Anno | 2009 |
Genere | Commedia, |
Produzione | USA |
Durata | 108 minuti |
Regia di | Steven Soderbergh |
Attori | Matt Damon, Scott Bakula, Joel McHale, Melanie Lynskey, Frank Welker, Thomas F. Wilson Patton Oswalt, Tom Papa, Candy Clark, Scott Adsit, Tony Hale, Andrew Daly, Richard Steven Horvitz, Arden Myrin, Rusty Schwimmer, Mike O’Malley, Eddie Jemison. |
Uscita | venerdì 18 settembre 2009 |
Tag | Da vedere 2009 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
MYmonetro | 2,84 su 16 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 22 settembre 2009
Il governo degli Stati Uniti decide di perseguire una gigante compagnia che fa affari sull'agricoltura, accusata di fare cartello dei prezzi. Le prove sono state fornite da un informatore d'eccezione, il vice presidente Mark Whitacre. Il film ha ottenuto 2 candidature a Golden Globes, 1 candidatura a Critics Choice Award, In Italia al Box Office The Informant! ha incassato nelle prime 9 settimane di programmazione 501 mila euro e 3,9 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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Manager aziendale alla Archer Daniels Midland (ADM), multinazionale dell'industria agroalimentare, Mark Whitacre scopre l'esistenza di un accordo fraudolento sul controllo dei prezzi progettato dalla dirigenza per cui lavora. Mosso dal desiderio di diventare un eroe nazionale e ricevere una promozione, decide di collaborare con l'FBI per ottenere le prove del crimine e mandare in galera i superiori. In breve si trasforma in un agente segreto dotato di registratore e microfono, mette in crisi gli accordi 'mafiosi' tra i principali internazionali, portando alla luce tutti gli imbrogli del passato. O meglio, quasi tutti. Quando il caso sembra essere risolto, Whitacre cade in un delirio di bugie ed invenzioni che cominciano a far vacillare le sue 'oneste' dichiarazioni.
Quando la resistenza alla menzogna si rivela fragile e il desiderio di dire una bugia diventa un impulso indomabile, il confine tra verità e invenzione perde colore, sfumando in una confusione che distorce la realtà delle cose. Il signor Whitacre è l'agente segreto ideale - il suo numero di riconoscimento è 0014 perché è furbo il doppio di James Bond - riesce a dimezzare la personalità con grande facilità e supera l'impaccio dovuto alla segretezza delle operazioni grazie alla sorte favorevole degli eventi. A momenti le sue tesi traballano, gli fugge qualche parola in più con la segretaria e si dimentica di raccontare alcuni dettagli scottanti. L'Fbi comincia ad avere dei dubbi. Dotato di grande intelligenza investigativa o semplicemente un truffatore patologico?
Tratto dall'omonimo libro di Kurt Eichenwald, il film percorre le tappe di una storia vera che l'eclettico regista, dopo la parentesi ambiziosa dell'omaggio a Che Guevara, decide di rappresentare con leggerezza e ironia. Abbandona la durezza del cinema d'inchiesta del passato (Erin Brockovich e Traffic) e unisce due stili narrativi classici e ben codificati, il procedural drama e la commedia nera. La parte più comica è sorretta dall'esilarante Matt Damon, nascosto dietro baffi e occhiali da nerd informatico e una pancetta appesantita da impiegato 'qualunque'. Come l'attore risulta irriconoscibile, anche l'identità di Whitacre fatica a uscire dal vortice di bugie e fantasie nel quale è stata inghiottita.
L'inganno che Soderbergh vuole denunciare non è solo quello legale e criminoso dell'azienda fraudolenta. Gli interessa maggiormente puntare la macchina da presa su quello personale dell'uomo che, pur di raggiungere la felicità promessa dal sogno americano, perde il senso della realtà e si perde in un mare di frottole e simulazioni.
