alessiomovie
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giovedì 5 luglio 2012
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al di là dell'animazione
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"Porco Rosso" è la sintesi del pensiero del regista giapponese Hayao Miyazaki. Questo film di animazione accoglie dentro sè tantissime sfaccettature: il protagonista è Marco un pilota italiano di aerei da guerra sopravvissuto alla primo conflitto mondiale. La guerra gli lascia un fisico segnato (il suo volto da maiale) e un'animo disilluso: Marco diventa pessimista, anarchico e non crede più nè agli uomini nè al futuro. Schieratosi contro il nascente partito fascista, si ritrova a guadagnarsi da vivere dando la caccia ai pirati dell'Adriatico con il suo idrovolante rosso. Lo scontro con un abile pilota americano e l'incontro con una ragazza, nipote di un costruttore di aerei, gli daranno quell'energia necessaria per continuare ad andare avanti, una nuova motivazione per vivere.
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"Porco Rosso" è la sintesi del pensiero del regista giapponese Hayao Miyazaki. Questo film di animazione accoglie dentro sè tantissime sfaccettature: il protagonista è Marco un pilota italiano di aerei da guerra sopravvissuto alla primo conflitto mondiale. La guerra gli lascia un fisico segnato (il suo volto da maiale) e un'animo disilluso: Marco diventa pessimista, anarchico e non crede più nè agli uomini nè al futuro. Schieratosi contro il nascente partito fascista, si ritrova a guadagnarsi da vivere dando la caccia ai pirati dell'Adriatico con il suo idrovolante rosso. Lo scontro con un abile pilota americano e l'incontro con una ragazza, nipote di un costruttore di aerei, gli daranno quell'energia necessaria per continuare ad andare avanti, una nuova motivazione per vivere. Un film importante e non semplice da capire alla prima visione: c'è tutto, amore, ferite, dolore, guerra, pace...
Il mio giudizio è "si può vedere", ma stando attenti con un'occhio anche un po' romantico e anarchico ad individuare qualche similitudine nella politica e nella società del giorno d'oggi.
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tiamaster
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lunedì 12 marzo 2012
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altro capolavoro miyazaki.
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Premetto che sono di parte,essendo un grande fan dello studio ghibli,che considero addirittura migliore della Disney,non a caso mi sono sparato tutte le opere dello studio nipponico,alcune anche inedite in Italia.Porco rosso e'un altro capolavoro,una perla d'animazione,che come tutte le opere del regista e' inraggiungibile come messaggi,realizzazione,approfondimento psicologico e storia.Porco rosso non e'tra le opere migliori di Miyazaki,ma resta comunque un capolavoro.bellissimi i disegni e la colonna sonora.
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juan.
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venerdì 16 dicembre 2011
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un maiale che non vola è solo un maiale...
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Porco rosso ,ovvero Marco Pagot, è un pilota di monoplano trasformatosi in maiale in seguito ad una battaglia aerea ,durante la prima guerra mondiale, dalla quale riesce a salvarsi miracolosamente.
L'Adriactico cosi come un'Italia tra le due gerre ed in balia del regime fascista fanno da sfondo ad una pellicola magistrale sotto ogni punto di vista che si distacca dal tema ecologico caro al regista per abbracciare quello politico con ironia ed eleganza,dove ricorrono comunque elementi tipici del regista come la presenza di una ragazzina adolescente e di una maledizione.Porco rosso non è solo un reietto a caccia di pirati del mare ne solo un uomo che condivideva i propri sogni con i compagni d'infanzia cosi come l'amore per Gina; in lui Miyazaki ripone con indole libera e mai manichea l'ideale di quella romantica disillusione che rimane intatta dinanzi ai mutamenti politici del presente e a quelli drammatici che il passato ha lasciato in dono.
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Porco rosso ,ovvero Marco Pagot, è un pilota di monoplano trasformatosi in maiale in seguito ad una battaglia aerea ,durante la prima guerra mondiale, dalla quale riesce a salvarsi miracolosamente.
L'Adriactico cosi come un'Italia tra le due gerre ed in balia del regime fascista fanno da sfondo ad una pellicola magistrale sotto ogni punto di vista che si distacca dal tema ecologico caro al regista per abbracciare quello politico con ironia ed eleganza,dove ricorrono comunque elementi tipici del regista come la presenza di una ragazzina adolescente e di una maledizione.Porco rosso non è solo un reietto a caccia di pirati del mare ne solo un uomo che condivideva i propri sogni con i compagni d'infanzia cosi come l'amore per Gina; in lui Miyazaki ripone con indole libera e mai manichea l'ideale di quella romantica disillusione che rimane intatta dinanzi ai mutamenti politici del presente e a quelli drammatici che il passato ha lasciato in dono.La narrazione mai banale o retorica riesce nel proporre all'occhio dello spettatore più di un momento emozionante ,l'incontro con Fio durante una riparazione del deltaplano nella ditta Piccolo a Milano rappresenta una svolta narrativa ed emotiva per il protagonista dal cui intreccio Miyazaki calca il tema dell'onore (data la passione di Miyazaki per la storia dell'aeronautica) e dell'amore ,quello non detto,che trova nella sua inespressione note nostalgiche ed infine magiche tanto da poter rompere quella maledizione che forse l'onore stesso ha generato.
