Ubriaco d'amore

Film 2002 | Commedia 90 min.

Titolo originalePunch-Drunk Love
Anno2002
GenereCommedia
ProduzioneUSA
Durata90 minuti
Regia diPaul Thomas Anderson
AttoriAdam Sandler, Emily Watson, Philip Seymour Hoffman, Luis Guzmán, Mary Lynn Rajskub .
TagDa vedere 2002
MYmonetro 3,13 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Paul Thomas Anderson. Un film Da vedere 2002 con Adam Sandler, Emily Watson, Philip Seymour Hoffman, Luis Guzmán, Mary Lynn Rajskub. Titolo originale: Punch-Drunk Love. Genere Commedia - USA, 2002, durata 90 minuti. - MYmonetro 3,13 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 18 marzo 2011

Presentato a Cannes 2002. Il disagio paradossale, la solitudine confusa, l'impossibilità di liberarsi della zavorra obbligata - a cominciare da quella famigliare Il film è stato premiato al Festival di Cannes, ha ottenuto 1 candidatura a Golden Globes, Al Box Office Usa Ubriaco d'amore ha incassato nelle prime 9 settimane di programmazione 17,8 milioni di dollari e 367 mila dollari nel primo weekend.

Ubriaco d'amore è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato sì!
3,13/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO 3,25
CONSIGLIATO SÌ
Una commedia romantica bizzarra e surreale.
Recensione di Pino Farinotti
Recensione di Pino Farinotti

Presentato a Cannes 2002. Il disagio paradossale, la solitudine confusa, l'impossibilità di liberarsi della zavorra obbligata - a cominciare da quella famigliare - sono i temi di Anderson, così bene espressi in suoi film precedenti come Boogie Nights e Magnolia. Il protagonista è un giovane che avrebbe tutto, o quasi, ciò che occorre per vivere bene, solo che ci si trova malissimo. È coccolato all'esasperazione da ben sette sorelle. Lui, unico maschio guadagna abbastanza ma odia quello che fa. Inoltre, per via di una certa telefonata erotica si trova ad essere perseguitato, pericolosamente. Conta poco che uno spiraglio di dolcezza, e di ossigeno, gli arrivi dalla dolce Emily Watson. Il destino ha una via obbligata. Quella di tutti i personaggi di Anderson.

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Recensione di Andrea Chirichelli

Che Anderson fosse un regista originale lo si era capito dal modo in cui aveva rappresentato il mito della nascita dei film a luci rosse in Boogie Nights. Poteva quindi il Nostro, trattare una storia d'amore in modo convenzionale? Assolutamente no, ed infatti per i 90 minuti del film (finalmente una durata umana!) lo spettatore potrebbe essere indotto a ritenere che l'ubriaco del titolo non sia lo spaesatissimo e bravissimo (finalmente) Adam Sandler, collezionatore di budini e miglia aeree, ma lo stesso regista. La storia è banale: lui è solo e vessato dalle troppe sorelle, vagamente borderline, e si trova costretto tra il colpo di fulmine nei confronti di lei caritatevole ed attraente, ed un un pasticciaccio brutto dovuto a qualche telefonata a numeri erotici di troppo (con i cattivi che sembrano presi di peso da il grande Lebowski).Tra non sense e battute fulminanti, come lo scambio di "tenerezze" tra gli amanti alla fine del film, ubriaco d'amore si colloca come ulteriore passo verso la completa maturazione di un regista che sa il fatto suo. Scrive bene e dirige meglio: Sandler è convincente dopo una serie incalcolabile di porcherie e la Watson è sublime come al solito, anche se il fatto di venire dalla scuola di Von Trier, altra scheggia impazzita, le facilita il compito. A completare il quadro ci sono una colonna sonora magnifica e molto invadente e stacchi lisergici in cui lo schermo si tinge di colori cangianti. Per molti ma non per tutti

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UBRIACO D'AMORE disponibile in DVD o BluRay

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 3 ottobre 2011
Oblivion7is

Adam Sandler, "attore espressivo come un paracarro" [cit. il Morandini], è qui goffo ed imbranato al limite del ritardo mentale, creando un personaggio strano ma ben delineato e al quale, in un modo o nell'altro, lo spettatore si affeziona. Un personaggio isterico, che quando si arrabbia diventa violento. La pressione lo fa diventare violento e la solitudine lo fa diventare triste. [...] Vai alla recensione »

giovedì 29 agosto 2013
ShiningEyes

P.T.Anderson si cimenta sulla commedia, ma una commedia diretta da Anderson non si potrà mai rivelare una semplice commedia e non fa certo eccezione “Ubriaco d'amore”. Il film si avvale della solita tecnica registica di Anderson, fatta di campi lunghi, ravvicinamento di primi piani e piani sequenza; l'originalità sta più nelle situazioni grottesche che si [...] Vai alla recensione »

martedì 26 luglio 2016
Mario Blu

Dimostrazione che è il nome a premiare: se questo film non l'avesse diretto Anderson nessuno si sarebbe affrettato a difenderlo tanto calorosamente. Io cerco di essere oggettivo, e dico che il film è interessante per la regia non scontata e la fotografia caratteristica, se non per un Sandler inusuale e un sempre ottimo (anche se con una parte minuscola) Hoffman.

