Giallo/Argento

Mi spiace davvero iniziare così queste quattro righe ma, davvero, l'ultima sfida di Dario Argento sembra, ormai, diventata quella del raggiungimento del peggio di sé. Guardando filmetti come questi viene da chiedersi come sia possibile solo guardare i "giornalieri" delle riprese e immaginare Argento dire: "bella! Montiamo questa!" A meno che "questa" non sia davvero la migliore! Ma al di là dell'immagine, ormai del tutto assuefatta a standard televisivi e stereotipati, il problema nasce a monte, nel concepimento stesso di questi thrillerini che non farebbero paura neanche a un neonato! L'opera di Dario Argento non ha mai impressionato per la nitidezza (o plausibilità) della scrittura ma ha sempre fatto leva sulla capacità di suscitare un'emozione forte, al di là, ripeto, di una qualsivoglia coerenza narrativa. Venendo meno la dote di creare atmosfere, suggestioni e ambienti evocativi, dell'opera di Argento resta la "cartolina"; e questa cartolina, purtroppo, è stata spedita oltre vent'anni fa e ormai è sbiadita e sciatta. Tanto il tempo da cui il nostro amato non riesce davvero più a concepire nulla vicino ad una "sufficenza" stilistica degna se non del suo nome, quantomeno, del suo ricordo. Per chi da giovane ha amato la sua "diversità", oggi deve accettare queste macerie degne di un monumento di terz'ordine ormai in malora.... Date le premesse non voglio immaginare il Dracula che pare sia in preparazione. Sono presuntuoso e maleducato a dire questo ma è quello che penso. Comunque, ti vogliamo sempre bene Dario....lunga vita.