Miyazaki è un maestro dell'animazione ,visionario e toccante come il suo "Porco rosso",capolavoro di semplicità,poetico e fuori dagli schemi.
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andrea levorato
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domenica 18 settembre 2011
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miyazaki in veste politica è sempre miyazaki
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Porco Rosso ****
Produzione: Giappone 1992
Genere: Animazione, Commedia, Drammatico, Azione, Fantastico
Regia: Hayao Miyazaki
Trama:
Marco Pagot è l’assoluto padrone dei cieli italiani. Un sortilegio l’ha trasformato in un porco e da allora si è allontanato dalla civiltà, se ne sta’ da solo e ogni tanto lavora come cacciatore di taglie. La sua vita fatta di solitudine viene sconvolta dalla conoscenza di un americano che diviene suo acerrimo rivale e di una perspicacie ragazzina che lavorerà come meccanico per lui.
Trama:
Miyazaki sembra sfidare sempre se stesso, facendo protagonisti dei suoi film personaggi impensabili.
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Porco Rosso ****
Produzione: Giappone 1992
Genere: Animazione, Commedia, Drammatico, Azione, Fantastico
Regia: Hayao Miyazaki
Trama:
Marco Pagot è l’assoluto padrone dei cieli italiani. Un sortilegio l’ha trasformato in un porco e da allora si è allontanato dalla civiltà, se ne sta’ da solo e ogni tanto lavora come cacciatore di taglie. La sua vita fatta di solitudine viene sconvolta dalla conoscenza di un americano che diviene suo acerrimo rivale e di una perspicacie ragazzina che lavorerà come meccanico per lui.
Trama:
Miyazaki sembra sfidare sempre se stesso, facendo protagonisti dei suoi film personaggi impensabili. Stavolta tocca ad un pilota, antieroe col corpo di maiale e il carattere dell’eremita. Tra i lavori meno conosciuti del regista giapponese, “Porco Rosso” è il suo film che, dopo “Il castello errante di Howl”, riassume meglio la sua poetica: l’uomo perso (Marco) che viene salvato da una donna (la giovane Fio).
A quell’epoca Miyazaki era fresco da gioielli del cinema d’animazione quali “Il mio vicino Totoro” e “Kiki consegne a domicilio”. Il grande regista stava crescendo, “Porco Rosso” ne è la prova.
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..vit..
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giovedì 8 settembre 2011
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piccolo capolavoro impegnato
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In questa opera apparentemente dedicata solo ai più piccoli (come sempre accade con i suoi film), Myiazaki da già prova di grandissimo talento. Si tratta del suo primo lungometraggio diffusosi anche in occidente, eppure il Maestro stupisce inevitabilmente: colori e cura dei dettagli a parte, è una trama sorprendentemente profonda a stupire. Ci vuol intraprendenza per cimentarsi con guerra, e fascismo in particolare, in un film d'animazione che possa piacere anche ai bambini, ma Myiazaki può questo e addirittura altro (come La città invantata dimostra). Siamo di fronte ad un'opera che, pur narrando con frequente ironia le avventure di un pilota col volto di maiale, si fa foriera del pensiero del regista riguardo temi come il totalitarismo, l'amore non corrisposto, la solitudine.
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In questa opera apparentemente dedicata solo ai più piccoli (come sempre accade con i suoi film), Myiazaki da già prova di grandissimo talento. Si tratta del suo primo lungometraggio diffusosi anche in occidente, eppure il Maestro stupisce inevitabilmente: colori e cura dei dettagli a parte, è una trama sorprendentemente profonda a stupire. Ci vuol intraprendenza per cimentarsi con guerra, e fascismo in particolare, in un film d'animazione che possa piacere anche ai bambini, ma Myiazaki può questo e addirittura altro (come La città invantata dimostra). Siamo di fronte ad un'opera che, pur narrando con frequente ironia le avventure di un pilota col volto di maiale, si fa foriera del pensiero del regista riguardo temi come il totalitarismo, l'amore non corrisposto, la solitudine...il tutto senza mai annoiare, ma anzi sapendosi far leggere a vari livelli: più ci si immerge nella storia e più essa affascina ed insegna, commuove e diverte, con animazioni curatissime ed inpensabili per il mondo occidentale. Insomma Myiazaki Maestro fin dal proprio primo lavoro internazionale: un gioiello di raro splendore che si confronta con temi di altissima rilevanza e che non guadagna il massimo dei voti solo in quanto secondo a quel magnifico spettacolo costituito da La città incantata.
