brody
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domenica 3 dicembre 2006
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sottovalutato
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Finalmente un film che esce fuori dagli schemi, che ci racconta una Maria Antonietta vera, oppressa da un'etichetta scomoda come una qualunque altra ragazza della sua età. Un film fresco, originale, che ha saputo catturare la reale identità di questa regina ingiustamente disprezzata. Una colonna sonora spettacolare, che ha inquadrato ancora più a fondo i momenti salienti della sua vita, in un'ottica moderna, ma proprio per questo più vicina a noi.
Invece di continuare a propagandare siti di cui promuovete l'indiscutibile serietà, cercate piuttosto di analizzare con maggiore attenzione questa pellicola, che per una volta ha saputo diversificarsi dai soliti polpettoni cinematografici per cogliere la vera essenza di un grandissimo personaggio storico come Maria Antonietta.
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Finalmente un film che esce fuori dagli schemi, che ci racconta una Maria Antonietta vera, oppressa da un'etichetta scomoda come una qualunque altra ragazza della sua età. Un film fresco, originale, che ha saputo catturare la reale identità di questa regina ingiustamente disprezzata. Una colonna sonora spettacolare, che ha inquadrato ancora più a fondo i momenti salienti della sua vita, in un'ottica moderna, ma proprio per questo più vicina a noi.
Invece di continuare a propagandare siti di cui promuovete l'indiscutibile serietà, cercate piuttosto di analizzare con maggiore attenzione questa pellicola, che per una volta ha saputo diversificarsi dai soliti polpettoni cinematografici per cogliere la vera essenza di un grandissimo personaggio storico come Maria Antonietta.
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b.c
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domenica 3 dicembre 2006
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geniale sotto alquni aspetti
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non male forse la critica lo ha stroncato per il semplice fatto che si pensava di trovare la solita RIEVOCAZIONE STORICA ed in vece il film è basato sull' inespewrienza e la mancata maturità della nuova regina di francia ottima la trovata della colonna sonora (essendo un forte stimatore del genere non posso che approvare le scelte)
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silvana
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sabato 2 dicembre 2006
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il difficile percorso di vita di una donna e di un
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Una ricostruzione ECCEZIONALE di ambiente e di costumi,
una descrizione elegante e raffinata della donna come sa fare con spiccata signorilità questa grande regista!
Ho visto il film con profonda soddisfazione.
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[+] ...e del tutto inutile.
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thedreamer
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giovedì 30 novembre 2006
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rara bellezza e originalità
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Film di rara bellezza e originalità. Per la fotografia i colori le inquadrature. Colonna sonora e suo uso incantevole. Era dai tempi di barry lindon che non si vedeva cosa si può fare con una cinepresa e un genio che la usa.
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giovedì 30 novembre 2006
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Come sdraiata sul lettino, in seduta, ascoltiamo Marie Antoinette/Sofia che parla di loro due. Accomodiamoci nella nostra poltrona che abbiamo in studio ed ascoltiamo l’associazione libera di Sofia, sola, disperata e quindi in grado di offrirci, sgorgante dalla sua sofferenza di donna che ha conosciuto la vita, una bambina ghigliottinata e una visione del mondo giocosa, come era quella di Marie Antoinette, mecenate della musica e delle arti. Un altro cameo, prima di concludere con le parole di Sofia, questo gusto “della recita familiare” come avveniva a corte quando si inscenavano recite ad un pubblico esclusivo ed intimo.
Sentiamo quindi il ritratto di Sofia, da se stessa, mentre parla di Marie, cosciente come una “sovrana debuttante” del cinema, Sofia è Marie Antoinette.
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Come sdraiata sul lettino, in seduta, ascoltiamo Marie Antoinette/Sofia che parla di loro due. Accomodiamoci nella nostra poltrona che abbiamo in studio ed ascoltiamo l’associazione libera di Sofia, sola, disperata e quindi in grado di offrirci, sgorgante dalla sua sofferenza di donna che ha conosciuto la vita, una bambina ghigliottinata e una visione del mondo giocosa, come era quella di Marie Antoinette, mecenate della musica e delle arti. Un altro cameo, prima di concludere con le parole di Sofia, questo gusto “della recita familiare” come avveniva a corte quando si inscenavano recite ad un pubblico esclusivo ed intimo.
