La ragazza con l'orecchino di perla |
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Un film di Peter Webber.
Con Scarlett Johansson, Colin Firth, Tom Wilkinson, Judy Parfitt, Cillian Murphy.
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Titolo originale Girl with a pearl earring.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 95 min.
- Gran Bretagna, Lussemburgo 2003.
MYMONETRO
La ragazza con l'orecchino di perla ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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La bellezza può diventare ossessione. Doveva saperlo bene Vermeer, nell'interpretazione che ne dà Tracy Chevalier nel suo fortunato romanzo: ora anche un film, con una Scarlett Johansson incredibilmente somigliante alla ragazza del dipinto.
![]() Sguardi complici e silenzi carichi di emozioni riempiono le atmosfere barocche di un raffinato film britannico |
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Nell'Olanda della seconda metà del XVII secolo, la giovane Griet (Scarlett Johansson) si trova a prestare servizio nella casa del maestro Johannes Vermeer (Colin Firth). Le loro differenze culturali e sociali non impediscono che il pittore scopra nella ragazza una particolare predisposizione all'arte: di lei farà la sua musa ispiratrice nonché modella per un ritratto che rimarrà icona della pittura fiamminga. Sguardi complici e silenzi carichi di emozioni riempiono le atmosfere barocche di cui il film del britannico Peter Webber è abile testimone. ![]()
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premi nomination |
Premio Oscar 0 2 |
Golden Globes 0 2 |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() La nascita di un capolavoro
mercoledì 11 aprile 2007
di Stefano Franzoni
La "ragazza con l'orecchino di perla" o "ragazza col turbante" è il titolo di un celebre quadro dipinto dal maestro fiammingo Jan Vermeer attorno al 1666, oggi conservato al Mauritshuis dell'Aia. Soggetto del dipinto è il languido volto di una fanciulla con un'espressione molto curiosa, per giustificare la quale si è cercato di scoprire chi fosse e quale fosse il suo legame con Vermeer. "La ragazza con l'orecchino di perla", trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo di Tracy Chevalier, continua » |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() La luce di vermeer
giovedì 27 dicembre 2007
di Laura
Quello che mi ha colpito da subito, in questo film, è la luce, la famosa luce di Vermeer, quella che illuminava in modo così particolare i soggetti ritratti nei suoi quadri: ogni scena, ogni angolo della pellicola è un omaggio all'opera di Ian Vermeer. Non conosco la sua vita ma se la trasposizione cinematografica è realistica, dev'essere stato un uomo davvero tormentato, combattuto tra le sue passioni terrene, che l'hanno portato, almeno nel film, ad avere un numero considerevole di figli, e la continua » |
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![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Tutti presi da scarlett
lunedì 12 febbraio 2007
di Virgilio
Dopo aver letto il libro, il film, come spesso accade, viene visto con occhio particolare, poiché inevitabilmente si vanno a cercare situazioni che hanno segnato l'itinerario del romanzo della Tracy. Il rapporto di Griet con la propria famiglia è inesistente nel film, mentre segnano fortemente la protagonista la sofferenza per la morte della sorellina e le vicende del fratello. Anche la questione religiosa è molto ai margini, mentre nel romanzo è una componente che mette in risaldo la differenza continua » |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Bello
giovedì 25 ottobre 2012
di paride86
Buon film, carico di emozioni sospese tra sguardi rarefatti e una fotografia magnifica, ispiratat ai quadri di Vermeer. Nel cast spicca Scarlet Johansson, davvero somigliante alla ragazza del ritratto. continua » |
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I punti d'ombra non hanno meno importanza della luce. | |
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DVD | La ragazza con l'orecchino di perlaUscita in DVD
Disponibile on line da martedì 12 luglio 2005
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SOUNDTRACK | La ragazza con l'orecchino di perlaLa colonna sonora del film
Disponibile on line da lunedì 16 febbraio 2004
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di Vittorio Sgarbi
È molto difficile girare un film su un pittore. Specialmente se questo pittore, diversamente da Caravaggio, non ha una vita romantica né avventurosa. Non ci sono eccessi o eccentricità, amori tormentati o irregolari; non ci sono ubriacature, droghe, suicidi. Niente di ciò che consente di fare letteratura sulla pittura. In diverso modo, ideali per questo metodo di interpretazione e traduzione sono Van Gogh, Modigliani, Picasso. C'è molto da raccontare, c'è molta vita, molto tormento. Ma come si può descrivere un artista la cui principale avventura è la pittura stessa nelle pareti di una casa, e di uno studio in cui si muove come un monaco, silenzioso, riflessivo, concentrato su se stesso e sulle sue idee? Tale era Johannes Vermeer, nato nel 1632 a Delft, Olanda, e lì vissuto tutta la vita. » |
di Emanuela Martini Film TV
Una storia d’amore nella quale la passione non si manifesta in atti, ma in silenzi, sguardi, istintive complicità. Spostare una sedia per dare più aria a una prospettiva, pulire il vetro di una finestra perché quel taglio di luce possa illuminare un volto: questo fa la giovane serva Griet, sensibile all’impasto dei colori e all’arte, e questo conquista Vermeer, genio oppresso da una famiglia numerosa e invadente e da un mecenate avido. Non ho mai letto il best seller di Tracy Chevalier, ma la storia di La ragazza con l’orecchino di perla conteneva materiali per un buon film: un film sulle esitazioni delle anime e sulle affinità elettive, sulla sublimazione e sulla sua travolgente forza creativa (e perciò erotica). » |
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di Roberto Nepoti La Repubblica
Il "mistero Vermeer", artista dalla vita senza clamori autore di un piccolo numero di dipinti affascinanti quanto sommessi, è all'origine del bestseller di Tracy Chevalier portato sullo schermo in questo film gradevolmente accademico. Secondo l'intrigante presupposto, il pittore olandese ritrasse La ragazza con l'orecchino di perla (1665-66 circa) ispirato dall'amore segreto per una diciassettenne, Griet, a servizio nella sua casa di Delft. Sposo di una moglie perennemente incinta, più rubensiana che prossima allo stile del marito, Johannes è un tipo malmostoso, praticamente in sequestro volontario nel proprio studio. » |
di Roberto Escobar Il Sole-24 Ore
«È vero?», domanda Griet (Scarlett Johansson) a Johannes Vermeer (Colin Firth), dopo aver guardato nella sua camera oscura. In quel buio sorprendente, la servetta ha visto riflesso il quadro per cui sta posando. Ne è stupita, come se la “macchina’ fosse riuscita a illuminare anche ai suoi occhi la bellezza che il pittore cerca di fissare sulla tela. «E un’immagine», le risponde lui. Ma certo non intende che, solo per questo, quello che lei ha visto non possa esser vero. Di questo racconta La ragazza con l’orecchino di perla (Giri with a Pearl Earring, Gran Bretagna e Lussemburgo, 2003, 95’): della bellezza di un’opera di 44 centimetri e mezzo per 39, dipinta attorno al 1665 e riscoperta solo nel 1882. » |
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