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Il film del 2009 è stato abbastanza un flop commerciale (Budget di 22 ml. di $, 42 milioni in incasso) e non ha ricevuto particolari accoglienze favorevoli dalla critica. Il fattto può destare qualche perplessità perché il regista ha una solida professionalità (premio Oscar nel 2005 per Traffic, Ocean's 11, 12, 13), anche il protagonista scelto Matt Damon [...] Vai alla recensione »
USA, anni '90. Il biochimico e manager aziendale Mark Whitacre (Matt Damon) appare proprio la bonomia personificata. E' talmente onesto che non esita a denunciare all'FBI presunte scorrettezze della sua azienda, la multinazionale dell'agroalimentare ADM, nonostante non vi sia una ragione concreta per farlo e anzi ciò metterebbe a repentaglio la sua carriera.
Dopo l'agiografico “Che”, Steven Soderbergh, che ormai da diversi anni sforna film ad una media impressionante, ci presenta questa divertente e appassionante spy story, e si affida all'amico Matt Demon, affibbiandogli il ruolo di protagonista assoluto per questo “The informant”, basato su una storia vera e tratto dall'omonimo libro inchiesta di Kurt Eichenwald.
"il film sembra particolare... interessante la caratterizzazione del protagonista... carine le musiche, carina la fotografia... ebbene, ma di cosa sta parlando? ma... è tutto qui?" e dopo un'ora scarsa sono uscito dal cinema. Molto noioso. Potete trovarci qualcosa di interessante in qualche aspetto particolare, ma lo dovete proprio isolare dal resto, perché la trama è proprio una noja... [...] Vai alla recensione »
Fosse per Soderbergh-Damon-Bakula sarebbe quasi da buttare. Film piuttosto noiosetto e scontato con un Damon che non ti aspetti in versione simil-impiegato sfigatello. Si ride un pò quando i numeri degli ammanchi da lui stesso effettuati crescono a dismisura senza saper poi a quanto ammonti l'ammanco finale. Per il resto doveva essere una commedia nera ma di nera ha solo la riuscita.
scadente, una rottura di pa..e
Nonostante non mi entusiasmasse la trama, mi sono lasciata convincere dal giudizio "consigliato". L'ho trovato noioso e difficile da seguire. Si salvano solo gli ultimi 20 minuti.
E' un film di parole, è un film narrato. Che fatica seguirlo . Che noia!
Non so se era il cinema dove sono stata ( Arcobaleno, Milano) che aveva qualche problema alla proiezione o la fotografia del film era veramente pessima, tanto da essere inguardabile e dare fastidio e forse non riuscire a seguire la trama, che mi sembrava molto complicata, non coinvolgente. In altre parole sono uscita prima della fine!! magari quella era bella ditemi voi ! Edelweiss
mai successo che un film mi fà irritare e lo abbandono prima della fine.......si salva solo Matt Damon. Da evitare a meno che non vogliate annoiarvi e rovinare la serata. Pessimo
Il regista si compiace del suo tocco, ma il film non ha ragion d'essere, non intriga, non prende. Ha una struttura fragile ed è recitato svogliatamente. Manca di spina dorsale.
La sceneggiatura poteva anche essere interessante, purtroppo il taglio che è stato dato alla narrazione è banale e decisamente poco incisivo. La pellicola banalizza, vuole per forza essere simpatica pur non avendo assolutamente nulla di brillante. Sembra quasi che il regista non voglia scegliere il genere: drammatico o commedia nera, grottesco o narrativo? tra l'indecisione meglio scegliere tutti questi [...] Vai alla recensione »
Un top manager di una industria agroalimentare decide di svelare all'FBI gli accordi che la sua azienda e quelle che dovrebbero essere le "concorrenti" stipulano per tenere artificiosamente alto i prezzi di alcuni prodotti spartendosi fette di mercato. Una volta faccio ciò l'uomo cadrà in una sindrome maniaco depressiva che porterà lui stesso a compiere truffe. Un' [...] Vai alla recensione »
Forse un pò faticoso ma l'interpretazione di Damon é grande.
