diego
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sabato 30 marzo 2002
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giocare con la mente
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Dopo aver visto “Mulholland drive” la prima cosa che viene in mente allo spettatore è: “non ho capito nulla”.Deve essere cosi’.Lo stesso Lynch ha dichiarato più volte che è inutile cercare spiegazioni o significati evidenti.Certo,molti si sono sforzati di cogliere significati,ma cosi’ facendo si rischia automaticamente di cadere nel vuoto.Di certo quella che sto scrivendo è una breve recensione che non vuole spiegare proprio nulla della storia del film.David Lynch è il regista dell’ impatto visivo:mentre vediamo “Mulholland drive” veniamo catturati dal film,con il trascorrere del tempo,sempre di più,fino a quando,alla scena finale,ci sembra di impazzire.
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Dopo aver visto “Mulholland drive” la prima cosa che viene in mente allo spettatore è: “non ho capito nulla”.Deve essere cosi’.Lo stesso Lynch ha dichiarato più volte che è inutile cercare spiegazioni o significati evidenti.Certo,molti si sono sforzati di cogliere significati,ma cosi’ facendo si rischia automaticamente di cadere nel vuoto.Di certo quella che sto scrivendo è una breve recensione che non vuole spiegare proprio nulla della storia del film.David Lynch è il regista dell’ impatto visivo:mentre vediamo “Mulholland drive” veniamo catturati dal film,con il trascorrere del tempo,sempre di più,fino a quando,alla scena finale,ci sembra di impazzire.Ma quella che ci colpisce è una pazzia gradevole:ci vien vogli di gridare,ma di gioia. La storia scorre liscia:una donna perde la memoria,e cerca l’ aiuto di un’ altra donna.L’ atmosfera è da noir,e la sceneggiatura ha il tocco del giallo.Un giallo che si rifà(in chiave moderna) ad “Il grande sonno” della coppia Hawks-Chandler.Poi le due donne si recano in un teatro,una scatola blu si apre,e noi ci finiamo dentro.Una storia comincia,ed un’ altra termina restando in sospeso).Il rapporto che ha Lynch con Hollywood non è dei migliori,non a caso questo film è stato realizzato grazie a denaro francese.Hollywood è un luogo dove è difficile ragionare,dove il denaro ha (sempre) la meglio sulle idee.Questo film è una denuncia al sistema hollywoodiano.Come Hollywood è incomprensibile.Rispecchia Hollywood non all’ interno(nei film),ma all’ esterno(nei comportamenti).Un film sul cinema quindi,oltre che un film nel film. Cita quasi esplicitamente molti film dello stesso Lynch,ma senza essere tutto sommato soffocato nel suo autocitazionismo. Ricco di sensualità,e di un fascino che potrebbe provenire dall’ al di là (la discesa nella scatola come discesa negli inferi?O almeno nei meandri oscuri della memoria,nell’ inconscio),difetta di un paio di scene:la masturbazione,e la scena d’ amore fra le due donne(sequenza un po’ impacciata). Non è il Lynch migliore (imperfetto qua e là),ma è comunque un opera che seduce,inquieta,affascina e resta dentro (con retrogusto amarognolo,e con la consapevolezza di aver visto qualcosa di geniale).E’ in fondo anche un film sperimentale e coraggioso.Alternativo e deviante.Fastidioso e terribilmente contagioso. Rita perde la memoria,e le immagini giocano come un videoregistratore che riavvolge e avvolge una videocassetta. “Mulholland drive” è il delirio ipnotico di un autore geniale.
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fabio alviggi
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martedì 19 marzo 2002
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una nuova opera del regista più visionario d'america.
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Capace di tenere in tensione dall'inizio alla fine e di coinvolgere completamente lo spettatore grazie alla straordinaria potenza visiva abbinata a musiche di grande effetto, la storia è un vero e proprio delirio (più che un sogno, come lo definisce il regista, sembra un incubo) ed il significato è liberamente interpretabile. A mio avviso tutta la storia è frutto dell'immaginazione di Betty, giovane cameriera di un ristorante di Hollywood ed aspirante attrice. Infatti è straordinaria la somiglianza tra Betty e la protagonista Dianne che peraltro fino all'epilogo finale si fa chiamare Betty, così come la somiglianza con l'altra protagonista Camilla quando indossa la parrucca bionda. Mi piace immaginare che si tratti di di una trasposizione della personalità di Betty che da un lato voleva fortemente diventare un'attrice famosa, ma dall'altro odiava quel mondo arrogante e corrotto, considerandolo finto, e considerando per converso la vita come una semplice rappresentazione teatrale che si apre con dei nastri registrati e degli attori che recitano in playback fingendo emozioni ma ripetendo che è solo illusione, che non c'è nulla di vero perchè è tutto registrato, e si conclude con il silenzio, quasi a simboleggiare delle vite finte che si spengono nella verità del silenzio.