giovedì 24 luglio 2014
BisoH

Film strambo è il primo commento che mi viene in mente. Ma strambo non è sempre un termine negativo. A volte (e questa è una di quelle volte) è sinonimo di originale, insolito, diverso da tutto ciò che si vede di norma. Il film non cerca di stupire o commuovere, non punta sulle nostre emozioni, ma vuole farti provare le stesse sensazioni che prova lo strano protagonista [...] Vai alla recensione »

venerdì 23 dicembre 2011
Le Arti Visive – Official

Barry (Adam Sandler), passivo e goffo, sfocia raramente nella violenza. Mentre viene ingannato da un’agenzia di telefonia erotica, si innamora di un’amica (Emily Watson) di sua sorella (Mary Lynn Rajskub). Divertente ed originale questa prova registica sperimentale di Paul Thomas Anderson, regista in sè davvero sensazionale, in quanto, pur senza avere un soggetto troppo innovativo o interessante, riesce [...] Vai alla recensione »

sabato 20 febbraio 2010
Storyteller

Un film davvero fuori dal comune, ibrido tra genialata d'autore e spazzatura pretenziosa. Di sicuro non lo definirei una commedia, perché trasuda una malinconia, un senso di fallimento e di incompiutezza che non lasciano spazio a conclusioni positive. Vero che comunque si intravede un barlume di speranza verso la fine, ma forse è proprio questa la pecca principale dell'opera di Anderson: tradisce [...] Vai alla recensione »

giovedì 12 maggio 2011
vallyambro91

Banale.Scontato.Patetico...assolutamente il peggior film di P.T.Anderson. Se vi sono piaciuti quei capolavori che sono "Magnolia" e "Boogie Nights" non guardate questo film che rischierebbe di farvi  venire seri dubbi sulle capacità del regista. Molto meglio il sottovalutato "Sydney".

martedì 21 settembre 2010
luca r.

fare un film dopo mgnolia e difficile!!dopo la perfezione che si puo fare!!il regista intelligentemente sceglie di fare un film minimale semplice,una commedia silenziosa ma commovente e ci riesce!!nonostante il film nn sia un capolavoro ha alcune chicche per cui vale la pena vederlo!!questo e il tratto dei grandi...anche quando fanno qualcosa di minore vale sempre la pena vederlo o sentirlo!!buon [...] Vai alla recensione »

mercoledì 21 maggio 2014
no_data

io l ho trovato bellissimo. fantastico.

martedì 13 settembre 2011
Cenox

Come si fa a chiamare questo film capolavoro?? E' tutto un susseguirsi di situazioni non-sense, lacunose e lunghissime, dialoghi scarni e scene imbarazzanti per il cast che le ha girate. In questi casi mi chiedo veramente come certi attori possano accettare parti senza nemmeno leggere il copione, perchè è solo per il cachet che un attore può farlo (magari quando ancora non [...] Vai alla recensione »

domenica 20 marzo 2011
Sweet1970

Dopo 1 ora di film, mi è venuto un mal di testa atroce, forse a causa della musica di sottofondo! Aiuto

Frasi
"Ho bisogno di sei o otto settimane per poter riscattare il budino!"
Barry Egan (Adam Sandler)
dal film Ubriaco d'amore
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Roberto Nepoti
La Repubblica

Fratello unico di sette sorelle castratrici che fanno a gara nel provocargli crisi isteriche, Barry Egan vivacchia alla giornata senza riuscire a rendersi indipendente né a trovarsi un amore. Frattanto, il giovanotto si abbandona a pratiche di erotismo e di finanza non precisamente destinate al successo. Per rimediare al deserto della sua vita sessuale, comunica il numero della carta di credito a una [...] Vai alla recensione »

Bruno Fornara
Film TV

L'orizzontale Los Angeles, un ufficio in un capannone, un uomo in elegante abito blu sta telefonando a un produttore di pudding: sostiene che con i bollini premio si possono vincere troppo facilmente viaggi in aereo. Finita la telefonata, Barry esce dal deposito, è l'alba, la strada è deserta, arriva a tutta birra una macchina che si rovescia, da un'altra macchina depositano una pianola.

Lietta Tornabuoni
La Stampa

Quante volte abbiamo ripetuto o sentito ripetere "la gente è pazza", abbiamo visto o saputo di gesti incongrui e violenti compiuti da tranquille persone qualsiasi? Ubriaco d'amore di Paul Thomas Anderson (33 anni, americano, regista di Magnolia e di Boogie Nights) è l'epopea del nostro squallore fuori di testa. Una società di telefonate oscene serve per trovare le sue vittime a una banda di rapinatori [...] Vai alla recensione »

Silvio Danese
Quotidiano.net

Dopo 100 anni di cinema è ancora possibile una storia d'amore? Questa è originale, poggiata sugli spigoli dell'insofferenza invece che sulle passeggiate a Manhattan, accompagnata da tamburi, viti e congas invece che da violini e clarinetti (colonna tumultuosa di Jon Brion). Barry, proprietario di una piccola azienda di stura-waterclose in California (Sandler è una scoperta), fratello di sette ragazze [...] Vai alla recensione »

Stefano Lusardi
Ciak

Non date retta a quelli dell'Academy (manco una nomination agli Oscar!), ma alla giuria di Cannes (che l'ha premiato come miglior regista): Paul Thomas Anderson si conferma. E cresce. Invece della coralità altmaniana di Magnolia è concentrato su un personaggio solo, il complessato ed esplosivo Barry (Adam Sandler, un Buster Keaton finito in un mondo kafkiano), al posto di una pioggia catartica di rane, [...] Vai alla recensione »

NEWS
CELEBRITIES
martedì 4 settembre 2007
Stefano Cocci

Ruoli e storie fuori dai canoni È nato a Brooklyn, Adam Sandler, il 9 settembre del 1966 e, come tutti i newyorchesi, ha quell'aria nervosetta che può fare la fortuna di un comico. Sandler, però, ha anche un'attitudine a esprimere un'aria afflitta e [...]

winner
miglior regia
Festival di Cannes
2002
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