Anno | 2006 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Russia |
Durata | 150 minuti |
Regia di | Andrey Zvyagintsev |
Attori | Maria Bonnevie, Aleksandr Baluyev, Konstantin Lavronenko, Dmitri Ulyanov . |
MYmonetro | 2,40 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Una famiglia viene distrutta da un sospetto che pesa come un macigno sulla coscienza del padre. Il film è stato premiato al Festival di Cannes,
CONSIGLIATO NÌ
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Una coppia con due figli ancora molto giovani lascia la città per una vacanza. Il luogo che li accoglie è la casa paterna del marito, isolata nella campagna. L'uomo sospetta di una relazione della moglie e ora che sa che lei è nuovamente incinta ritiene che il figlio non sia suo. Chiama allora il fratello, una specie di gangster, il quale si mette a disposizione per 'aggiustare' tutto.
Il vincitore della Mostra di Venezia 2003 con il film Il ritorno torna a calpestare il tappeto rosso a Cannes con la sua opera seconda. Così facendo rivela a una vasta platea internazionale le falle del suo progetto ben mascherate (ma non del tutto) nel suo primo film. Zvyagintsev è certamente un attento analista dei capolavori dei Maestri del cinema dell'Est Europa. Ma non basta conoscere benissimo Tarkovskij o Sokurov per diventare come loro. È quello che però crede di poter fare con questo film ispirato a un'opera di William Saroyan.
Le consiglio di rivedere il film, si tratta di una tragedia familiare esposta in maniera sottile e minimale come noi italiani non siamo abituati più a vedere. La donna convive con uno stato depressivo per una gravidanza non voluta che, come si scopre alla fine, l'ha già portata a tentare il suicidio da cui è stata salvata da un amico. E' questo dramma che dà significato a una storia raccontata benissimo [...] Vai alla recensione »
«Sono incinta... di un altro», confessa d'un tratto nei bucolici dintorni di una ridente dacia, la giovane e bionda attrice norvegese-svedese Maria Bonnevie a Kostantin Lavronenko, il suo uomo, 40enne, presumibilmente gangster, e fratello di gangster. È la battuta chiave della tragedia sentimentale Izgnanie (La messa al bando), bagnata dall'intera gamma di colori azzurro-acidi, specialità di Michail [...] Vai alla recensione »
Spesso gli allori festivalieri fanno male. Prendiamo il regista siberiano classe '64 Andrey Zvyagintsev, Leone d'oro a sorpresa della Mostra di Venezia nel 2003 grazie a «Il ritorno»: un'opera prima suggestiva e intensa che tutto sommato meritava l'impegnativa carta di credito consegnatagli dalla giuria. Arruolato da Cannes 60, il suo nuovo film, «Izgnanie» («The Banishment»), ha purtroppo tradito [...] Vai alla recensione »