La regina del crimine e della manipolazione è morta da quarantadue anni ma la sua opera è più viva che mai e ci parla di un altro mondo. Un vecchio mondo in cui tutto era al proprio posto, perfino le armi del delitto. Ma a dispetto degli anni, il suo lavoro, terzo solo alla Bibbia e alle opere di Shakespeare, ha conservato la stessa insolente giovinezza. Agatha Christie ha scritto settantanove romanzi polizieschi, centonovanta racconti, diciannove pièce teatrali, i suoi libri sono stati tradotti in quarantaquattro lingue e al cinema la loro capacità di 'adattamento' non conosce flessione.

Tradotta, riletta, rivalutata, Agatha Christie vi dà appuntamento su Sky Cinema Uno a partire dal primo ottobre, ogni venerdì alle 21.15 per rivedere i suoi crimini perfetti. Ispirate all'opera di Agatha Christie, di cui interpretano soprattutto lo humour e l'ingegnosità degli intrighi, le proposte di Sky Cinema rileggono le pagine 'incriminate' con due film (la prima tv Assassinio sull'Orient-Express e Mistero a Crooked House dall'1 ottobre e on demand) e tre miniserie (Dieci piccoli indiani, Testimone d'accusa e in prima tv Le due verità, rispettivamente dal 12, 19 e 26 ottobre, anche on demand).

Negli adattamenti di Agatha Christie c'è un piacere regressivo, ogni volta è la stessa cosa ma è proprio quello che amiamo. A quel piacere fa appello Kenneth Branagh, che riesce a introdurre nella sua versione di Assassinio sull'Orient Express il suo piacere per il teatro, accentuando l'artificio scenografico e trasformando l'eccentricità vecchio stile di Hercule Poirot in esuberanza da showman. Il francese Gilles Paquet-Brenner dirige invece Glenn Close e Terence Stamp nel Mistero a Crooked House, morte di un patriarca nell'Inghilterra del dopoguerra e all'interno di una famiglia in cui tutti hanno un segreto. Del resto il pensiero che alimenta la produzione letteraria di Agatha Christie è quello di non dimostrare chi è colpevole ma che tutti siamo potenziali colpevoli.

L'autrice britannica ha provato, pagina dopo pagina, che davanti al crimine siamo tutti uguali. Prodotto della fierezza imperiale di un Paese che doveva governare il mondo, inglese senza alcun complesso del colonizzatore, la scrittrice aveva tuttavia uno sguardo ironico sulle relazioni sociali che lasciava sovente intendere un barlume di rivolta. Le sue parole affilate hanno sempre cercato la verità dietro le apparenze e il vero crimine dietro la presentazione ufficiale.

A rileggerla, in salotto o al cinema, emerge dietro il rigore matematico dei suoi raggiri e le astuzie narrative diventate leggendarie ("L'assassinio di Roger Ackroyd", "Dieci piccoli indiani") una sorprendente finezza psicologica. Il divertissement dissimula un'ambiguità e un'amoralità sconcertanti che ispirano crimini perfetti in cui si truffano Hercule Poirot e Miss Marple. Investigatori delle passioni umane e criminali con più serendipità e meno scienza, più fiuto e meno criminologia. Perché Agatha Christie cercava (e trovava) l'effetto artistico nella rigorosità della dimostrazione.

Tre classici declinati in miniserie dalla BBC, sfidano su Sky Cinema il lettore-spettatore, che nei romanzi di Agatha Christie, si sa, è soddisfatto soltanto se l'autore lo surclassa.

Se c'è una cosa che la scrittrice aveva ben compreso è che il lettore non è affatto soddisfatto se riesce a scoprire l'assassino e il trucco impiegato dal giallista prima della fine del libro. Thriller senza investigatore Dieci piccoli indiani, legal drama Testimone d'accusa e delitto in famiglia Le due verità, le miniserie in onda su Sky Cinema Uno disorienteranno con eleganza, precipitandoci ancora una volta in enigmi misteriosi, infilando creativi processi investigativi e rinfrescando la drammaturgia con un linguaggio meno castigato, che l'epoca non avrebbe sopportato. Accendete la TV, è tempo di tornare sui luoghi del crimine.