"The Informant!"/Steven Sodebergh, da un libro-inchiesta del giornalista Kurt Eichenwald, sceneggiatura di Scott Z.Burns, 2009)mostra come non sia difficile(per chi sa farlo, però, premessa indispensabile, conditio sine qua non) realizzare un film intelligente partendo dal reale, da quanto assodato, noto, accaduto nel 1992, quando il vicepresidente din una multinazionale dell'agroalimen [...] Vai alla recensione »
Mi aspettavo qualcosa di diverso... forse più divertente, dato il trailer. Ho trovato la vicenda un pò noiosa anche se il film è girato in modo impeccabile. Soderbergh riesce tuttavia a rendere il tutto magistralmente accattivante. Molto raffinata la fotografia che sposa benissimo le musiche. Siamo agli inizi degli anni 90 ma l'atmosfera potrebbe essere benissimo di dieci anni prima.
Al solito un grande Matt Damon... Mi è sembrato di vedere Mr.Ripley
S teven Soderbergh: Era il 2001 e avevamo appena finito di girare il primo Ocean's, l'ho chiamato e gli ho detto che doveva leggere questo libro. La cosa positiva è che abbiamo impiegato così tanto a fare il film che quando abbiamo iniziato a girare Matt aveva ormai la stessa età del personaggio. Matt, per te è stato difficile mettere su tutti quei chili? Matt Damon: È stato molto, molto facile mettere su peso, molto, molto divertente.
Imitando i Coen, ma senza la loro classe né la loro verve: «The Informant!», appena visto a Venezia, è una commedia nera che riprende la vera storia di un oscuro biochimico di un’azienda americana di provincia arrivato pian piano a infinocchiare colleghi manager, agenti Fbi e addirittura la propria famiglia. L’eclettico regista Soderbergh ha il merito di lavorare su di un eccezionale Matt Damon, qui [...] Vai alla recensione »
Steven Soderbergh è attratto dalla criminalità economica d’alto bordo. In The Informant capovolge però la prospettiva rispetto alsuo già prolisso Erin Brockovich : ora mostra non la buona, ma i cattivi, uno in particolare: il vicepresidente (Matt Damon) di un’azienda agroalimentare americana che ha l’incarico di stabilire il prezzo di cartello, violando la normativa sulla concorrenza.
A decostruire l'unico mondo reale conosciuto, tutto il resto è ideologia, secondo gli adepti di Wall Street, ci pensa Steven Soderbergh (George Clooney produttore esecutivo) in The Informant! Il regista di Che, Traffic (Oscar), Erin Brockovich, Sesso, bugie e videotape, smonta pezzo per pezzo la macchina trita-uomini che ha prodotto il crack mondiale.
The exclamation point at the end of "The Informant!" gives it all away. While the title may promise a straight-ahead drama, that bit of faux-jaunty emphasis shows that nothing of the sort is going on. Which is business as usual these days when Steven Soderbergh is the director. Soderbergh, who won an Oscar for directing "Traffic" and was nominated for "Erin Brockovich" in the same year, is a filmmaker [...] Vai alla recensione »
“I JUST want to make sure you know it’s a comedy.” Those were the words of a Warner Brothers publicist as I made my way this summer into a screening of “The Informant!,” the latest movie directed by Steven Soderbergh. It struck me at the time as an odd thing for her to say. If I didn’t know that the movie, which stars Matt Damon as an agribusiness executive turned F.
