
Budget più alto e grande intensità (anche emotiva) per 8 nuovi episodi che dedicano largo spazio all'inquietante Homelander. Tra le new entry anche Giancarlo Esposito. Dal 4 settembre su Amazon Prime Video.
di Andrea Fornasiero
I personaggi di The Boys, all'inizio della seconda stagione, si trovano tutti in una situazione non facile. Da una parte la banda di Billy Butcher ha perso il suo capitano, rapito da Homelander che gli ha rivelato dove vive sua moglie. Dall'altra i Sette hanno perso il loro contatto con la dirigenza con la morte di Madelyn Stillwell e ora se la devono vedere direttamente con Stan Edgar, un osso durissimo deciso a non farsi intimidire nemmeno da superesseri capaci di spaventose distruzioni. Tanto che il nuovo membro che porta nella squadra, in sostituzione del deceduto Translucent, è una donna a sua volta ben decisa a non farsi mettere i piedi in testa da Homelander: Stormfront. Inoltre Starlight continua a fare il doppio gioco all'interno del gruppo, ma la decisione di salvare A-Train alla fine della scorsa stagione potrebbe presto metterla in pericolo.
«Abbiamo avuto a disposizione un budget più alto, che non significa solo più grandi scene d'azione. Certo ci sono anche quelle, ne abbiamo di grandiose, c'è anche un grande mammifero marino... Ma c'è una maggiore intensità anche emotiva, quindi scene più impegnative per gli attori, ed è una cosa che richiede tempo, anche a questo è servito l'aumento di budget. Non sono solo gli effetti speciali a essere epici, lo sono anche le emozioni e questo richiede di assistere gli attori con tutte le attenzioni possibili».
Più spettacolare, ma di certo non meno disturbante, la nuova stagione di The Boys dedica largo spazio all'inquietante Homelander e al suo tentativo di instaurare una relazione con il figlio, che vuole educare a diventare un “dio in terra” come lui. Considerato quanto questa percepita superiorità renda Homelander pressoché completamente immorale, non c'è davvero una peggior figura paterna da affiancare a un bambino. Ha invece il problema opposto la banda composta da Marvin, Frenchie, Kimiko e Hughie, perché senza Billy Butcher a fare da capo sono allo sbando.
Hughie cerca di dimostrare una propensione per la leadership, ma è pur sempre l'ultimo arrivato – tolta Kimiko che comunque ha ben superiori doti di combattimento. Quel che gli riesce meglio è mantenere i contatti con Starlight, che insieme a Maeve e Stormfront costituisce la principale linea narrativa femminile della storia. In questo senso la serie continua a non perdere occasione per raccontare i supereroi come celebrità e quindi affrontare la rappresentazione femminile nel mondo dell'industria e della comunicazione, con tutti i suoi imbarazzanti stereotipi ancora da superare.
Ha poi una sottotrama tutta sua The Deep, il membro dei Seven esiliato in Ohio dopo le molestie sessuali di cui è stato accusato, che viene avvicinato da un supereroe meno famoso dalle strane frequentazioni.
C'è poi naturalmente spazio anche per l'intrigo più ampio, ossia le azioni dei super terroristi, creati dallo stesso Homelander diffondendo il siero Compound-V. L'idea di dare al mondo veri supercriminali ha vinto ai Seven e alla Voigt un contratto con il Ministero della Difesa, ma Stan Edgar considera la Voigt prima di tutto una compagnia farmaceutica, quindi i suoi piani sono diversi e più misteriosi di quelli di Homelander. Lo interpreta Giancarlo Esposito con la consueta freddezza delle parti da villain in cui si è specializzato. La sua è sicuramente la presenza più forte e nuova di questa seconda stagione (nella prima annata era apparso solo nell'ultimo episodio), così come è una new entry anche Shantel VanSanten (Shooter, For All Mandkind) nei panni di Becca Butcher. Anche lei era appena presente l'anno scorso e ora ha invece un ruolo centrale, spesso faccia a faccia con Homelander da cui è ragionevolmente terrorizzata.
Confermatissime naturalmente le due vere star di The Boys: Karl Urban e Antony Starr, entrambi di origini neozelandesi e nemici giurati nella serie. È la loro istrionica interpretazione di personaggi ossessionati, problematici, sarcastici e dall'ego smisurato a caricare le scene di tensione, rendendo ogni riunione dei Seven e dei loro avversari una situazione potenzialmente imprevedibile ed esplosiva. Sebbene il punto di vista degli spettatori in questo mondo sia analogo a quello delle reclute Hughie e Starlight, sono Billy e Homelander a dare davvero energia allo scontro titanico al cuore di The Boys.