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Matrimonio e maternità di Bella. In quasi 120 minuti di visione si dipana l'ennesimo capitolo di Twilight, senz'altro il peggiore.
Il regista Bill Condon ce la mette tutta a inserire qualche buona idea per far decollare la pellicola, invano.
Se si escludono un paio di punti più alti (i discorsi al matrimonio, il concilio rabbioso dei mannari) il film purtroppo arranca nell'assenza di una trama che qualche produttore ha avuto la geniale idea di allungare.
La prima metà del film è una sequela di banalità: se non ci fosse un vampiro di mezzo il matrimonio di Bella e relativa luna di miele non avrebbero motivo di esistere in nessuna pellicola. Qui però il vampiro c'è, perciò può anche mancare l'impegno di rendere il tutto più brillante, originale, guardabile, sembrano aver pensato gli autori. E così si assiste a sorrisi, bei paesaggi lunari, la trafila dello sposalizio, senza un conflitto, senza un colpo di scena, un incidente, un dialogo da commedia nera di buon livello. Niente.
Nessuna dinamica narrativa sblocca la piattezza di questa prima parte, un brodo annacquato che accompagna lo spettatore alla fase successiva che è la maternità.
Il film dovrebbe a questo punto partire in quarta, ma non lo fa. Condon cerca di gestire tutta l'operazione al minimo dell'artigianato registico provando a non scadere nel ridicolo involontario che è tutto ciò che può permettersi di ottenere da un materiale narrativo simile.
Si salva solo per la crudezza di alcune immagini ma purtroppo qui non siamo dalle parti di un film maturo: la sceneggiatura è scritta con un generatore automatico di frasi fatte, la recitazione è cadaverica (può andare...), il racconto gira a vuoto consegnandoci assonnati al prossimo film.
Poco più di Un posto al sole coi vampiri, nemmeno un pilot per telefilm, ma tanta patina da rivista di gossip e una laccatura che strizza l'occhio a teenager che si accontentano del giusto.
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vyc2886
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mercoledì 23 novembre 2011
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mai dimenticarsi che questa è metà della storia
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Caro Re Censore, è chiaro da ciò che scrivi che non sei un'appassionato lettore della Saga di Twilight. Breaking Dawn è un libro che narra una storia molto più lunga, e , come gli altri 3 libri è composto principalmente da 3 fasi (come in tutte le storie credo) 1- inizio della storia, descrizione degli avvenimenti e dei protagonisti, 2- nascita o scoperta del "punto di rottura" o comunque di qualcosa che crea problemi 3- conclusione. Questo film secondo me si ferma solo alla fase 1! per questo può sembrare noioso o piatto. Senza contare che per quanto se ne dica questo non è un horror, ma un romantico film fantasy dove la natura di vampiro di uno dei protagonisti non caratterizza la storia, è solo espressione della diversità e della difficoltà che io penso sarebbe potuta essere rappresentata in qualsiasi altro modo, che non avrebbe diminuito l'interesse verso la storia.
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Caro Re Censore, è chiaro da ciò che scrivi che non sei un'appassionato lettore della Saga di Twilight. Breaking Dawn è un libro che narra una storia molto più lunga, e , come gli altri 3 libri è composto principalmente da 3 fasi (come in tutte le storie credo) 1- inizio della storia, descrizione degli avvenimenti e dei protagonisti, 2- nascita o scoperta del "punto di rottura" o comunque di qualcosa che crea problemi 3- conclusione. Questo film secondo me si ferma solo alla fase 1! per questo può sembrare noioso o piatto. Senza contare che per quanto se ne dica questo non è un horror, ma un romantico film fantasy dove la natura di vampiro di uno dei protagonisti non caratterizza la storia, è solo espressione della diversità e della difficoltà che io penso sarebbe potuta essere rappresentata in qualsiasi altro modo, che non avrebbe diminuito l'interesse verso la storia. Come sempre "il libro è tutta un'altra cosa", ma credo che il regista sia stato comunque molto capace, il suo compito non era per niente semplice come ho scritto nella mia recensione.Comunque.. ognuno ha i suoi gusti =)
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[+] mai dimenticarsi che c'è chi non legge il libro.
(di ddlewis)
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