Anno | 1959 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Dino Risi |
Attori | Alberto Sordi, Franca Valeri, Livio Lorenzon, Ruggero Marchi, Nando Bruno, Leonora Ruffo Nanda Primavera, Ignazio Leone, Angela Luce, Gigi Reder, Rosita Pisano, Mario Passante, Alberto Rabagliati, Ignazio Dolce. |
Tag | Da vedere 1959 |
MYmonetro | 3,14 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 17 settembre 2009
Un romano trapiantato a Milano che s'è sposato solo per interesse crede a un certo punto che la ricchissima moglie sia morta in un incidente e pensa già a come adoperare i suoi milioni.
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CONSIGLIATO SÌ
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Un romano trapiantato a Milano che s'è sposato solo per interesse crede a un certo punto che la ricchissima moglie sia morta in un incidente e pensa già a come adoperare i suoi milioni. La donna, invece, è viva. Il poveraccio prepara un piano per ucciderla e nonostante tutti i preparativi, è lui a rimetterci la vita.
Alberto Nardi è un industriale romano sposato con la ricchissima Elvira Almiraghi, un'abile donna d'affari che lo tiranneggia e gli rinfaccia continuamente la sua incapacità a gestire il denaro. Ma poi, per una fatale casualità, il treno su cui viaggia Elvira ha un incidente e fra i passeggeri non rimangono superstiti; Alberto, convinto di essere rimasto vedovo, si dà alla pazza gioia, fino a quando sua moglie non ricompare...
Nel 1959 Dino Risi, uno dei massimi esponenti della grande commedia all'italiana, ha realizzato una delle sue pellicole più famose e di maggior successo, Il vedovo, terza collaborazione fra il regista di Poveri ma belli ed il mitico attore romano Alberto Sordi, che qui interpreta il ruolo di un industriale spiantato e non particolarmente capace, incessantemente deriso dalla propria "dolce metà". Al fianco di Alberto Sordi, che come al solito veste i panni del tipico italiano medio un po' sfortunato, contraddistinto da una buona dose di cinismo e di subdola cattiveria, troviamo una strepitosa Franca Valeri (all'anagrafe Franca Maria Norsa), perfetta nella parte della moglie ricca e dispotica verso la quale il protagonista proietta i propri sogni di "vedovanza".
Sordi e la Valeri, entrambi già diretti da Risi nel film Il segno di Venere (1955), prestano il volto a due coniugi che vanno tutt'altro che d'amore e d'accordo, e fra i quali si è instaurato un rapporto di subordinazione in cui a tenere il coltello dalla parte del manico è la signora Elvira, in virtù delle sue cospicue finanze. Le frequenti schermaglie fra Alberto ed Elvira (che gli si rivolge sempre con la frase "Cos'hai, cretinetti?") sono a dir poco gustose, e le ventiquattr'ore trascorse dal presunto "vedovo" convinto della tragica dipartita della moglie, con tanto di esequie interrotte sul più bello, suscitano risate a volontà. Esilarante anche la parte finale del film, in cui Alberto, deciso a sbarazzarsi dell'odiata consorte, organizza un omicidio studiato nei minimi dettagli, servendosi di un ascensore malfunzionante come "arma del delitto".
In conclusione, Dino Risi ci regala una formidabile commedia nera, decisamente divertente, che non esita a calcare il pedale sui toni del grottesco dando vita a situazioni irresistibili e ad una serie di gag spassosissime. Una lode di merito ai due attori protagonisti, Sordi e la Valeri, che grazie ad un'efficace caratterizzazione dei rispettivi personaggi riescono a rendere questo film un vero e proprio gioiello di comicità, da riguardare ancora oggi con grande piacere.
Milano. Un uomo incapace e megalomane ha la fortuna di sposare una ricca miliardaria ma l'azienda che dirige è sull'orlo del fallimento e lui è inseguito dalle cambiali. Dopo che la moglie è riuscita a scampare ad un disastro ferroviario, l'uomo decide di realizzare un improbabile piano per eliminarla ed entrare in possesso delle fortune della moglie.
Ennesimo personaggio mediocre, arrivista e meschino interpretato da Sordi in una classica commedia all’italiana del 1959 di Dino Risi, che oggi sarebbe definita, con un inglesismo, una black comedy ma che offre spunti di riflessione sulla società dell’epoca assumendo i tratti di una satira di costume in forma di farsa. Nell’Italia del boom economico Risi mette alla berlina il mondo cinico degli affaristi [...] Vai alla recensione »
Strepitoso Sordi in un film geniale, dove accanto a lui troviamo una Franca Valeri in formissima.Cast di attori affiatati e bravissimi.Storia geniale dove trovano spazio ironia,sarcasmo,umorismo nero, dialoghi brillantissimi e spiritosissimi. Grande
il vedovo del maestro risi è il capolavoro comico assoluto di alberto sordi in coppia con una formidabile franca valeri nei panni della moglie. un industrialotto romano, trapiantato a milano, sull'orlo del fallimento sopravvive grazie alla miliardaria moglie che lo mantiene. un susseguirsi di stuazioni tragicomiche porteranno il commendator nardi (sordi) a tentare un gesto estremo: uccidere [...] Vai alla recensione »
Due grandi attori in una commedia cinico - amara rappresentata in chiave grottesca, certo se un marito si lascia chiamare dalla moglie cretinetti non deve valere molto, d'altra parte c'è da chiedersi perchè la stessa moglie poi lo abbia sposato. Saluti.
Il caso Fenaroli ispira agli sceneggiatori (tra cui il numero uno della rivista italiana Dino Verde) una commedia grottesca con Risi e Sordi nella loro miglior forma. Albertone è immenso per come rende un personaggio tragicomico e patetico senza scadere mai nella caricatura e Franca Valeri è ugualmente irresistibile nei panni della moglie antipatica.
Uno straordinario Alberto Sordi alle prese con una moglie straricca e molto più intelligente di lui nel mondo degli affari che non perde occasione per sminuirlo,uno strano sogno fa venire strane idee in mente,e dopo essere rimasto vedovo per 24 ore decide di organnizzare un piano complesso,ma efficace.Il piano riuscirà alla perfezione,tranne un piccolo particolare.
Un film che avrò visto 40 volte e sempre mi diverte...lo conosco quasi a memoria...
Non il miglior film ne la migliore interpretazione di Sordi, ma certo il ruolo sembra tagliato apposta per lui che comunque si sa muovere a suo agio. A mio avviso la grande protagonista del film è invece Franca Valeri, davvero strepitosa, semplicemente perfetta nel suo ruolo e nella maniera di interpretarlo. Storia carina e fluida.
Il marito quasi povero d’una donna molto ricca scopre un giorno, in seguito a un equivoco, quanto gli sarebbe utile essere vedovo; così, organizza una specie di delitto perfetto che dovrebbe consentirgli senza sforzo di realizzare il suo desiderio. Ma le cose, naturalmente, vanno in tutt’altro triodo. Ha diretto Dino Risi, con evidenti intenzioni farsesche, cercando, però, di raggiungere in più punti [...] Vai alla recensione »