Sentiamo quindi il ritratto di Sofia, da se stessa, mentre parla di Marie, cosciente come una “sovrana debuttante” del cinema, Sofia è Marie Antoinette. Bella, cupa, triste, ironica, potente e regina dell’eleganza:
«Ho cercato di cogliere e restituire, oggi, i suoi smarrimenti di sovrana debuttante, le frustrazioni di donna, gli slanci e le incertezze davanti alla storia: e il suo grande talento di regina dell'eleganza. A Parigi, capitale della moda, polverizzava le convenzioni con la complicità di una sarta geniale, Rose Bertin. Anch'io ho avuto la mia Rose Bertin: Milena Canonero, costumista di film come Arancia meccanica, Barry Lyndon, Il Padrino 2. È stata una magica intesa. La Canonero è entrata subito in sintonia con le mie richieste di abiti assai stilizzati, plausibili ma senza fronzoli accademici: per intenderci sui colori, facevamo riferimento a sughi di maccheroni o a sorbetti prediletti…Ci si capiva al volo».
Ecco la delfina d’America,...
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giovedì 30 novembre 2006
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. È stata sposata al regista Spike Jonze dal 26 giugno 1999 al 5 dicembre 2003.” Questa corte americana è un po’ come la nostra noi, dei Muccino, i Verdone ed i Tognazzi-Izzo, etc..
E ho visto una Sofia che è stata un po’ come Marie Antoinette, una ragazzina sposa, sola, annoiata dai protocolli della Casa Coppola, come dev’essere stato noioso continuare a fingere un amore con Spike Jonze, prima di capire di ritirarsi nella sua casa di caccia, prima per esempio di capire che a lui piace lo skateboarding, anche se pensato come idea industriale, [ma presentato nel suo sito come un suo passatempo da ragazzini [http://www.angelfire.com/ca/computersarenotpunk/spikejonze.html ] , qualcosa di simile all’interesse per i chiavistelli e le serrature, come Luigi XVI, ….
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. È stata sposata al regista Spike Jonze dal 26 giugno 1999 al 5 dicembre 2003.” Questa corte americana è un po’ come la nostra noi, dei Muccino, i Verdone ed i Tognazzi-Izzo, etc..
E ho visto una Sofia che è stata un po’ come Marie Antoinette, una ragazzina sposa, sola, annoiata dai protocolli della Casa Coppola, come dev’essere stato noioso continuare a fingere un amore con Spike Jonze, prima di capire di ritirarsi nella sua casa di caccia, prima per esempio di capire che a lui piace lo skateboarding, anche se pensato come idea industriale, [ma presentato nel suo sito come un suo passatempo da ragazzini [http://www.angelfire.com/ca/computersarenotpunk/spikejonze.html ] , qualcosa di simile all’interesse per i chiavistelli e le serrature, come Luigi XVI, ….
E Sofia si abbandona alle sfilate di moda, alla creazione, ai dolci e ai vernissage con lo Champagne,
http://www.lutzandpatmos.com/guestDesigners.php?gd=SC
Da quel mondo della moda, della musica House o Ambient, trae il suono del glamour della Versailles di oggi, gli stilisti, i dolci e gli champagnes, che Sofia traspone nella Versailles dell’altro ieri con la stessa tensione nobiliare tra parvenues e acclarati nobili designers, [esce quasi negli stessi giorni The Devil Wears Prada] Sofia si aggira per alcuni come una parvenue come la Du Barry e per altri come una figlia famosa.
Di tutto il film è la colonna sonora la traccia auditiva dell’emozione tragica, inesorabilmente solitaria, della giovinezza di Sofia che viene “tagliata via”, ghigliottinata, da quando sceglie di andare via con il marito, da cui poi si separerà.
