Uno dei luoghi comuni sul cinema per ragazzi – d’animazione e non – è che sia fatto in modo da piacere, non solo ai suoi spettatori ideali, ma anche ai loro accompagnatori, quei genitori che per non sprecare il costo di due o più biglietti entrano al cinema sperando di vedere qualcosa adatto alla loro età e ai loro interessi.

Con notevole intuizione strategica, il Festival di Giffoni ha così pensato a una sezione appositamente dedicata agli adulti e ai genitori, Parental Experience, creata per chi, da madre o da padre, vuole sentirsi parte attiva di un evento rivolta in particolare ai minori.

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Tra il 30 e il 31 luglio, su MYmovies, sarà possibile vedere i 15 cortometraggi della sezione: animazione disegnata a mano o in digitale, film dal vivo, storie dall’Italia e da tutto il mondo (Francia, Irlanda, Svezia, Svizzera, Belgio, Macedonia del nord, Australia), sogni, visioni, incontri e racconti di formazione su temi “da grandi” – la malattia, il lutto, la crescita, la convivenza, le difficoltà del quotidiano – affrontati da un punto di vista “dal basso”.

Tra i lavori artigianali realizzati a mano, ci sarà il canadese Bad Seeds, visione quasi orrorifica di un mondo popolato da piante carnivore e mutaforme, con una visione cupa dei rapporti fra creature e un crescendo di riferimenti al western, alla Guerra Fredda e ai giochi da tavolo. La storia è anche al centro dei francesi Flowing Home, storia di due sorelle durante la guerra del Vietnam realizzata con disegni leggeri e quasi in trasparenza, e What Resonates in Silence, che con un veloce tratto a matita disegna il dolore di una bambina a cui è stato negato il diritto al lutto. La vicenda si collega anche all’animazione tedesca To the Last Drop, che descrive con tecnica minimalista la lotta di un malato di cancro, all’australiano Butterfly, che segue la vita di una bambina che convive con una patologia cronica, e allo svedese High Sky Low Land, storia di una ragazza che affronta la perdita della madre e la depressione del padre.

La vita con preoccupazioni minori, ma non per questo meno interessanti da scandagliare (la scuola, ad esempio, o il lavoro o ancora il banalissimo lavaggio dei piatti) crea invece simpatiche tensioni nell’animazione finlandese Yes People e nell’italiano Giusto il tempo per una sigaretta, in cui un ragazzo cerca in tutti i modi di portare a scuola il fratello minore Giulio, un osso duro come la bambina protagonista dello svizzero Mariposa, che sogna di veder bruciata la sua scuola e di diventare una farfalla, o il ragazzino dell’irlandese Just Johnny, che il giorno della Prima comunione si rifiuta di indossare il completo preparato per lui. Ancora fratelli nel belga Spaceboy, uno bambino e l’altro adolescente, entrambi appassionati di spazio e stretti l’uno all’altro, così come legati da un intenso rapporto sono Jacob, un ragazzo immobilizzato su una sedia a rotelle, e Sarah, minacciata da un estraneo nell’italiano The Recycling Man.

Tre film chiudono questo percorso nella sezione Parental Experience: il macedone Sticker e l’italiano Felici e contente, entrambi dedicati proprio al target della sezione, ad adulti che cercano in tutti i modi di comportarsi da genitori (non sempre riuscendoci…) e la magica animazione d’autore di Simone Massi The Infinite, ispirata all’Infinito di Leopardi: un lavoro brevissimo, poco più di due minuti, ma capace di andare oltre il disegno, il cinema e la vita stessa.