francesco
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sabato 30 dicembre 2006
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l'interpretazione del sogno
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Attenzione! Leggete questa pagina solo dopo aver visto il film.Voglio far presente che quello che leggerete di seguito è una mia personale interpretazione ma, a conti fatti, non ne esistono altre. Il film non si svolge su due livelli ma su tre, sogno, realtà e ricordo (per poi tornare alla realtà). Stabiliamo innanzitutto quando comincia la storia (non il film). Tutto inizia con la fine, o quasi, ossia con il suicidio di Betty (che non è il suo vero nome). Ma il suicidio è anche l'unica fine possibile, senza il quale non accadrebbe nulla di quello che vediamo. Siamo quindi in presenza di una storia ciclica, quando termina ricomincia e così via per sempre. Ma dividiamo per bene il film. Il sogno di Betty dura dall'inizio del film fino al suo risveglio da parte del Cowboy.
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Attenzione! Leggete questa pagina solo dopo aver visto il film.Voglio far presente che quello che leggerete di seguito è una mia personale interpretazione ma, a conti fatti, non ne esistono altre. Il film non si svolge su due livelli ma su tre, sogno, realtà e ricordo (per poi tornare alla realtà). Stabiliamo innanzitutto quando comincia la storia (non il film). Tutto inizia con la fine, o quasi, ossia con il suicidio di Betty (che non è il suo vero nome). Ma il suicidio è anche l'unica fine possibile, senza il quale non accadrebbe nulla di quello che vediamo. Siamo quindi in presenza di una storia ciclica, quando termina ricomincia e così via per sempre. Ma dividiamo per bene il film. Il sogno di Betty dura dall'inizio del film fino al suo risveglio da parte del Cowboy. La realtà dura dal suo risveglio fino alla preparazione del caffè, quando si materializza "Rita", che è già morta, infatti poco prima si è vista la chiave blu sul tavolino, il segnale del killer. Segue la scena di loro mezze nude sul divano che è una pura allucinazione di "Betty". Da quì inizia la fase del ricordo compreso tra la scena del bacio agli studios tra Rita ed il regista fino all'assoldamento del killer nel fast-food. Poi si ritorna alla realtà, nella camera di Betty, dove si materializzano i suoi sensi di colpa (i due allegri anziani) e lei perde completamente la ragione e si spara. Quì bisogna scomodare per un attimo il povero Freud, secondo il quale i sogni sono una operazine di riordino dei ricordi attraverso la rielaborazione dei fatti vissuti ed il recupero dei dettagli che ci sono sfuggiti allo stato conscio ma registrati dal nostro inconscio. Tutta la prima parte del film è opera di Betty, sono i suoi sogni, le sue aspirazioni ed i suoi desideri. Quando dico opera di Betty intendo completamente, ogni scena, ogni storia anche apparentemente scollegata alla trama è creata e vista da lei. L'incidente iniziale (forse anche il balletto della sigla), la fuga di Rita a casa di sua zia, l'episodio dell'essere che vive dietro il fast-food, la vicenda del regista costretto ad accettare la raccomandazione, la scena del killer maldestro, sono tutte opera sua, della sua mente che sta riordinando i ricordi e li sta mischiando con i suoi desideri. I ricordi sono tutti quelli vissuti dal suo risveglio dalla morte al suo suicidio. La scena della Limousine che lei ha vissuto la fa rivivere a Rita con qualche variante. La Limousine nera diventa un simbolo del male. Dopo l'incidente la ritroviamo come auto dei produttori fratelli italiani, sfasciata dal regista quasi incorruttibile. Anche i due anziani vengono inquadrati in una Limousine, Betty subconsciamente li associa al male. I personaggi della vicenda del regista sono tutti presenti al party del suo ricordo. La madre del regista diventa la "Coco" della casa della zia, la bionda che bacia Rita è la prostituta minacciata dal killer davanti al fast-food e mentre sta per andare via il Cowboy passa dietro di lei. Il killer maldestro è ovviamente quello assoldato da lei nel fast-food, dove prende in prestito il nome della cameriera (la vera Betty), ed il volto dell'uomo al banco per l'episodio dell'essere che vive lì dietro. La chiave blu è il simbolo della morte di Rita ma anche della morte di Betty. Quando si apre la scatola Betty smette di sognare e torna nel suo corpo morto, risvegliato poi dal Cowboy, che riavvia il ciclo senza fine. Molte cose mi sfuggono o non sono in grado di comprenderle, ma lo stesso Lynch non ha dato un significato preciso a tutte le scene. La scena del teatro, ad esempio, non riesco a comprenderla o a collegarla. Chi sia l'essere che abita dietro il Fast-food rimane un mistero. Forse un fabbricante di sogni o il destino stesso, o forse la morte come ha scritto qualcuno in questo forum. Anche i due anziani restano un mistero, non azzardo neanche un'ipotesi. L'unico commento che voglio lasciare è la considerazione che a nessun altro film visto fino ad oggi avevo dedicato tanto tempo dopo la parola fine, anzi..."Silencio".