Le emozioni di Sofia sono un affresco, magnifico e tragico al tempo stesso delle protocolli vuoti e meccanici [quasi dei chiavistelli] della corte che il suo stesso padre ed i suoi amici e colleghi hanno costruito. C’è un titolo nobiliare in america che è il titolo dei botteghini e del mercato dei biglietti del cinema. Sono nobili comunque a volte un po’ vuoti, come dice Sofia: “…dove Hollywood è simile a una corte settecentesca, con i suoi contratti-intrighi, le mondanità d'obbligo, il vuoto culturale, le cerimonie d'investitura, come la notte degli Oscar…»
In questo magnifico affresco si nota una bambina persa in questo vuoto sfarzo di arti senza anima, in cui Marie Antoinette/Sofia è ritratta con stile e con forza descrittiva degli amplessi e degli innamoramenti non controllabili. Si scorge nella Du Barry quella grossolanità del parvenue, disperato uomo gretto in cerca di nobiltà, ma non d’animo come in Barry Lyndon, di cui ricorre a tratti la fotografia di “Stanley K.” il particolarismo di alcuni broccati e tessuti ricercatissimi. Sofia stilista e fotografa ha giocato qui, come un Mantegna in un quadro di grandi dimensioni.
La corte della cinematografia contemporanea ritratta come Mantegna sapeva fare nel ‘400, inserendo personaggi contemporanei, così Sofia presenta un magnifico vezzo artistico pittorico nel presentarci la Versailles della cinematografia. Come Mantegna ci stupisce e ci fa sentire come è vicina a noi la vita di Marie Antoinette con l’unica assenza della tecnologia e della corrente elettrica, di cui non si vede la mancanza, tra le candele di corte. E come nel film la Duchesse de Polignac istigava Marie a comportarsi con ironia e con giovialità per dimenticare gli aspetti negativi dello scettro, così Milena Canonero, costumista del film, come dei film di Kubrick e di papà, gioca stilisticamente per donarci una corte di grande meraviglia.
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giovedì 30 novembre 2006
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filmcounseling
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Marie Antoinette (2006)
By Fabrizio Marcolongo
Da Pier Cardinali
“…L'hanno ghigliottinata che aveva la mia età: poco più di trent'anni. Ed era approdata in Francia per divenirne regina all'età delle mie ”vergini suicide”: 12-14 anni». In questo cortocircuito anagrafico, che l'apparenta alla sua storia personale e artistica, Sofia Coppola racchiude la parabola fulminea di Maria Antonietta…”
Sofia, figlia di Francis Ford Coppola, forse non ha avuto un contatto facile con i suoi genitori, e forse nemmeno con suo padre: “ [dall’intervista con Pier Cardinali] (i tre film: Giardino delle vergini suicide, Lick the star, Maria Antonietta ) Insieme formano una sorta di trittico, sulla figura della teenager solitaria, melanconica, che rinvia all'infinito il passaggio all'età adulta.
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Marie Antoinette (2006)
By Fabrizio Marcolongo
Da Pier Cardinali
“…L'hanno ghigliottinata che aveva la mia età: poco più di trent'anni. Ed era approdata in Francia per divenirne regina all'età delle mie ”vergini suicide”: 12-14 anni». In questo cortocircuito anagrafico, che l'apparenta alla sua storia personale e artistica, Sofia Coppola racchiude la parabola fulminea di Maria Antonietta…”
Sofia, figlia di Francis Ford Coppola, forse non ha avuto un contatto facile con i suoi genitori, e forse nemmeno con suo padre: “ [dall’intervista con Pier Cardinali] (i tre film: Giardino delle vergini suicide, Lick the star, Maria Antonietta ) Insieme formano una sorta di trittico, sulla figura della teenager solitaria, melanconica, che rinvia all'infinito il passaggio all'età adulta. Della Du Barry, interpretata da Asia Argento, ho fatto una ragazzaccia che si scatena in scene di letto piuttosto ”rock'n'roll” con Rip Torn, vecchio ”bad boy” di Hollywood, nel ruolo di Luigi XV».
Le opere artistiche non parlano di umanità che con il ritmo del cuore dell’autore.
