Marie Antoinette

Non merita nulla, chi dice che è fatto bene e che rispecchia la realtà, ha pisciato fuori, o è fuori di testa. Io non l'ho visto, nè spederò i miei soldi per vedere uno skifosissimo, quanto fatto male film. Coppola cambia mestiere! E' ora! Basta prendere in giro la gente!

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ho visto questo film e continuando a seguirlo nei primi piani ho visto spuntare sopra le teste degli attori ripetutamente microfoni per registrare le voci...a volte ho pensato se fosse voluto visto che mai nessuno ne ha parlato....microfoni visti 12 volte!!!!

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Assolutamente 0 trama, nulla è veramente approfondito. Non c'è altro.

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un bellissimo film!!!i costumi perfetti

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Sono indignata,nella mia città e nelle province intorno ad essa il film nn è neanche apparso nei cartelloni pubblicitari ed i cinema rimitrofi nn l'anno messo in onda...insieme alle mie amiche avevamo atteso molto l'uscita del film in questione ma nn potevamo intraprendere un viaggio fino a roma per vederlo data la nostra età e la scarsità di mezzi a disposizione....speriamo ke il dvd faccia presto la sua comparsa. Annamaria

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Io e il mio fidanzato abbiamo aspettato questo film 3 lunghissimi mesi..e cioè da quando ad agosto abbiamo passeggiato mano nella mano nella mgnifica reggia di Versailles,dove il film è stato girato.Quel posto è molto romantico,con i suoi meravigliosi giardini e con le sue bellissime fontane,che vengono accese e fanno i loro giochi d'acqua a suon di musica..che bei ricordi..Vedere al cinema quei bellissimi posti è stato come riviverli..inoltre Sofia Coppola è riuscita a farci vedere una Maria Antonietta come mai la storia ci aveva fatto conoscere.Bravissima Kirsten Dunst.Da vedere e da ascoltare nella sua colonna sonora tutta ROCK!

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carino se si fa finta che la protagonista sia una principessa qualsiasi a cui viene imposto di sposare un uomo che lei nn conosce, ma appena si pensa che in realtà è un film storico allora il giudizio non può che essere pessimo: la rivoluzione è appena accennata, tra l'altro viene detto che il popolo protesta perchè ha fame, forse Sofia Coppola non sa che la rivoluzione fu realizzata grazie alla alleanza tra i Nobili ed il Popolo (quindi non solo morti di fame)e le motivazioni furono ben + profonde di quelle che mostra(furono sopratutto politiche riguardanti i diritti inalienabili di ogni uomo indipendentemente dal diritto di titolo), a questo si aggiungono caratterizzazione completamente sbagliate dei personaggi come Fersen che diviene una comparsa, una avventura fugace invece che una vera e propria relazione duratura per non parlare poi del finale in cui chi non conosce la Storia può pensare perfino che i Regnanti di Francia riuscirono a scampare il taglio di testa. [+]

carino se si fa finta che la protagonista sia una principessa qualsiasi a cui viene imposto di sposare un uomo che lei nn conosce, ma appena si pensa che in realtà è un film storico allora il giudizio non può che essere pessimo: la rivoluzione è appena accennata, tra l'altro viene detto che il popolo protesta perchè ha fame, forse Sofia Coppola non sa che la rivoluzione fu realizzata grazie alla alleanza tra i Nobili ed il Popolo (quindi non solo morti di fame)e le motivazioni furono ben + profonde di quelle che mostra(furono sopratutto politiche riguardanti i diritti inalienabili di ogni uomo indipendentemente dal diritto di titolo), a questo si aggiungono caratterizzazione completamente sbagliate dei personaggi come Fersen che diviene una comparsa, una avventura fugace invece che una vera e propria relazione duratura per non parlare poi del finale in cui chi non conosce la Storia può pensare perfino che i Regnanti di Francia riuscirono a scampare il taglio di testa. Per me un disastro. Non capisco perchè Hollywood ha il vizio di voler fare film storici senza avere i mezzi per poterli fare(la cultura)così finisce sempre che di storico rimangono solo i Nomi. [-]

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L'unica sensazione che mi è rimasta alla fine del film, è l'idea dello spreco di denaro per parlare per due ore dello spreco di denaro della corte di Francia, cosa risaputa e che non aveva bisogno di un film per ricordarcelo. A meno che non si dia per scontato che la scuola non riesce più a dare neppure queste informazioni storiche.

