| Titolo originale | Wicked - For Good |
| Anno | 2025 |
| Genere | Fantasy, Musical, |
| Produzione | USA |
| Durata | 138 minuti |
| Al cinema | 477 sale cinematografiche |
| Regia di | Jon M. Chu |
| Attori | Cynthia Erivo, Ariana Grande, Jonathan Bailey, Ethan Slater, Bowen Yang Marissa Bode, Michelle Yeoh, Jeff Goldblum, Peter Dinklage, Adam James, Michael Guarnera, Emily Tierney, Ryan Mann, Colman Domingo, Bronwyn James, Mark Wilkinson, Filiz Fairweather, Carl Parris. |
| Uscita | mercoledì 19 novembre 2025 |
| Tag | Da vedere 2025 |
| Distribuzione | Universal Pictures |
| MYmonetro | 3,13 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
|
Ultimo aggiornamento martedì 18 novembre 2025
Il capitolo finale della storia mai raccontata delle streghe di Oz. Wicked - Parte 2 è 1° in classifica al Box Office, ieri ha incassato € 93.657,00 e registrato 208.561 presenze.
|
CONSIGLIATO SÌ
|
La costruzione della strada di mattoni gialli che porta verso la Città di Smeraldo procede alacremente e solo un pericolo sembra minacciare la pace nel regno di Oz: la Perfida Strega dell'Ovest. Ma le cose sono diverse da come appaiono. Ce lo ha raccontato la prima parte del film: Elphaba, la strega, non è perfida per nulla e, al contrario, vorrebbe dire la verità al suo mondo sulle bugie del Mago, ma la propaganda architettata da Madame Mortimer l'ha resa invisa a chiunque. A Glinda, la strega buona del Nord, accade invece l'opposto: non ha poteri, è una strega solo in virtù di una messa in scena, eppure tutti la amano.
Wicked riprende dunque la storia epica dell'amicizia tra due giovani donne apparentemente lontane l'una dall'altra com'è lontano il rosa dal nero, ma in realtà solo in attesa del momento giusto per unire le forze e riscrivere la loro versione della storia.
La seconda parte del kolossal basato sul musical di Stephen Schwartz e Winnie Holzman (e tratto a sua volta dal bestseller di Gregory Maguire) si sviluppa secondo due direttrici precise: da un lato l'allegoria politica, che riprende e dettaglia i temi della prima parte, dall'altro lo sviluppo del romance tra la reietta Elphaba e il principe Fiyero.
Sul primo fronte, quasi a volersi smarcare dall'accusa di vacuità e illusionismo, il film di Jon M. Chu affonda nel clima da caccia alle streghe (letteralmente intesa) e nella descrizione di come i giornali e le riviste sfornati senza tregua da Madame Mortimer costruiscano e sostengano l'immagine di un Oz meraviglioso (Wonderful è uno dei numeri migliori di questo capitolo) nonostante si tratti di un brillante "fake". Anche posti di fronte al suo smascheramento, dice il copione, i sudditi di Oz non smetterebbero di credergli, perché nel mondo di oggi è vero quello in cui si crede, non ciò che può essere provato. Non i fatti, insomma, ma la conferma della propria opinione, non importa quanto lontana dalla realtà.
Su questa linea, si inserisce anche la spiegazione che Elphaba offre a Glinda sul motivo della sua condanna: è il capro espiatorio di cui il popolo ha bisogno ("They need someone to be wicked so that you can be good"). E in questa risistemazione dei ruoli, infine, trovano posto anche le immaginarie origin stories del leone, dell'uomo di latta e dello spaventapasseri, nonché ragioni e dinamiche della morte della Perfida strega dell'Est e del ciclone che ha trasportato Dorothy dal Kansas al regno di Oz.
C'è tanto racconto da portare a termine, dunque, in questa seconda parte di Wicked, e una certa tendenza a prendersi più sul serio del dovuto, ma c'è anche la conferma della qualità dell'intrattenimento proposto già nella prima metà, così come della presenza di numeri più o meno memorabili (non sono tutti riusciti allo stesso modo, va detto). Nonostante la ferale battuta ("For the first time I feel wicked"), pronunciata senza un briciolo di ironia, il momento romantico è uno di quelli che funziona e la sua ripresa nel finale autorizza a leggere l'intero film anche come una storia d'amore: qualcosa che non esisteva nemmeno lontanamente in Baum né nel film della MGM, e che è invece una pietra angolare del genere fanfiction.
Alla fine, come prevedibile, si torna all'inizio, alla festa per la morte della Perfida Strega dell'Ovest, ma le cose sono diverse da come ci erano apparse quasi cinque ore prima, o almeno adesso le vediamo "con occhi diversi".
