Caos calmo

Moretti, quello dei Girotondini, stavolta mi ha completamente deluso. Sia nel film sia nelle sue interviste. Ha sempre avuto delle posizioni da sapientone, questa volta è diventato un presuntuoso. In un intervista al Tg, ha fatto capire che non si può usare la parola osceno ed allora mi domanda la scena con la Ferrari cosa è se non oscena e disgustosa. Proprio lui, l'integerrimo caposcuola di stampo comunista, si perde nel pornotrash: bravo. Moretti, sei riuscito a disgustarci. Che la Ferrari non sia mai stata una grande attrice, questo lo sapevamo, ma in quel giro di mini attori, adesso è entrato anche il "grande" Moretti, una volta fustigatore dei costumi e moralista.

Penso che alcune storie debbano essere lasciate solo nei libri, un esempio Caos Calmo. E’ così piacevole la lettura di questo romanzo, da non esserne altrettanto la visione al cinema. Leggendo si sorride, alcuni personaggi hanno un tasso di ironia altissimo. Al cinema ci si annoia. Non c’è poesia, non c’è ironia, la visione non avvince e convince. La scena di sesso fa chiudere gli occhi, come se al posto di Pietro Paladini, ci fosse un nostro genitore con le mutande scese. L’imbarazzo è lo stesso.

Il film che dovrebbe essere drammatico ha,per contro,molti momenti di ilarità.Sorprende Nanni moretti x la sua bella interpretazione del suo cosi' umano personaggio.Anche la scena di sesso,sia pur troppo esplicita,rende bene l'idea della lenta uscita dal tunnel di Pietro Paladini/Nanni Moretti e del suo riaffacciarsi alla vita.Verrebbe voglia di leggerev anche il libro dal quale il film è tratto.

Dal bellissimo titolo del libro di Veronesi ci si aspettava un film diverso. Questo è bello in alcune scene (soprattutto quelle in cui il protagonista interagisce con il microcosmo del parco antistante la scuola, ascolta i discorsi vuoti delle mamme, si sorprende quando il cortile della scuola in pochi minuti si riempie di genitori in attesa che i propri figli escano) e brutto e poco credibile in altre ( i discorsi con la cognata sciroccata, la famosa scena di sesso con la Ferrari...). Alla fine, il personaggio che più colpisce è quello interpretato da Alessandro Gassman, attore troppo spesso considerato mediocre che qui però, nel ruolo di un imprenditore-star nel campo della moda, dà vita a una tipologia di uomo estremamente riconoscibile e perciò credibile: il bello svagato, tenero, superficiale solo in apparenza, che in modo discreto ma presente cerca di riportare alla vita fratello e nipotina.

Film carino. La scena di sesso non mi e' piaciuta per niente.

Dopo la "stanza del figlio"Nanni Moretti passa alla stanza della moglie"o,se vogliamo,ad ultimo tango a Roma2(con riferimento alla particolare pratica sessuale messa in atto da Marlon Brando in "ultimo tango a Parigi" e da Moretti riproposta in "caos calmo".Questo mi viene da dire x fare un pò di umorismo,ma"caos calmo è un film che mi è piaciuto x il tema trattato:l'elaborazione del lutto e la trasformazione del dolore in coraggio di cambiare.Il protagonista,infatti,trasgredisce le regole dell'efficienza e dell'efficienza e della produttività e del carrierismo,concedendosi un periodo sabbatico.Trasforma il dolore in momento dialettico(vedi la varia umanità che si confessa sulla sua panchina). [+]

Dopo la "stanza del figlio"Nanni Moretti passa alla stanza della moglie"o,se vogliamo,ad ultimo tango a Roma2(con riferimento alla particolare pratica sessuale messa in atto da Marlon Brando in "ultimo tango a Parigi" e da Moretti riproposta in "caos calmo".Questo mi viene da dire x fare un pò di umorismo,ma"caos calmo è un film che mi è piaciuto x il tema trattato:l'elaborazione del lutto e la trasformazione del dolore in coraggio di cambiare.Il protagonista,infatti,trasgredisce le regole dell'efficienza e dell'efficienza e della produttività e del carrierismo,concedendosi un periodo sabbatico.Trasforma il dolore in momento dialettico(vedi la varia umanità che si confessa sulla sua panchina).Il film che dovrebbe essere drammatico ha,invece,molti momenti di ilarità.Sorprende Nanni Moretti x la sua bella interpretazione del suo cosi' umano personaggio.Anche la scena di sesso,sia pur troppo esplicita,rende bene l'idea della lenta uscita dal tunnel di Pietro Pladini e del suo riaffacciarsi alla vita.Verrebbe voglia dfi leggere il libro dal quale il film e' tratto. [-]

QUALCOSA FINALMENTE PER RIFLETTERE SU UN TEMA SCOMODO: L'ELABORAZIONE DEL LUTTO VISSUTO NELLA SUA SOGGETTIVITA'

Deluso decisamente. Dalla trasposizione del romanzo al film ( è più facile fare un bel film da un brutto romanzo che viceversa...); dalla regia di stile fiction, piatta; da Moretti che fa Nanni Moretti e non Pietro Paladini; Onestamente unico neo positivo è solo Gassmann.

un film veramente brutto! Dalla scena di sesso alla bestemmia ai non significati! non ti lascia proprio nulla, se non un senso di disgustosa noia... proprio soldi buttati... Un consiglio: se siete anche solo un po' normali, non lo andate a vedere!

oscenamente brutto ed inutile!