla a fare?
(di nadia)
[ - ] che cosa parla a fare?
[+] calma piatta?
(di maciste)
[ - ] calma piatta?
|
|
[+] lascia un commento a alfio pelleriti »
[ - ] lascia un commento a alfio pelleriti »
|
|
d'accordo? |
|
|