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[+] ottima interpretazione!
(di stefano (roma))
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[+] ogni indizio serve x ricostruire il puzzle.
(di elena flauto)
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[+] bravo!....davvero interessante
(di dodo= della tua analisi..)
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[+] ipotesi sul teatro
(di filippo)
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[+] buona ricostruzione
(di simone tognarelli)
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(di andrea)
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[+] quanti livelli di realtà?
(di cristina l.)
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[+] la luce, grazie.
(di giufo)
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[+] sbagli francesco..no c'è ciclicità!!
(di andrea)
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[+] ti sbagli francesco!!!!
(di andrea)
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[+] bella interpretazione...
(di lorenzopignataro)
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[+] la chiave di lettura
(di effepi57)
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piernelweb
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martedì 7 novembre 2006
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mulholland dreams
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Il Cinema di Lynch è una realtà parallela fatta di sogni, simboli e visioni che richiede allo spettatore il massimo sforzo per essere decifrata ed assimilata. Mulholland Drive è per ¾ della sua durata illusione che si ritrae realtà e solo nel finale, in un crescendo di rara disperazione ed amarezza, si rivela dando macraba ma superba forma al fallimento e all’alienazione. Cupissima stigmatizzazione delle ambizioni umane e al contempo profonda riflessione sull’importanza dei legami e dell’amore, il film di Lynch necessita più di una visione per essere metabolizzato e compreso. Da consegnare agli annali del cinema l'ottima interpretazione della Watts, che grazie a questa prova si è conquistata un meritato posto fra le top actress di Hollywood, e le musiche di Badalamenti.
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Il Cinema di Lynch è una realtà parallela fatta di sogni, simboli e visioni che richiede allo spettatore il massimo sforzo per essere decifrata ed assimilata. Mulholland Drive è per ¾ della sua durata illusione che si ritrae realtà e solo nel finale, in un crescendo di rara disperazione ed amarezza, si rivela dando macraba ma superba forma al fallimento e all’alienazione. Cupissima stigmatizzazione delle ambizioni umane e al contempo profonda riflessione sull’importanza dei legami e dell’amore, il film di Lynch necessita più di una visione per essere metabolizzato e compreso. Da consegnare agli annali del cinema l'ottima interpretazione della Watts, che grazie a questa prova si è conquistata un meritato posto fra le top actress di Hollywood, e le musiche di Badalamenti. Voto: 9
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chocory
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sabato 21 ottobre 2006
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twin lynch
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aspettando INLAND EMPIRE ricordatevi che questo film é il suo capolavoro assoluto
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rush
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giovedì 14 settembre 2006
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è lui, lynch!
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la prima volta che l'ho visto sono rimasta di sasso (era anche il primo film di Lynch che vedevo)...dopo averlo rivisto e dopo aver visto tutti gli altri sono rimasta meravigliata ed entusiasta! Mi ha cambiato il modo di vedere i film! Ottimo, ma non il migliore di Lynch
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galvano
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venerdì 25 agosto 2006
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capolavoro assuluto di un genio del cinema
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Film assolutamente stupendo, vissuto sia durante che dopo la proiezione, è un esperienza psichedelica resa possibile solamente dall'incredibile mente di Lynch. Per le atmosfere Oniriche ricorda Blue Velvet sempre di David, ma in questo film va altre creando uno dei film più complessi mai fatti.
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paolo
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lunedì 21 agosto 2006
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un magnifico universo dove niente è ciò che sembra
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Una ragazza viaggia in piena notte su Mulholland Dr. Uno degli autisti le punta una pistola, ma una macchina in corsa causa un tremendo incidente. La ragazza però riesce a fuggire e a rifugiarsi in un appartamento.
La mattina seguente Betty, una promettente attrice, arriva Los Angeles accompagnata da due misteriosi vecchietti.
Arrivata nell'appartamento che le ha prestato sua zia troverà la ragazza superstite dell'incidente ormai priva di memoria.
