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Remote isole Ebridi. Ambientazione classica di molte storie intimiste; analoga, tra le pellicole più recenti, a Gli spiriti dell'isola.
Millie approfittando dell’amnesia di Phil, lo convince che sono amanti. Ne nasce una genuina storia d’amore, che continua anche quando lui riacquista la memoria.
Amore che dura oltre la vita di lui, e riscatta lei dalla vera menzogna di una piccola comunità bigotta, succube di un distorto senso dell’onestà e del peccato. Un luogo dove la finestra del Cielo è chiusa; e Chi sta dietro è restio ad aprirla.
Ottima Michelle Fairley. Bouli Lanners all’altezza, da entrambi i lati della cinepresa.
Il pensiero che il bene possa scaturire dalla menzogna – seduzione diffusa, spesso con opposti risultati – funziona nella sceneggiatura e quindi per quasi due ore va benissimo. E poi – per gli appassionati – ci sono le Ebridi, forse le Shetland o le Orcadi, flagellate dal vento. Le spiagge improvvise tra le rocce e le desolate brughiere.
Film essenziale e ottimista: dal segnato destino di Phil, si apre quello di Millie.
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