If you want to know why Steven Soderbergh tapped Marvin Hamlisch to write the zany score for “The Informant!,” a deadly serious comedy about corporate malfeasance, consider the title’s exclamation point. Like that unexpected mark of exuberance, which hints at fun times (yippee!), the brassy horns and racing piano notes of the neo-slapstick score — think of “Laugh-In,” “Bananas” and Benny Hill — initially [...] Vai alla recensione »
Can you twist facts into a comic pretzel and still come out on the salty side of truth? To judge by The Informant! — the nonfiction story of a wack-job corporate whistle-blower played by Matt Damon in a mesmerizing mindfuck of a performance — you sure as hell can. Director Steven Soderbergh takes the same biopic route he traveled a decade ago in Erin Brockovich, only this time with a cockeyed compass [...] Vai alla recensione »
Ingrassato di 13 chili per darsi un’aria più ingenua e paciosa, Matt Damon è bravissimo nel personaggio d’una spia chiacchierona. The Informant! di Soderberg racconta del dirigente di una grande azienda di addittivi per prodotti alimentari che diventa quasi per distrazione informatore del Fbi, rivelando i reati che vengono compiuti nella ditta dove lavora: spionaggio industriale, intercettazioni, [...] Vai alla recensione »
Non è Michael Moore il solo dottore che propone ricette in celluloide per l’America malata di potere e denaro. L’ultima mostra di Venezia ce ne ha dato prova, mostrando come alcuni dei maggiori registi-autori hollywoodiani abbiano voluto dare una sterzata alla loro produzione per stanare cancri e aberrazioni di Stati Uniti e mondo occidentale. Un misto di "effetto Obama" e di urgenza di mettersi alla [...] Vai alla recensione »
In Steven Soderbergh’s “The Informant!,” Matt Damon plays a corporate whistle-blower who almost swallows the whistle. Mark Whitacre (Damon) seems the epitome of Midwestern square. He wears a hairpiece that he must imagine makes him look virile—an overabundant pompadour. Damon gained thirty pounds for the role, and he’s paunchy and round-faced, with a mustache and steel-rimmed glasses.
«Tutti in questo Paese sono vittime di un crimine delle grandi compagnie prima che abbiano finito di fare colazione», dice il protagonista. Spionaggio industriale, i prezzi concordati delle multinazionali, le intercettazioni telefoniche, l'appropriazione indebita, le indagini dell'FBI ed un informatore che ricopre un alto incarico in una compagnia di derivati agricoli.
Storia (quasi) vera. Un biochimico elevato a manager di una megaditta alimentare, decide di spifferare all’Fbi come nel settore si faccia cartello invece che concorrenza per fissare i prezzi ai danni del consumatore. Registra e filma tutto con cura maniacale. Troppa. Ma non è un astuto surfista del capitalismo del mais, ma un bravo ragazzo che si finge adottato per accalappiare simpatia.
Una storia vera. Con una persona al centro che, grazie a un colorito romanzo di Kurt Eichenwald, a un’abile sceneggiatura di Scott Z. Burns e, soprattutto, a una furbissima regia di Steven Soderbergh, è diventata un grande personaggio, bugiardo e truffatore ai massimi livelli. Siamo negli anni Novanta, in una cittadina del Midwest in cui ha sede un colosso dell’industria alimentare dove il protagonista [...] Vai alla recensione »
Dopo il doppio Che, tutt’un altro Soderbergh. Sornione e brillantissimo. Vincitore della scommessa di estrarre da Matt Damon un’interpretazione da commedia americana classica. E la storia (vera) di Mark Whitakre: capace e ambizioso tecnico di una megacompagnia agroalimentare di cui scala i vertici manageriali. Il suo aziendalismo combinato con una dissociazione della personalità che strada facendo [...] Vai alla recensione »
The Informant, il bel film di Soderbergh, racconta la storia di Mark Whitacre: geniale idiota, prima talpa e poi imputato in uno scandalo che coinvolse un'industria alimentare Quando cacciano, gli orsi bianchi si nascondono il naso con una zampa. Quell'unico punto nero li renderebbe troppo visibili. Ma come fanno a saper d'avere il naso nero? Nell'abisso di "pensieri" come questo ama avventurarsi [...] Vai alla recensione »