Le due tenteranno di ricostruire il passato della povera smemorata. Ma Betty dovrà capire che niente è ciò che sembra in quella Los Angeles che Los Angeles non è.
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patz
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domenica 23 luglio 2006
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ciò che non vorresti sapere
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ancora intontito
vita ... sogno ...
hai una strada: la segui, la vivi, cerchi di capirla ... di farla tua ...
e quando ci sei quasi riuscito ... tutto sbagliato, si ricomincia
almeno fino al silencio
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luke83
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giovedì 13 aprile 2006
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david lynch, il re dell'onirico.
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Un film "strano", si potrebbe definire con un giudizio superficiale, ma accattivante e pregno di stimoli interpretativi, che spinge ad andare oltre, inevitabilmente, a quello che suggerisce la prima vista, a ciò che l'occhio incontra e riferisce alla mente. Un noir che apre la voglia di avvicinarsi ad un genere insolito del cinema. Belle le scene, i colori e gli ambientei riprodotti in concomitanza alle emozioni che deve suscitare e che suscita. Un film da gustare con la mente lbera per essere riempita in ogni suo angolo.
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carlo
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venerdì 21 ottobre 2005
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la chiave? dietro il fast food...
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Un film onirico, sì!, visto che per almeno un'ora e mezza descrive il sogno della protagonista (Naomi Watts)...
Un sogno che, come tale, esaudisce tutti i suoi desideri:
arriva nella città dello spettacolo con tutti i buoni propositi di diventare una star... ben presto attori e registi (incorruttibili) si accorgono del suo talento e, malgrado le intimidazioni della mafia, la vogliono fortemente nel loro film al posto delle raccomandate di turno...
Intanto ha incontrato una ragazza mora che dopo un incidente ha perduto la memoria e con questa tutti i legami con il fittizio mondo hollywoodiano, che verremo a conoscere poi, alla fine del film.
La protagonista s'innamora della smemorata e da lei è ricambiata.
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Un film onirico, sì!, visto che per almeno un'ora e mezza descrive il sogno della protagonista (Naomi Watts)...
Un sogno che, come tale, esaudisce tutti i suoi desideri:
arriva nella città dello spettacolo con tutti i buoni propositi di diventare una star... ben presto attori e registi (incorruttibili) si accorgono del suo talento e, malgrado le intimidazioni della mafia, la vogliono fortemente nel loro film al posto delle raccomandate di turno...
Intanto ha incontrato una ragazza mora che dopo un incidente ha perduto la memoria e con questa tutti i legami con il fittizio mondo hollywoodiano, che verremo a conoscere poi, alla fine del film.
La protagonista s'innamora della smemorata e da lei è ricambiata. Per amore e curiosità la bionda aiuta l'amante a ritrovare il suo passato e questa ricerca li conduce ad una casa dove si trova il cadavere di una ragazza... la mora non ricollega ancora, ma l'assale il presentimento e il conseguente rimorso che sia lei la causa di quella morte.
Questo il sogno, che come di consueto viene troncato dalla dura realtà:
Lynch dedica a questa il finale del film e la rende più onirica del sogno (vorrei dire simile ad un incubo) con colori alterati (vividi), con tempi alterati...
la bionda è sempre innamorata della mora, ma questa volta non ha potere sul mondo che la circonda che è corrotto, falso (ci ricorda più una fiction che la realtà), dove rapporti di comodo e tradimenti sono all'ordine del giorno.
La mora è tutt'altro che la sprovveduta romantica dei suoi sogni... non ricambia il suo amore; il regista la preferisce come amante e quindi come attrice, e lei, forte della situazione, si prende gioco di lei trascinando tutta la troup al divertimento dell'umiliazione.
Allora il dolore diventa disperazione e conduce la bionda a assoldare un killer per uccidere la mora. Il killer non è il maldestro del sogno e porta a termine il compito. Ricevuta la chiave (segno dell'avvenuto crimine) tutta la solitudine di quell'esperienza l'assale, inseguita per l'ultima volta da coloro (i vecchi) che l'avevano condotta in quel mondo si spara.
ps: volevo dire che la chiave del film è da ricercarsi nel sogno del ragazzo che s'immagina un mostro dietro il fast food.
Episodio del sogno della bionda che lo usa per rafforzare il desiderio che il suo (di sogno) possa avverarsi...
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(di bob)
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(di daniele)
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wellington
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lunedì 21 febbraio 2005
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mah...
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chiedo umilmente venia per la mia limitatezza,ma non ci ho capito veramente un accidente.cervellotico oltremisura
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(di anonimo)
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(di kary82)
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(di blond)
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