The Island |
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Un film di Michael Bay.
Con Ewan McGregor, Scarlett Johansson, Steve Buscemi, Sean Bean, Michael Clarke Duncan.
continua»
Fantascienza,
Ratings: Kids+13,
durata 127 min.
- USA 2005.
uscita venerdì 26 agosto 2005.
MYMONETRO
The Island
valutazione media:
2,64
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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the island IIdi andreaFeedback: 0 |
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giovedì 22 settembre 2005 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
sentito o letto: Orwell, The Clonus Horror, L'uomo che fuggì dal futuro, Minority Report, Io Robot, The Truman Show, lo stesso Matrix. Troppi gli svolgimenti assolutamente improbabili (altro che sospensione dell’incredulità, qui si rasenta la circonvenzione di incapaci) e francamente troppe le inquadrature ed effetti speciali che fanno girare gli occhi e la testa (ho sognato elicotteri per una settimana). 118 milioni di dollari il budget! Per farne cosa? Un’interessante film nella prima mezz’ora (perché non farne allora un cortometraggio?), poi, sempre più prevedibile: Michael Bay proprio non ce la fa...si trattiene, ma, ad un certo punto, non resiste e, in un raptus adrenalinico, deve proprio fare un casino della madonna con inseguimenti, sparatorie e sempre tutti quegli elicotteri di merda, e i nostri protagonisti che ne fanno di tutti i colori, assomigliando più a supereroi che a cloni (mia nonna diceva sempre “troppa adrenalina rovina la cucina” riferendosi al fatto che quando si cucina con troppa fretta ed agitazione si rovina un buon piatto). Flop perché, forse, Bay, ha tentato la carta dell’approfondimento (tematica e psicologia dei personaggi) finendo per annoiare i suoi aficionados e per indisporre chi sperava di trovare qualcosa di più di un Philip Dick ristretto! Peccato anche per la facile retorica “razzista”, (comunque un domani che assomiglia in modo sempre più inquietante al passato, vedi riferimento alle docce naziste e alla schiavitù) simboleggiata dalla redenzione “folgorante” del terribile sterminatore cacciatore di taglie nero, Albert Laurent (Djimon Hounsou): che “tenerezza” il ricordo del padre, ribelle nel Burkina-Faso; basta questo e, soprattutto, lo sguardo innocente e involontariamente peverso di Scarlett, per fargli fare in un secondo inversione di marcia. Comunque, una riflessione etica e morale (moralistica?) sui rischi del progresso scientifico, in campi quali eugenetica e clonazione umana, e un blando attacco a tutti quegli scienziati che la mattina, guardandosi allo specchio, si credono Dio. andrea battantier bluemanbattar@katamail.com
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