E così Sofia ci rivela “la Versailles” della sua famiglia, magari con Asia Argento, amica di famiglia, forse poco accettata dall’enturage della produzione cinematografica americana. La creatività come una trafelata corsa per riuscire a riempire con i propri piedi, piccoli, le orme gigantesche, in proporzione, del padre, e cercare di girare il suo Apocalypse Now”, cercare la sua considerazione, il suo rispetto, sullo stesso piano dell’interesse del padre, il cinema. Cos’ha il cinema di così importante che il cinema ha e che io non ho? Domanderebbe la piccola Sofia. Così la rincorsa comincia nella mente di grandi donne che vengono ridicolizzate nella esigenza di essere considerate dal padre.
E’ una vecchia storia delle grandi donne di successo, … come Oriana Fallaci. Era dodicenne quando il padre l’aveva presa in giro quando le aveva chiesto di poter partecipare alla resistenza. Le aveva detto che era troppo piccola, che non poteva mettersi in pericolo. Così è diventata la piu’ famosa corrispondente di guerra della storia. Così, aver ridicolizzato e non considerato la creatività di Sofia ha determinato una creatività quasi come imposta o ostentata per far capire di essere cresciuta, ma senza un rispetto per i propri tempi e le proprie propensioni, all’interno di una Versailles del cinema, con intrighi, voci di corridoio, ferri, gogne, torture e pettegolezzi. Leggiamo infatti da wikipedia: “Sofia Carmina Coppola (New York, USA, 14 maggio 1971) è una regista, sceneggiatrice ed attrice cinematografica statunitense. É la figlia del regista italo-americano Francis Ford Coppola, sorella del regista Roman Coppola, nipote dell'attrice Talia Shire e cugina di Nicolas Cage, Jason Schwartzman e Robert Schwartzman. È la prima donna statunitense ad ottenere una nomination come miglior regista all'Oscar e ad aver vinto il premio per la miglior sceneggiatura originale. È stata sposata al regista Spike Jonze dal 26 giugno 1999 al 5 dicem
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renato corriero
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mercoledì 29 novembre 2006
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sembra un music-hall (in senso positivo)!!
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Film molto simpatico tuttavia penso non troppo apprezzabile da chi non conosce già la storia della regina Maria Antonietta (almeno nei disegni animati di Lady Oscar); invece molto apprezzabile da chi la storia già la conosce e qui può sbizzarrirsi a vedere quali erano i costumi di corte simili proprio a parodie da music-hall: vedi ad esmpio la cerimonia giornaliera della vestizione (vita molto scomoda, almeno secondo me, quella dei regnanti!) e delle colazioni e pranzi tutte a base di dolci e champagne!(Come mai i protagonisti non erano super-grassi?!) Una cosa però avrebbero dovuto far sapere a chi non conosce la storia fino in fondo: Luigi XVI era malato di "fimosi" e ciò gli impediva di avere rapporti sessuali con chiunque (l'argomento è stato trattato molto chiaramente in una puntata di "Super Quark" di Piero Angela) quel che non mi è chiaro, anche storicamente, è perchè abbia atteso 7 anni dal matrimonio per farsi operare visto che oltre ad una mancata felice vita coniugale la corte reclamava anche un erede al trono!! Nel film invece fa la parte di un "frigidissimo" che a furia di insistenze della nobiltà di Francia e dei parenti austriaci ad un certo punto si sveglia (anche se troppo tardi per evitare che la moglie cadesse tra le braccia del conte di Fersen).
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Film molto simpatico tuttavia penso non troppo apprezzabile da chi non conosce già la storia della regina Maria Antonietta (almeno nei disegni animati di Lady Oscar); invece molto apprezzabile da chi la storia già la conosce e qui può sbizzarrirsi a vedere quali erano i costumi di corte simili proprio a parodie da music-hall: vedi ad esmpio la cerimonia giornaliera della vestizione (vita molto scomoda, almeno secondo me, quella dei regnanti!) e delle colazioni e pranzi tutte a base di dolci e champagne!(Come mai i protagonisti non erano super-grassi?!) Una cosa però avrebbero dovuto far sapere a chi non conosce la storia fino in fondo: Luigi XVI era malato di "fimosi" e ciò gli impediva di avere rapporti sessuali con chiunque (l'argomento è stato trattato molto chiaramente in una puntata di "Super Quark" di Piero Angela) quel che non mi è chiaro, anche storicamente, è perchè abbia atteso 7 anni dal matrimonio per farsi operare visto che oltre ad una mancata felice vita coniugale la corte reclamava anche un erede al trono!! Nel film invece fa la parte di un "frigidissimo" che a furia di insistenze della nobiltà di Francia e dei parenti austriaci ad un certo punto si sveglia (anche se troppo tardi per evitare che la moglie cadesse tra le braccia del conte di Fersen). Che figuraccia con una moglie così!(leggi:Kristen Dunst!) Per il resto è un film molto piacevole sia coma ambientazione con gli splendidi panorami di Versailles che come interni, costumi e musica che anche nelle parti rock non stonava affatto! Perchè, con simili scenografie il film non è stato girato in formato "cinemascope" (2:35) invece che in "flat print" (1:85)? Trattandosi di un film allegro è stata buona anche l'idea di terminare il film con la
partenza da Versailles, anzichè con la prigionia e poi la ghigliottina. Insomma un film molto picevole per chi già conosce la storia di Maria Antonietta.