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Capace di tenere in tensione dall'inizio alla fine e di coinvolgere completamente lo spettatore grazie alla straordinaria potenza visiva abbinata a musiche di grande effetto, la storia è un vero e proprio delirio (più che un sogno, come lo definisce il regista, sembra un incubo) ed il significato è liberamente interpretabile. A mio avviso tutta la storia è frutto dell'immaginazione di Betty, giovane cameriera di un ristorante di Hollywood ed aspirante attrice. Infatti è straordinaria la somiglianza tra Betty e la protagonista Dianne che peraltro fino all'epilogo finale si fa chiamare Betty, così come la somiglianza con l'altra protagonista Camilla quando indossa la parrucca bionda. Mi piace immaginare che si tratti di di una trasposizione della personalità di Betty che da un lato voleva fortemente diventare un'attrice famosa, ma dall'altro odiava quel mondo arrogante e corrotto, considerandolo finto, e considerando per converso la vita come una semplice rappresentazione teatrale che si apre con dei nastri registrati e degli attori che recitano in playback fingendo emozioni ma ripetendo che è solo illusione, che non c'è nulla di vero perchè è tutto registrato, e si conclude con il silenzio, quasi a simboleggiare delle vite finte che si spengono nella verità del silenzio.
Come ho già detto è un film che apre le porte a diverse interpretazioni e forse proprio per questo vale la pena vederlo.
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giovanni
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lunedì 18 marzo 2002
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non è un film, è un incubo
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Mulholland drive è un attacco deliberato ai nervi dello spettatore. Non è un film, è un incubo. Quando si esce dalla sala si prova la stessa sensazione che si vive appena ci si sveglia da un sogno strano e angosciante: ci si sforza di ricordarsene i particolari, ci si chiede una spiegazione. Mille risposte e una fatica labirintica nel cercare di riportare le carte al loro posto. Affascinante, ma in bilico tra opera d'arte e presa in giro.
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(di nick)
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johnny paloma
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domenica 3 marzo 2002
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"volevo fa lattrice da osca offatto lafine detosca"
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mulollandrai e u firm de una che pare na suorina che vaffa' lattrice a ollimud. infatti pero' poi incontra una mora che ia occupato lappartamento. allora lei nunzencazza. anzi sammucchia. poi ce'uno che vede un barboncino e sepia nosturbo. allora poi lattrice va colla mora anteatro e ce' una che canta e loro piagnono lei canta e loro piagnono lei canta e loro piagnono lei canta. e loro piagnono e piiano nascatoletta. poi dalla scatoletta escono duvecchi piccoletti chesserano presi li sputefacenti. lei se sveia umpo' storta.
io navorta ossognato de fa ungo' arderbi sottolasudd. meso' sveiato coi ginocchi rotti.
cuinnici febbraro dumiladdue (cinema eden ore 22,40 sala 1 fila c posto 9)
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(di stefano)
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lyncfollower
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domenica 24 febbraio 2002
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"una storia d'amore nella città dei sogni"
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Riporto una frase di Lynch:
"Mulholland Drive è una bellissima strada è la sola spiegazione concessa - che corre lungo la costa da Santa Monica a Malibu. E' affascinante di giorno e misteriosa di notte. Il mio film vuole essere come quella strada: tortuoso, irregolare, fitto di tenebre, carico di misteri. E anche se c'è una trama, rappresentata dalla storia d'amore tra le due protagoniste, spero che gli spettatori si lascino incantare dalle atmosfere senza voler a tutti costi trovare una vera e propria soluzione"
E' in assoluto un film geniale.. x la sua trama konvulsa e intrikata + ke mai.. uno skambio eccezionale di ruoli meglio riuscito di LOST HIGHWAY kn atmosfere dark da BLUE VELVET e TWIN PEAKS.
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Riporto una frase di Lynch:
"Mulholland Drive è una bellissima strada è la sola spiegazione concessa - che corre lungo la costa da Santa Monica a Malibu. E' affascinante di giorno e misteriosa di notte. Il mio film vuole essere come quella strada: tortuoso, irregolare, fitto di tenebre, carico di misteri. E anche se c'è una trama, rappresentata dalla storia d'amore tra le due protagoniste, spero che gli spettatori si lascino incantare dalle atmosfere senza voler a tutti costi trovare una vera e propria soluzione"
E' in assoluto un film geniale.. x la sua trama konvulsa e intrikata + ke mai.. uno skambio eccezionale di ruoli meglio riuscito di LOST HIGHWAY kn atmosfere dark da BLUE VELVET e TWIN PEAKS..
Da rivedere una marea di volte..
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fabrizio
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sabato 23 febbraio 2002
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un sogno geniale
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Se cercate una trama o una soluzione logica alle storie che si intersecano nel film, rimarrete delusi. Il film è volutamente incompiuto e senza una spiegazione, nel senso tradizionale del termine: come un sogno, d'altronde... Ma è geniale nelle sue atmosfere torbide e perverse, nei personaggi da film noir e ovviamente nella regia.
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rudy sambaro
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domenica 17 febbraio 2002
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è un capolavoro
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mullholand drive è un capolavoro. e potrei fermarmi qui..potrei aggiungere anche che è un film incomprensibile e superfluo ma in fondo l'arte resta tale,incomprensibilmente superflua..ci sono scene inutili e scontate,dialoghi campati in aria senza funzionalità alcuna,ma lynch sa rendere affascinante anche la banalità,là dove molti registi falliscono,riesce a trovare una sana dose di compiacimento nel cattivo gusto e nel kitsch, con una classe invidiabile secondo me..in ogni caso il film straripa di mistero e di intelligenza, dialoghi brillanti anche se completamente senza meta..meglio così
[+] capolavoro...incompresibile e superfluo?, no
(di andrea)
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[+] se ti piace un film devi essere meno superficiale
(di soulsteal)
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