È la Buona strega della saga di Wicked, il musical che ha conquistato il botteghino con il primo film e ora si appresta a fare altrettanto con Wicked – Parte 2. Ma se la Buona strega sia davvero così buona sarà da dimostrare, come dice Ariana Grande che interpreta del ruolo di Glinda, la ragazza tanto popolare da non sapere se è davvero amata o solo seguita dai suoi groupies.
“Glinda è vissuta in una bolla, ci finisce davvero anche nel film, e non sa come uscirne”, dice Grande alla premiere londinese di Wicked - Parte 2. “Fin da bambina ha sentito su di sé la pressione di essere qualcosa che non è, e ha messo l’approvazione degli altri e la propria ‘meravigliosità’ al centro del suo mondo. In questo film dovrà fare i conti con la sua dark side e con la solitudine che l’accompagna da sempre, e l’accomuna a Elphaba, la Cattiva Strega dell’Ovest”.
Al centro della storia infatti c’è l’amicizia fra le due protagoniste, un’amicizia che esiste anche nella vita reale. “Sul set Cynthia (Erivo, l’attrice che interpreta Elphaba, ndr) abbiamo potuto contare l’una sull’altra e… farci da guardiaspalle a vicenda. Verso la fine del film c’è una scena in cui ci abbracciamo prima di lasciarci per sempre, e a entrambe è venuto spontaneo di dire all’altra: ‘Ti voglio bene’, proprio di cuore. È stata un’improvvisazione, ma il regista l’ha voluta tenere anche nel film, e credo che aiuti a mostrare come Glinda e Elphaba, ma anche Ariana e Cynthia, si vogliono bene davvero”.
“Glinda non è mai veramente cattiva, anche quando fa qualcosa di scorretto intuisci che dentro di lei c’è una bontà segreta, che però non è quella che ostenta davanti ai cittadini della Città di Smeraldo. Solo alla fine capirà che cosa voglia dire veramente essere buoni, e adoperarsi per gli altri. Glinda ha dentro di sé una consapevolezza che fatica a portare in superfice perché è cresciuta con genitori svalutanti che non l’hanno aiutata a guardarsi dentro e l’hanno spinta a fare di sé una performance continua, di fatto facendole capire che non e bastava essere se semplicemente se stessa”.
“È un trauma infantile che ha dovuto imparare a superare tramite l’amicizia con Elphaba”, continua Ariana, che nella vita è uno scricciolo e sembra rimasta davvero una bambina. “E in Wicked – Parte 2 dovrà superare anche un cuore spezzato, perché scoprirà che non tutti la amano come lei vorrebbe: in particolare un certo principe Fiyero”.
E' la seconda parte del musical di Winnie Holzman e Stephen Schwartz, gran successo a Broadway. Non del romanzo di di L. Frank Baum. E neppure del film diretto nel 1939 da Victor Fleming, dove Judy Garland batteva i tacchi delle scarpette rosse (disegnate da Adrian, nel 1939 costumista capo della MGM) per tornare a casa nel Kansas. Salman Rushdie ragazzino vide il film a Bombay, quando l'India non [...] Vai alla recensione »
Superato l'effetto di stupore per il tripudio di costumi (Paul Tazewell) e scenografie (Nathan Crowley), Wicked 2, per l'esattezza "Wicked - For Good", si concentra sul racconto da completare: alleggerendo la tendenza alla divagazione, s'incrocia il tratto di storia che rimanda più direttamente al "Mago di Oz", vale a dire l'arrivo, via tornado, di Dorothy, e la lunga marcia della fanciulla del Kansas [...] Vai alla recensione »
È arrivata finalmente nelle sale la tanto attesa seconda parte del musical «Wicked», diretto da Jon M. Chu. Le streghe Elphaba e Glinda (interpretate rispettivamente da Cynthia Erivo e Ariana Grande) tornano sul grande schermo per incantare con le loro melodie e avventure nel magico (ma fragile) mondo di Oz. La prima parte, uscita nel 2024, di cui ricordiamo sia lo stupore negli occhi di ogni spettatore [...] Vai alla recensione »
Oz non è mai stato così grande e potente. Se il primo capitolo del musical in due parti di Chu è riuscito a stupire il pubblico, il suo seguito offre quello che potremmo chiamare fattore "fiuuu". Ovvero: meno male che non ha rovinato tutto. Ormai il mondo di Oz è stato costruito e il regista e i suoi collaboratori sono liberi di difendere le streghe come vogliono e addirittura di migliorare il materiale [...] Vai alla recensione »