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babbo natale
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mercoledì 29 novembre 2006
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ohhhhhhhhhhhhhhhhh
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Che classe questo è un vero film
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bizioweb
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mercoledì 29 novembre 2006
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boccerebbero alla i^ superiore di scuola di regia
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Ho dato una stella ma è anche troppo...non mi importa di parlare dell'idea della regista di sottoporre al pubblico un ritratto inedito della regina...ovviamente è una cosa personale e, naturalmente, soggettiva!
Quello che mi ha fatto letteralmente schifo è la regia in toto ... TUTTO è fatto male:
1) montaggio (ci sono certi tagli da una scena all'altra che sono stati fatti, credo, con il tagliaerba)
2) fotografia (inquadrature...fotografie che appaiono ogni tanto come le parti dei palazzi)
3) dialoghi (ce ne sono?? quei pochi sono anche lennnnnti)
4) musica (no, non mi importa nulla se la regista ha deciso di mettere musica anni '80 al posto di musica piu' adatta al luogo...ma.
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Ho dato una stella ma è anche troppo...non mi importa di parlare dell'idea della regista di sottoporre al pubblico un ritratto inedito della regina...ovviamente è una cosa personale e, naturalmente, soggettiva!
Quello che mi ha fatto letteralmente schifo è la regia in toto ... TUTTO è fatto male:
1) montaggio (ci sono certi tagli da una scena all'altra che sono stati fatti, credo, con il tagliaerba)
2) fotografia (inquadrature...fotografie che appaiono ogni tanto come le parti dei palazzi)
3) dialoghi (ce ne sono?? quei pochi sono anche lennnnnti)
4) musica (no, non mi importa nulla se la regista ha deciso di mettere musica anni '80 al posto di musica piu' adatta al luogo...ma...insomma...i nobili di Versailles che ballano house non è che mi sia andata tanto giu'! e cmq di sbagliato c'è l'attacco ... la scelta di pezzi adatti al momento ... la musica è fondamentale in un film, se scelta bene, magari non ti accorgi nemmeno del sottofondo proprio perchè adattissima, ma poi ti ricordi di averla sentita!!!)
il film sembra fatto da una post-anoressica adolescente redattrice di cioè (magari ora scrive per TOP-GIRL) dove la nobildonna fuma droghe, beve, gioca, e mangia una quantita' incalcolabile di dolci restando bella snella (da qui l'ipotesi della regista anoressica :D )
non ha nemmeno pensato di riportare (con effetti grafici anche al computer) il palazzo ai fasti del periodo .. quando la regina si affaccia si notano i segni del tempo ......
ragazzi, non so che dire ... è vero che stavamo a Pomezia e di solito c'è poca gente, ma ... ERAVAMO IN 5 in sala ... ci sara' un motivo??
lento, brutto, musica sbagliatissima, regia inguardabile, fotografia al limite del sopportabile (alcuni pezzi alla STREGA DI BLAIR....dove la telecamera era affidata a un vecchietto tremolante)
non so che dire...se avessi saputo, prima di andare al cinema, che la stessa regista aveva fatto "il giardino delle vergini suicide" piuttosto i soldi li avrei tenuti belli caldi in tasca
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(di mat)
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