Titolo internazionale | Chlorine |
Anno | 2015 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 94 minuti |
Regia di | Lamberto Sanfelice |
Attori | Sara Serraiocco, Ivan Franek, Giorgio Colangeli, Anatol Sassi, Andrea Vergoni Chiara Romano, Pina Bellano, Piera Degli Esposti, Anna Preda Anisoara, Sofia Ranalli, Maria Antonietta Bafile, Andrea D'Aurelio, Mario Massari, Guido Maiorano. |
Uscita | giovedì 12 marzo 2015 |
Distribuzione | Good Films |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,02 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 13 marzo 2015
Dopo Il fischietto, cortometraggio finanziato dal MiBac, Lamberto Sanfelice dirige il dramma di una giovane adolescente alle prese con una tragedia inaspettata. Il film ha ottenuto 1 candidatura a David di Donatello, 2 candidature a Globi d'oro,
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CONSIGLIATO SÌ
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Jennifer ha diciassette anni, un fratellino e un padre caduto in depressione dopo la morte della moglie. Virtuosa del 'cloro', si allena nelle piscine di Ostia per partecipare alle prossime gare nazionali di nuoto sincronizzato. Ma la sua vita sopra la superficie dell'acqua è complicata. Il padre ha perso il lavoro e hanno dovuto lasciare il mare per la montagna abruzzese, dove lo zio Tondino gli ha messo a disposizione una baita vicino a un vecchio hotel dismesso. Precipitata in una realtà ostile, a causa del clima e della distanza dai centri abitati, Jennifer prova comunque a fare funzionare le cose, accompagnando il fratellino a scuola, accudendo il padre, tenendo vivo il sogno e allenati i muscoli. Occupata come cameriera presso un albergo, scopre molto presto la presenza di una piscina, dove ogni notte continua gli allenamenti. Il tentato suicidio del padre, la fragilità infantile del fratello e l'incontro con Ivan, il guardiano venuto dall'est che la osserva allenarsi di nascosto, cambieranno il suo sguardo e le sue priorità.
Opera prima di Lamberto Sanfelice, Cloro accompagna il percorso di consapevolezza di un'adolescente, che la morte della madre e il collasso emotivo del padre hanno lasciata sola. Sola con emozioni nuove, forti e a tratti incomprensibili. 'Orfana' nella cognizione che neanche i genitori possono garantire dall'infelicità, Jennifer passa da una dimensione liquida, che la 'nutre' e libera, a una solida, che la isola e impedisce. Lontana dall'acqua e dalle sue certezze, la protagonista deve accordarsi con la gravità della Terra e di una famiglia allo sbando. Se il tema è sfruttato, lo svolgimento di Sanfelice è nondimeno originale nella messa in scena che coordina mare e montagna, dimostrando una padronanza dell'apnea come dell'altezza.
Girato tra Ostia e la Maiella, Cloro esce dai confini asfittici e geografici del cinema italiano per crescere accanto alla sua protagonista e abitare un nuovo corpo. Sanfelice riduce i dialoghi e si affida a un'interprete intensa, rivelata in Salvo, che non verbalizza il dolore ma lo infila come un costume da bagno, integrando la nuova realtà di perdita nel (suo) linguaggio gestuale. In costante movimento, Jennifer respira, galleggia, scivola, spinge la vita per cui dimostra la medesima attitudine del nuoto. Sa che per produrre la bellezza sulla superficie bisogna avere buone doti di acquaticità e una preparazione atletica, bisogna lavorare duro sotto l'acqua e amorevolmente dietro la porta di casa. Dentro all'esordio di Sanfelice, Jennifer insegue l'intesa che aveva con Flavia, partner e compagna di corso, ma il sincronismo lungo le vasche ordinarie del quotidiano è faticoso e qualche volta inarrivabile. Non c'è contemporaneità col padre e il fratello che svolgono l'esercizio del dolore dentro un tempo altro, una 'diacronia', un ritardo, un accanimento che Jennifer fatica a comprendere, a contenere, a intercettare. La sua velocità di ripresa appoggia diversamente su una competenza tecnica e un corpo che impiega la performance fisica come mezzo di evasione verso il sogno. Un sogno o un'intenzione che al genitore e al fratellino sono al momento interdetti.
Cloro percorre questa distanza emotiva, la raggiunge e la riallinea in una coreografia delicata e in un film che 'sente' l'acqua e ne impiega con vantaggio le proprietà fisiche. Come nel significante epilogo che conduce Jennifer davanti al mare, oltre l'alternativa di un'esistenza bloccata, oltre la piscina e le confortanti corsie galleggianti, dove nuotava avanti e indietro sulla sua stessa scia. Tra una bracciata e l'altra, Sanfelice sincronizza le immagini col corpo e il volto rimarchevole di Sara Serraiocco, realizzando sulla linea di arrivo una crescita e una liberazione.
CLORO disponibile in DVD o BluRay |
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Film in cui si racconta di una ragazza di diciassette anni la quale ha la passione per il nuoto sincronizzato a cui peraltro si dedica con ardore al fine anche di partecipare ad un'importante gara nazionale. In seguito all'improvvisa morte della madre la protagonista è costretta a trasferirsi con il fratellino in una località di montagna dove vive il padre psicologicamente [...] Vai alla recensione »
Costretta a trasferirsi in una baita tra i monti, per accudire il padre vedovo in stato depressivo e consentire al fratellino di frequentare la scuola, la giovane Jenny dovrà presto fare i conti con una realtà fatta di duro lavoro e di tristi privazioni, continuando comunque a coltivare la propria passione per il nuoto sincronizzato nella piscina dell'hotel in cui fa le pulizie. [...] Vai alla recensione »
Commenteremo prevalentemente film italiani, ed in particolare, film ambientati nell'area romana. fatta questa premessa: CLORO a nostro umile giudizio è un buon film per aderenza alla realtà, immagini e dialoghi veri. la vita è questa, va affrontata senza piagnistei e ridicole teologie psicologiche. la forza di jennifer dovrebbe far vergognare molte donne cinquantenni di oggi. [...] Vai alla recensione »
Sempre piu' spesso mi sento ripetere questa frase: "...ma dopo decenni di Berlusconi come potevamo pensare di uscirne indenni?!" E le conferme sono quotidiane. Ad esempio questo film. Il senso è racchiuso in una sola parola: fastidio, e non credo minimamente sia il senso cercato. Qualcuno dovrebbe dire al "regista" che l'abuso dello sfocato su uno schermo cinematografico [...] Vai alla recensione »
Fresca orfana di madre, la l7enne Jenny (Serraiocco) lascia Ostia per un paesino sulla Maiella, con il padre Alfio depresso e disoccupato e il fratellino Fabrizio (Andrea Vergoni). Lo zio (Giorgio Colangeli) li sistema in una baita, Jenny fa la cameriera, si occupa dei familiari e, la notte, si allena in piscina: eccelle nel nuoto sincronizzato, e vorrebbe competere agli Assoluti in coppia con l'amica [...] Vai alla recensione »