Anno | 1995 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 93 minuti |
Regia di | Michele Placido |
Attori | Michele Placido, Fabrizio Bentivoglio, Omero Antonutti, Philippine Leroy-Beaulieu, Laura Betti Ricky Tognazzi, Giuliano Montaldo, Roberto Abbati. |
Uscita | venerdì 3 marzo 1995 |
Distribuzione | Cinecittà Luce |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,61 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 20 febbraio 2020
Giorgio Ambrosoli, incaricato della liquidazione dell'istituto bancario fondato da Michele Sindona, scopre inquietanti legami tra ciminalità organizzata e potere politico e finanziario.
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CONSIGLIATO NÌ
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Giorgio Ambrosoli, incaricato della liquidazione dell'istituto bancario fondato da Michele Sindona, scopre inquietanti legami tra ciminalità organizzata e potere politico e finanziario. Nonostante le minacce, prosegue sulla sua strada fino all'11 luglio 1979, quando viene assassinato da un killer. Pregevole nelle intenzioni, la ricostruzione dei drammatici fatti realmente accaduti non sempre raggiunge un perfetto equilibrio.
Nel 1974 all'avvocato Giorgio Ambrosoli viene affidato il compito di liquidare la Banca Privata di Michele Sindona. L'avvocato si renderà presto conto di aver accettato un incarico scottante. La pellicola prende le mosse dall'omonimo romanzo del giornalista e scrittore Corrado Stajano. Il film ottenne ben due David di Donatello per la produzione e un premio speciale per Placido. [...] Vai alla recensione »
coi debiti fondiamo tante cose e chiunque sarebbe un maestro,cmq, per dirne una non è possibile accomunare il nome di ambrosoli a quello di vantaggiato ecc ecc, anche per evidenzoare le varie sfacettature del paese e dei cittadini che lo contengono..., sembrava dire ambrosoli, quello che tentante di fare è un gesto tutte le volte da ombre oltre che di poco divertimento.
Sotto la cruda e semplice, ma efficace, direzione di Michele Placido, Un Eroe Borghese racconta il periodo che va dal 1974 al 1979, arco di tempo in cui l'avvocato Giorgio Ambrosoli viene incaricato dalla Banca d'Italia, come curatore fallimentare della Banca Privata di Michele Sindona. La descrizione è prettamente giornalistica, bando alle ciance, pochi sentimentalismi, pochi scorci [...] Vai alla recensione »
Un eroe borghese racconta la storia di Giorgio Ambrosoli, avvocato specializzato in liquidazioni coatte. La Banca d'Italia gli affida l'incarico di curatore fallimentare della Banca Privata del criminale Michele Sindona. Il film è scritto molto bene, ben attento alle vicende storiche (dalla protezione di Ciampi e Andreotti per Sindona alle minacce della mafia americana e il totale [...] Vai alla recensione »
Il film merita tantissimo soprattutto per il tema trattato, passato tante volte in sordina!!! Fà parte della storia contemporanea italiana, un film del genere andrebbe proposto in tutte le scuole italiane!!! "Il paese lo fà la gente!!!"
Mi ero perduto "Un eroe borghese" quando uscì nelle sale. Fortunatamente l'ho recuperato ieri sera sulla 7 ( e ringrazio la rete per la bellissima serata a tema! ). Il film si colloca di prepotenza nel filone dei cosidetti "film impegnati" di una volta ed essendo un vero racconto d'impegno, mi sembra sia stato dimenticato dai più. Un peccato ( ma ci siamo abituati! ) "Un eroe borghese" è straordinario [...] Vai alla recensione »
Erano ancora i primi film del commissario Cattani, prima di cimentarsi in brutti affreschi intimistico- storici ( "Un viaggio chiamato amore", "Il grande sogno"), o in tentativi un pò discutibili di cinema esistenziale ("Ovunque sei"). Placido, che ne è anche protagonista, dipinge con cura il mondo dei colletti bianchi, probabilmente non per sostenere [...] Vai alla recensione »
Chiunque ha perso la causa e spesso la vita mettendosi contro poteri oscuri in nome della giustizia e dell'onestà, l'elenco sarebbe interminabile, ed ecco qui un altro film che illustra la passione, l'impegno, il sacrificio e dunque la morte dell'eroe buono, sceneggiatura essenziale senza enfasi, dolore e rassegnazione rappresentati con dignità, a volte penso in un lucido [...] Vai alla recensione »
Una storia arrivata ai nostri giorni molto in sordina e che le nuove generazioni tendo a non conoscere. Purtroppo questo film non è riuscito a sfondare come avrei voluto, perchè per una volta un film sarebbe servito molto più di un libro di storia, ed è per questo che Placido perde l'occasione di firmare un opera memorabile, anche per colpa di un Bentivoglio che non riesce a trasmettere quei sentimenti [...] Vai alla recensione »
L’11 luglio 1979 un killer venuto dagli Stati Uniti uccise, sotto la sua casa di Milano, Giorgio Ambrosoli, commissario liquidatore della Banca Privata di Michele Sindona. Ad armare la mano dell’assassino, come venne dimostrato al successivo processo, era stato proprio il finanziere siciliano. Finiva così, nel modo più tragico, la vita ancora giovane di un semplice eroe borghese.
«Fare il furbo»: se è vero che nella lingua si depositano e si nascondono (e perciò, anche, finiscono per mostrarsi) le virtù e i vizi di chi la parla, questo modo di dire merita attenzione. Furbo non si è, lo si fa. La cosa comporta un’azione, meglio una sequela concatenata e orientata di azioni, ognuna progettata e voluta con un’intenzionalità previdente ed efficace.