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Marie Antoinette di Sophia Coppola non e' il solito melodrammatico-biografico film a proposito di un importante personaggio storico. E' un'analisi descrittiva e a tratti divertente di una ragazzina divenuta regina. La suddivisione in tre parti e' molto interessante: la disperata conquista del marito, il libertinismo che ne segue e la crisi. Sophia Coppola e' molto originale e Kirsten Dunst e' una grande attrice. E' difficile giudicalo male ma la nomination alla Palma d'Oro e' un'altra cosa

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C’è un famoso detto inglese che recita “mettiti nelle sue scarpe”….e allora noi seguiamo il consiglio e ci mettiamo nei panni della Regina di Francia per eccellenza; che le altre non ne abbiano a male. Naturalmente stiamo parlando di Maria Antonietta alias Cenerentola… e si perché la Coppola, regista del film, sembra essersi così tanto impersonificata in lei da darci di questa famosa e discussa figura storica un ritratto scandalosamente parziale ; quasi l’avesse conosciuta personalmente e potesse vantare quindi una sicurezza indiscussa su ciò che accadde a Versailles in quegli anni; tanto da indurci a pensare che questa povera adolescente inserita in un contesto poco famigliare per quanto freddo e distaccato altro non potesse far che ridurre il popolo francese alla miseria, (per usare un eufemismo che nemmeno lontanamente può descriverci la condizione di povertà estrema delle "bidonville" parigine di fine XVIII secolo), o dilaniare le casse dello stato per comprare costosi vestiti di merletti e pizzo, per degustare deliziosi pasticcini, per indossare gioielli da capogiro, e per farsi fare dal parrucchiere più famoso del tempo l’acconciatura più in voga. [+]

C’è un famoso detto inglese che recita “mettiti nelle sue scarpe”….e allora noi seguiamo il consiglio e ci mettiamo nei panni della Regina di Francia per eccellenza; che le altre non ne abbiano a male. Naturalmente stiamo parlando di Maria Antonietta alias Cenerentola… e si perché la Coppola, regista del film, sembra essersi così tanto impersonificata in lei da darci di questa famosa e discussa figura storica un ritratto scandalosamente parziale ; quasi l’avesse conosciuta personalmente e potesse vantare quindi una sicurezza indiscussa su ciò che accadde a Versailles in quegli anni; tanto da indurci a pensare che questa povera adolescente inserita in un contesto poco famigliare per quanto freddo e distaccato altro non potesse far che ridurre il popolo francese alla miseria, (per usare un eufemismo che nemmeno lontanamente può descriverci la condizione di povertà estrema delle "bidonville" parigine di fine XVIII secolo), o dilaniare le casse dello stato per comprare costosi vestiti di merletti e pizzo, per degustare deliziosi pasticcini, per indossare gioielli da capogiro, e per farsi fare dal parrucchiere più famoso del tempo l’acconciatura più in voga. Non mi si imputi , ora, di essere poco aperta alle inversioni di prospettiva, perché non è cosi, adoro i films che mostrano il lato nascosto degli eventi più dibattuti e dei quali si conosce solo l’aspetto comunemente accettato, purchè essi non prescindano completamente dai fatti. Partiamo dalla fine del film in questione, le luci del cinema si spengono lasciando negli occhi del pubblico l’immagine della famiglia reale al completo, regina, re, figli,che fugge da Versailles percorrendo in carrozza un viale alberato. Per favore, non è questo il finale di un serio film storico, non è la saga di Topolino quella di cui si parla ma la vita di Maria Antonietta, famosa per essere la prima Regina giustiziata di tutta la storia, forse è il caso di non omettere questo particolare nel film che la riguarda, voi che dite??????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????? ma a pensarci bene il film non è proprio fedele alla storia, addirittura a metà del film Maria Antonietta rinnega di aver detto la celebre frase ”il popolo non ha pane? Che mangi brioches”. Non si può dipingere Maria Antonietta solamente come una martire, una ragazza sola, nella Parigi del XVIII secolo, disorientata e spaesata nella Versailles degli intrighi, privata dell’affetto materno; bisogna anche descrivere la ragazza cresciuta nell’agio, abituata a tutto il meglio che il suo tempo poteva offrirle,annoiata dalla vita di corte , tanto da non dover nemmeno sforzarsi di desiderare qualcosa perché probabilmente già la aveva, la donna che si è completamente scordata di essere una Regina, e come tale di avere un popolo da governare, la donna che non ha mai voluto prender consapevolezze dei suoi obblighi oltre che dei privilegi che la sua condizione comportava e che non è stata ingiustamente ghigliottinata ma che è stata artefice,almeno in parte, della sua sorte. [-]

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