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dounia
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mercoledì 13 luglio 2011
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disegni molto belli
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La storia di animazione presenta un pilota di idrovolanti nella figura di un maiale che vola sul Mare Adriatico, durante il periodo fascista. Sa muoversi nell'aria molto bene, è tra i migliori piloti. Sfida quel mondo degli anni '20 che ritiene ingiusto, per lui è "meglio essere porco che fascista". E' tra i pirati dell'aria e racconta a Fio, la ragazzina-meccanica capace di sistemare il suo idrovolante, che aveva tanti amici, come sono stati uccisi ed è rimasto solo. Tante donne, parenti di Fio, l'aiutano a riparare il suo velivolo e sono capaci poi di farlo volare. I disegni sono molto belli e curati nei minimi particolari. I cartoni animati presentati da Miyazaki sviluppano in modo sensibile la realtà di quei tempi ed è illustrato in modo straordinario.
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La storia di animazione presenta un pilota di idrovolanti nella figura di un maiale che vola sul Mare Adriatico, durante il periodo fascista. Sa muoversi nell'aria molto bene, è tra i migliori piloti. Sfida quel mondo degli anni '20 che ritiene ingiusto, per lui è "meglio essere porco che fascista". E' tra i pirati dell'aria e racconta a Fio, la ragazzina-meccanica capace di sistemare il suo idrovolante, che aveva tanti amici, come sono stati uccisi ed è rimasto solo. Tante donne, parenti di Fio, l'aiutano a riparare il suo velivolo e sono capaci poi di farlo volare. I disegni sono molto belli e curati nei minimi particolari. I cartoni animati presentati da Miyazaki sviluppano in modo sensibile la realtà di quei tempi ed è illustrato in modo straordinario.
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silviogiovanni
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domenica 24 aprile 2011
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finale
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Ho messo quattro stelle invece di tre solo perchè si tratta di Miyazaki.
Secondo me il finale è stato fatto malisssssimo: non aveva senso, non era bene strutturato.
Il resto del film mi sembrava molto carino, i "Pirati del cielo" sono stati i migliori.
Non è però un film paragonabile a Totoro o alle altre sue opere.
Silvio (9 anni)
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kyotrix
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giovedì 31 marzo 2011
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stupendo!
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Finalmente arriva anche da noi ( 19 anni in ritardo ) questa perla dello studio ghibli, film oltretutto ambientato in italia!
Gia' era stupendo in lingua originale, ma bisogna sottotitolare l'ottimo lavoro svolto nella traduzione italiana.
Consigliatissimo a grandi e piccini!
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ipno74
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domenica 13 marzo 2011
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stupendo affresco
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Bellissima storia di un aviatore con volto da maiale.
Film comico, romantico, con un ritmo che molti film di oggi se lo scordano.
Tutti i personaggi maschili sembrano dei bambini un pò cresciuti, tranne Porco, che incarna il solitario uomo d'azione, tanto in voga negli anni novanta.
Porco potrebbe essere la parodia di tom cruise in top gun.....Scherzo!!!
Comunque, questo è uno di quei film che alla fine ci lascia con un sorriso, soddisfatti di aver visto un buon film, anche se poi si tratta di un cartone animato.
Per quanto riguardano i disegni, devo dire che sono simpatici, con linee morbide su tutti i personaggi.
Anche i cattivi sono alla fine simpatici.
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Bellissima storia di un aviatore con volto da maiale.
Film comico, romantico, con un ritmo che molti film di oggi se lo scordano.
Tutti i personaggi maschili sembrano dei bambini un pò cresciuti, tranne Porco, che incarna il solitario uomo d'azione, tanto in voga negli anni novanta.
Porco potrebbe essere la parodia di tom cruise in top gun.....Scherzo!!!
Comunque, questo è uno di quei film che alla fine ci lascia con un sorriso, soddisfatti di aver visto un buon film, anche se poi si tratta di un cartone animato.
Per quanto riguardano i disegni, devo dire che sono simpatici, con linee morbide su tutti i personaggi.
Anche i cattivi sono alla fine simpatici.
Insomma, godetevi la visione di un piccolo capolavoro nipponico!!!
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lisadp
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sabato 5 febbraio 2011
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un gran film, da un gran regista
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Hayao Miyazaki: come gni geniale idea partorita dalla sua testa Porco Rosso non delude le aspettativa anzi, come spesso accade da questo grande genio, le supera, con una storia importante e carica d'amore, con personaggi incredibili dai caretteri forti e ben decisi a combattere le ingiustizie, come suo solito Hayao ci fa capire come la guerra sia sbagliata in un modo pacifico e simpatico.
L'animazione è sempre bellissima, dai disegni ai colori leggeri e vivaci.
Per la prima volta però non racconta una storia totalmente fantastica, ma mescola in modo fascinoso vicende realmente accadute con la magia delle sue idee ricreando un'amore come quello della bella e la bestia, delle amicizie e degli affett ben saldi, lascianso il pubblico ottimista su tutto e fiducioso.
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