24 ore della vita dello scapestrato Loris in un progetto fresco ma senza una vera coerenza narrativa. Dal 27 giugno al cinema.
di Paola Casella
Loris Daitona - "con la i, no con la ipsilon" - ha ottenuto un grande successo editoriale a 16 anni con il romanzo per teenager Ti lovvo, ma dopo un decennio la sua brillante carriera di scrittore si è arenata. Potrebbe pensare ad un Ti lovvo2, come gli consiglia il suo agente che lavora in uno studio dentistico e viene definito da Loris "lo scugnizzo", e invece si ostina a scrivere "il romanzo della sua vita". Una telefonata lo scuote dal suo spleen quotidiano: una certa Lady vuole che Loris consegni un passero rosso alle nove di sera in un luogo stabilito. Ma Loris non conosce nessuna Lady, e non sa niente di quel passero rosso. A poco a poco scoprirà che Il passero potrebbe essere una rarissima raccolta di poesie erotiche firmata dalla poetessa squinternata che l'ha cresciuto, o potrebbe trattarsi di un boss mafioso romano, tale Valerio Passeroni, appena fuggito da Rebibbia. Nel frattempo Loris colleziona botte, insulti e minacce entrando in un girone dantesco di equivoci mentre cerca di sottarsi al suo destino di meteora mediatica.
Daitona è il "progetto filmico" di Lorenzo Giovenga, classe 1989, che ha scritto (con Valentina Signorelli), diretto e coprodotto una storia chiaramente ispirata all'estetica del web, in particolare alle serie che vanno per la maggiore su Youtube.